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Autore: Diana924    08/07/2016    1 recensioni
La vita di Blaine Anderson scorre tranquilla, un lavoro normale, i soliti amici, niente di eclatante. Questo finché non viene coinvolto in qualcosa di più grande di lui, che non vorrebbe fare ma che sa di dover fare.
( AU!Modern&AU!Spy) principalmente Klaine
Genere: Avventura, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel, Rachel Berry, Santana Lopez, Sebastian Smythe | Coppie: Blaine/Kurt, Brittany/Santana, Santana/Sebastian, Sebastian/Thad
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Autore: Diana924
Fandom: Glee
Titolo: The Spy Who Loved Me
Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel, Rachel Berry, Santana Lopez, Sebastian Smythe, Thad Harwood, Hunter Clarington, Brittany S Pierce, Cooper Anderson
Pairing: Blaine/Kur, fake!Sebastian/Santana, Hunter/Sebastian, Santana/Brittany, Sebastian/Thad
Rating: NC15 ( per ora )
Note: Sono tornata, era da un po' che avevo in mente una spy story e siccome finalmente sono riuscita a torvare una trama con un inizio, uno svolgimento e una fine mi sono detta che era ora di cominciare a lavorarci
Note2: AU!Spy, fake!relationship
Note3: c'è una coppia che non ho segnalato, per ora,e che segnalerò solo alla fine, al momento giusto saprete il perchè
Note4: Sto cercando di essere più accurata che posso ma ovviamente so poco di questo ambiente, avviserò sempre quando sarò costretta a romanzare
Note5: Il titolo ... se conoscete 007 vi sarà tutto, chiaro, diciamo che ho un'idea a lunga conservazione.

Il viaggio non era stato poi così male si disse Blaine una volta sbarcato a Parigi, prima di partire gli era stato inviato un podcast con le istruzioni.
L’indirizzo era palesemente fasullo e altrettanto palesemente se avesse cercato il mittente non lo avrebbe trovato, per fortuna il messaggio non si era autodistrutto dopo essere stato ascoltato ma al quarto ascolto era diventato confuso a causa di alcune interferenze.
Quello gli sembrava una follia, e anche spiegare a Sam e a Tina che sarebbe stato assente per un po’ era stato difficile, aveva pensato ad un’emergenza familiare ma sapeva che Sam avrebbe potuto chiamare sua madre e  Pam Anderson avrebbe riferito a Sam che non c’erano emergenze dunque aveva dovuto scartare quell’ipotesi. Aveva invece optato per una chiamata da Cooper, semplice, lineare e nemmeno così lontana dalla verità.
Si era fatto trascinare dalla corrente e aveva osservato gli altri due, i suoi documenti come Blaine Devon Anderson li aveva presi Kurt e ne aveva avuti di nuovi a nome John Hill, rappresentante di prodotti farmaceutici.
<< Non potevo avere un’altra identità? Che so … qualcosa di più fico? >> aveva chiesto osservando il documento, non chiedeva chissà cosa, solo … qualcosa di meglio.
<< Negativo, ufficialmente si tratta di una campagna di fondi a favore di una clinica privata, poco importa che nei tre anni in cui ha dichiarato di essere stata attiva la clinica in questione non abbia avuto nessun paziente, nessuna uscita ma diverse entrate. È un’identità che non farà sospettare nessuno, inoltre John Hill si sarebbe presentato come rappresentante farmaceutico per nascondere la sua identità >> gli aveva spiegato Kurt prima di sistemargli un piccolissimo microfono sul papillon. << Ci perquisiranno all’entrata, io sono ufficialmente come tuo collega ma sarai solamente tu ad entrare e fai in modo che nessuno si sieda troppo vicino a te >> aveva aggiunto il castano e Blaine si era sentito arrossire a quelle parole.
E fino a quel momento era andato tutto bene, si era fatto identificare, il tipo all’ingresso lo aveva fatto entrare e ora si guardava spaesato perché per quanto fingesse non era tipo da simili feste. Partecipava regolarmente alle feste dell’ufficio e assieme ai suoi amici usciva spesso la sera, New York aveva sempre qualcosa per divertire i suoi cittadini e lui sapeva divertirsi ma quello … quello era un altro livello. La sala era lussuosa, semplice ma rivelava sicuramente un ottimo buon gusto si disse osservando i dipinti alle pareti, purtroppo non riusciva a capire se fossero originali o delle copie, il rinfresco appariva opulento e la musica era perfetta, non troppo alta da coprire le voci ma anche abbastanza bassa da far nascere l’illusione che la persona accanto a te badasse di più a quella ché ad origliare, musica da sala si alternava a musica dance e gli parve di udire una versione remix di un pezzo classico.

<< Sono imitazioni, gli originali sono nel caveau di una banca svizzera >> disse una voce alla sua destra e vide uno dei camerieri che lo stava tenendo d’occhio, Kurt era al buffet mente Rachel era appena arrivata. I due avevano accennato ad un contatto che avevano dunque doveva essere quel tipo.
<< Utile a sapersi, il tempo ultimamente non è stato bello >> rispose, la frase gliel’aveva suggerita Rachel quando la sera prima erano andati tutti e tre a cena fuori per organizzare il piano nei dettagli. << Devo concordare, Thad Harwood, Interpol, degli altri fatene quello che volete ma Santana Lopez è mia >> replicò l’altro mettendo subito in chiaro cosa pensava di tutto quello.
<< Non ho l’autorità per garantirvelo, Harwood >> rispose pacatamente prima che l’altro gli mettesse in mano un bicchiere di champagne.
<< Lo so, e so che non siete John Hill, non il primo almeno, portate la mia richiesta ad Hummel e poi aspetto sue notizie, fate pure scacco al re, yo quiero la reina roja, gringo >> fu la semplice risposta di Thad Harwood prima di allontanarsi.
<< Thad ti ha già detto che vuole Santana, sono tre anni che è sulle sue tracce >> disse una voce alla sua destra e voltandosi Blaine per poco non si scontrò con Kurt, per qualche strano motivo si sentì non solamente in imbarazzo ma anche accaldato, Kurt era bellissimo, ogni suo movimento trasudava eleganza e il suo volto … alla luce del lampadario appariva insolitamente delicato, quasi di porcellana si ritrovò a pensare il moro.
<< Esattamente, e … chi sono tutti? >> chiese indicando con il braccio la folla degli invitati, poteva anche essere un novellino ma si capiva che alcuni degli invitati di farmaci o di medicina non capivano nulla, dovevano essere quelli che come John Hill avevano ricevuto un invito speciale.
<< Allora, vediamo … David Thompson, signore della guerra di qualche Paese africano, offre i suoi servigi al migliore offerente. Accanto a lui c’è uno dei suoi migliori soci nonché suo grande amico: Wes Montgmory >> e con un cenno della testa Kurt gli indicò un cinese in completo nero che era impegnato a chiacchierare con un tipo dall’aria pacata, almeno all’apparenza. << Wes Montgomery è ricercato dalle polizie di almeno dieci Paesi per omicidio, associazione a delinquere e altri reati, le sue vittime sono state ritrovate con segni di legno nella testa: madre di Hong Kong e padre inglese, cacciato dalla facoltà di legge poco prima della laurea. Quello accanto, che finge di giocare con il cellulare è la sua guardia del corpo: Mike Chang, anche lui di Hong Kong, un tempo ballerino, si dice che abbia ucciso almeno venti persone a mani nude >> lo informò Kurt indicandogli Mike Chang, questi indossava un completo bianco con cravatta viola ed era evidente che la sua attenzione non fosse focalizzata sul cellulare che aveva in mano.
<< C’è qualcun altro che devo ricordare? >> chiese, avrebbe voluto correre va ma era come se Kurt lo attraesse come una calamita.
<< Il senatore Nick Duval della Louisiana, si dice che non si muova foglia senza che lui lo sappia, e le foglie ovviamente devono pagare per muoversi, controlla il traffico di stupefacenti dal Messico, un’eredità paterna questa, fa frequenti viaggi ad Haiti e sembra che si interessi di voodoo, o è solo una scusa per riciclare denaro sporco. Accanto a lui il suo segretario, e partner, Jeff Sterling, se Nick Duval ha un segreto Sterling lo sa, sono a dir poco inseparabili >> gli spiegò Kurt, almeno cinque persone avevano degli omicidi sulla coscienza pensò Blaine, e lui non era nessuno e soprattutto non sapeva fare niente perché saper lavorare a maglia non poteva essere utile.

Poi le luci si spensero all’improvviso mentre una canzone che non conosceva partiva, Blaine si stava chiedendo cosa stesse succedendo quando le luci si riaccesero: in piena vista, all’inizio delle scale c’erano due figure che prima sicuramente non c’erano. Non ebbe bisogno di chiedere a Kurt questa volta, sapeva esattamente chi fossero.
L’abito di Sebastian Smythe era uno smoking nero che lo rendeva simile a 007 e aveva al braccio Santana Lopez completamente vestita di rosso, persino la coroncina che aveva in testa aveva un rubino incastonato, ora era chiaro perché la chiamassero la reina roja. Erano belli si ritrovò a pensare, belli come due modelli usciti da un servizio fotografico, la coppia ideale avrebbe pensato se non avesse saputo che entrambi preferivano individui del loro stesso sesso.
I due si muovevano come se fossero i padroni del mondo, elargendo sorrisi e stringendo mani, non avevano tralasciato nessuno ma si erano trattenuti presso quelli che Kurt aveva indicato, alle loro spalle c’era una bionda in abito celeste che non li perdeva un attimo e poco dietro di lei c’era Hunter Clarington. Stava per indicarli a Kurt quando vide che i due lo avevano notato, ed era il momento di ricordarsi quello che aveva appreso ai corsi di teatro e soprattutto apparire naturale.
<< John Hill? Monsieur John Hill?
>> gli domandò Sebastian in francese, aveva degli occhi che a Blaine parvero magnetici, tutto in quell’uomo davanti a lui significava potere e agiatezza.
<< Mi chiami John >> rispose nella stessa lingua prima di stringere la mano a lui e fare il baciamano a Santana che sorrise deliziata.
<< Tra mezz’ora lasci discretamente la stanza mister Hill, poi salga le scale e prenda la terza porta a destra, il suo socio aspetterà fuori, ci sarà … una piccola festicciola privata con pochi fortunati, non tardi, ci tengo, nel frattempo divertitevi pure >> gli comunicò Sebastian passando all’inglese, aveva una pronuncia a dir poco perfetta pensò Blaine, probabilmente aveva avuto insegnanti privati e doveva aver lavorato sull’accento.
<< Cosa volete che faccia? >> chiese a Kurt quando Sebastian e Santana si erano allontanati e sperando che nessuno badasse a lui, la musica era sufficientemente alta e le luci soffuse.
<< Fai quello che ti hanno chiesto, per loro John Hill è lo stesso che ha fissato un appuntamento settimane fa, non lo hanno mai visto in faccia e questo può esserci utile. Io sarò dietro la porta, Rachel all’uscita sul retro e in caso di necessità, vera necessità, Harwood è qui e ci darà sicuramente una mano >> lo rassicurò Kurt prima di sfiorargli delicatamente il volto con la mano.
Poteva farcela si disse Blaine, poteva e doveva farcela anche se non sapeva esattamente cosa dire, per fortuna il cameriere che gli aveva comunicato che era atteso si era accontentato di vederlo annuire per poi dileguarsi discretamente.
Giunto di fronte a quella che sapeva essere la porta giusta e con Kurt che lo seguiva fece un respiro profondo e mise le mani sulla maniglia, gli parve di sentire Kurt mormorargli buona fortuna ma non poteva esserne sicuro al cento per cento.

 

***

 

La stanza era illuminata da un lampadario moderno che stonava con l’arredamento impero fu il primo pensiero di Blaine. La scrivania era un capolavoro del medesimo stile e tutto in quella stanza sembrava preso dall’Ottocento, se solo non fosse stato per il lampadario e il computer sulla scrivania stessa.
<< Mr Hill, ben arrivato, si sieda pure >> lo invitò Santana indicandogli la poltrona tra David Thompson e Wes Montgomery, erano tutti seduti con l’eccezione di Mike Chang che era appoggiato alla libreria, abbastanza vicino da impedire a chiunque da avvicinarsi troppo al suo capo ma anche abbastanza lontano da mostrare che si fidava del padrone di casa. La poltrona era scomoda ma Blaine non se ne lamentò, si sentiva stranamente euforico in quel momento, quella era una vita che aveva visto solo nei film e lui ora la stava vivendo in prima persona, quel pensiero gli faceva perdere la testa.
<< Scusate il ritardo ma l’ora era questa >> disse una voce e tutti si voltarono nel vedere Nick Duval entrare per poi sedersi accanto alla libreria.
<< Nessun ritardo senatore Duval, si figuri, ora direi di cominciare. Come saprete nel mio settore talvolta si scoprono cose interessanti e quasi sempre per caso. Ora sei mesi fa il laboratorio di Parigi ho ricevuto una chiamata e sembra che ci sia stata una scoperta interessante >> cominciò Sebastian Smythe mentre Santana faceva partire un proiettore.

<< Il composto doppio S, perdonate la mia modestia, ha ben due caratteristiche interessanti: la prima come potete sospettare è la creazione di una forte dipendenza, la seconda … afrodisiaca, ebbene si, questa piccolina è capace di rendere anche l’uomo più impotente del mondo un sosia del grande John Holmes, riposi in pace >> annunciò Sebastian e Blaine cercò di mascherare la delusione, si era aspettato qualcosa di più, come nei film di James Bond e simili dove venivano inventati virus capaci di sterminare il mondo non simili cose.
<< Ha delle controindicazioni, sospetto >>  intervenne Wes Montgomery prima di sistemarsi meglio sulla poltrona.
<< Perdita di appetito, insonnia e richiede un dosaggio sempre maggiore, ma graduale, oltrepassata una certa soglia subentrano allucinazioni visive e uditive. Se si interrompe il dosaggio …vi dico solo che non è una cosa carina per chi poi dovrà portare via il vostro cadavere >> dichiarò Sebastian con un ghigno subito imitato dagli altri.
Ecco, ora era evidente il potenziale di quella sostanza pensò Blaine, persino lui che di farmaci non capiva niente aveva compreso: quella sostanza se messa sul mercato sarebbe stata un affare d’oro ma con delle conseguenze imprevedibili.
<< E suppongo che un farmaco del genere non abbia superato i controlli, per questo noi siamo qui: non perché voi volete un aiuto legale per venderlo ma perché noi lo vendiamo per voi >> affermò Nick Duval, un signore della guerra africano, un misterioso asiatico e un senatore corrotto, tutti potenziali acquirenti per non parlare di Santana, tutti loro avevano subito individuato quanto potevano guadagnarci pensò Blaine prima di sporgersi sul bracciolo fingendo interesse. << E chi vi assicura che una volta nelle nostre mani non tenteremo di riprodurla e venderla senza informarvi? Sarebbe così facile per noi farlo >> intervenne David Thompson, quello era un rischio calcolato pensò Blaine, forse tutto sarebbe finito in una bolla di sapone.
<< Non pensato che mi sia dimenticato questa ipotesi, Brittany tesoro, la prossima diapositiva – e nel vederla Blaine si sentì raggelare – questo simpatico signore si chiamava Finn Hudson, della CIA. Lui ha tentato di fregarci, e noi abbiamo fregato lui: la dose di doppio S che ha ricevuto è stata sufficiente per dargli una morte veloce ma dolorosa, almeno così è sembrato a noi. Quindi, voi potete tentare di fregarci ma poi io frego voi, siamo tra gentiluomini d’altronde >> spiegò Sebastian con un sorrisino soddisfatto. Ecco cos’aveva ucciso Finn si disse Blaine, ed ecco perché le circostanze delle sua morte erano misteriose, perché si trattava di una sostanza ancora non in commercio e soprattutto appena scoperta, ora gli era chiaro la collaborazione con Santana, evidentemente il doppio S era stato creato artificialmente, una signora della droga e un rampollo annoiato della buona borghesia con una laurea in chimica ed ecco il risultato: il doppio S.

<< Signor Smythe, sono venuto solo perché la conosco di fama ma non intendo partecipare a tutto questo. La mia compagnia avrà fatto degli errori in passato ma non siamo dei criminali nonostante quello che dicono i giornali e pertanto mi tiro fuori da tutto questo. Non denuncerò tutto questo alle autorità ma io sono fuori >> disse uno dei convenuti e Blaine si ritrovò segretamente ad ammirarlo.
<< Ne è veramente sicuro monsieur Nixon? Fossi in lei non lo farei e questo è l’ultimo avviso, Trent >> replicò Sebastian pacato mentre l’altro si alzava e si avviava verso la porta con passo deciso.
<< Sicurissimo, non denuncerò tutti ma non potete impedirmi di andarmene, come avete detto siamo tra gentiluomini >> rispose prontamente l’altro.
Sebastian non rispose, si limitò a schioccare le dita e un secondo dopo Trent Nixon giaceva morto a terra, la mano che era scivolata dalla maniglia e con Mike Chang improvvisamente pronto a scattare per difendere il suo capo e tutti gli altri che avevano messo mano alla pistola.
<< Il signor Nixon ci ha appena lasciati, io rispetto la sua decisione ma … i morti non parlano. Se posso permettermi il qui presente Hunter è il migliore sul mercato quindi vi pregherei di ripensarci, tra una settimana vi offrirò una dimostrazione del doppio S, per ora … godetevi la serata. Colonello, miss Pierce, sbarazzatevi del corpo, se evitate i gigli è meglio >> dichiarò Sebastian serafico prima che tutti gli altri lasciassero la stanza il più velocemente compreso, Blaine compreso, tutto quello si stava incredibilmente complicando.






Ed ecco il primo vero capitolo, ora ... io studio storia e non farmacia dunque avviso subito che non ho idea di cosa potrebbe contenere il doppio S, prendetela come una licenza poetica, mi sono ispirata a quei film di spionaggio dove il big bad inventa virus o droghe. Per il resto ... dark!Warbles, molto dark + dark!Mike, non ho saputo resistere, o meglio uno non dark c'era ma ... adios. In quanto alla Klaine, con calma e pazienza la vedremo sbocciare, idem per tutte le altre coppie. Dimenticavo, John Hill non è un nome scelto a caso: John come il personaggio di Matt Boomer in The Nice Guys, e Hill come il suo personaggio in Non Aprite quella Porta

   
 
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