L’irruzione
Solo
alle dieci di sera la porta si aprì con uno scatto. Sia Ron
che Draco si
alzarono e raggiunsero la porta speranzosi. Draco mise piano la mano
sulla
maniglia e l’abbassò. Si aprì.
“Sii!”
esultò.
Uscirono
piano senza fare rumore. Avevano fatto tre partite, ma due le aveva
vinte Ron,
poi erano rimasti a far nulla e a ricordare i tempi della scuola, ad
esempio il
Ballo del Ceppo o Gazza.
“Ma
dove sono tutti?” chiese Ron. La casa era buia e silenziosa,
e niente si
muoveva.
“Boh!
Starno, magari sono usciti” ipotizzò Draco.
“Forse
…
Possiamo prendere qualcosa da mangiare?” chiese Ron, la cui
pancia brontolava.
“Pure
io muoio di fame” disse Draco avviandosi verso la cucina e
aprendo il
frigorifero. La luce fredda proveniente dall’interno
illuminò fiocamente la
cucina buia. Draco prese un po’ di roba dal frigo, poi dei
panini e un
coltello. Preparò dei sandwich per se e Ron, e, si sedettero
a mangiarli.
“Fantastici!
Questi panini … ono buoissimi” disse Ron indicando
i sandwich sul tavolo. “Ma
come fai?”.
“Lo
so,
lo so, una delle mie tante qualità” disse Draco.
“Modesto
come sempre”.
“Ma
se
piacciono a tutti i miei panini! Scorpius ne andava pazzo quando era
piccolo”.
“Appunto,
quando era piccolo” ridacchiò Ron.
“B’è
ora non li mangia più, ma solo perché non
è spesso a casa” Draco sospirò.
“Ma
quando torna me li chiede sempre” concluse.
“Anche
io so cucinare, cosa credi? Tutti vanno pazzi per il mio risotto agli
asparagi.
Molto meglio dei tuoi panini!”.
“Ma
fammi il piacere, và!”.
“Non
ci
credi? Se hai degli asparagi te lo dimostro” disse Ron
addentando un altro
sandwich.
“In
frigo” disse Draco senza nemmeno alzarsi. “E il
riso è là” disse indicando la
credenza.
Ron si
alzò e immerse le testa dentro al frigorifero, poi, con gli
asparagi in mano
raggiunse di corsa la credenza indicata da Draco, cercò
qualcosa e tirò fuori
il riso, poi si voltò di scatto
“Condimenti!” disse a Draco. Lui si
voltò a
guardarlo.
“Fai
sul serio?”.
“Devo
ammettere che era davvero buona!” disse Draco massaggiandosi
la pancia. “Ma
quella e i panini mi hanno riempito troppo credo”.
“Così
finalmente vedi le mie fantastiche e tante
qualità” disse Ron orgoglioso.
“Non
esagerare ora”.
Avevano
lasciato la cucina in uno stato pietoso, il disastro era successo
più o meno
quando Draco aveva deciso che avrebbe aiutato Ron, e aveva tentato di
accendere
un fornello. Si era scottato e aveva quasi incendiato una presina da
forno. Dopo
quell’episodio Ron gli aveva detto di rimanere seduto e di
aspettare che
facesse lui, mentre Draco si teneva in bocca il dito ferito. Dopo aver
mangiato
la pasta ai funghi con una buon vino rosso (il commento di Draco
riguardo al
vino era stato: Io ho il meglio del meglio), senza aver minimamente messo a
posto una cosa che fosse una,
decisero di andare a dormire.
Stavano
passando davanti alla stanza di Scorpius quando sentirono dei rumori
provenire
dall’interno.
“Ma
che
hai? I topi in casa?” chiese Ron.
“Non
dire stupidaggini” lo rimbeccò Draco avvicinandosi
alla porta. “Forse c’è
qualcuno!” disse preoccupato.
“Forse
dovremmo entrare” propose Ron. “Hai sentito? Sembra
che stiano frugando in
camera”.
“Oh
mio
Dio” disse Draco aprendo la porta di scatto.
“Oh
mio
Dio!” gridò Scorpius allontanandosi da Rose e
alzandosi dal letto.
“Oh
mio
Dio” disse Ron voltandosi imbarazzato.
“Oh
mio
Dio!” strillò Rose coprendosi con le lenzuola.
Ron e
Draco stavano sulla porta, voltati verso il corridoio, mentre Rose
cercava di
coprirsi il più possibile, e Scorpius prendeva una coperta e
se lo metteva
addosso.
“Ma
non
sapete bussare?” chiese arrabbiato.
“Scusa
Scorpius” cominciò Draco. “E’
che abbiamo sentito dei rumori, pensavamo ci
fosse qualcuno in casa”.
“Papà!
Non sei abbastanza grande da stare alla larga dalla stanza di tuo
figlio e
della sua fidanzata quando senti rumori?”.
Draco
ghignò. “Hai preso tutto da me”.
“Papà!”.
“Malfoy!
Spiegami esattamente cosa intendi dire!” disse Ron ancora
voltato e molto
sconvolto.
“Papà!
Ma che ti deve dire?!” strillò Rose.
“B’è
secondo te? Entro e tu sei qui a … a … con
…”.
“Con
il
mio fidanzato!”.
“B’è,
comunque sia sappi che mio figlio è davvero
…” cominciò Draco con un sorriso
compiaciuto sul volto.
“Ma
sta
zitto” disse Scorpius. “Per favore, volete
andarvene?”.
“Però,
Rose, queste cose dovresti farle dopo il matrimonio” disse
Ron.
“Papà!
Ma dove siamo nel medioevo?”.
“Ma
Rose …”.
“Papà
non dire più niente! Vattene! Andatevene!”
gridò Rose.
“Ok,
d’accordo”
disse Draco. “Lasciami solo dire …”.
“Papà”
lo ammonì Scorpius.
“…
che
tutta la famiglia Malfoy in questo campo è perfetta e
…” prima che potesse
finire Scorpius li spinse fuori e chiuse loro la porta in faccia.
Sentirono la
serratura scattare e si guardarono perplessi.
“Tuo
figlio sta traviando mia figlia” disse Ron.
“Oh
andiamo. Si stanno divertendo” disse Draco.
“Non
devono divertirsi! Ha solo ventitre anni!”.
“Solo
venti … bah!” Draco si voltò e si
avviò verso la sua stanza, lasciando Ron
perplesso e un po’ sorpreso.
Mia
figlia … non è più vergine!
E’ tutta colpa di quel Malfoy, in realtà vuole
solo una cosa! Dovevano aspettare!
Certo, io e Hermione non lo abbiamo fatto, ma lì
è diverso, eravamo perfetti
insieme. Era praticamente inutile aspettare di più. Oh, no!
Sto cominciando a parlare come mia madre!
Heylà! Siamo faticosamente giunti al penunlitmo capitolo! Ringrazio molto le persone che hanno recensito e seguito la storia e chi l'ha messa tra i preferiti :D
erigre: Menomale che il capitolo è venuto bene, non mi convinceva molto. So che avrei potuto far litigare molto di più Ron e Draco, però non volevo rischiare di diventare ripetitiva. Comunque grazie per la recensione e ciao!
elettra1991: Draco è molto cambiato secondo me dopo tutto quello che è successo nei libri, non poteva restare così testardo dopo tutti quegli anni ! XD Spero che anche il prossimo capitolo ti piaccia. Grazie tante per le recensioni, ciao!
Al prossimo (e ultimo) capitolo, grazie a tutti i lettori!
Patty.