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Autore: Tony Stark    07/07/2016    2 recensioni
Preferiva la solitudine agli altri.
E tutto per una leggenda che lui nemmeno conosceva e che gli aveva distrutto la vita e continuava a farlo
Genere: Angst, Avventura, Dark | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Herobrine, Notch, Steve
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Un-justified Hate
 Capitolo 22: The Darkest way
 
 
<< Mortale... >> Iniziò la valchiria, il suo tono era basso, d'avvertimento. Come se volesse dirgli che se non si spostava adesso, in quell'istante esatto. Lo avrebbe considerato un nemico delle forze Aetheriche.
 
Steven rimase immobile nella sua posizione. Sollevando appena la spada Aetherica, inclinandola d'un lato, quella del filo.
 
Aveva intenzione di ascoltare quello che gli diceva il suo cuore, e gli diceva che quello che stava facendo era giusto. Non importava il rischio, nessuno meritava di soffrire in quel modo, nessuno meritava di venire attaccato mentre non poteva difendersi.
 
Perché sarebbe stato un omicidio a sangue freddo. 
 
 
Hnoss sollevò la lancia e poi puntò la lama benedetta contro di lui.
 
<< Potevi ancora salvarti, mortale >> 
 
 
 
 
Il sovrano dell'End osservò la scena che riguardava il mortale dagli occhi di Ender e sentì una rabbia cieca e furiosa montargli dentro.
 
Il mortale aveva scelto, il mortale si era lasciato guidare dal demone. 
 
 
La possente coda del signore del End sferzò l'aria immobile, mentre i suoi artigli si serravano sulla roccia friabile del suo regno.
 
Una fiammata viola illuminò il cielo nero.
 
 
 
 
Le tre valchirie lo attaccavano senza sosta, ma Steve non si arrendeva. Non avrebbe premesso loro di ferire Herobrine, non lo avrebbe permesso!
 
 
Thrud era riuscita a disarmarlo con un veloce movimento della lancia.
La spada gli volò di mano, era troppo lontana per raggiungerla senza lasciare il suo posto di scudo, di guardiano del demone dagli occhi bianchi. 
 
Le sue urla si erano affievolite, forse... forse qualunque cosa il Creatore gli avesse fatto stava perdendo il suo effetto. Ma ciò non toglieva che il demone fosse  ancora indifeso.
 
 
Hildr sollevò la lancia, preparandosi a scagliare l'ultimo affondo. Steven la guardava con quegli occhi viola brillanti, gli occhi della creazione più pura del divino Notch.
 
Scagliò il colpo.
 
Steve era più che certo che quello sarebbe stato il suo ultimo istante. La sua anima sarebbe presto finita nel Nether, per ciò che aveva fatto, ma non gli importava. Herobrine era indifeso contro le valchirie, quello che aveva fatto era giusto ai suoi occhi.
 
 
Il marchio di Herobrine brillò, un bagliore Nethereo si diffuse da questo, avvolgendo il giovane minatore come uno scudo.
 
E quando la lama benedetta vi entrò in contatto, si spezzò come una comune spada.
 
 
Lo scudo si dissolse, divenendo brillante polvere arancione che ricordava la polvere di Blaze.
 
Steve tese la mano verso questa che cominciò a vorticare fino a prendere la forma di una spada.
 
L'elsa e il pomolo erano di uno strano metallo arancio che riluceva come se le fiamme del Nether vi fossero imprigionate all'interno. L'impugnatura era rossa ed uniforme e la lama... la lama era sottile e affilata da ambedue i lati ed era di un metallo scuro, nero come il Vuoto.
 
La spada del Cavaliere del Nether.
 
 
Il giovane minatore la prese e una sfera rossa apparve sulla lama, vicino all'elsa. 
 
 
 
 
 
I cristalli di Gravite che avevano galleggiato nel cielo tempestoso dell'Aether esplosero come centinaia di stelle viola.
 
E una crepa si formò sulla barriera che proteggeva il tempio di Notch, mentre gli altari di luce si corrompevano uno dopo l'altro.
 
Nonostante quello che il divino Notch aveva fatto per impedirlo.
 
Presto Herobrine avrebbe riavuto tutto il suo potere.
 
 
 
 
 
 
Le valchirie fermarono il loro assalto. Sentendo la chiamata del divino Notch.
 
Aprirono le loro ali bianche, per volare nuovamente nel Aether. 
 
Poco prima che sparissero, Hnoss si voltò verso Steven.
 
<< Non sai a cosa hai dato inizio, mortale >>
 
 
 
 
 
 
 
 
Il giovane Steven aveva scelto la sua via, accettando inconsapevolmente il suo ruolo di Cavaliere Netherico nel momento esatto in cui aveva preso la spada del Nether.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Note dell Autore
 
Mi scuso ancora una volta per il ritardo... Sono stato malissimo e in più aggiungiamoci l'ansia che ho avuto per la scuola a Giugno... Ma ora è tutto risolto quindi conto di riuscire a pubblicare come agli inizi. Quindi un capitolo al giorno. 
 
E scusatemi ancora per il ritardo e anche per la brevità del capitolo.
 
Ringrazio: Mattalara, Itachiforever e AnaDarkLady97 per aver recensito il precedente capitolo.
 
-Anthony Edward Stark
   
 
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