~~Le prime luci del mattino arrivano a svegliarmi, sento un macigno sulla testa e ci metto un po' a focalizzare la mia stanza.
 Mi alzo piano e mentre cerco di darmi una rinfrescata mi ritornano in mente immagini della sera prima! Indubbiamente Ho bevuto troppo! Ah...Ho parlato con Christine: una ragazza molto solare e molto bella! Tornerò con più piacere alla locanda, sicuramente è una strategia dei proprietari....Rido fra me e la mia immagine allo specchio, per i miei pensieri e per come sono ridotto! Tu sarai già sveglia sento i tuoi passi gelidi nelle cucine, sento anche la tua voce, forse stai uscendo senza di me.
 
"ANDRÈ INSOMMA MA DOV'ERI? Brutto scansafatiche, madamigella Oscar è uscita senza di te, ha detto che eri in ritardo"

"IN VERITÀ CREDO CHE SUA LEI AD ESSERE IN ANTICIPO, COMUNQUE STAI TRANQUILLA NONNA CHE LA RAGGIUNGO SUBITO "
 
Prendo una fetta di pane al volo dalla cucina e scappo nelle scuderie per stellare il cavallo. In realtà Non ho voglia di rincorrerti Oscar, Mi fa male il tuo sguardo e il tuo silenzio. Novità n parliamo più, siamo lontani e nel tuo cuore c'è solo tanta amarezza per il dolore di un amore che non sarà ricambiato, che non diventerà mai Unione né atto. So benissimo come ti senti! Ma non posso consolarti, vorrei stringerti fra le mie braccia e ricoperti di quell'amore che in fondo cerchi, ma non da me.

 "Ben arrivato, qualcuno si è svegliato tardi"
 "In realtà Tu eri un po'in anticipo, non ti pare? "
 
Cerco di sorridere ma la tua serietà Mi annienta. Hai semplicemente alzato le spalle e hai ripreso a camminare. Sono dietro di te, come sempre, vorrei chiederti cos'hai ma sarebbe come metterti con le spalle al muro e non voglio crearti imbarazzo. Nonostante tutto sei sempre eccellente nelle tue mansioni, nessuno si accorgerebbe della tristezza sul tuo volto,dei pensieri che vanno per conto loro e dello sforzo che fai per tenere su la maschera del fiero e algido comandante. Tranne io Che ti vedo senza filtri.

"Stasera dopo cena sali un attimo in camera mia, devo parlarti".
"D'accordo".

Sono sorpreso di questa tua richiesta, cosa mai vorrai dirmi? Forse vuoi che faccia finta di non aver visto cosa è successo fra te e il bel svedese?
Forse vuoi usarmi come messaggero? Che intenzioni hai?
Dal piano terra sento la musica del pianoforte, seduto qui non trovo ancora il coraggio di salire,anche stasera a cena ho esagerato con il vino, ma sono lucido. Sento la musica forte, ribelle che non fa altro che calcare il tuo stato d'animo. E proprio mentre decido che non salirò mia nonna mi chiede di portarti un vassoio con una bevanda calda...Eccomi qui ancora fedele e diligente alla tua porta. Un tocco deciso  e la musica cessa.

"Avanti, entra pure".
"La nonna ti manda questo," dico subito per rompere l'imbarazzo.
"Appoggialo pure lì, siediti come sai voglio parlarti"

Il tuo tono è molto deciso.

"VEDI ANDRÈ, HO DECISO DI LASCIARE IL COMANDO DELLE GUARDIE REALI, VOGLIO CHIEDERE UN INCARICO DIVERSO, QUALCOSA DEGNO DI UN UOMO, VOGLIO ANDARE SUI CAMPI DI BATTAGLIA ,  voglio essere un uomo a tutti gli effetti. "
 
Fin qui ammiro la tua tenacia, cerco le parole per chiederti il perché di questa decisione ma tu non mi lasci spazio per replicare.
 
" Per questo ho deciso di fare a meno di te di qualsiasi altro aiuto, proprio come un uomo non ho bisogno di nessuno. Da domani puoi ritenerti libero."

Ti volti e entri nella parte di Camera dove c'è il letto,

"Questo è tutto, buonanotte."

Il tuo tono freddo e risoluto, nessun dispiacere nella voce, non un grazie, né un mi dispiace, nemmeno mi hai chiesto cosa ne penso e cosa farò. Sento il dolore salire, la delusione, il dispiacere nel constatare che per te ero solo un accessorio di cui hai deciso di disfarti. Anni di amicizia non contemplati. Sei di ghiaccio. E io ti odio e ti amo, ti amo Oscar.

"Anche io voglio dirti una cosa : "una rosa non potrà mai essere un Lillá, sarà sempre una rosa!"

Ti volti, ti arrabbi non vuoi sentirti dire che sarai sempre e comunque una donna.

"Cosa vuoi dire che una donna sarà sempre una donna?! Rispondi, VOGLIO saperlo!"

Mi hai schiaffeggiato, afferrato per la camicia, sento il tuo calore sul mio viso, sento il tuo profumo,sento che sei donna! Afferro i tuoi polsi, le tue  mani lasciano la mia camicia, tengo stretta la presa, forse troppo.

"LASCIAMI COSÌ MI FAI MALE".

Un uomo non avrebbe paura, non sentirebbe dolore, ma no sei un uomo. Potrei non baciarti ma ti bacio. Profondamente la mia bocca sulla tua, il mio calore nel tuo. Cadiamo sul letto, sono su di te, mi implori di lasciarti o chiami aiuto e nella foga ho strappato un lembo della tua camicia, scoprendo un po' del tuo seno. Sono incredulo, sorpreso dalla mia forza di uomo, dal mio desiderio per te. Sono pentito e in lacrime.

"Perdonami, giuro su Dio che non ti farò mai più una cosa come questa".

Ti copro delicatamente con un lenzuolo, sto per uscire dalla stanza e dalla tua vita ed è per questo che decido di dirti un'ultima cosa.

" Non potrai mai cancellare il fatto di essere nata donna,per 20 anni ho vissuto con te  ho provato dell'affetto per te, solo per te, io ti amo Oscar, credo di averti sempre amato".