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Autore: ISI    18/04/2009    2 recensioni
"E’ pura trascendenza: significa abbandonare il proprio corpo e divenire pura musica, eco di se stessi, specchio invisibile di ogni propria paura, di ogni speranza, di ogni sfrenata bramosia.
E’ la risonanza del battere del cuore, l’emergere delle vibrazioni, delle pulsioni dell’anima, l’espandersi del petto sotto il comando del respiro.
E’ vita.
E’ ritmo.
E in fondo, dov’è la differenza?"
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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I discepoli d’Orfeo

 

 

Dante - Trascendenza

 

E’ qualcosa di trascendentale.

Non solo rumore, come gli strillano sua madre e suo padre giù dabbasso, orinandogli di smetterla; loro, troppo presi dalla porcheria della televisione che fagocita cervelli, non è solo un muoversi in convulso di stupidi legnetti o lo sbattere furioso di due pezzi di metallo l’uno contro l’altro, no, non è nulla di tutto questo.

E’ molto di più e Dante lo sa.

E’ lo scheletro di un mondo visibile e tangibili nei suoi mezzi, ma non nelle sue espressioni più alte, è la colonna portante di una musica che non si spegnerà mai, di un canto che mai si placherà, riecheggiando tra gli spigoli di un infinito troppo stretto.

E’ qualcosa di mutevole che diviene maestoso mischiato ai versi aulici dell’epica di guerra, violento nella disperazione della tragedia, malinconico e delicato nel venir dietro alle parole d’amore dalla lirica.

E’ ritmo.

Che sia lento, normale, veloce, incalzante, travolgente o senza tregua si tratta pur sempre di ritmo, come scosse, impulsi elettrici indomabili, che partono da un indefinito dentro e si diramano per tutto il corpo, inarrestabili, sino ad arrivare alle mani, governandole, muovendole solo quanto è necessario, con precisione e metodicità, ma mai con freddezza.

Perché Dante lo sa, non può esserci freddezza nel suonare un batteria, non può esserci freddezza nel riecheggiare solenne di una grancassa che scandisce i passi di una processione, non può esserci freddezza nell’attesa, nella concitazione di un rullante ben domato, non può esserci freddezza nella danza scatenata delle bacchette sui due tom, il cui ritmo guida balli veri e ancora no, non può esserci freddezza nel clangore dei piatti, simile allo scontrarsi di armi dorate nel mezzo della battaglia benedetta dalla polvere alla quale torneremo e dal sangue dei nemici che ad essa hann già portato i nostri onori.

E’ come tornare indietro nel tempo, come ritrovarsi alle origini, come rinascere a nuova vita dopo così tanto dolore.

E’ il ritmo che si fa senza respiro, serrato come mai è stato, come le spinte di un corpo in un altro, come il sesso, o forse no, no, non come il sesso: è qualcosa di ben più puro, di ben più casto, ma ugualmente coinvolgente, forse anche più forte.

Qualcosa come fare l’amore.

L’amore quello vero, che non ha bisogno di nomi per esistere, né di ragioni per essere, né di null’altro.

Fuorché di una batteria.

E’ pura trascendenza: significa abbandonare il proprio corpo e divenire pura musica, eco di se stessi, specchio invisibile di ogni propria paura, di ogni speranza, di ogni sfrenata bramosia.

E’ la risonanza del battere del cuore, l’emergere delle vibrazioni, delle pulsioni dell’anima, l’espandersi del petto sotto il comando del respiro.

E’ vita.

E’ ritmo.

E in fondo, dov’è la differenza?

 

 

Non avevo voglia di aspettare per posare questo piccolo terzo capitolo e considerando che era già pronto ho voluto pubblicarlo ora, piuttosto che domani.

Lo so, lo so, è ai limiti del nonsense, ma l’altra versione di questo ringraziamento (sì, ce ne un’altra, addirittura!) non mi piaceva affatto, forse perché l’entusiasmo per l’antica idea s’era spento e di conseguenza quello che ne era venuto fuori non mi soddisfaceva per niente.

Probabilmente il capitolo sulla chitarra sarà più lungo, ma per ora questa brevità e concisione è ciò che passa il convento (dice l’autrice rivolgendosi ad un lettore che non esiste!) e, tanto per chiarezza, i “tom” sono quei tamburi che solitamente se non sempre si trovano tipo sopra il rullante (Wikipedia, comunque, saprà spiegarvi meglio dei miei vagheggiamenti). Spero di non aver fatto confusione con i vari pezzi della batteria, qualora così fosse prometto che correggerò immediatamente.

ISI.

 

  
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