Serie TV > Supernatural
Ricorda la storia  |       
Autore: Angel_SG    11/07/2016    3 recensioni
Sam ha accettato di seguire di Dean alla ricerca di loro padre. A bordo di un Impala del '67 i due ragazzi cominciano il loro lungo viaggio, mentre ricordi e sentimenti mai sopiti minacciano di venire fuori e stravolgere di nuovo la vita dei due fratelli.
Seguito di "Forever You and Me"
Queste due storie fanno parte della serie "Quello che c'è in fondo al cuore non muore mai"
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Dean Winchester, Sam Winchester, Un po' tutti
Note: Lemon, OOC | Avvertimenti: Incest | Contesto: Prima stagione, Quinta stagione
Capitoli:
   >>
- Questa storia fa parte della serie 'Quello che c'è in fondo al cuore non muore mai!'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Memories and Feelings

 

Chi me lo avrebbe detto che sarei tornato di nuovo a bordo di quest' Impala?
Mi sembra quasi surreale, guardo Dean cercando di non farmi notare e mi chiedo cosa ne pensi lui...ho una sensazione strana standogli vicino, sento come se...come se avessi dimenticato di fare qualcosa di importante.

Mi porto una mano al collo in un gesto istintivo; lo faccio ogni volta che mi sento nervoso, ma non porto collane, quindi non ho niente su cui sfogare la mia tensione...alla fine lascio cadere distrattamente la mano sul sedile.

Ho una strana sensazione di inquietudine...e allo stesso tempo mi sento a casa...la vicinanza di mio fratello mi dà sensazioni contrastanti: a volte mi sento come se fossi felice dopo tanto tempo, altre mi sento così arrabbiato.

Non mi ha fermato...mi ha lasciato andare...ma certo, perchè avrebbe dovuto fare diversamente?

La musica che ascolta non mi piace quindi mi sporgo per cambiare stazione alla radio, ma lui fa la stessa cosa nello stesso momento e le nostre mani si sfiorano.

Ritiro la mia come se avessi preso la scossa ma lui la lascia lì a mezz'aria, si assenta per un momento e poi si rimette a guidare.

-Ehm...credo di dovermi fermare a fare benzina...- dice per spezzare il silenzio.

-Come ti pare...- sento che il cuore mi batte più velocemente del normale e non capisco perchè.

-Bè tra poco c'è una stazione di servizio...magari troviamo una bella bionda con le tette enormi che si occupa della pompa...di benzina – dice sorridendo come un deficiente.

Alzo gli occhi al cielo esasperato, mentre mi rendo conto che la sua battuta mi ha dato parecchio fastidio.

-Dio mio Dean, cresci!- mi volto dall'altra parte e mi accorgo di averlo detto con un tono più scontroso di quanto volessi, perchè lui non dice altro e continua a guidare in silenzio.

Mi metto a leggere le email sul cellulare e so che lui mi sta guardando, sento il suo profumo nell'abitacolo della macchina e ho la testa confusa...non capisco la valanga di emozioni che mi stanno colpendo: mi è mancato, non posso negarlo...ma il modo in cui ho sentito la sua mancanza è sempre stato un'altalena...un giorno mancava, quello dopo lo odiavo...Odi et amo...

Perdendomi nelle mie elucubrazioni, non mi accorgo che lui sta parlando con me.

-Sam mi ascolti oppure no? - chiede piccato.

-Sto facendo una cosa, ma ti sento...- rispondo senza neanche guardarlo in faccia.

-Cioè? - chiede mente scende dall'auto e mi rendo conto che siamo arrivati alla pompa di benzina.

-Leggo le email dei miei amici di Stanford...- rispondo come se fosse la cosa più ovvia del mondo.

-Sei ancora in contatto con loro? - mi prende in giro – E cosa gli dici?

Dio mio quanto mi fa incazzare.

-Gli dico che sto facendo un viaggio con mio fratello e che ho bisogno di tempo dopo Jessica...

-Una bugia in pratica...Lo so è uno schifo, ma con un lavoro come questo non puoi legarti alle persone...- lo dice guardandomi negli occhi.

Sono tentato di tappargli quella stupida boccaccia, quando uno strano pensiero attraversa la mia mente.


Dean mi sbatte contro il muro, è davvero incazzato.

-Chiudi quella bocca, Sam!-

Guardo le sue labbra e lo provoco...perchè Dio solo sa cosa vorrei che facesse con quelle labbra.

-Chiudimela tu!- lui esita e poi comincia ad avvicinarsi.

 

Scuoto la testa.

Da dove cazzo veniva quell'immagine? Mi sono proprio bevuto il cervello.

-Sei proprio un asociale Dean...

-Io? - dice ridendo – Piuttosto...che fine hanno fatto i tuoi amici del liceo? Com'è che si chiamava lo spilungone? - dice con tono sarcastico e sento un peso sulle spalle.

-Finn...- bisbiglio, mentre mi viene in mente quel suo ultimo messaggio ed il mio cellulare che vola dritto nell'acqua...- Non li ho più sentiti...

-Peccato – dice con leggerezza – Mi piacevano...- lo vedo estraniarsi un attimo e si volta a guardarmi in modo strano, poi alza le spalle – E sarei io l'asociale? - sghignazza.

-Oh Dio...- un messaggio mi colpisce -Hanno arrestato un mio amico...Zack, sua sorella dice che lo hanno accusato di omicidio...abitano a Saint Louis, andiamo...- lui cambia espressione.

-Sam per andare dovremmo tornare indietro di più di 600km...- lo guardo con determinazione e alla fine lui cede.

Quando entra in macchina sbatte la porta e so che è infastidito.

-Grazie...- dico per smorzare la tensione.

Lui non dice nulla per qualche secondo e poi fa una delle sue battute.

-Perchè alla fine quando sei tu a chiedermi qualcosa capitolo sempre? - ride, ma io non lo assecondo.

-Tranne quando ti ho chiesto di venire via con me? - dico d'istinto e subito me ne pento.

-Cosa? - chiede lui voltandosi verso di me confuso.

Non so da dove sia venuta fuori questa cosa, non ho mai chiesto a Dean di venire via con me a Stanford...gli ho comunicato la mia decisione, ho fatto i bagagli e sono andato via...o forse no?

-Niente...- lui mi guarda un attimo e poi si volta e continua a guidare.

Che diavolo mi succede?

* * * * *

 

Un mutaforma!

Un cazzo di mutaforma!

Perchè non c'ho pensato subito?

Mi ritrovo legato come un idiota mentre quell'essere mi guarda sprezzante con la faccia di mio fratello.

-Dov'è Dean? - chiedo cercando di slegarmi.

Lui mi guarda e mi fa un ghigno malefico.

-Meglio che tu non lo sappia...- poi si mette a ridere – Accidenti quante cose imparo sulla vostra famiglia...ed io che pensavo di venire da un pessimo ambiente...- mi sorride sarcastico...e io non ho idea di che cosa stia parlando.

-Quali cose hai imparato? Che intendi? - lui si tocca la testa come in preda ad una forte emicrania.

-Sammy...non credi sia il caso di pareggiare i conti?

-Che vuoi dire? - chiedo confuso.

-Dio mio, come puoi fare finta di non capire? Tu sei andato all'università...e io sono rimasto solo a casa...hai realizzato il tuo sogno...Stanford! E cosa ne dici del mio di sogno? - si avvicina e mi sfiora leggermente il mento – Avrei sopportato tutto, la caccia, papà e le sue manie...se tu fossi rimasto con me...potevi scegliere noi...e invece hai scelto te stesso.

Quella parole mi fanno un male cane e sentirle dire dalla voce di Dean mi fa sentire una stilettata al petto, ma non voglio darlo a vedere a quell'essere.

-Vedi Sam...io so di essere strano...di essere malato! Ma tu lo sei quanto me...- lo guardo senza capire e lui ride in maniera acida – Fai sul serio? Vuoi davvero far finta di niente? Io, a differenza tua, so di essere strano...e so che prima o poi tutti mi abbandoneranno...proprio come hai fatto tu – mi guarda con rabbia e mi chiedo se Dean provi davvero quei sentimenti dentro di se.

-Ma di che stai parlando? - chiedo confuso.

-Tu mi hai lasciato...- il senso di quella frase è così ambiguo che, se mi fermassi a riflettere sul significato, impazzirei.

-Ma questa è la vita...ho incontrato anche tante persone carinissime..come la piccola Becky...Dean se la sarebbe fatto se ne avesse avuto l'occasione- quella frase mi fa un male cane – Vediamo come va a finire.

-A presto...Sammy! - e se ne va.

Passano poco più di 15 minuti quando sento un lamento e riconosco la voce di Dean.

-Spero che sia tu e non quello scherzo della natura...- dice ironico e capisco che in fondo sta bene.

-Si sono io – rispondo sorridendo – E' andato da Rebecca con le tue sembianze...- cerco di liberarmi e sento la corda allentarsi.

-Bè non è stupido...- risponde lui – Ha scelto il più bello...- Dean sta ancora sorridendo, mentre il mio cervello elabora un altro strano pensiero.

“Ha scelto il più bello...già”

Ho appena pensato che mio fratello sia bello...Dio che mi sta succedendo?

****

Siamo riusciti ad uccidere quell'essere, non mi sembra neanche vero.

Becky è accanto a me, ma la mia attenzione è rivolta tutta a Dean: abbassa lentamente la pistola e si inginocchia vicino al corpo del mutaforma.

Mi guarda fisso negli occhi ed io ricambio il suo sguardo.

So cosa mi vuole dire e lo sguardo mi cade sul collo di quell'essere: indossa l'amuleto che ho regalo a Dean non so quanti natali fa.

Riporto lo sguardo sul volto di mio fratello e lo vedo strappargli la collana di dosso con rabbia...Dean non ha mai permesso a nessuno di toccare quella collana...tranne a me.

Ancora una volta mi colpisce una fitta alla testa e dei flash di immagini frammentate spuntano nella mia memoria come scintille.


Dean è vicino a me sul divano e stiamo scherzando tra noi.

Mi fa il solletico ed io non riesco a smettere di ridere contorcendomi.

-Basta...basta ti prego – riesco a farmi capire a malapena, mentre quel sadico di mio fratello continua tormentarmi.

-Che mi dai in cambio? - mi guarda malizioso.

-Sei un porco – gli do uno spintone e lui fa il verso del maiale facendomi ridere.

Lo guardo fisso e Dean comincia a fare scorrere una mano per tutto il mio braccio dandomi i brividi.

-Mi merito un premio – mi sussurra ed il mio cuore perde un battito.

-Forse hai ragione...- sorrido e abbandono lentamente la schiena indietro per sdraiarmi sul divano...e nel frattempo afferro l'amuleto e lo uso per tirarlo a me.

-Ti meriti un premio...

 

Ho il respiro affannato e la fronte sudata, Dean mi sta ancora guardando fisso e so che mi vuole dire qualcosa...ma sono troppo sconvolto dall'immagine che è venuta fuori nella mia testa per capire il suo sguardo.

Lui si passa un attimo l'amuleto tra le dita e poi lo conserva.
Osservo i suoi movimenti in silenzio e non posso fare a meno di chiedermi cosa siano quelle strane immagini che ho visto nella mia testa.

Che diavolo succede?

 

*****

 

Abbiamo risolto il caso e siamo saltati di nuovo a bordo dell'Impala.
Sono sovrappensiero quando Dean interrompe il silenzio.

-Mi dispiace Sam...-

-Per cosa?- chiedo cercando di riprendere un tono di voce normale.

-Vorrei che le cose fossero diverse...che tu potessi essere un normale studente...è per questo che sei andato a Stanford in fondo...- sembra imbarazzato e non mi guarda neanche in volto.

-Lascia perdere...- ripenso alla sensazione di benessere che ho provato ritrovandomi di nuovo in macchina con lui – La verità è che neanche a Stanford mi sentivo un po' a disagio...- è strano parlare di nuovo con lui così apertamente.

-Questo è perchè sei strano!- dice guardandomi con ironia e mi fa un leggero sorriso sfrontato.

-Ah si? Grazie – ribadisco fingendomi piccato, ma gli sorrido.

-Ma lo sono anch'io – sta ancora ridendo e poi torna serio – E giuro che ti starò vicino per sempre...-

Sorrido di fronte a quell'ammissione che mi scalda il cuore, il gelo che mi aveva stretto per questi due anni, comincia lentamente a sciogliersi.

-Si...questo lo so...-

Lo so adesso come l'ho sempre saputo.
Ho sempre saputo che se avessi chiamato Dean lui sarebbe subito corso da me.
Ho un immagine di me che, totalmente ubriaco, chiamo Dean e gli chiedo di venirmi a prendere.
Non capisco cosa siano questi flashback che mi colpiscono il cervello, ma per ora non voglio preoccuparmene, so solo che mi sento di nuovo a casa...penso alla mia vita da avvocato, il mio sogno...e so già che non riuscirò a tornare indietro...perchè il mio posto è sul sedile di quell'Impala accanto a lui.

 

 

 

 

 

N.d.A

 

Alloooora eccomi, sono subito spuntata fuori con il seguito della storia...non potevo resistere xD

Dunque, il titolo della storia è preso da uno dei miei film preferiti, che io consiglio di vedere...e direi che ci sta davvero bene ( oddio mi faccio i complimenti da sola...sono esaurita, scusatemi ^.^'')

Il capito fa riferimento all'episodio 1x06...quello del mutaforma e molte battute sono proprio uguali al telefilm...nel prossimo chappy si ritorna un po' fuori dalla serie tv...un missing moment firmato Angel_SG xD

Vi lascio con una piccola anticipazione.

 

-Dean se ci beccano finiamo in galera!- dico mentre vedo mio fratello scavalcare il cancello di recinzione di una spiaggia privata.

-Oh Sammy andiamo...voglio fare il bagno di mezzanotte e lo farò...la domanda è: Lo sto facendo da solo?”

 

Alla prossima

Angel_SG

  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Supernatural / Vai alla pagina dell'autore: Angel_SG