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Autore: twilight98    29/06/2016    3 recensioni
Sans stavano camminando con passo furioso e con lo sguardo per terra. Era arrabbiato con Frisk. Non riusciva a crederci che lei non gli avesse detto niente, dopotutto era la sua migliore amica e lei non gli aveva detto niente riguardo alla relazione con quel ragazzo. Ma forse non era solo questo: lui amava Frisk, l'amava con tutto se stesso e si conoscevano da tanto tempo ma, a quanto pare, questo non aveva cambiato niente......
Salve a tutti ragazzi e si anche io ho deciso di fare una Sans x Frisk . Comunque in questa storia Sans non sarà più grande di Frisk, ma avrà la sua stessa età. Sarà una storia di circa tre capitoli che parlerà di come una grande amicizia si trasformerà in un grande amore a partire dall'infanzia fino all'età adulta.
Genere: Comico, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Frisk, Sans, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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ADOLESCENZA:

BALLO DI FINE ANNO(parte 2)

 

Mentre Frisk ed Anna erano alle terme Sans e Michael erano in un negozio di vestiti, dove ormai Sans stava girando da circa un'ora in cerca di qualcosa di adatto per la serata. A distrarlo dalla sua ricerca fu Michael, che si presentò con indosso un altro dei più grandi nemici dello scheletro: un abito in giacca e cravatta.

<< come ti sembra? >> chiese Michael con un sorriso a trentadue denti

<< levati subito quell'affare! >> rispose Sans con gli “occhi” sbarrati e sottolineando ogni singola parola

<< perché? >>

<< perché!? Perché se sto già soffrendo io a vederti vestito con quell'affare non voglio immaginare Erica >>

<< pensavo le piacessero i vestiti eleganti >>

<< allora mi sa che ha proprio sbagliato lo scheletro da stalkerare, perché io non metterei mai una cosa del genere – improvvisamente a Sans venne un'idea un po' folle – ma certo! Come ho fatto a non pensarci prima? >>

<< pensare a cosa? >>

<< vieni!! >> Sans lo prese per un braccio e si teletrasportarono in un altro negozio

<< ma dove siamo? >> chiese Michael scombussolato

<< in un semplice negozio di New York >>

<< d-dove? >>

<< non ripeto le cose due volte. Provati questi vestiti >> disse Sans tirandogli una felpa blu, dei pantaloni neri sportivi, un cappello nero e dei guanti senza dita in pelle del medesimo colore.

<< cos'è questa roba? >> chiese Michael sorpreso e ancora un po' scombussolato

<< roba!? Quelli che tu chiami “roba” sono il tipo di vestiti che indosso sempre io >>

<< ma è un ballo: non posso indossare questi >>

<< vuoi attirare l'attenzione di Erica si o no? >>

<< si! >>

<< allora dovrai indossare esattamente quello che indosserò io >>

<< quindi ci vestiremo uguali? >>

<< esatto! >>

<< e se poi sceglie te? >>

<< io sono uno scheletro, tu un essere umano, io sono fatto di ossa mentre tu anche di carne e sangue: non penso ci siano molti dubbi su chi sceglierà, a meno che non sia cieca >>

<< mi sa che hai ragione. Ma perché siamo dovuti andare a New York? >>

<< niente di tanto importante: volevo soltanto vedere la tua faccia scombussolata >> rispose Sans ridacchiando

Il pomeriggio passò molto velocemente e verso le nove di sera tutti i ragazzi della scuola si recarono all'auditorium dell'edificio, dove si teneva il ballo. Quando arrivarono anche Sans e Michael Frisk corse loro incontro e li abbracciò felice ed elettrizzata.

<< a cosa dobbiamo questa dimostrazione di affetto? >> chiese Michael un po' rosso, infatti lui non era mai stata abbracciato da nessun'altra ragazza all'infuori di sua madre

<< appunto: che cosa ti è preso? >> chiese Sans confuso

<< Alan ha accettato il mio invito >> gridò lei saltellando come un coniglietto

<< brava!! >> rispose Michael contento per lei

<< si yuppiii! >> rispose invece Sans con tono indifferente e infastidito. Frisk fece per chiedergli cosa non andasse, ma venne interrotta dalle voci di Anna e Alex, quest'ultimo era un mostro molto simile ad Alphys per la cresta che aveva in testa, ma non aveva le sembianze di un triceratopo: era infatti molto magro, con un viso dalle sembianze umane e tutto il suo corpo era pieno di scaglie verdi.

<< ciao ragazzi!! >> li salutò Sans per evitare di iniziare una discussione con Frisk per il suo “strano” comportamento.

<< ciao amico!! >> lo salutò Alex e si diedero il cinque, mentre Anna salutò Frisk e non poté fare a meno di notare il cambio di look di Michael << ma come ti sei vestito? >>

<< s-secondo lo stile di Sans >> rispose lui un po' imbarazzato

<< e siete vestite uguali? >> disse invece Alex sconvolto

<< è una mia strategia >> rispose Sans fiero di se

<< hai fatto indossare i tuoi stessi vestiti a Michael in modo che Erica fosse più attratta da lui vero? >> chiese Fisk indovinando il piano dell'amico

<< si! >>

<< non credo funzionerà >>

<< ma che dici? È un genio!! >> disse Alex facendo i complimenti al suo migliore amico.

In quel momento arrivò Alan: un ragazzo dai capelli ricci biondi, occhi neri e dal fisico atletico ed era vestito con dei pantaloni neri eleganti e con una camicia blu. Inutile dirvi che Sans già, a vederlo cosi elegante, non lo sopportava e fece un broncio lungo sei metri.

<< ciao Alan >> gli corse incontro Frisk abbracciandolo

<< ciao dolcezza >> disse lui dandole un leggero bacio sulle labbra, che la fece arrossire di brutto. Intanto Michael spostò lo sguardo da loro due a Sans e notò che aveva i denti digrignati in un ringhio e che stava fumando dalla rabbia << nemmeno il tempo e già si baciano >> sussurrò lo scheletro tra se e se

<< Sans stai bene? >> chiese Michael

<< sto benissimo!! >> rispose continuando ad osservare quei due idioti, almeno era cosi che lui li definiva

<< va bene! Allora io vado da Erica >> disse Michael allontanandosi

<< mi sa che andremo anche noi >> disse Anna trascinandosi dentro Alex

<< andiamo anche noi a ballare Alan? >> chiese Frisk con voce da civetto, sempre secondo l'opinione di Sans

<< certo dolcezza!! >>

<< Sans tu non vieni? >>

<< sto aspettando una ragazza >>

<< allora anche gli scheletri possono portare una ragazza umana a ballare!? Questa si che è una sorpresa >> disse Alan ridendo e Sans dovette trattenersi dal lanciargli contro un esercito di Gaster Blaster. Quando si fu assicurato che fossero entrati prese il cellulare e chiamò un contatto salvato con il nome di “ragazza di riserva”.

<< pronto? >>

<< hey Samantha sono io, Sans >>

<< hey Sans, come va? >>

<< abbastanza bene, posso chiederti un favore? >>

<< dipende: che tipo di favore? >>

<< puoi venire al ballo con me? >>

<< Sans io non frequento più la scuola da ormai un anno >>

<< si lo so, ma questo pomeriggio no ho avuto il tempo di invitare una ragazza >>

<< va bene sarò lì tra un po' >>

<< grazie sei unica!! >> disse infine Sans chiudendo la chiamata.

Dopo circa mezz'ora arrivò Samantha: era una ragazza di colore, dai capelli ricci neri che le arrivavano fino alla spalla, con gli occhi verdi ed era vestita con un elegante abito giallo. Quando Sans la vide le andò incontro abbracciandola.

<< ma come sei vestito? >> chiese lei guardando il suo abbigliamento

<< secondo il mio stile ovvio >>

<< ma dove andremo a finire!? >>

<< nell'auditorium >>

<< questa era pessima Sans >>

<< sei crudele! >> rispose infine Sans portandola dentro l'auditorium o, in quel caso, la sala da ballo.

Tutti i ragazzi ballarono per circa tre ora e quando la serata era quasi giunta al termine un insegnante salì sopra il palco per parlare ai ragazzi << allora ragazzi: il ballo sta ormai per finire, ma prima di ciò comunicheremo il nome del re e delle regina del ballo – disse prendendo in mano un cartellino blu e un cartellino rosa- il re del ballo è...Alan Taylor – disse gridando il nome – mentre la regina del ballo è...Frisk Dreemurr >> disse gridando di nuovo il nome in modo che si sentisse bene e quando finì di leggere i due vincitori salirono sul palco e vennero consegnate loro le corone. Quando scesero dal palco il ballo riprese, ma questa volta, in onore al re e alla regina, si ballò un balzer. Quando anche il balzer finì Frisk andò da Anna, Alex, Sans e Samantha, che in quel momento stavano parlando della verifica di latino di Sans.

<< hey ragazzi!! >>

<< hey tesoro complimenti per aver vinto: sei stupenda >> disse Samantha salutandola

<< ovvio che è stupenda: l'ho truccata e sistemata io >> si vantò Anna

<< tu ed Alan siete bellissimi insieme >> disse Alex

<< a proposito: adesso dov'è? >> chiese Sans infastidito da quello che aveva detto l'amico, cosa che Frisk notò perfettamente << Sans mi spieghi cos'hai oggi? >>

<< niente: ti solo chiesto dove fosse Alan se non ti è di troppo disturbo dirmelo >> rispose Sans mettendo un punto a quella discussione.

<< lì infondo che sta parlando con i suoi amici >>

Sans spostò lo sguardo verso il punto che Frisk gli aveva indicato e fece un sorrisetto divertito e anche un po' crudele << i suoi “amici” sono proprio delle belle sventole >>

Frisk, non capendo cosa lo scheletro volesse dire, voltò lo sguardo verso Alan e in quel momento il mondo le cadde a pezzi, infatti lei vide Alan in mezzo ad un gruppo di ragazze o come le definiva lei: ochette.

<< A-Alan ma perché l'hai… >> le parole le morirono in bocca e Sans sfruttò l'occasione per riprendere a parlare << non dirmi che non ti aspettavi niente del genere da un tipo cosi? Comunque te lo meriti perché ti sei comportata proprio come ora stanno facendo quelle ragazze intorno a lui: ovvero come una civetta >> ma Frisk non fece caso alle parole di Sans, nemmeno volle sentirle e andò da Alan << Alan? >>

<< heylà dolcezza vieni che c'è un posto anche per te >>

Frisk sperò che stesse solo scherzando, col cavolo che si sarebbe messa lì in mezzo come una bambola di pezza da usare e poi buttar via << a che gioco stai giocando? Se non ti piaccio allora perché hai accettato il mio invito al ballo questo pomeriggio? Solo perché mi sono presentata con un bel vestito ed un po' di trucco!? >> sbottò con lo sguardo basso e i pugni stretti.

<< perché io do sempre una possibilità alle belle ragazze >> rispose lui alzandole il viso con un dito

<< quindi io sono solo una delle tue tante scelte come queste ochette qui? >> gridò lei attirando l'attenzione di tutti gli altri ragazzi.

<< certo che sei esagerata: se non vuoi te ne puoi anche andare, non vedi che sono impegnato? >>

<< c-ci puoi scommettere che me ne vado >> rispose infine lei ferita nell'orgoglio e corse fuori dall'auditorium facendo cadere la corona che le cingeva il capo.

Sans e gli altri guardarono quella scena inorriditi.

<< cane!! >> disse Alex con i pugni stretti

<< è tutta colpa mia: ho aiutato Frisk a far colpo su quel bastardo >> disse Anna sentendosi enormemente in colpa nei confronti dell'amica

<< no, è tutta colpa mia – disse Sans, che fino a quel momento era rimasto in silenzio – sono stato io ad averle detto di girarsi e c' ho provato perfino gusto nel farlo >>

<< non è vero Sans: Frisk l'avrebbe scoperto comunque e poi hai fatto bene ad averle aperto gli occhi >> disse Samantha tentando di risollevare il morale all'amico

<< comunque sia devo essere io a parlarle, anche se le ho aperto gli occhi, ciò non toglie il fatto che mi sono comportato malissimo nei suoi confronti >> disse infine andando fuori a cercarla.

La ricerca non durò molto: infatti la trovò seduta sopra la fontana del parco vicino alla scuola e sentì chiaramente che stava piangendo, ma decise comunque di avvicinarsi con una delle sue battute speciali << knoch knoch!! >>

<< c-chi è? >> chiese lei continuando a singhiozzare

<< Vittorio >>

<< Vittorio chi? >>

<< un vittorioso cupido >> disse Sans mettendosi in una posa da supereroe

<< ma a che ti riferisci? >> chiese lei ridendo. Sans aveva davvero un potere: il saper alzare il morale molto facilmente.

<< mentre ti cercavo ho visto Michael ed Erica sbaciucchiarsi fuori dalla scuola >> rispose lui con un sorriso trionfante.

<< sei stato bravo!! >> disse lei ritornando triste

Sans si sedette vicino a lei e fece un respiro profondo << mi dispiace!! >>

<< per cosa? >> chiese lei guardandolo confusa

<< per come mi sono comportato: sono stato un vero idiota! >>

<< non è vero: hai fatto bene a parlarmi in quel modo, mi sono comportata come una civetta senza rendermene conto >>

<< questo è un sollievo! >>

<< come scusa? >> sbottò Frisk irata

<< n-niente >>

<< cioè io ti ho detto che mi sono comportata come una civetta e tu mi dici che è un sollievo!? >>

<< no aspetta: guarda che hai capito male >> rispose lui tentando di riparare

<< allora cosa intendevi? >> chiese lei guardandolo dritto negli occhi, se si possono definire occhi.

<< non è che hai le tue cose vero? >> chiese lui con un'espressione imbarazzata

<< ma io ti prendo per l'osso del collo!! >> disse Frisk prendendolo veramente per l'osso del collo e iniziando a strattonarlo. Ma con un strattone di la ed un strattone di qua entrambi caddero dentro la fontana e si misero a ridere, solo dopo qualche minuto si resero conto che i loro visi erano a pochi centimetri di distanza.

Sans rimase completamente incantato dagli occhi di Frisk e solo in quel momento si rese conto di quanto fosse stupenda quella sera. Ma come aveva fatto Alan a trattarla come una delle tante? Perché lui non riusciva a vedere quanto Frisk fosse meravigliosa?. Rimasero a fissarsi per un periodo di tempo che sembrò loro un'eternità e Frisk non poté fare a meno di accorciare ancora di più le distanze tra loro. Le labbra di Frisk erano solo a due centimetri dalla bocca di Sans e da lì a poco si sarebbero baciati, ma prima che potessero farlo si destarono come da un sogno e si allontanarono completamente imbarazzati e con gli sguardi bassi dalla vergogna uscirono dalla fontana.

<< allora...ehm...ritorniamo a scuola? >> chiese Sans ancora rosso/blu in viso

<< n-no! Preferisco un altro posto? >> rispose lei sempre con lo sguardo basso

<< penso di aver capito dove vuoi andare >> disse lui tornando bianco come la neve

<< allora ci andiamo? >> chiese Frisk rialzando lo sguardo eliminando l'imbarazzo che si era creato. Sans le prese delicatamente la mano e si teletrasportarono in una collinetta poco lontana dal monte Ebott e si sdraiarono sull'erba a guardare le stelle. Quella ormai era diventata una specie di tradizione per loro due, infatti quasi ogni sera andavano lì per vedere le stelle in ricordo della prima notte di libertà di tutti i mostri. Rimasero tutta la notte a guardare le stelle, dimenticando o almeno, secondo il mio parere, tentando di dimenticare quello che era successo tra loro due.


Nota dell'autrice:
hey ragazzi, come potete sono ritornata con un nuovo capitolo e mi dispiace se ci ho messo tanto, ma adesso è qui. Sta volta non mi dilungherò molto perché è tardi e sono un po' stanca e in poche parole: spero che questo capitolo vi sia piaciuto e vi invito a recensire.
Baci baci 
Twilight98

 

 
 
   
 
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