Fumetti/Cartoni europei > Miraculous Ladybug
Segui la storia  |       
Autore: SofyTrancy    01/07/2016    3 recensioni
Ciao a tutti! Insieme all'altra mia storia in questo fandom, ho deciso di inziare anche questa AU! OwO
Spero vi piaccia.
La storia è ambientata in un mondo di ispirazione medievale, Marinette è una contadina che vive nel bosco vicino alla capitale, continuamente vessata e stressata dalle tasse che impongono alla sua famiglia.
Peccato che il principe di questo regno metta gli occhi su di lei... e la voglia in tutti i modi come sposa!
In più la nostra protagonista farà uno strano incontro voluto dal destino...si ritroverà davanti a Chat Noir! il mostro che tutto il regno sta cercando...
Le farà del male? Come evolverà il loro rapporto?
La storia di due fuggitivi in cerca di una sola cosa: la libertà.
Genere: Avventura, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Adrien Agreste/Chat Noir, Marinette Dupain-Cheng/Ladybug, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Marinette

Chat Noir
 

«A-Adrien...» sussurrai, la paura che tornava a farsi sentire.

Il ragazzo (potevo ancora chiamarlo così?) non rispose, mentre anche le poche parti del corpo che erano leggermente rosee iniziavano a colorarsi dello stesso nero che avvolgeva le mani e metà delle gambe...

«S-Scappate!» urlò il soldato sopra di me, alzandosi di scatto e iniziando a correre, seguito a ruota dagli altri due.

Mi misi a sedere, coprendomi il reggiseno ormai ben visibile con le braccia.

E poi tutto accadde in un attimo.

Adrien, che fino a pochi secondi prima era alla mia sinistra, aveva già raggiunto gli uomini che stavano correndo nella direzione opposta.

Assaltò quello che mi aveva aggredita, iniziando a graffiargli e mordergli il corpo con una ferocia che mai mi sarei aspettata da lui.

L'uomo urlò, mentre il biondo (che ormai aveva anche i capelli neri come la pece) gli strappava pezzi di pelle con le unghie e i denti.

«ADRIEN FERMATI!» urlai, alzandomi in piedi e ignorando il dolore che trapassò la mia gamba destra.

Uno schizzo di sangue mi colpì, macchiandomi la guancia.

I miei occhi si spalancarono, mentre analizzavano l'orribile scena che avevo davanti.

Adrien, o meglio Chat Noir, aveva aperto in due il petto dell'uomo ormai morto e aveva iniziato a mordere e a lacerare i suoi organi interni.

Caddi in ginocchio, mentre il mio corpo veniva scosso dai conati di vomito.

Le orecchie di quell'essere vibrarono, sentendomi cadere a terra.

Si voltò verso di me, gli occhi completamente iniettati di sangue.

«A-Adrien...»

Lui iniziò ad avvicinarsi, il corpo ricoperto di quella strana pelle nera che lo faceva sembrare un enorme gatto.

Cercai di indietreggiare, la paura ormai al massimo.

Avrebbe ucciso e mangiato anche me?

L'essere mi saltò addosso, costringendomi nuovamente a sdraiarmi.

Aprì la bocca, mostrandomi le sue zanne insanguinate.

«A-Adrien... s-sono io...» sussurrai, alzando una mano per accarezzargli il volto.

Chat Noir mi colpì violentemente il braccio con le unghie, bloccandolo al suolo e graffiandolo profondamente.

«A-Adrien... t-ti prego...»

Le lacrime ricominciarono a uscire dai miei occhi.

Avevo paura, terribilmente paura.

Chat Noir si fermò, gli occhi che tornavano al suo normale colore verde.

«M-Marinette...» sussurrò, mentre una punta di paura si faceva strada nei suoi occhi.

Il mio cuore ebbe un sussulto.

«M-mi dispiace...» disse poi, cadendo a terra privo di sensi.

 

«Adrien!» urlai, togliendomi il ragazzo da sopra di me.

Lo presi tra le braccia, mentre la sua pelle tornava rosea e liscia al tatto.

Notai che le lunghe zanne si riducevano, tornando quelle di sempre, il volto era più umano, le unghie diventavano meno affilate...

Era lo stesso Adrien che avevo conosciuto, ma con mio gran stupore notai che la trasformazione non si fermava.

I denti rimpicciolirono ancora, eliminando completamente i lunghi canini e diventando sempre di più simili ad un umano.

Le mani perdevano il colore nero con la pece e le unghie continuavano a ridursi ed ad arrotondarsi.

Il volto divenne completamente...umano.

Le mie guance arrossirono.

Quello che adesso stringevo tra le mie braccia era un comunissimo e bellissimo ragazzo, che non aveva più niente di mostruoso sul suo corpo.

Gli passai una mano tra i capelli, notando che anche quelle dolcissime orecchie nere erano completamente scomparse.

Cosa stava succedendo? Perché Adrien era diventato umano?

Mi voltai verso il soldato che era stato completamente squartato, sentendo la voglia di vomitare rigirarmi lo stomaco.

Non era il momento di porsi domande.

I due uomini che erano fuggiti sarebbero presto tornati... e non sarebbero stati soli.

Mi caricai Adrien sulle spalle, notando che era molto più leggero rispetto a quando era mezzo non-umano.

Dovevo trovare un nascondiglio, e in fretta.

Mi guardai intorno, notando che non ero mai stata in quella parte della foresta e che quindi dovevo trovarmi molto lontano rispetto alla capitale.

Iniziai a camminare, trascinando la gamba destra e portando il ragazzo sulle mie spalle, mentre il freddo continuava a colpirmi attraverso il reggiseno ancora bagnato e il vestito ormai completamente rovinato.

Dovevamo raggiungere la fine di quella parte di foresta inesplorata.

 

Camminai nel mezzo della foresta finché non si fece completamente buio.

Le mie gambe non riuscivano più a sorreggere il mio peso e quello di Adrien e caddi a terra, esausta.

Il freddo non era diminuito, anzi, mi era entrato nelle ossa.

Anche se con una fasciatura minima, ero riuscita a limitare i danni alla mia gamba destra che ormai non riusciva più a resistere.

Strinsi i denti, cercando di rialzarmi invano.

Sarei morta lì...?

Beh... non sarebbe poi stato tanto male.

Morta a terra, in mezzo ad una bellissima foresta e sotto ad un meraviglioso ragazzo che pur di salvarmi aveva fatto delle cose orribili...

Sorridi, accorgendomi che nonostante quello che aveva fatto per me lui era solo Adrien, e non il mostro che tutti pensavano che fosse.

Ripensai ai suoi occhi iniettati di sangue, allo sguardo ricco di paura che li aveva poi domati una volta ripresa la ragione...

Non era stata colpa sua.

Aveva solo perso il controllo...

«Marinette...? Dove siamo?»

La voce del ragazzo mi arrivò alle orecchie.

«N-non lo so Adrien...»

«Marinette! Cosa hai?– la sua voce si fece preoccupata, mentre si alzava da sopra di me e mi prendeva tra le braccia –E-e perché sono...?»

I suoi occhi si spalancarono.

«I-io... i-i-io ho...» disse poi, passandosi una mano sul volto.

«Ehy... tranquillo...– sussurrai io, poggiando la mia mano sulla sua, sorridendogli –N-non è colpa tua...»

I suoi occhi si posarono sui miei vestiti strappati, per poi passare al graffio che avevo sul braccio e alla fasciatura insanguinata alla gamba.

«D-dobbiamo cercare aiuto...»

«Sto bene...» dissi io, con un filo di voce.

«N-no.– Adrien si alzò, stringendomi tra le braccia –Dobbiamo cercare aiuto.»

Sorrisi, debolmente.

«Vedo una luce...» sussurrai poi, vedendo un piccolo bagliore in lontananza.

«Ehy! Non fare scherzi!»

«N-no Adrien seriamente... c'è una luce laggiù...»

Il ragazzo alzò il volto, correndo poi in quella direzione.

«P-potrebbero essere i soldati...!»

«Non sento il loro odore.– mi disse lui dolcemente –Fidati di me.»

La testa iniziò a girarmi e tutto intorno a me si fece sfocato.

«A-Adrien...»

La luce si faceva sempre più vicina, fino a essere quasi abbagliante.

Sentii il ragazzo chiedere aiuto, richiamando l'attenzione di qualcuno di fronte a lui.

L'ultima cosa che vidi, fu la figura di una ragazza che, dopo essersi voltata, correva verso di noi.

Poi tutto sprofondò nel buio.

   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni europei > Miraculous Ladybug / Vai alla pagina dell'autore: SofyTrancy