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Autore: Meereky02    28/03/2005    2 recensioni
KeixRei come al solito... commentate mi raccomando!
Era una fredda mattina d’inverno… un ragazzo sui sedici anni passeggiava lungo le innevate strade della città russa dove lui ed i suoi amici avrebbero dovuto inaugurare uno stadio: Mosca. Il vento ghiacciato gli penetrava fin dentro le ossa, nonostante il giubbotto bianco imbottito lo coprisse...
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Kei Hiwatari, Rei Kon
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Aaron: bene

Aaron: bene... vediamo quello che sai fare... attacca, Polyxenia!

 

Ancora una volta, il maestoso ghepardo si manifestò dal bey di Aaron, mettendosi in posizione d'attacco, attaccando ripetutamente Djèmon. Sembrava che il suo bey non risentisse minimamente degli attacchi subiti. Dmitrij infatti rimase impassibile, tenendo le braccia incrociate al petto e guardando continuamente negli occhi il suo avversario.

 

Aaron: "perchè mi guarda in quel modo...?"

 

I suoi grandi occhi smeraldo scrutavano quelli blu notte del tedesco, che rimaneva immobile, come paralizzato. Era come se cercasse di vedere dentro la sua mente, e lui non riusciva a reagire. Quel ragazzo era strano... custodiva in sè qualcosa, e nessuno doveva o poteva capire cos'era. Quando Dmitrij sorrise, Aaron scosse la testa, come ripresosi da uno stato di trance, ed ordinò al suo bey di attaccare. Djèmon incassò il colpo, arretrando leggermente, ma facendo rimbalzare Polyxenia.

 

Dmitrij: sei forte amico, forse se ci saremmo incontrati tempo fa mi avresti anche battuto, ma adesso non è così... mi dispiace, preparati a perdere perchè ti schiaccerò! Vai Djèmon!!

 

Dal suo bey rosso, si scaturì una luce oscura, che lo avvolse completamente. Quella luce custodiva qualcosa, era come se fosse viva. Aaron rimase immobile ad osservarla, cercando di capire cos'era. Quella luce si ingrandì sempre di più, fino ad arrivare alla grandezza di un bit-power.

 

Aaron: ma... che diavolo succede?!

 

Quella luce nera aveva cominciato ad avvolgere anche il bey azzurro di Aaron, che cercava in tutti i modi di sfuggirgli. Prima che il suo bey smettesse di girare, sentì una strana voce, una specie di sussurro che proveniva da quello strano bit-power. Venne pronunciata una strana frase, in una lingua quasi incapibile... una voce cupa e roca, quasi demoniaca. Pochi attimi dopo, venne sopraffatta da qualcosa, che la zittì completamente. A poco a poco la luce nera ritornò nel bey di Dmitrij...

Aaron fissava stupefatto prima il suo beyblade che rimaneva immobile nell'arena, poi quello avversario. Alzò lo sguardo e con occhi terrorizzati fissò il russo di fronte a se, che richiamò il suo beyblade indifferente.

 

Volkov: il vincitore dell'incontro è Dmitrij.

 

Dmitrij si voltò, dando le spalle al tedesco che cadde a terra con il volto abbassato ed ancora gli occhi sgranati dallo stupore. Se ne andò silenziosamente, nella palestra si sentivano solo i suoi passi succedersi, allontanandosi nel corridoio con un ticchettio quasi fastidioso che si faceva via via sempre più lontano, fino a scomparire del tutto.

 

Ananiy: Aaron... tutto ok?

 

Aaron: lasciami in pace...

 

Damien: hey, ci stiamo solo preoccupando per te!

 

Aaron: allora evitate di farlo perchè non ho bisogno della vostra commiserazione!!

 

Ananiy: guarda che non ti stiamo commiserando...

 

Aaron:...

 

Volkov: una guardia vi mostrerà le vostre stanze. Questo pomeriggio sarete liberi. Domai inizieranno gli allenamenti alle 8:00 in punto. Arrivederci.

 

Due guardie sbucarono da dietro un angolo, avvicinandosi ai ragazzi. Aaron era ancora inginocchiato a terra, ed una guardia gli toccò la spalla, cercando di alzarlo. Questi la respinse violentemente con uno schiaffo e lo guardò con astio...

 

Aaron: non toccarmi...

 

Pochi attimi dopo, si alzò in piedi, e lui ed i suoi compagni vennero condotti nelle loro rispettive stanze.

 

++++

 

Si ritrovò come sempre a vagare nei corridoi di quel monastero, da solo. L'incontro che aveva appena disputato era stato divertente, ma non degno di nota. Era stato buffo vedere sul volto di quel ragazzo la paura, il terrore del suo bit-power. Cominciò a dirigersi verso i sotterranei del monastero, nell'ala sinistra, per far revisionare il suo beyblade. Dopo ogni incontro andava sempre lì, nella speranza che succedesse qualcosa al sigillo che bloccava l'energia di Djèmon, ma ogni volta i vari scienziati non trovavano nulla di diverso. Era sicuro che anche stavolta sarebbe stato lo stesso...

 

++++

 

TOC TOC

 

Guardia: Aaron, il presidente Hito vuole vederti!

 

Il tedesco si alzò dal letto, aprendo la porta e seguendo la guardia. Stava aspettando proprio che lo venisse a chiamare...

Appena si trovò di fronte alla porta dello studio del presidente, bussò, aspettando che la voce bassa e possente di Hito rispondesse.

 

Hito: avanti...

 

Aaron entrò silenziosamente, quasi come se non volesse farsi sentire dall'uomo che si trovava di fronte a lui di spalle. La moquette rossa che si trovava sopra il pavimento attutì i suoi passi che erano quasi impercettibili. La stanza era completamente il stile antico: i mobili, le sedie e la grande scrivania che si trovava al centro della stanza erano tutte di legno pregiato. Nessuna finestra c'era in quella stanza... l'unica fonte di luce era un lampadadio di vetro colorato sulle loro teste.

 

Hito: ti stavo aspettando... mi chiedevo quando ti saresti fatto vivo...

 

Aaron: vedo che ti tratti bene...

 

Hito: non ho da lamentarmi...

 

L'uomo si voltò sulla sedia girevole, rivelando il suo viso dall'espressione dura ed imbronciata. Appoggiò i gomiti sulla scrivania, intrecciando le mani e poggiandovi il mento. I suoi occhi taglienti incontrarono quelli di Aaron, che lo guardava nello stesso modo pungente dell'uomo.

 

Hito: sono felice che tu ti sia unito a noi... vorrei solo sapere qual è la causa che ti ha spinto a fare ciò.

 

Aaron: lo sai anche tu... è solo per quel bastardo di Kei che ho accettato di unirmi a voi... voglio renderlo ridicolo di fronte a tutti, e per farlo userò il mio beyblade.

 

Hito: mmh... bene, noi ti aiuteremo a diventare più forte per raggiungere il tuo scopo, ma in cambio tu dovrai aiutare noi... non vorrei avere altre delusioni, come quella ricevuta dagli ex-Demolition Boys. Spero che la squadra che hai messo su sia all'altezza di competere con i campioni del mondo.

 

Aaron: non c'è da preoccuparsi... Ananiy e Damien sono forti. Riusciremo a sconfiggere i Bladebreakers!

 

Hito: lo spero per te... adesso puoi andare...

 

Aaron: arrivederci... nonno...

 

Hito: arrivederci.

 

yeaahh!! Che colpo di scena! Aaron è il nipote di Hito Hiwatari!! Chissà perchè ce l'ha tanto con Kei? Quale parentela avrà con il nostro amato russo? E che fine faranno Yuriy&co.? Questo capitolo è più corto degli altri, ma data la mia bastardaggine ho voluto lasciare un pò di suspance! Ringrazio di cuore chi ha commy il precedente chap: vi amooooooooo!!!! Continuate a commentare! Vi prrrrego!! Questa fic è nata per una cavolata, ma adesso è molto important for me! Voglio i vostri giudizi!ç.ç ciaux vv1kdb!! Sxo che vi siate divertiti a Pasqua!

 

  
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