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Autore: MaryFangirl    30/06/2016    1 recensioni
[Il Libro della Giungla]
La relazione di Bagheera con il suo ragazzo Shere Khan è in difficoltà, e il suo migliore amico Baloo desidera solo che lui trovi qualcuno che lo tratti nel modo giusto. Il passato di Bagheera lo ispira ad aiutare gli altri. Tutti i personaggi della storia sono esseri umani, quindi ci saranno diversi cambiamenti anche se non mancheranno le similitudini con la trama originale. [Shere Khan x Bagheera, Baloo x Bagheera].
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: AU, Traduzione | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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Bagheera si mosse sulla sedia, leccandosi le labbra e sistemandosi il copricapo per la sedicesima volta da quando si era seduto. Ed erano solo arrivati alla lettera B. Si guardò le mani, immaginandosi la scena che si sarebbe svolta.
"Bagheera Cabot". Il microfono rafforzava la voce e la testa di Baghera scattò in su e si alzò, avvicinandosi all'oratore e stringendogli la mano, prendendo il foglio arrotolato nell'altra. Mentre scendeva dal palco, udì un fischio e qualcuno che gridava, "VAI BAGGY!"
Bagheera abbassò lo sguardo e arrossì, mentre alcuni ex colleghi sussurravano, sorpresi che una persona così calma e composta come Baghera potesse avere una famiglia tanto rumorosa.
Dopo aver sceso i gradini ed essere soddisfatto perché l'attenzione non era più su di lui, Bagheera guardò in mezzo alla folla e trovò un viso familiare e ghignante. Baloo era in fondo, sbracciava per farsi notare da Bagheera. Bagheera sorrise timidamente e fece un lieve cenno, sia per fargli capire che lo aveva visto che per fargli smettere con quella scena.
Tre anni e mezzo erano trascorsi dal primo giorno di Bagheera alla Stony Brook.
Nonostante il suo programma fosse di quattro anni, Baghera era stato, come sempre, un instancabile lavoratore. Aveva seguito i corsi in estate ed era stato in grado di raggiungere i requisiti in anticipo. Il lavoro era stato ripagato, e ora aveva finito!
 
 
 
Mentre la folla di toghe rosse si dissipava, Bagheera diede un'occhiata al pubblico alla ricerca dell'unico ospite che era lì per lui. Il suddetto ospite lo notò per primo e Bagheera si ritrovò improvvisamente sollevato per aria da dietro. Cacciò un urlo e iniziò a calciare, cercando di farsi mettere giù.
Baloo afferrò il messaggio e lo rimise a terra. Bagheera si voltò ma prima di poter rimproverare il coinquilino, Baloo lo stava stringendo in un abbraccio da orso.
"Baggy. Baggy, ce l'hai fatta! Sono così fiero di te!"
Bagheera si sentì arrossire e si accigliò, insicuro di quali fossero le emozioni che provava al momento. "Grazie, Baloo"
"Andiamo a festeggiare!"
"Beh, prima fammi cambiare, okay?"
 
 
 
I due erano seduti sui loro soliti sgabelli nel solito bar a godersi i soliti drink.
Bagheera ci pensò e pensò a come la sua vita con Baloo fosse così familiare e casalinga. Gli ultimi anni trascorsi con lui lo avevano portato a ritenere impossibile una vita senza Baloo. Avevano una routine quotidiana; entrambi sapevano quando era il loro turno di fare la doccia o quale tv show avrebbero guardato insieme quella sera. Condividevano la casa, i lavori noiosi, la stanza, persino il letto.
Sembrava una cosa giusta. Così normale. E perciò era spaventosa.
Bagheera voleva bene a Baloo. Erano migliori amici da più tempo di quanto riuscisse a ricordare. Le qualità che Bagheera amava di più di Baloo, comunque, erano quelle che facevano del male allo stesso Baloo. Bagheera aveva sempre ammirato la sua compassione e la sua generosità. Gli aveva aperto la sua casa, e aveva completamente spento la sua vita privata per lui. In tutto quel tempo, Bagheera non aveva mai visto Baloo frequentare qualcuno. Non lo aveva mai visto flirtare quando andavano al bar.
Baloo non era mai stato un casanova, ma aveva avuto delle relazioni al liceo e all'università. L'unico fattore che avrebbe potuto cambiare la sua vita sentimentale, Bagheera concluse, ra proprio lui. Baloo doveva essersi sentito a disagio all'idea di frequentare qualcuno, visto che Bagheera viveva con lui e convidideva il suo letto. Forse era preoccupato di come Bagheera si sarebbe sentito se avesse portato qualcuno a casa e lo avesse cacciato per un po'. O peggio, forse si vergognava di condividere il letto con il suo amico platonico.
Qualsiasi fosse la ragione, Bagheera si sentiva in colpa. Era il momento di liberare Baloo, per quanto gli facesse male pensarci.
Dopo qualche drink, il cervello di Bagheera si era finalmente rilassato e la sua bocca poté dire quello che voleva.
"Baloo. Me ne vado"
Baloo lo guardò con occhi enormi, sorpreso dalla brusca affermazione. "Baggy? Perché?"
Se non ci fosse stato l'alcool, probabilmente avrebbe fatto un discorso sul fatto di essere indipendente e auto-sufficiente. Ma c'era l'alcool, quindi disse, "Perché non è giusto per te"
Baloo si accigliò, senza comprendere.
Bagheera proseguì, "Sono sempre in mezzo. Sono nel tuo letto. Sei stato così gentile a lasciarmi rimanere con te ma a causa di questo tu non ti sei sentito libero di trovare l'amore"
Baloo replicò senza esitare, "E se l'avessi fatto?"
Il cuore di Bagheera si sentì ferito a quelle parole. Dopo qualche secondo per recuperare compostezza, insistette, "Beh, allora, avrai voglia di stare un po' da solo con quella persona. Non mi vorrai nel tuo letto quando tenterai di sedurre qualcuno. Io non vorrei essere nel tuo letto quando tenterai di sedurre qualcuno"
"In una relazione c'è più del sesso, Bagheera" gli occhi di Baloo si strinsero e sembrò un po' irritato.
"Beh, ovvio, ma c'è anche quello. Qualunque persona frequentassi, non apprezzerebbe che noi due vivessimo come..."
"Come cosa?"
"Come una coppia sposata!" Bagheera diventò tutto rosso rendendosi conto di ciò che aveva detto, "Voglio dire, certo, non mi sposeresti mai, ma - !
"Beh, non l'hai mai chiesto"
Bagheera si voltò e incontrò gli occhi dell'amico.
"C...cosa?"
"Ho detto che non me l'hai mai chiesto. Non dire che non ti sposerei, visto che non hai mai chiesto la mia opinione"
"Baloo? Che stai dicendo?"
Baloo arrossì leggermente ma era l'unico indizio esteriore del suo nervosismo per via della sua confessione, "Sto dicendo, Bagheera, che io ti amo. Ed è così da che ne ho memoria e nonostante sia egoista da parte mia, non voglio che tu te ne vada perché sono felice con te"
La testa di Bagheera pulsava per via del sangue che si radunò tutto lì, e il suo viso passò dal rosso al porpora. Si sentiva intorpidito.
"Ba...loo?" la visione si oscurì e Baloo fu fortunatamente abbastanza sovrio da acciuffarlo mentre iniziava a scivolare dallo sgabello.
Con un Bagheera a peso morto fra le braccia e un pesante cuore spezzato, Baloo sospirò. Beh, era stato un disastro. Alcool e notizie sconvolgenti non erano un buon mix. Pagò il conto e tornò a casa, portandosi Bagheera sulle spalle.
 
 
 
Quando Bagheera si svegliò, udì dei flebili rumori e capì che il coinquilino stava guardando la tv. Con un terribile mal di testa, rimase a letto per un po', rimettendo insieme i ricordi.
Erano al bar a festeggiare la laurea, e Baloo...Baloo aveva detto di amarlo.
Baloo aveva detto di amarlo. Bagheera scattò dal letto, balzando effettivamente fuori dalla mentalità disorientata di quando si era svegliato e si connesse col cervello.
-Oh mio Dio-. Perché non l'aveva capito prima? Baloo era sempre così gentile con lui e sempre passivo-aggressivo nei confronti dei ragazzi che frequentava. E per quanto riguardava i sentimenti di Bagheera, beh...aveva le farfalle nello stomaco oltre alla nausea dovuta alla sbornia. Arrossì e il cuore si mise a battere più forte. Perché non aveva capito prima nemmeno quello?
Scese dal letto e si diresse piano in salotto, dove vide Baloo sul divano, fissando con aria assente uno show di cucina.
Bagheera si mise accanto a lui, leggermente più vicino del solito, ma non disse nulla. Baloo, senza nemmeno pensarci, abbassò il volume per non disturbare Bagheera, era sicuro avesse un bel mal di testa a causa della serata precedente. Passò qualche minuto in cui Bagheera fissava Baloo e questi cercava di ignorarlo, fallendo.
Finalmente sospirò, "Senti, Bagheera. Mi dispiace per ieri sera. Mi sono lasciato trasportare. Non avrei dovuto dire tutto quello che ho detto. Capisco perfettamente se vuoi trasferirti, e non ti fermerò. Ma..." deglutì nervosamente, "spero che i miei sentimenti per te non disturbino la nostra amicizia"
"Baloo", e Baloo si voltò per guardare Bagheera, "Ti amo anch'io".
A Baloo cadde la mascella.
Bagheera lo fissò con ansia, un po' preoccupato dalla reazione traumatica, se ne aspettava una felice.
"Cosa? No..." Baloo alzò un sopracciglio, scettico, "No...sto sognando. Il vero Bagheera mi vede solo come il suo migliore amico. Né più, né meno"
"E' quello che pensavo anch'io!" Bagheera alzò la voce, afflitto dall'accusa di mentire, di essere un sogno, "Ma quando ho pensato a trasferirmi, sentivo dolore, e quando ho pensato a te che frequentavi qualcun altro, mi sono intristito ma anche arrabbiato, tutto in una volta! E vivere con te sembra così perfetto che non voglio andarmene, e so di averti sentito bene, il cuore mi batte all'impazzata e sto arrossendo e voglio davvero che tu mi -!"
Il suo sproloquio fu interrotto dalle labbra dell'amico premute contro le sue, ma finì la frase dopo i secondi rubati da quel tocco, "- baci adesso...!"
I loro ochi si incontrarono e Bagheera sorrise teneramente, e il sorriso di Baloo si allargò finché non si abbassò per un altro bacio. I due rimasero lì per il resto del loro pigro sabato, completamente rapiti l'uno dall'altro, impazienti di liberare anni di emozioni represse.
 
 
 
Di domenica, Bagheera si diresse nel più vicino ufficio di servizi sociali pieno di autostima derivata dal duro lavoro, dalla laurea, e da un sacco di baci da parte del suo nuovo ragazzo. Era pronto per il colloquio, e aveva intenzione di ottenere il lavoro.
Dopo qualche minuti di attesa, il suo nome fu chiamato ed entrò in ufficio. Dopo strette di mano e presentazioni, e dopo qualche domande di base e ipotesi, giunse la domanda maggiore, "Qual è il suo obiettivo?"
Bagheera respirò profondamente e iniziò il riassunto della sua storia, "Ho avuto una relazione con una brutta persona. Ho subito abusi, e quasi uno stupro. È stato orribile e ha cambiato la mia vita e il mio modo di pensare per sempre. Dopo quello che ho passato, sapevo che non volevo che nessun altro affrontasse la stessa cosa. Volevo essere capace di prevenire questo genere di cose. Volevo aiutare le persone che affrontavano momenti duri come ho fatto io, quindi ho deciso di diventare un assistente sociale. Il mio obiettivo è aiutare quante più persone perché possano andare avanti con le loro vite ed essere felici e al sicuro"
L'interlocutore annuì e chiese, "Non pensa che le sue esperienze possano essere un problema? Non si preoccupa di poter avere un crollo emotivo dovuto alle esperienze simili di qualcun altro?"
"No" disse Bagheera con fermezza, "Io ce l'ho fatta. Sto bene. L'ho superata e proprio perché l'ho affrontata, so cosa osservare negli altri e so cosa serve per superare il problema"
L'interlocutore sorrise leggermente e annuì, poi affermò che il colloquio era finito e che avrebbe fatto sapere a Bagheera del lavoro molto presto.
 
 
 
Dopo due giorni di monotoni turni in cassa al McDonald, e un miglioramento notturno visto che tornava a casa da un uomo amorevole, Bagheera finalmente ottenne la chiamata.
Rimase vicino all'isola della cucina, tentando di concentrarsi su quell'importante conversazione mentre Baloo faceva dei gesti incomprensibili con le mani, tentando di capire la notizia. Bagheera gli indicò di smetterla e di lasciarlo concentrato.
"Sì. Sì. D'accordo. Grazie infinite. Sì. Ci vediamo allora"
Anche se Baloo era piuttosto certo del verdetto prima che gli fosse comunicato, tentò di reprimere il ghigno e attese di sentire il compagno.
Bagheera mise giù con calma il telefono.
"Beh...?" Baloo fece un gesto da 'parla'.
"Ho ottenuto il lavoro!" la facciata composta di Bagheera cadde e sorrise apertamente, ridendo per il sollievo.
Baloo lo sollevò e lo fece girare, ridendo e condividendo l'entusiasmo. Dopo aver fatto un giro completo, invece di mettere giù il suo amato, lo buttò sul divano e lo seguì subito dopo, abbracciandolo e ricompensando il successo di Bagheera con un sacco di baci.
 
 
 
Bagheera arrivò al suo primo giorno di lavoro il lunedì successivo, impaziente di iniziare. Era molto bello svolgere quello che era non solo il lavoro dei suoi sogni, ma anche uno in cui indossava un bel completo invece di una divisa da fast food e la visiera.
Salutò i nuovi colleghi e il capo, che lo guidò al suo cubicolo. Gli fece sapere che il primo cliente sarebbe arrivato in breve e sarebbe stato portato da lui, prima di andarsene. Bagheera si sistemò sulla sua sedia girevole e guardò il piccolo spazio designato come 'suo'.
-Wow. Sta succedendo davvero- pensò. Le pareti erano semplici, anche se pensò che avrebbero dovuto essere più decorate in futuro. Immaginò disegni fatti da bambini impazienti di dimostrare il loro talento artistico. Aprì la sua valigetta e tirò fuori due fotografie incorniciate; una di lui e Baloo quando erano bambini, e una recente di Baloo da solo, le posò sulla scrivania per dare il suo primo tocco personale.
Sorrise tra sé. -Non posso crederci. Tutto sembra andare perfettamente.-
"Cabot, ecco il tuo primo cliente"
Ancora con il sorriso in volto, Bagheera si voltò.
"Cabot, questo è Kaa Holloway. Kaa, questo è Bagheera Cabot".
-Sei bravo a portarti sfiga da solo, Bagheera-.
  
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