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Autore: _Zexion_    19/04/2009    12 recensioni
Quando si è leggermenti nervosi, il destino ci può giocare brutti scherzi...
Sasuke era un ragazzo normale, andava a scuola, aveva un fratello, una condizione agiata....
Ma pensava che la sua vita fosse monotona.
Fino a quando non decise di mangiare del ramen istantaneo.
Da lì, iniziò a capire quanto gli mancasse la sua monotonia.... o forse no?
Genere: Generale, Commedia, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Itachi, Altri, Deidara, Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Signori e signore.... mi scuso per il ritardo, ma contrariamente a prima, le mie vacanze si sono protatte fino ad oggi e sono tornata giusto giusto due orette fa.
Ovviamente, non dimentico le mie promesse....
Perciò, ringrazio lettori, recensitori, e quelli che hanno messo tra preferiti e storie seguite.
Auguro, nonostante sia in ritardo, Buona Pasqua a tutti ^^
Poi.... l'aggiornamento di Venerdì ci sarà, non temete XD
Bohm, vi lascio al doppio capitolo, mi ho fatto aspettare abbastanza.



Confessioni & La fine di tutto?



La mattina seguente a scuola non pochi furono stupiti quando videro Sabaku No Gaara occupare il posto accanto Sasuke Uchiha.
Tutti erano a conoscenza della storia avvenuta tra i due, ma nessuno li aveva mai visti persino in quel periodo stare accanto, se non quando entrambi volevano la stessa cosa.
Ancora maggiore fu il loro stupore nel vedere Sasuke Uchiha sorridere di gratitudine. Rimasero shockati, tanto che persino il professore quando sentì il perché nessuno era seduto, non credette a quella spiegazione.
Sasuke Uchiha non sorrideva mai.

Naturalmente le due persone soggette di pettegolezzi erano tranquillissime. L’unico motivo per cui Gaara si era seduto vicino all’Uchiha era perché così avrebbe potuto parlare con Naruto che quella mattina aveva cambiato astuccio.
Se all’inizio Sasuke era contento di non dover sorbire il folletto, la cosa divenne fastidiosa quando vide durante la lezione i due sorridersi a vicenda, sentendoli chiacchierare su cose che lui non sapeva – e lui doveva sapere tutto su Naruto – e veniva tagliato fuori da quel mondo.

La goccia che fece traboccare il vaso però, fu quando sentì Gaara – durante la sesta e ultima ora – dire a Naruto:

-La tua aura è calda… alla fine ti sei innamorato.-

Dopo quella frase strinse così forte la matita che essa si spezzò in due e –ovviamente- lui si ferì. Mugolò, tirando via la mano e lasciando cadere il pezzo di legno, attirando così l’attenzione di tutta la classe.

-Uchiha tutto bene?-

Il moro sospirò, aprendo il palmo e rivelando un taglio abbastanza profondo. Scosse il capo.

-Mi dispiace professore, mi sono tagliato con la matita rotta….-

-Allora vai in infermiera..-

Annuì, alzandosi dalla sedia. Vide Naruto guardarlo preoccupato, ma invece che sporgersi e prenderlo con sé, lo lasciò sul banco di Gaara, con uno sguardo ferito mentre lo osservava andare via.

Non appena la porta dell’aula fu chiusa, il professore ricominciò la lezione, mentre Naruto si era fatto stranamente silenzioso e guardava insistentemente il banco.
Gaara – che idiota non era – capì che c’era qualcosa che non andava, e alzò prontamente una mano.

-Sì Sabaku?-

-Potrei andare un attimo ai servizi?-

-Prego…-

Prese Naruto nella sua mano e si avviò con il solito disinteresse fuori dall’aula. Una volta fuori, fece accomodare Naruto sulla sua spalla.

-Perché sei uscito?-

-Sei preoccupato per Sasuke no? Allora ti porto da lui…-

Il sorriso radioso che fece capolino sul volto di Naruto durò un attimo, prima di lasciare posto ad un espressione alquanto ferita.

-Sasuke non mi vuole… ne come folletto, ne come altro…-

Gaara vedendo così il suo migliore amico, sentì la rabbia montare. Non lo aveva mai visto quell’espressione ferita sul suo volto e non poteva perdonare l’Uchiha che l’aveva fatta comparire. Mise per terra Naruto e si piegò sulle ginocchia.

_ascoltami bene Naruto, perché non lo ripeterò più. Conosco l’Uchiha da molto tempo e ti posso assicurare che quella che è appena avvenuta in classe è una scenata di gelosia, o di possessività. In un modo o nell’altro nonostante il suo menefreghismo tu Piaci all’Uchiha quindi fatti avanti e non lasciarlo perdere.-

Naruto, lo guardava decisamente a bocca aperta, tanto che dopo un po’ sulle gote di Gaara comparve un leggero rossore.

-Perché mi guardi così?-

-Gaara tu…. Non ti ho mai sentito parlare così tanto…-

La testa di Gaara cadde in avanti e se non fosse stato per il suo proverbiale autocontrollo, probabilmente avrebbe già urlato contro Naruto. Sospirò, conoscendo l’amico.

-Mi hai ascoltato almeno Naruto?-

Il piccolo folletto annuì e Gaara inarcò un sopracciglio.

-Allora che aspetti?-

Il biondino chinò il capo sospirando. Quando si trattava di Sasuke non riusciva ad essere così coraggioso.

-Da come parli sembra che io tenga a lui…-

-Ne sei innamorato, è ovvio.-

A quella rivelazione sulle gote di Naruto comparve un acceso rossore e Gaara sospirò.

-Naruto… trasformati e vai dall’Uchiha. In questo momento starà imprecando e basta…-

Dopo un attimo di titubanza, Naruto annuì, seguendo il consiglio di Gaara. Si trasformò nella sua forma umana e guardò sorridendo l’amico.

-Grazie Gaara!-

Per poi correre via, lasciando un Gaara divertito, che scuoteva la testa rassegnato.



Sasuke nel frattempo era stato prontamente curato dall’infermiera, che poi si era diretta fuori dall’infermiera, per prendere qualcosa in magazzino.
Arrabbiato con sé stesso, il moro guardava insistentemente la mano bendata, credendosi uno stupido.

-Tutta colpa di quel Dobe… non mi importa niente di lui…-

Si sedette sul letto, sbuffando, quando sentì la porta dell’infermeria aprirsi. Guardò quella che doveva essere l’infermiera, per poi spalancare gli occhi.
Davanti a lui non c’era l’infermiera.

Ansimante, con le gote arrossate per la corsa, e la sua divisa scolastica – che aveva indossato durante la sua trasformazione – c’era il più segreto dei suoi desideri.
Naruto, stava cercando di riprendere fiato per la corsa e quando sollevò lo sguardo, trovò due iridi nere spalancate, con una luce un po’ maliziosa, un po’ sorpresa negli occhi.

-Teme…-

Il tono, gli era uscito involontariamente roco e Sasuke se ne accorse subito, sentendo il sangue fluire dalla parte sbagliata del suo corpo.
Ovviamente, era troppo incredulo per capire che davanti a sé c’era il vero Naruto. La sua mente aveva elaborato il sogno.
Dopo che l’infermiera se ne era andata, si era sdraiato sul letto e si era addormentato e ora stava per iniziare il suo sogno erotico.
Che tra l’altro, era nuovo, ma indubbiamente eccitante. Vedere Naruto con la sua divisa scolastica, che lo guardava con le gote arrossate e usava quel tono….

-Teme!-

Quell’urlo lo interruppe dai suoi pensieri e inarcò un sopracciglio. Decisamente, non era un sogno erotico. Infatti Naruto lo guardava come se avesse di fronte uno scemo e lui sapeva che non era per niente eccitante, quindi non era un sogno.

-Cosa fai qui Dobe? E cosa fai, COSI’?-

Naruto si guardò, cercando di capire cosa avesse che non andasse.

-Che c’è? Pensavo che qui a scuola non si potesse stare senza divisa…-

Il moro sospirò, annuendo. Anche quello era vero.

-Non mi hai detto perché sei qui però…-

A quelle parole Naruto arrossì, destando solo sospetti in Sasuke. Dentro di lui c’era la confusione più ingarbugliata che potesse avere. Il Dobe gli stava forse per dire che era innamorato di qualcuno? Strinse i pugni sulle ginocchia. No, non glielo avrebbe permesso.

Contrariamente ai pensieri del moro però, Naruto era sì intenzionato a dirgli che gli piaceva qualcuno, solo che quel qualcuno era proprio Sasuke. Cercò di calmare il proprio cuore impazzito e aprì bocca per dire a Sasuke tutto, ma venne bloccato.

-Vattene.-

A quel tono così freddo alzò gli occhi per guardarlo in viso e si stupì dello sguardo tagliente che si trovò davanti.

-C.. che?-

-Ho detto vattene.-

Ovviamente, Naruto non era Naruto se non si fosse intestardito. Infatti, sentendo ancora quel tono, guardò male il moro.

-Ne Teme, che modi sono? Io sono venuto qui per vedere come stavi e dirti che…-

-Ti sei innamorato.-

Sentendo la sua frase completata in quel modo, Naruto arrossì tremendamente, pensando che Sasuke sapesse già tutto.

-Lo… lo sapevi?-

Quella domanda per Sasuke fu come una pugnalata al petto. Sperava che Naruto smentisse tutto, invece non solo aveva confermato, ma gli aveva chiesto pure se lo aveva capito….
Strinse la presa delle mani sul lenzuolo, sentendo la ferita riaprirsi.

-Tsk, e come si fa a non capirlo? Sei solo un Dobe….-

Naruto lo guardò male. Non capiva perché lo stesse insultando così, ma forse era perché voleva sentirglielo dire. Così sospirò, con le gote ancora arrossate e evitò il suo sguardo, troppo imbarazzato.

-E… cosa ne pensi?-

Sentendo quella domanda Sasuke gelò completamente e trafisse Naruto con lo sguardo.

-Non me ne può fregare niente di chi ti innamori Dobe.-

Ovviamente Naruto, che era convinto che Sasuke avesse capito che quella dichiarazione fosse per lui, prese quella frase come un rifiuto. Chinò il capo, triste.

-Pensavo che tu non fossi indifferente…-

Aveva sentito le parole che la notte precedente aveva rivolto a lui, pensando che fosse addormentato, e aveva pensato di avere qualche speranza.

Sasuke invece, era arrabbiato nero, ferito. Naruto era suo, era il suo folletto, era…. Era il suo Dobe.
Faceva tremendamente male vedere quello sguardo, ma ancora di più faceva male sapere che non era solo suo.

-Indifferente? E’ vero, non lo sono. Perché mi fai pena Dobe, sei qui da nemmeno 6 giorni e ti sei già innamorato…. Ma cosa pensi? Di riuscire a conquistare qualcuno? Tsk, illuso.-

Naruto incassò ogni singola parola come una coltellata al cuore. Lo guardò, con gli occhi lucidi che erano diventati rossi – sorprendendo il moro – e con i pugni stretti.

-Perché mi tratti così? Cosa ti ho fatto per meritarmelo?-

Dopo un attimo di stupore, Sasuke si alzò dal letto, guardandolo sempre in maniera tagliente.

-Cosa hai fatto? Me lo chiedi anche? Mi sono stufato di te! Altro che folletto avvera desideri, da quando sei qui la mia vita è peggiorata!-

Naruto placò la sua rabbia e i suoi occhi diventarono nuovamente azzurri, ma di un azzurro spento. Era stata l’unica frase che non pensava di voler sentire e Sasuke gliela aveva detta, in maniera così fredda…

-Sai cosa puoi fare per farmi felice Naruto? Eh? Scomparire! Tornatene nel tuo mondo e non venire mai più da me!-

Naruto chinò il capo, mentre tratteneva a stento le lacrime.

-E’ questo… il tuo desiderio?-

Sasuke ignorò la voce tremula del folletto, annuendo. Si sentiva male, ma era arrabbiato e non ragionava più.

-D’accordo allora…-

I vestiti di Naruto cambiarono e dietro di lui, fecero la loro apparizione nove splendide code rosse, mentre tra i capelli biondo grano comparirono due orecchie del medesimo colore.

-Io avvero il tuo desiderio… sperando che ti porti davvero la felicità.-

Sasuke sentì il cuore stringersi a quelle parole, ma rimase a guardare fisso negli occhi Naruto, ora avvolto da una luce giallina. Rimase stupito di vedere delle lacrime solcargli il volto e allungò una mano per chiamarlo, quando sentì la sua voce.

-Pensavo mi amassi anche tu Sasuke… -

Il moro spalancò gli occhi, vedendolo sparire nella luce e rimase interdetto, quando si ritrovò davanti l’infermiera che lo guardava.

-Uchiha-kun? Ho visto della luce venire da qui… stai bene? Ah! Ma la tua mano!-

Sasuke guardò istintivamente la mano, con la benda impregnata del suo sangue e la strinse a pugno, mentre si lasciava ricadere sul pavimento in ginocchio.
La consapevolezza di quello che aveva fatto, lo investì come una doccia fredda. Naruto lo amava. Lui non lo aveva capito. E aveva espresso il suo desiderio…..

-Cosa ho fatto…-

Mai come in quel momento, si considerò uno stupido e desiderò restare da solo, per piangere le lacrime della sua vergogna.



Anticipazioni

Un pericolo...

-Sta morendo.-

Una decisione....

-Devi andare da lui Uchiha…-

-Non è possibile! Lui è tornato nel vostro mondo e io… gli ho detto di non tornare più qui! Non posso più rivederlo!-

E un pizzico di magia....

-Sì invece. Puoi.-

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