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Autore: Dany Art 99    04/07/2016    0 recensioni
eccomi tornata con un altra storia yeeeeee. qui mi cimento in una narrazione di una figlia di Artemide, lo so mi direte Artemide non può avere figli è una dea vergine.. ma io amo quella dea e volevo che vi fosse qualcosa che la rappresentasse, comunque tranquilli è tutto intrecciato senza intaccare l'idea di "Vergine" di Artemide (che poi amando le cacciatrici ed il loro universo, rispetto molto), comunque spero di avervi incuriosito :) e magari lasciate un consiglio.
dal testo
"Mentre camminavo con affianco i lupi mi chiesi se fossero gli stessi che avevano fissato Maggie mentre mi cullavano la prima notte in cui mi aveva trovato.
Ma dai loro occhi capii che erano loro.
I miei protettori.
Il simbolo di mia madre."
Genere: Avventura, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Apollo, Artemide, Percy Jackson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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eccomi tornata semidei! e questo è l'ultimo capitoloooo; allora potrebbe esserci un sequel ma dovrò aspettare che mi venga il colpo di genio perchè su questa storia mi spiace ammetterlo non ho altre idee e preferisco concluderla qui che continuarla a malavoglia e magari con capitoli che non vi soddisfano più.
detto questo , a voi la lettura
[Revisionato]




-Non so come farò a ringraziarti Apollo- mormorai io abbracciandomi il petto con entrambe le braccia come a cercare un po' di conforto.
L'aveva salvato. Appena eravamo entrati, Nico si era mosso leggermente ed aveva schiuso gli occhi chiedendoci se potevamo tirare le tende perchè la luce gli da fastidio.
In quel momento avevano riso tutti quanti, probabilmente per la stanchezza, per la gioia o non so perchè cosa ma avevano riso.
Nico non aveva capito niente e si tirò su come se i giorni passati a dormire non ci fossero stati.
Si passò una mano fra i capelli e poi alzò gli occhi e incontrò quelli di Will che lo stava guardando con labbra tremanti.
-Che cosa è successo Raggio di Sole?- mormorò andandogli vicino, Will non si mosse ma allungò solo una mano verso di lui.
-Nico... sei stato addormentato per dei giorni interi.. non pensavano che tu ... ti svegliassi...- mormorai io come risposta agli sguardi interrogativi.
Lui sgranò gli occhi e trasse a sè Will stringendogli il polso e abbracciandolo stretto e affondando il viso nell'incavo del suo collo.
-Scusa... ti ho lasciato da solo...- mormorò con un sussurro, Will lo strinse a sè e lo guardò negli occhi sorridendogli come faceva sempre.
-Mi sei mancato- disse solamente e lo baciò.
A lungo.
Tanto a lungo da mettere in imbarazzo le altre persone presenti nella stanza che uscirono prima che i due se ne potessero accorgere.

Dopo un paio di minuti Apollo se ne dovette andare canticchiando le sue solite poesie inascoltabili e riuscii finalmente ad avere un minuto di tranquillità.
Uscii e mi sedetti sulla collina che dava sulla piazzola dove ci si allenava, il sole stava tramontando e stava tirando un leggero vento che mi scuoteva i capelli.
Qualcuno si sedette di fianco a me ma non dovetti nemmeno girarmi per capire chi era.
-Lì dentro stava diventando un po' troppo... - cominciò a dire Simon, -smieloso?- suggerii io, -troppo... con troppo testosterone maschile- disse lui ridacchiando.
Sorrisi lievemente. Per la prima volta da tutto quel tempo il peso che mi si era insidiato nel petto si era alleggerito fino a quasi scomparire.
Nico era salvo... Will era salvo con lui.
-Quindi la coppia Cloe e Simon... ha risolto di nuovo il caso nel migliore dei modi? Ti ricordi da bambini?- mi disse lui guardandomi alla ricerca del mio sguardo.
Risi anche io. Mi serviva.
Appoggiai la testa sulla sua spalla e chiusi gli occhi per qualche momento facendo un respiro profondo.
-Comunque... Cloe volevo parlare di una cosa... insomma ne succede sempre qualcuna...con te...- disse Simon cominciando ad agitare le mani senza riuscire a stare fermo. Era visibilmente agitato.
-Aspetta...vuoi...lasciarmi?-mormorai io mordicchiandomi il labbro, -no! Non pensare a queste assurdità per favore. Io ti amo... voglio stare con te... ti voglio solo dire che ci sarò sempre ok? Non ti abbandonerò...mai- disse lui guardandomi fissa negli occhi.
Sorrisi e mi avvicinai per dargli un bacio a stampo circondandogli le spalle con le braccia, -non vorrai mica fare troppo lo smielato eh Simon?- mormorai sorridendo e strofinando lievemente il naso contro il suo.
Lui tirò un sospiro di sollievo e mi strinse a se.
-hey dico sul serio. Ragazzo allontanarsi, spazio vitale sono pur sempre la figlia della Dea che ha ripudiato gli uomini- dissi alzandomi e infilandomi le mani in tasca e calciando un sassolino col piede.
Lui si alzò e si passò una mano fra i capelli raggiungendomi, -dai andiamo a mangiare che ho fame- dissi io guardandolo e cominciando a camminare.
Prima che me ne accorgessi mi aveva già preso la mano.

Quindi vi starete chiedendo .. lieto fine?
Per un periodo lo pensai anche io, Nico si stava riprendendo a colpo d'occhio grazie alle cure del figlio di Apollo che non lo lasciava mai da solo, stavamo tutti assieme al Campo anche se la maggior parte dei ragazzi se ne stava andando visto che il campo estivo era terminato.
Eravamo in pochi a rimanere, anche Will avrebbe dovuto andare da sua madre ma aveva insistito nello stare con Nico che comunque sarebbe rimasto.
Passarono i mesi, mi allenavo per diventare più forte, fredda e precisa ogni giorno.
Sapevo che l'incontro con mio padre non sarebbe mancato ma per via di un muto egoismo speravo che non sarebbe più tornato nonostante sapessi fosse mio compito ucciderlo e mettere fine alla sua esistenza.
Quindi per quanto mi sentissi “bene” quella scintilla di paura che mi teneva vigile non era per niente svanita e non lo avrebbe mai fatto.
Nei mesi che passarono vi fu anche il compleanno di Simon, ma per quanto fossimo un disastro gli preparammo comunque una torta tutti assieme.
Evitammo di gran lunga il luogo dello scorso festeggiamento per non rievocare spiacevoli ricordi.
Passammo una giornata in allegria e io gli regalai delle frecce che avevo fatto a mano decorate con resina.
Non erano il regalo più romantico che si potesse creare certo, ma io di femminile e romantico avevo ben poco.
Comunque gli piacquero molto.
Passarono tanti di quei gironi passati tranquilli, se con tranquilli si possono definire giorni dove i mostri cercavano di mangiarti la testa.
Almeno in quelle situazioni mi tenevano la mente occupata e il corpo allenato e in effetti mi divertivano quasi.
Qualche volta mamma mi veniva a trovare giusto per vedere se stavo bene e raccontarmi come andava la ricerca di mio padre... che però risultava sempre infruttuosa.
Passai così il mio primo anno al campo mezzosangue e cominciai a sentirlo veramente casa mia.

Un giorno mi chiesi se fossi l'unica figlia di Artemide.. insomma come aveva avuto me cinquemila eoni fa poteva avere concepito qualcun altro..
Insomma... mi dava fastidio ammetterlo ma ero gelosa del rapporto che vedevo dentro le cabine... erano tutti fratelli, si comportavano da fratelli, mi ricordava tremendamente la mia infanzia... e mi mancava.
L'unica persona che forse poteva capirmi era Nico.
Dopo che fu totalmente guarito totalmente ci trovammo molte volte a parlare del più e del meno, di tutto quello che ci era successo... infondo avevamo tutti e due genitori assenti, eravamo gli unici figli di quella divinità, subivamo al campo questa solitudine egli sguardi guardigni delle persone che ancora pensavano che non dovessimo essere vivi e in effetti ci era successa quasi la stessa identica cosa dai mangiatori di Loto.
Stavamo tanto assieme che suscitavamo la gelosia dei nostri rispettivi ragazzi, ma noi ridevamo e continuavano a star assieme.
Insomma avevo trovato l'amore, delle amicizie, un tetto sotto cui stare.
Ero felice.
E per quanto la situazione con mio padre fosse pericolosa, ogni volta che di notte sgattaiolavo fuori e mi mettevo sul molo a guardare il riflesso tondo e bianco della rappresentazione di mia madre,intingevo i piedi nell'acqua fresca sotto di me e sorridevo stringendo il mio arco intagliato e capivo davvero che non tutto era perso... che ero contenta di essere la figlia della Luna.




Quindi ricapitolando, Orione è ancora vivo e alla ricerca di sua figlia, Nico  e Will sono di nuovo assieme come Cloe e Simon, sono tutti al campo che però non risulta più un luogo sicuro, Artemide e le sue cacciatrici mirano a proteggere la figlia della Dea... cosa accadrà?
Quindi questa prima storia su di loro termina qui signori e signore! Vi ringrazio un mondo per avermi seguita e spero di avervi trasmesso qualcosa mentre vi regalavo queste parole! Detto questo.. potrei tornare con altre storie di PJ quindi continuate a seguirmi e recensite :)
Un bacione, 
Dany

   
 
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