Spero
vi sia piaciuta almeno un pochino….
Mi
sto mettendo all’opera con una nuova fanfic, ma non voglio
anticipare nulla…
Grazie
a tutti per le recensioni
Luke,
cerca di dormire nel sontuoso letto della sontuosa camera messa a
disposizione
da Becky, ma invano: mille idee gli frullano per la testa, la prima
delle quali
è portare a casa Bo il più presto possibile!
Non
vuole che il suo fratellino si riduca come Rebecca….
Rebecca….per
quanto cerchi di togliersela dalla mente, proprio non ci
riesce….
“Povera
bambina! Se solo avesse ricevuto un po’ di affetto, che
personcina deliziosa
sarebbe .….” – pensa il maggiore dei
Duke….
E’
a questo punto delle sue riflessioni che viene interrotto da un colpo
alla
porta…
“Luke?
Posso entrare? Posso dormire con te questa notte? Prometto che non
darò
fastidio….” – è
Becky…
Luke,
che in un primo momento vorrebbe rispondere “NO!”,
prova quasi pena per quella
bimba con il suo pigiamino di Paperino e accetta….
“D’accordo
vieni qui, ma solo se mi prometti che starai buona, ok?”
– Luke strizza
l’occhio mentre, fingendosi arrabbiato, fa spazio alla nuova
arrivata…
Becky
si rannicchia immediatamente fra le braccia di Luke e gli
dice:”Senti, forse
c’è un mezzo per riuscire a tirare Bo fuori dai
guai. Bisognerebbe rintracciare
Morrison Perry; credo che ora, dopo l’esperienza avuta al
centro, collabori con
la polizia. Io ci sto provando, ma ho paura che il mio telefono sia
sotto controllo,
inoltre gli scagnozzi del mio patrigno stanno dappertutto, quindi non
ho
libertà di azione….
Se
solo volessi provarci tu….Puoi muoverti liberamente per
Miami, tanto nessuno ti
conosce….”
“Ottima
idea, bambina! Dammi il suo numero di telefono o comunque un suo
recapito;
domani, dato che non potrò rimanere tappato in casa fino al
giorno in cui potrò
incontrare Bo, telefonerò innanzitutto a zio Jesse per
informarlo degli ultimi
sviluppi (sperando che non gli venga un infarto quando saprà
quello che è
successo al suo nipote più giovane!!) e intanto, dato le sue
conoscenze proverò
a parlargli di questo Morrison Perry, ok? Credimi, non vedo
l’ora di chiudere
questa maledetta storia e di tornarmene ad Hazzard con Bo,
dopodiché, fidati,
né io né lui rimetteremo mai più piede
in questo dannato posto!!”
Becky
è mortificata: capisce le ragioni di Luke, ma non vuole
lasciarlo andare….
“Perché
quando trovo una persona che mi rispetta e mi dimostra un briciolo di
affetto,
la devo perdere? Mio Dio, che male ho fatto in vita mia?
Perché non posso
essere serena come gli altri? E’ tanto chiedere anche solo un
mozzicone di
felicità?” – due grandi lacrime scendono
dagli occhi di Becky, bagnando la
pelle di Luke che, come al solito, dorme solo con i boxer….
“Bambina,
cosa c’è? Perché piangi?”
– chiede Luke….
“Stavo
pensando che ogni volta che mi affeziono a qualcuno, quel qualcuno mi
lascia….
A che serve questo appartamento enorme e lussuoso se poi non ho nessuno
con cui
dividerlo?” – risponde Becky…
Il
suo visino sconsolato emoziona vivamente Luke (cosa assai
rara!!)…
“Senti
piccola, vorresti venire ad Hazzard insieme a me e a Bo? Certo, la
nostra
fattoria è grande quanto una delle tue stanze, il mobilio
è molto rustico, ma
la cucina è buona e poi….là ci
troverai una famiglia…E’ questo quello che vuoi,
vero?”
Rebecca
crede di sognare dalla felicità: lasciare quella squallida
vita, quello
squallido centro, quegli squallidi clienti, diventare finalmente una
persona
rispettabile, anche se povera (già, perché Becky
non pensa neppure per un
istante di portarsi appresso tutti i soldi guadagnati con il suo
“lavoro”….),
essere felice….insieme al dolcissimo Bo, alla bella Daisy
(che non conosce di
persona, ma di cui Bo gli ha mostrato una foto), al saggio zio Jesse
e…..al
ragazzone che lei aveva giudicato bruttino e sfacciato al primo
incontro e di
cui ora si rende conto di non poter più farne a
meno….
“Luke,
qualcuno deve aver pregato per me! Altro che se accetto di venire con
te e stai
pur certo che mi troverò un lavoro appena arrivata ad
Hazzard, qualsiasi lavoro
dato che, dopo la vita che ho vissuto finora, qualsiasi mansione mi
sembrerà
decorosa e dignitosa!”
“D’accordo
Becky, allora siamo d’accordo? Beh, ora dormiamo, se
domattina vogliamo essere
in forma per metterci alla ricerca di Morrison.
Notte……”
“Notte
Luke…” – Becky si rannicchia nuovamente
fra le braccia di Luke, felice di
questo cambiamento….
L’indomani,
consigliata dal maggiore dei Duke, Rebecca telefona al patrigno dicendo
che, in
seguito ad una bruttissima influenza, dovrà rimanere qualche
giorno a letto.
“Mi
spiace piccola, riguardati e cerca di guarire presto!”
– sono le parole di Mr.
Anderson il quale non è certamente preoccupato per la salute
della figliastra
(di cui non gliene importa nulla!!), ma degli incassi a cui
dovrà rinunciare in
seguito alla sua defezione…..
Per
fortuna c’è Bo a sostituirla…..
Bo….da
quasi un mese è arrivato al Madison Center e, in seguito
allo squallido lavoro,
in seguito alla preoccupazione per quella dannata clausola di
200.000,00 dollari
stampata sul contratto, deperisce giorno per giorno…
Il
suo bellissimo viso, i suoi grandi occhi azzurri, il suo splendido e
solare
sorriso si sono spenti, si sente come sull’orlo di un
baratro, pronto a
precipitare da un momento all’altro…
Fino
a pochi giorni prima, c’erano Becky e Bob a tenergli
compagnia, ma ora, la
prima è a casa malata, il secondo è
misteriosamente sparito dalla circolazione,
dopo essersi rifiutato di eseguire un lavoro per Mr.
Anderson…
Bo
è solo con la sua tristezza, i suoi pensieri, i suoi dollari
che ha accumulato
(dato il successo riscontrato con le clienti, Mr. Anderson ha pensato
molto
“generosamente” di lasciargli il 30% delle mance),
ma Bo non è sicuramente
orgoglioso…
“Avrei
preferito guadagnarmeli andando a spargere il letame per i campi di
Boss,
piuttosto che in questo modo…”
Boss….Rosco…Enos….in
un attimo gli passa davanti agli occhi l’intera contea di
Hazzard…
“Quando
potrò tornare a casa? E come mi accoglierà zio
Jesse? Luke, quando è tornato
dalla guerra, è stato accolto come un eroe per quello che ha
fatto e per il suo
grado di Sergente, mentre io con cosa torno??? Con la vergogna ed il
disgusto
nei confronti di me stesso, con la vergogna di guardare in faccia agli
altri,
con la vergogna del giudizio degli altri, soprattutto quello di zio
Jesse e di
Luke…..” – pensa Bo…..
Nel
frattempo, Luke si reca ad un telefono pubblico e, dopo aver spiegato
in poche
parole a zio Jesse quanto sta accadendo a Bo (come aveva previsto, ha
rischiato
di svenire se non ci fosse stata Daisy accanto a lui), gli dice di
cercare di
rintracciare Morrison Perry…
“Lukas,
cercherò di fare del mio meglio…
Tu….tu….riportaci a casa il nostro cucciolo,
ok? Digli che l’aspettiamo a braccia aperte e che, nonostante
tutto, siamo
orgogliosi di lui, hai capito?” – dice zio
Jesse…
“Ho
capito benissimo, zio! Glielo dirò senz’altro
appena potrò incontrarlo. Ne sarà
felice!”
Luke
intanto narra alla zio anche la storia di Becky e di come sia sua
intenzione di
portarla ad Hazzard per strapparla a quella squallida vita….
“Bravo
figliolo! Sarà la nostra principessina appena
metterà piede in questa casa!”
“Sapevo
che saresti stato contento zio!”
Luke
torna da Becky dicendo che lo zio si è messo alla ricerca di
Morrison e
aggiungendo che sarà ben felice di avere una nuova inquilina
in casa sua…
Becky
risponde con un bacio……
Era
tanto tempo che avrebbe voluto dare un bacio a Luke, ma si era sempre
trattenuta: il carattere chiuso del ragazzone dai grandi occhi blu, le
impediva
di esprimergli il suo affetto, ma quella volta non riesce a
trattenersi…
Luke
la abbraccia di cuore: abbracciarla significa per lui piegarsi
letteralmente in
due, tanto Becky è minuta….
Rimangono
così per alcuni minuti: nessuno parla…
Becky
è troppo felice, Luke….troppo preoccupato per
come si sia lasciato andare (cosa
assolutamente non da lui!), con quella adolescente…..
“Lukas
Duke, che cavolo stai facendo?” – domanda a se
stesso….
“Bene
Becky, allora adesso aspettiamo notizie da zio
Jesse…..” – risponde Luke
staccando Rebecca da sé…
I
giorni passano: Becky è sempre ufficialmente
“malata”, Luke comincia a
risentirne di quella vita sedentaria a cui non è abituato e
alla mancanza dei
suoi campi da arare, Bo è sempre più
disperato….
“Mio
Dio, quando finirà tutto questo? Se solo potessi parlarne
con qualcuno…..” –
pensa il biondo Duke….
Dopo
cinque giorni, Becky e Luke sentono bussare alla porta…
“Deve
essere il mio patrigno! Luke nasconditi in qualche
stanza…”
“Ok,
Becky”
Rebecca
apre la porta e, con immenso stupore, si trova davanti Morrison Perry
insieme
ad un anziano signore con la barba bianca, una salopette di jeans ed un
cappellino rosso…
“Morrison?
Tu??? Sapevo che eri ancora vivo, grazie a Dio! E lui chi
è?” – chiedeva Becky
indicando il signore anziano…
“Sono
Jesse Duke, signorina…”
Luke,
che aveva sentito tutto dalla stanza accanto, si precipita fra le
braccia dello
zio…
“ZIO
JESSE!!! Sia benedetto il Signore!!”
“Luke,
che bello rivederti! Dimmi, come stai? E Bo? Lei deve essere Becky
vero?”
Prima
che Luke potesse rispondere, la ragazzina dice:”Sì
signor Duke, sono io.
Benvenuto!”
Anche
zio Jesse rimane colpito dal visino innocente di Becky, visino
innocente che
porta il segno delle sofferenze subite .…
Luke,
appena visto Morrison, deve contare fino a 200 per non rompergli la
faccia: Bo
non sarebbe finito in mezzo a tutto quel casino se non fosse stato per
lui…
Morry
capisce immediatamente i sentimenti di Luke e prende la
parola…
“Luke,
signor Duke, so che quello che è successo a Bo è
colpa mia, ma spero mi
perdonerete, dato che ora vi aiuterò a salvarlo. Lasciatemi
dire che, quando
gli ho proposto il Madison Centre, io pensavo che fosse un centro
sportivo, non
credevo che, dietro quella facciata, si
nascondeva….beh…avete capito cosa!
Quando mi sono recato al Madison per cercare lavoro, anch’io,
senza saperlo, ho
firmato quella maledetta clausola da 200.000,00 dollari, ma dopo quasi
due
mesi, sono riuscito a scappare, non senza difficoltà, dato
che Anderson ed i
suoi scagnozzi, mi hanno pestato a sangue. Mi hanno lasciato sul
pavimento
pensando che fossi morto, ma sono riuscito a trascinarmi, passando dal
retro,
fino ad una casa che si trova nelle vicinanze del centro, dove ho
trovato delle
brave persone che mi hanno curato. Ci è voluto un
po’ di tempo, ma, appena
guarito, sono tornato in Alabama, dove mi sono messo a disposizione
delle
autorità locali prima e della polizia federale poi, sperando
di riuscire una
volta o l’altra ad intrappolare quella gentaglia. Purtroppo,
l’impresa si è
presentata subito difficile, dato che quella è gente che non
scherza, sa
coprire bene i propri loschi affari. Ma finalmente il mio superiore mi
ha
informato che il Sig. Duke di Hazzard cercava di tirar fuori da quella
topaia
il nipote e mi sono reso conto che il momento di incastrarli era
arrivato.
Becky, Luke, Sig. Jesse, se siete d’accordo con me, direi di
far scattare la
trappola, mandando avanti Luke come esca: un ragazzo giovane fa sempre
comodo
da quelle parti! Appena gli avranno aperto la porta, io ed altri due
agenti in
borghese faremo irruzione, e finalmente scriveremo la parola
“fine” su questa
storia. Siete d’accordo?”
Tutti
rispondono sì e il giorno dopo scatta la trappola.
Luke,
come d’accordo, si presente al Madison, dove viene
immediatamente ricevuto da
Alan, il portinaio.
“Sei
in cerca di lavoro? Bene ragazzo, qui abbiamo quello che fa per
te!” – dice a
Luke.
“Sissignore,
cerco lavoro, ma non sono solo, ci sono altri miei amici (Morrison e
gli altri
agenti in borghese!)” – risponde Luke.
Prima
che Alan possa dare l’allarme, Morrison, Luke e gli altri
agenti lo
immobilizzano e si dirigono verso l’ufficio di Fred Anderson.
Colto
di sorpresa, il boss cerca di negare tutto da principio, ma, una volta
letti i
suoi capi di imputazione, si rende conto che gli conviene consegnarsi
di sua
spontanea volontà alla polizia.
Prima
che venga portato via, Luke non riesce a trattenersi e gli sferra un
gancio
sinistro in un occhio:”Maledetto bastardo, questo
è per quello che hai fatto a
Becky e a mio cugino!”
Incuriosito
dal trambusto, Bo si dirige verso l’ufficio di Mr. Anderson e
qui trova Luke…
“LUKE!!!
DIO MIO, SEI DAVVERO TU?” – Bo si precipita ad
abbracciare il cugino e, una
volta buttate le braccia al collo, comincia a piangere, ma questa volta
è un
pianto di liberazione e di gioia!
“Bo,
è tutto finito, torniamo a casa!”
“No
Luke, non posso venire! Sai, ho firmato un contratto con Mr. Anderson;
in
questo contratto c’è una
clausola…”
Bo
si interrompe, ha vergogna a proseguire…
“So
tutto! La clausola è annullata! Morrison Perry che dopo
questa esperienza è
divenuto agente federale, ha arrestato Anderson e la sua banda. Ora
possiamo
tornare ad Hazzard, insieme a zio Jesse che ci aspetta
nell’appartamento di
Becky, appartamento dove io sono stato per quasi 3 settimane
nell’attesa di
poterti liberare!”
Bo
vorrebbe dire un sacco di cose, ma è esausto. Si stringe al
cugino maggiore e
si lascia accompagnare al taxi che li porterà verso
l’appartamento di Rebecca.
Finalmente,
zio Jesse può abbracciare il suo cucciolo e può
constatare come sia dimagrito…
“Figliolo,
appena arrivati a casa, ti cucinerò la migliore zuppa di
pesce di tutto il Sud!
La cucinerò anche per te, Becky!” – sono
le prime parole di zio Jesse..
“E
io? Guardo voi che mangiate?” – dice Luke
fingendosi arrabbiato per non essere
stato chiamato in causa…..
“Un
po’ di dieta non ti farebbe male, cugino”
– risponde Bo che, a contatto di
Luke, zio Jesse e Becky, ha ritrovato il buon umore…..
“Prepariamo
le nostre cose e torniamo ad Hazzard” – dice il
patriarca…
“Sissignore”
– è la risposta all’unisono….
Tutto
è bene ciò che finisce bene…..
THE END Ripeto, è parecchio non hazzardiana, ma spero vi sia piaciuta…..
Sto
preparando un’altra fic, questa volta in
“hazzardiano puro!”
Grazie a tutti come sempre!!!