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Autore: Alice_g1    03/07/2016    12 recensioni
Lentamente la cercai.
Consapevole che quel gesto, mi sarebbe costato molto caro.
Ed eccola li, più bella di come la ricordavo, più donna di quanto avrei voluto.
Sana, la mia Sana, stretta in un vestitino che, in un passato non poi così tanto remoto, mi avrebbe fatto salire il sangue alla testa.
Tutto di lei mi sembrava diverso, eppure, non sembrava fosse passato nemmeno un secondo, dall’ultima volta che l’avevo stretta tra le mie braccia.
ESTRATTO DAL CAPITOLO 16
Ho deciso di cambiare il rating in arancione su richiesta di alcune di voi =)
Genere: Erotico, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akito Hayama/Heric, Fuka Matsui/Funny, Naozumi Kamura/Charles Lones, Sana Kurata/Rossana Smith | Coppie: Sana/Akito
Note: Lemon | Avvertimenti: Triangolo
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Ciao ragazze e ciao ragazzi!
Scusate come sempre per la mia NON puntualità ma tra il lavoro e vari corsi di formazione, tra cui quello da barman =) non ho tempo! Ho scritto tutto il capitolo in due ore di pausa oggi pomeriggio, spero vi possa piacere!
Nonostante avessi intenzione di finire la storia in massimo dieci capitoli, ma ogni volta mi affeziono cosi tanto ai miei personaggi che non voglio mai vederli finire hihi.
Non mi dilungo in bla bla bla infiniti, che sono una chiacchierona ormai lo avete scoperto anche da soli!
Voglio solo ringraziare i miei AMOREVOLI angeli, senza di voi questa pagina non avrebbe senso =)
Grazie grazie grazie A :
  • MARIAfrancesca
  • LadySofia
  • Love_Sana_Akito
  • Daino
  • Lolimik
  • LaSayuri10
  • AlessiaAle
  • MultiFlash96
  • Mary000
  • Locra
  • StellinA003
  • Love Kodocha
  • Anaiv
  • ReginadeiSogni
  • Terry001
  • Kilary202
  • Valy93fantasy
  • Princesss
  • Nana11
  • Francy93
  • Mangiolina
  • FireFairy
  • Lettore_incallito
  • Matto
  • Viscula ( benvenuta nella mia storia e grazie ancora per le tue parole =) )
Ringrazio inoltre chi segue silenziosamente la mia storia, chi l’ha aggiunta tra le preferite, le ricordate e le seguite!
SIETE DOLCISSIMI E IO VI ADOROOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO =)
Vi abbraccio più forte che posso
LallyQueen 
Alice <3
 
 
 
 
Dobbiamo abituarci all'idea.

I più importanti bivi della vita,

non hanno segnaletica.

( Anonimo )
 
 
 
 


 
Chi afferma che la notte sia il momento più breve della giornata, non si era mai trovato in una situazione come la mia…
Erano da poco passate le due e il silenzio che regna in questa casa è assordante, io, Fuka, Gomi, Akito e Nao non riusciamo a chiudere occhio pur sapendo benissimo che l’aereo sarebbe decollato presto l’indomani, il peso di un inevitabile nuovo inizio pesava su di noi in modo cosi schiacciante da impedire a chiunque di dormire, guardo per un attimo l’uomo che amo e che avevo sempre amato fissare un punto indefinito del pavimento, fu difficile perfino per me capire esattamente a cosa stesse pensando, le sue irridi chiare, come l’oro fuso, nascondevano i suoi pensieri.
“Vado a controllare come sta Aya!”, la voce di Gomi mi risveglia dalle mie fantasie, da quando le carte erano state scoperte non si era più avvicinato a lei.
Presa da tutta questa surreale situazione non mi rendo nemmeno conto che con l’uscita di scena di Gomi, rimaniamo solo noi, i due traditori e i due traditi, nessuno apparte me sembra notarlo.
“Credo che andrò a riposare un oretta…è stata una serata pesante da digerire”, la smorfia che attraversa il volto di Akito nell’udire le parole di Nao sfugge agli occhi di tutti, tranne che ai miei.
“ Hai ragione Nao, ma infondo che potevamo aspettarci da una come Aya”, la mia testa e quella di Akito si muovono in sincrono perfetto verso Fuka, e il suo sguardo è troppo, perfino per me.
“ Che vorresti dire Fuka?”
“ Voglio dire che non c’è da aspettarsi granchè da una bugiarda traditrice come lei”
“ Stai esagerando!”
“ Esagerando?, voglio ricordarti che la tua cara amica Aya ha mentito a tutti, e sopratutto a quei due poveri disgraziati di Tsu e Hisae”
“ Ha commesso solo uno sbaglio”,due occhi ambrati scattano verso di me
“ Solo uno sbaglio?, dimenticare un compleanno è uno sbaglio, finire a letto con uno sconosciuto dopo una sbronza è uno sbaglio, fartela con il fidanzato della tua migliore amica è una porcata bella e buona”
So che non sono esattamente nella posizione di ribattere in alcun modo, e mi rendo conto che, anche se io fossi un anima candida il gesto di Aya e Gomi non è propriamente da applausi, ma il suo tono è cosi arrogante, cosi pretenzioso, che non riesco proprio a mordermi la lingua, scatto in piedi come una furia…
“ Oh stai zitta tu non sai niente”
“ Cosa hai detto?”
“ Ho detto stai zitta!, tu non sai un bel niente di quello che è successo, non sai con quanta fatica, con quanto dolore hanno cercato di reprimere i loro sentimenti, quanto il senso di colpa li divorasse in ogni istante della giornata, tu sei solo capace di  trarre le tue conclusioni da maestrina saccente,quindi chiudi quella bocca e smettila….tu non sai quello che si prova”
“ Perchè tu lo sai?”, ed eccolo, davanti a me, il bivio…il grande bivio che potrebbe cambiare la mia vita per sempre, due sole sillabe cambierebbero tutto.
Una parte di me vorrebbe urlare, “Si”, si dannazione, lo so cosa si prova, perchè quel ragazzo che ti sta seduto cosi vicino è mio, è sempre stato mio e se resta con te è solo per colpa della mia stupida paura.
L’altra parte, quella meno coraggiosa ed egoista vorrebbe mettersi a sedere, fare finta di non aver detto niente, salire in camera, preparare i fagotti e dimenticare quei maledettisimi occhi ambrati che mi hanno condannato a questa vita miserabile.
“ Kurata…smettila”, quella voce, la sua voce, era bastata una parola, una piccola e insignificante parola per mettere fine a tutte le mie speranze, a tutti i nostri sogni, per lui era finita, mi aveva dimenticato, per lui….non esistevo più.
Osservo il volto del mio più grande amore, e i suoi lineamenti così duri, cosi ostili sono come un pugnale conficcato nel cuore, il suo amore per me non esisteva più, era morto e sepolto, schiacciato brutalmente dalla mia stupidità, non sarei riuscita ad odiarlo, infondo, era solo colpa mia.
Chiudo per un attimo gli occhi e tiro un profondo sospiro, era giunta l’ora di chiudere questa storia…per sempre!
“ Hai ragione...”, sussulta, “ scusami Fuka, non so cosa mi sia preso…vado a fare le valigie”, cerco di mantenere una parvenza di tranquilla indifferenza, lo faccio per Nao, non si merita anche questo, e mentre cado sul letto soffocando le lacrime tra i cuscini, giuro sulla mia vita che non avrei mai più permesso a questo maledetto cuore di soffrire ancora, di soffrire ancora per lui….
 
 
 
 
 
***************
 
 
 
 
Ragione, avevo ragione, Tsk, a cosa mi serviva la ragione?, a soffrire come un cane, ecco a cosa mi serviva, codarda, ecco cos’era, una maledetta codarda.
Eppure per attimo ci avevo creduto, per un attimo ero convinto che avesse parlato, che finalmente avrebbe fatto quel fatidico passo che ci avrebbe reso liberi, liberi e felici…insieme, ma la vita, la mia vita, non era come uno di quei stupidi film romantici dove alla fine vince l’amore, per me, vinceva solo la vigliaccheria, era sempre stato cosi.
Una parte di me si stava maledicendo per non aver aspettato, l’altra, sapeva esattamente che non avrei mai avuto la risposta che speravo, una misera consonante e una stupidissima vocale e sarebbe finito tutto, un fottutissimo Si, e il nostro amore sarebbe risorto come una bellissima fenice, ma quel silenzio, pesante come un macigno, aveva scaturito in me la consapevolezza che quel sospirato assenso, quell’agogniato Si, non sarebbe mai arrivato.
Pregai dio di darmi la forza di chiudere quella storia, chiesi il permesso a dio di uccidermi con le mie stesse mani, avrei sofferto cosi tanto, ne ero già consapevole ancora prima di parlare, ma il mio cuore, il mio cuore, era cosi stanco di farle credere che l’avrei aspettata per sempre.
Quante volte nella mia vita avevo maledetto il giorno in cui, Rossana Kurata era entrata nel mio mondo, per quanto la sua presenza avesse salvato me e la mia famiglia, in ogni suo silenzio, in ogni suo gesto verso Kamura, in ogni suo dubbio, avevo dannato il cielo per averla fatta inciampare nel mio destino, se solo avessi saputo che cosa avrebbe comportato conoscerla, non le avrei mai permesso di avvicinarsi a me, e anche se grazie a lei ora ero un ragazzo normale, con una famiglia unita e una prospettiva di futuro, avrei volentieri barattato tutto per tornare indietro, e impedire a quella stupida ragazzina egoista e codarda di entrare nel mio cuore.
Ma il passato non poteva essere cambiato, infondo era colpa mia, avrei dovuto capirlo dal primo momento, da quel dannato giorno di tanti anni fa sulla torre di Tokyo, avrei dovuto sapere che baciando quella ragazza, sarei per sempre stato sposato a lei, che l’innamorarmi, avrebbe cambiato il mio destino…per sempre!*
In un moto di rabbia lancio la valigia semi pronta sul pavimento, al diavolo tutto, al diavolo tutti, volevo solo tornare a casa e sperare che questo dannato dolore al petto mi passi.
Immerso nel silenzio della stanza posso sentire dei gemiti provenire dalla stanza di Kurata, quanto la odio, si prende gioco di me anche ora, come avevo potuto credere ad una singola parola di quella viziata manipolatrice, non mi amava, non l’aveva mai fatto.
Combatto contro l’istinto di spaccare il muro che ci separa a pugni, ma non gli avrei dato questa soddisfazione, non di nuovo.
Scendo al piano di sotto come una furia, avrei voglia di urlare, di correre, di bere, di possedere il corpo di Fuka solo per ripicca, solo per disperazione, ma la scena che mi presenta davanti mi inchioda all’istante, Fuka e Kamura con in mano una tazza che chiaccherano tranquillamente , allora quei gemiti, non erano…
Prima ancora di rendermene conto corro su per le scale saltando i grandini a tre per volta, spalanco la porta non curandomi minimante di bussare, e la vedo, rannicchiata sul letto con le ginocchia che le coprono metà viso, e gli occhi rossi e stanchi dal pianto e per quanto vorrei odiarla, per quanto vorrei smascherare la sua patetica finta, vedere quei meravigliosi occhi cioccolato macchiati dalle lacrime mi fa perdere il respiro, avevo sempre odiato vederla piangere, in un passato non molto remoto mi sarebbe bastato stringerla tra le mie braccia, prometterle che io non l’avrei mai lasciata sola, per vedere quello splendido sorriso rinascere sul suo volto, ma questa volta era diverso, il mio corpo non riusciva ad avvicinarsi a lei.
“ che ci fai qui?”, che ci facevo li?, non lo sapevo nemmeno io
“ Io…ti ho sentito piangere”
Sussulta, quelle parole, quelle semplici parole, per lei, per noi, significavano tutto.
“ Sto bene, puoi tornare pure da Fuka”
“Ok”,  accidenti a me, accidenti alla mia stupida voglia di proteggerla sempre, lei non voleva essere protetta
“ Perchè ti preoccupi ancora per me?”, perchè ti amo, più me stesso.
“ Semplice educazione Kurata”
“ Come se le buone maniere fossero sempre state una tua prerogativa”
“ Si può sempre cambiare nella vita”
“ Smettila…non sei mai stato bravo a fingere”
“ Anche questo può sempre cambiare”
“ Perchè sei qui?”, per quanto odi ammetterlo lei mi conosceva bene, a differenza mia che non avevo mai capito niente di lei.
“ Uno sbaglio, che non si ripeterà…ci vediamo”
Maledetto me, e il mio ottuso altruismo nei suoi confronti, l’unica cosa che voglio è voltarle le spalle e uscire da questa stanza, ma un calore improvviso e fin troppo famigliare invade il mio corpo e i miei sensi…le sue braccia mi stringono forte a lei, e nuove e calde lacrime scivolano su di me, sollevo le mani e gli afferro i polsi per allontanarla da me, ma questa volta il mio corpo non riesce a rifiutarla, questa volta proprio non può.
“ Perchè ho sempre odiato vederti piangere”
E le mie labbra incontrano le sue….
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
  
  
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