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Autore: SaintForever    19/04/2009    3 recensioni
Premetto che è la mia prima fanfiction su saint seiyaXD Fra misteri, enigmi, amori, passioni e un pizzico di comicità che non guasta mai una giovane ragazza scoprirà di essere destinata alla guerra...fra rimorsi e difficoltà troverà conforto nei valorosi cavalieri di Athena, in particolare scoprirà che alcuni di loro non sono poi molto diversi da lei...come sempre la giustizia avrà un nemico da affrontare, battaglie da combattere e amici da salvare...riuscirà a trionfare il bene anche questa volta? scopriteloXD
Genere: Romantico, Avventura, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Gemini Kanon, Nuovo Personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“ahia che dolore…ma che cosa è successo?...non ricordo nulla accidenti…solo un gran mal di testa e…no un momento…ora ricordo…”

Mi alzo di soprassalto mentre tutto si fa più limpido ai miei occhi.

Mi trovo in un luogo molto affollato, c’è un gran via vai di persone armate di bagagli. È tutto illuminato dal momento che fuori è già buio, saranno le 8 di sera o qualcosa del genere, non ne sono sicura, c’è davvero brutto tempo. Strano, a quanto mi ricordo il tempo era buono, che cambiamento radicale.

“Quanto trambusto, ma dove sono?” mi chiedo finché la voce limpida di una signorina parla al megafono risuonando in tutta l’immensa sala.

TU TU

- L’aereo proveniente da Roma arriverà con un leggero ritardo a causa delle condizioni meteorologiche avverse, si informano quindi i signori che tutti i prossimi voli partiranno con un’ora di ritardo.-

“Ed io quando sono arrivata all’aeroporto?” mi chiedo mentre mi guardo attorno.

-ben tornata fra noi-

Sobbalzo e mi giro. “ah è quel figo, come si chiamava?….ah si Milo”

Mi porge un bicchiere d’acqua mentre io lo guardo un po’ sospettosa.

-tranquilla- mi dice sorridendo – è solo acqua-

-grazie- faccio un gran sorriso al bel ragazzo che intanto si siede nella panchina accanto a me.

Bevo tutto il liquido nel bicchiere, effettivamente avevo molta sete.

Stiamo in silenzio un paio di minuti, ascoltando il vocio della gente presente all’aeroporto.

-cosa mi è successo?- chiedo poi io, rompendo il silenzio che si faceva sempre più insopportabile.

-beh…premetto che non è stata una cosa voluta…- sembra imbarazzato -quasi…- aggiunge poi distogliendo lo sguardo.

- Milo…- intervengo seria – cosa mi è successo?- lo guardo con aria interrogativa ma sempre molto seria.

-beh…- ripete.

-Milo l’aereo parte con un po’ di ritardo, te lo dicevo che dovevamo usare mezzi più veloci-

Mi volto e vedo un ragazzo, un bel ragazzo, alto e atletico, dagli occhi azzurri e i capelli lunghi color dell’oceano. In altre circostanze quel colore mi sarebbe sembrato ridicolo, ma dovevo ammettere che a quel ragazzo donavano parecchio.

-si Kanon ne sono a conoscenza… comunque lei è Pentesilea, prima non avete avuto modo di…ehm…interagire- dice Milo indicandomi con lo sguardo.

Io mi alzo sorridente.

– piacere- sorrido -sono Pen…-

-so già chi sei- risponde lui freddo e distaccato.

“ma che modi!” penso.

-ehi cosa c’è azzurrino hai forse qualche problema con me?- ribatto io stizzita alzandomi di scatto e ponendo le mani sui fianchi.

-Pentesilea- interviene Milo ponendosi fra di noi – lui è Kanon, e tu prima sei svenuta perché lui…ecco…ti ha colpita…- dice imbarazzato, io sto per rispondergli per le rime ma –no calmati- mi frena Milo - sono sicuro che non voleva farlo…è stato un banalissimo errore…diglielo Kanon…- dice rivolgendosi speranzoso all’altro.

- tse…per favore Milo l’ho colpita perché stava diventando insopportabile! per Zeus non la smetteva di fare domande e sono sicuro che se non l’avessi colpita a quest’ora staremmo ancora lì a risponderle- dice con un ghigno, incrociando poi le mani al petto.

Sono furibonda, mai vista tanta insolenza!

-senti non so chi sei e nemmeno mi importa, ma non permetto a nessuno di parlarmi in questo modo mi sono spiegata azzurrino?- gli rispondo puntellando il suo petto con l’indice.

Lui abbassa lo sguardo e devo ammettere che i suoi occhi mi gelano il sangue.

Onestamente è molto inquietante: è molto più alto di me ed i suoi occhi così profondi visti da quaggiù mettono a dir poco in soggezione.

-ascolta mocciosetta- dice prendendomi per un braccio e scuotendomi – finché non arriviamo ad Atene qui le regole le dettiamo noi e farai bene ad avere un po’ più di rispetto-

Milo intanto guarda atterrito la scena senza avere il coraggio di intervenire.

-mi dispiace azzurrino- dico scrollandomi dalla sua presa in modo brusco -ma si dal caso che non ho alcuna intenzione di stare al vostro gioco e, per l’esattezza, al tuo di gioco!-

-forse non mi sono spiegato…- dice Kanon.

-no caro forse sono io che non mi sono spiegata- lo interrompo – non mi importa cosa pensi, cosa siete voi tutti ne cosa volete da me, perciò addio!-

Detto questo raccolgo lo zaino con le mie cose e faccio per andarmene.

-Pentesilea aspetta!- Milo mi corre dietro e si pone davanti a me bloccandomi.

-che vuoi?- chiedo brusca.

-senti, è vero quello che ti dicevo sul pullman questo pomeriggio, sei in serio pericolo e credo tu te ne sia resa conto oggi- dice posandomi una mano sulla spalla.

-mi rivolgerò alle autorità competenti per questo, grazie mille-

-non capisci Pentesilea, sei in pericolo e nessuno può proteggerti, solo noi-

-si certo- dico –beh, ci hai provato, addio- chiudo la conversazione superandolo.

Non so bene come ma in men che non si dica me lo ritrovo nuovamente davanti.

-Pentesilea ti prego…siamo noi…ad avere bisogno di te…- dice con lo sguardo supplichevole prostrandosi poi ai miei piedi.

Tempo record divento così rossa da sembrare un pomodoro.

-ehi, Milo? Che fai?- intanto molti dei presenti si erano voltati verso di noi –sei impazzito? Alzati! Ti prego si sono voltati tutti!- lo supplico.

Lui non mi risponde e continua a rimanere lì per terra.

-oh e va bene verrò con voi ma adesso alzati accidenti!- dico guardandomi attorno spazientita e imbarazzata più che mai.

Milo si alza e mi guarda con un sorriso dolce e irresistibile…

-grazie Pentesilea…-

-calma, chiariamo che lo faccio solo perché mi sei simpatico e non per lo scorbutico qui dietro eh- dico io indicando Kanon che intanto è dietro di me con le braccia conserte.

-d’accordo- ridacchia.

-altra cosa- aggiungo.

-dimmi…-

-ti prego chiamami Lea-

- e sia…Lea…- mamma mia il suo sorriso mi fa sciogliere come burro.

All’improvviso mi accorgo che mancano gli altri due amichetti di Milo.

-ma dove sono Death e Ioria?- chiedo a Milo guardandomi in giro.

-ah.beh…loro sono…andati a sbrigare delle cose ma ci raggiungeranno direttamente ad Atene sta tranquilla…- dice con aria rassicurante.

Sento che mi sta nascondendo qualcosa ma non ho voglia di chiedergli cosa, mi spiegherà un bel po’ di cose in aereo.

“È così gentile…e così carino poi” constato guardandolo meglio.

-non vorrei interrompere la vostra dolcissima conversazione- interviene Kanon che sembra, se possibile, più ombroso di prima – ma avremmo un aereo da prendere…-

Già so che con questo qui non andrò mai d’accordo…

 

Continua…

 

Chiedo perdono per il ritardo ma purtroppo i miei innumerevoli impegni non mi permettono di postare così velocemente come speravo =(

Vorrei ringraziare coloro che leggono la mia fanfic e in particolare ringrazio:

 

kikka_hiwatari, grazie dei tuoi complimenti, sono contenta che ti piaccia =) per la cronaca Kanon è anche il mio personaggio preferito XD spero ti sia piaciuto anche questo capitolo^^ besetti!!

 

Snow Fox, grazie mille dei consigli! Ho anche letto le tue fanfic e le trovo davvero molto belle anche perché scrivi molto bene, cercherò di seguire i tuoi consigli sperando di migliorare di capitolo in capitolo^^ baci!!!

 

SaintForever

  
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