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Autore: queenjane    10/07/2016    0 recensioni
La storia di una donna coraggiosa e del suo viaggio nella vita, amori e lotte e personaggi.. Un'epoca suntuosa e perduta, dalla Francia degli ultimi re passando per le terre del Grande Nord, ecco Catherine e la sua storia.. Chiamata dragone,amore, lady Morgan e beloved
immortal..molte vite in una.
Genere: Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Epoca moderna (1492/1789)
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Ancora e di nuovo nei segreti, il viso levigato.. il passato ..
 
(Dai diari di XAVIER Fuentes, stilati in terza persona, un esercizio di stile e prudenza)
L’aria dl Baltico, in quel mese di giugno 1762, era umida e calda, mentre all’alba una carrozza sgangherata volava dalla capitale a Peterhof, guidata dall’agente detto Torre,senza rallentare per le buche,  dentro vi era Aleksei Orlov, fratello di Grigorij, quest’ultimo amante di lungo corso della zarina, ed il suo luogotenente.

Tutti e tre avevano urgenza di riferire a Caterina dell’arresto di uno dei suoi più fidati sostenitori, che era tempo di agire, lo zar sarebbe presto andato in Danimarca, il 30 giugno al più tardi. Ormai, da settimane gli incontri si erano moltiplicati, nell’affare della  congiura erano coinvolti molti ufficiali della Guardia e migliaia di soldati che avevano preso l’impegno di sollevarsi contro l’imperatore ad un suo cenno..
 
 
Nella Cattedrale di Nostra Signora del Kazan, sotto le icone e dinanzi a infiniti testimoni, sotto la luce infinita della lunga estate del Nord, Caterina era diventata “autocrate”, con la pronta benedizione del metropolita di Pietroburgo., poi al palazzo d’Inverno fu letto il manifesto ufficiale, non vi furono tumulti, senato e popolo e esercito la accettavano, difendeva la Russia e i suoi abitanti, ripristinando quanto distrutto dal marito.
Era una liberatrice, il trono era suo per quello, non per diritti di legge o sangue, ci riuscì..
L’imperatore non fece nulla ed il 29 giugno abdicò, arrendendosi.
 
Un solo guazzabuglio di confusione, che ricostruisco rileggendo i dispacci di allora, per sbrogliarlo.
Tutto ritorna, ho vent’anni, mi sento immortale..
Adesso, che è passata sul serio una vita, quando desidero sentirmi di nuovo giovane, basta poco, che rievochi il sapore del vento sulla pelle, tutto si ferma, ho di nuovo le mani sottili che tengono le redini, cavalco a fianco di una carrozza su una strada dissestata, nessuna fatica o disagio, solo eccitazione nel reticolo di vene e arterie, un brivido e giusto un filo di paura.
Cominciava la storia, la leggenda. I fratelli Orlov, io, Xavier, l’inglese …
 Alexander Malcomess  e i suoi segreti, un sopravissuto, come pure ero stata io, pur variando i luoghi ed i cieli..
 Alex, la mia passione, una nuova possibilità, per seppellire il passato, mille e nuove avventure, io e lui,
come per Pugacev.. il ribelle che nel 1774 stava per mandare all’aria l’impero della zarina.    

 
Io ero il dragone, quella la mia battaglia..

( …. quando il re era assente, invasero il regno, ma il principe combatté, trasformandosi in un drago possente, verdi come smeraldi le scaglie, occhi rossi, lunga venti metri la coda, ringraziando la principessa sua sorella, che aveva trovato l’incantesimo, lui la proteggeva, però almeno a quelle cose badava lei.
… alla fine, lo chiamarono dragone, tanto era intrepido e potente.
. La principessa, Catherine, all’occorrenza poteva diventare il dragone della leggenda, non era un maschio mancato, semmai era una Amazzone, per combattere, fosse successo qualcosa al principe, ma anche no, in caso contrario, era brava- Sai, magari, il principe diceva che doveva combattere sempre, con onore, per proteggere chi amava, senza arrendersi mai, diventerai il drago della leggenda Catherine).
 
E la nostra separazione, Alex aveva combattuto a Yorktown nella guerra di Indipendenza, era inglese, tornando provato nel corpo e nello spirito, salvo poi ricongiungerci nel 1784..


 
..Voglio riprendere, non certo per te, dragone, per me, una volta abbiamo creduto davvero in un sogno, per davvero e io non posso e voglio arrendermi, quel sogno, che era un azzardo e una scommessa, potrebbe ben tornare.
Una goccia di silenzio.

Non torna il passato, siamo noi che rimaniamo, cerchiamo di trarre il massimo, osservasti a mezza voce, dragone, Catherine e non sei la mia dannazione, in fondo sapevo che saresti venuta a reclamarmi, ti amo, Catherine, ti ho sempre amato, a dispetto di ogni regola o ragione, sarà così fino alla mia morte, a trenta come a quarantasei anni e oltre, this is my life, you are my life.
 
Dalla giovinezza e il suo splendore, eccoci approdati a questa età di leggenda, il mondo ancora ci appartiene e ti amerò in questa vita e in quella che verrà, in quelle che verranno, mortali ed imperfetti, per sempre noi.

Ti amo, Alex, un tempo hai detto che mi avresti amato fino alla morte, in questa vita e in quella che verrà, trascurando la mia affermazione, che io, a mia volta, ti avrei amato per sempre.
Tu sei la mia battaglia.
 
 
 
 
 
Gli anni che hanno preceduto la Rivoluzione Francese, lo scandalo della Collana,
il principio della fine del mondo in cui ero cresciuta..
di nuovo il passato che si intreccia al presente..
Tra le mani un mazzo di fragranti giacinti, i fiori del dolore, per la mitologia della antica greca, il
profumo del miele dei petali e il sale della pelle, appena più forte di quello di una mandorla.
Ambra e miele e grano, il dono dei re Magi, raro come le rosse rose di Pieria cantate da Saffo..
 
   
 
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