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Autore: SMes    11/07/2016    0 recensioni
Lily è una ragazzi di 15 anni che ama scrivere racconti non finiti.
Di mattina frequenta il secondo liceo e la sera intreccia storie che lascia poi libere di trovare il loro lieto fine.
La sua vita scorre normalmente come quella di una qualsiasi Teenager : amori, litigi, amicizie,paure e insicurezze. Questo fin quando la notte di San Lorenzo la sua esistenza viene a mescolarsi con quella dei suo racconti.
Ogni creatura inventata ha bisogno di Lily per aiutare il Mondo magico a non scomparire. Lily riuscirà ad aiutare le sue invenzioni a sopravvivere nel caos della loro terra in cui lei stessa li ha gettati?
Ma soprattutto, verrà perdonata e accettata nel mondo da lei creato e da lei abbandonato?
Genere: Avventura, Fantasy, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Scendevo le scale verso la spiaggia splendente come una dea ma goffa come un bisonte, i tacchi non aiutavano e per poco non caddi.

-Non ci volevo venire Cleo! Sto facendo la figura della cretina con la mia camminata sui trampoli!-

- Tesoro, chi bella vuole apparire un poco deve soffrire- altra perla di saggezza dalla mia saggia amica.

Davvero, non ci sarei voluta andare a quella festa, le stelle si vedevano benissimo anche dalla finestra della mia stanza.

E poi io odiavo la spiaggia, il mare, gli insetti.....miseriaccia. Eccolo. Cavolo se era bello. Credo che si debba ancora inventare una parola che possa esprimere quanto fosse bello in quel momento. Restai a bocca aperta e Cleo me lo fece notare con delicatezza chiudendomela con un ceffone.

- Fidati, non lo guardare, ignoralo e parla con altri. Soprattutto ridi- mi disse come se fossi una sua allieva alle prime armi nell'arte della seduzione.

- Ridere? Ma sei impazzita? Hai mai sentito la mia risata?- Non avevo proprio una bella risata, assomigliava tanto a una scimmia urlante sul dorso di un elefante ubriaco che calpesta un asino morente.

- No, sciocchina- risatina alla " sottuttoio" - ridi con più parsimonia, voglio sentire una risata soave e leggiadra-

"Cleo è pazza" pensai, ma feci comunque del mio meglio quella sera.

Quando si fece notte le stelle si mostrarono in tutto il loro splendore.

Restai un attimo sola cercando di fotografare le stelle dal mio telefono, ma ovviamente il telefono mi cadde nella sabbia, così lo recuperai e dopo averlo ripulito stesi di nuovo le braccia cercando di immortalare il cielo, ma non riuscivo proprio a tenere le braccia ferme per non far venire la foto sfocata.

Stavo per mollare quando ad un certo punto sento una voce provenire da dietro le mie spalle.

Com'era calda quella voce, un brivido mi attraversò lungo la schiena e un paio di mani ressero le mie che a loro volta reggevano il telefono.

-Aspetta ti do una mano- disse quella calda voce.

OH CAVOLO ERA LUI! "Calma, stai calma, calma, respira, prima respiri profondamente poi parli"

- Non ce n'è bisogno, grazie- quasi sentivo Cleo dirmi soddisfatta " Brava, Lily sii la predatrice"

Incurante della mia freddezza Theo andò avanti presentandosi.

-Piacere, io sono Theo, probabile che tu mi conosca. Tu, invece, devi essere Lily-

"probabile che tu mi conosca" ! Ma chi si credeva di essere? Forse un ragazzo carino, bello, bellissimo? Beh, lo era, ma non era questo il punto.

-Sì, sono Lily, piacere. Ti stringerei la mano ma tu lo stai già facendo.-

-Siamo scontrosi oltre che bellissimi stasera.-  Cavolo, mi faceva arrabbiare e sciogliere contemporaneamente quel ragazzo. Mi aveva chiamata bellissima. Sentivo le farfalle danzarmi nello stomaco per poi prendersi a pugni. 

- Non mi rispondi, Lily?- Mi strinse il polso e porto lentamente il braccio giù costringendomi a voltarmi verso di lui....da vicino era ancora più bello: gli occhi scuri come un pozzo senza fine in cui mi sarei gettata volentieri e quel sorrisetto sghembo e accattivante che rivolgeva alle ragazze più carine.

-Non mi hai fatto nessuna domanda, non vedo perchè dovrei risponderti- risposi con voce sicura, ma le mani mi tramavano e quindi cercai di tenerle occupate armeggiando per spegnere il cellulare.

- Vedo che la mia fama mi precede, allora lascia che dissipi ogni tuo dubbio e intralci la concretezza delle tue convinzioni- Si sedette e fece segno di sedere anche a me. Io? sedermi vicino a lui? Oh mamma!

"muoviti con calma Lily, con calma"

Non avevo capito una parola di quello che aveva detto, ma il congiuntivo era molto convincente quindi feci come mi aveva chiesto.

- E' vero, ho avuto molte storie con molte ragazze, ma solo perchè quelle ragazze erano molto popolari lo sono diventato anche io. Era quello che volevo: popolarità, ma non mi sono mai piaciute veramente, non mi è mai piaciuto nessuno veramente. Le donne ahimè si perdono in un bicchiere d'acqua se ad offrirglielo è un bel razzo, ovviamente lo dico con modestia,- sorrisetto sghembo di nuovo, credevo si dilungasse oltre raccontandomi delle sue avventure delle quali ero già a conoscenza grazie alla mia dote di stalker , ma non lo fece, cambiò espressione e divenne molto serio, il che catturò la mia attenzione e smisi di perdermi in pensieri- non voglio perdere la tua attenzione, pertanto arriverò dritto al punto : non mi sono mai interessato veramente a qualcuno finchè non ti ho vista- questo, era troppo! Lo interruppi.

-Non dire stupidaggini! Ci conosciamo da anni!-

-Non ci conosciamo veramente. E' vero, di aspetto e di nome sappiamo reciprocamente chi siamo, ma credo di aver visto un aspetto di te che mi dà il diritto di dire che mi piaci.- Avvampai, non poteva essere vero, era solo un altro maschio che prometteva invano ed illudeva miseramente. Mi alzai di scatto e corsi via, o almeno cercai di correre via perchè Theo mi trattene il braccio, mi teneva stretta e non mi lasciava andare.

- Circa un mese fa ti vidi uscire da casa, inciampasti e cadesti sul prato, quando ti alzasti non prestasti cura ai jeans sporchi di terra, ti occupasti con premura dei fiori che avevi schiacciato. E' stato un gesto così altruista, così autentico. Può sembrare stupido ma non avevo mai visto nessuno ed in particolare nessuna avere tali premure.-

Era vero, mi stavo recando di corsa verso casa di Cleo quando inciampai nei lacci sciolti. Quei fiori erano i gioielli di mamma, la seconda cosa più importante al mondo per lei. Dopo di me, ovviamente! Quindi il mio più che un gesto di premura era istinto di sopravvivenza all'ira assassina che sarebbe seguita se mamma l'avesse scoperto. Avrei voluto spiegarglielo ma scorreva tutto così velocemente, sentii un " ooh" di meraviglia probabilmente per la stella che stava cadendo e poi qualcosa sulla mia faccia, no anzi, qualcuno. ...poi niente, ero a casa e Cleo mi scuoteva violentemente.

   
 
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