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Autore: Angel_SG    15/07/2016    4 recensioni
Sam ha accettato di seguire di Dean alla ricerca di loro padre. A bordo di un Impala del '67 i due ragazzi cominciano il loro lungo viaggio, mentre ricordi e sentimenti mai sopiti minacciano di venire fuori e stravolgere di nuovo la vita dei due fratelli.
Seguito di "Forever You and Me"
Queste due storie fanno parte della serie "Quello che c'è in fondo al cuore non muore mai"
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Dean Winchester, Sam Winchester, Un po' tutti
Note: Lemon, OOC | Avvertimenti: Incest | Contesto: Prima stagione, Quinta stagione
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Quello che c'è in fondo al cuore non muore mai!'
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Can you keep a secret?

 

 

 

Sto sognando.

Ne sono quasi totalmente sicuro, perchè mi sento la testa leggera e non ho esattamente la sensazione di avere i piedi per terra.

Mi guardo intorno e non riesco a riconoscere il posto in cui mi trovo, anche se mi appare familiare.

 

-Dean, che fai lì impalato?- dice un figura che si trova fuori in balcone.

 

Mi guardo intorno e vedo un vecchio letto, una coperta rossa sopra e una grande finestra che porta ad un balcone sul mare: sembra un vecchio rifugio abbandonato.

 

Riconoscerei le spalle della persona davanti a me tra 1000 altre.

 

Sam.

 

Nella mia testa vorrei chiedergli che cosa ci facciamo lì, ma dalle mie labbra escono altre parole.

 

-Ti guardavo...- mi faccio avanti e lo abbraccio da dietro, dandogli un leggero bacio sulla spalla.

 

Lui sorride e io gli bisbiglio all'orecchio.

 

-Perchè Sammy...non posso? - lui poggia la sua testa contro la mia.

-Mai avuto da ridire su questo...- mi guarda fisso negli occhi.

 

Ho la gola secca, nel sogno non riesco a vedere niente di sbagliato in quello che sta succedendo, lo vedo normale, quotidiano...e mi sento bene.

 

-Bè...-intervengo sorridendo – C'è un'altra cosa su cui non hai mai avuto da ridire – sorrido e mi avvicino a lui e, giurerei, sto per baciarlo.

 

Ad un certo punto una fitta alla testa mi fa salire la nausea, il bacio non arriva mai, perchè tutto diventa buio..ma nella testa sento uno strano rumore...come quello di una parete di vetro che comincia a creparsi.

 

Mi sveglio completamente zuppo di sudore e mi tiro su di scatto dal letto, la testa che ancora pulsa.

Respiro affannosamente e sento una mano poggiata alla mia schiena.

 

-Dean...tutto ok? - Sam ha lo sguardo preoccupato e io non oso immaginare in che stato sia la mia faccia.

 

-Si solo...- cosa avrei dovuto dire? Un incubo? No, non era decisamente quella la parola adatta.

Lui mi guarda comprensivo.

 

-Non era niente Sammy...solo uno strano sogno...- gli sorrido incoraggiante, ma Sam sembra non bersela.

-Sicuro di stare bene?- mi chiede preoccupato.

-Si, si, torna pure a letto...- gli stringo il ginocchio con la mano e lui sembra credermi.

-Ok, se hai bisogno io sono qui a fianco.- e si mette a letto.

 

Spengo la luce del comodino che Sam deve aver acceso e mi fermo a riflettere sul mio sogno.

Era troppo strano...non avevo possibilità di cambiare quello che stava succedendo e sapevo esattamente cosa sarebbe successo...sembrava più...un ricordo...ma no, non è possibile.

 

Mi passo una mano sul petto e sento che batte ancora forte e non posso dire se sia per la paura...o per l'emozione di quello che stava per succedere.

Aspetta...cosa stava per succedere?

Io stavo per...baciare Sam?

 

Mi passo una mano sul volto.

 

Dio mio...devo smettere di bere prima di andare a letto.

 

* * *

 

Mio fratello Sam mi guarda come si guarda un pazzo, mentre canto come un forsennato “Rock you like an hurricane” e batto le mani a tempo di musica sullo sterzo.

 

-Tu hai seri problemi al cervello, lo sai? - mi guarda con una smorfia divertita.

Io canto il resto del ritornello verso di lui, poi tiro fuori la testa dal finestrino.

 

-ROCK YOU LIKE AN HURRICANE!! - e lascio che sia l'assolo di chitarra a proseguire.

 

-Andiamo Sammy, non dirmi che questa parte non è fantastica?- chiedo provocandolo.

-Oh si un delirio...mi chiedo come io abbia fatto a non ascoltarla mai...- sarcasmo, indisponenza e un ciuffo ribelle...shakera bene e ottieni mio fratello Sam.

 

-Allora...qualche caso in vista per noi?- chiedo di buon umore.

 

-No niente di niente...aspetta...uomo ucciso nella sua stanza...porte e finestre erano chiuse dall'interno...sembra qualcosa che possa fare al caso nostro...

 

-Ok, preso...dove dobbiamo andare? - chiedo già eccitato.

 

-Virginia...- dice lui serafico.

-Stai scherzando? È ad un giorno da qui...sono già le sei del pomeriggio...- dico lagnandomi.

-Dean sei stato tu ad alzarti a mezzogiorno stamattina, non è colpa mia se abbiamo sprecato mezza giornata di viaggio- lo odio quando mi fa la paternale.

 

-Ok prendiamo qualcosa al volo per cena e ci mettiamo in marcia.- dico facendo l'uomo di mondo e lui non perde tempo per sfottermi.

 

-Ah Dean...scommettiamo che crolli prima di mezzanotte?- bastardo di un fratello minore.

-Scommessa accettata..che ci giochiamo?- chiedo e lui mi guarda stranito.

-Niente...perchè dovrei giocarmi qualcosa con te? - Si volta a guardare fuori.

-Se non ci giochiamo niente che scommessa è? Ci giochiamo un obbligo...se vinco io ti dico di fare o dire qualcosa e non ti puoi tirare indietro...- lo guardo ammiccante.

-Dean piantala...

-Paura di perdere Sammy? - so come provocarlo.

-Io paura? Ti piacerebbe! Ok andata – troppo facile Sammy.

Mi metto a guidare senza dire altro ma già pregusto la vittoria.

 

* * *

 

L'orologio della macchina segna le 00:01 e comincio ad urlare con un ossesso.

 

-And the winner is...Dean Winchester – Guardo verso Sam che è ostinatamente voltato verso il finestrino – Andiamo non te la prendere, non avevi speranza.

 

-Si certo come no...- so quanto lui odi perdere – Ok Dean, dimmi che devo fare e facciamola finita.

-Stai scherzando? Secondo te una cosa del genere me la gioco così? Deve essere qualcosa di sensazionale – lo prendo in giro e lui mette un broncio da fare invidia ad una donna con il ciclo.

-Fottiti Dean – mi liquida.

-E dai...cazzo non sai perdere – rido mentre gli scombino i capelli.

 

Per un po' non diciamo nulla.

 

Alla radio passa la canzone Dancing in the moonlight.

 

-Questa canzone mi mette di buon umore – dico guardando la strada davanti a me e lui ride leggermente.

 

-Non sembra esattamente il tuo genere...dagli AC/DC a questo? - sorride stranito.

 

-E' molto...fresca...mi sa di estate...non so perchè mi piace...- sulla mia sinistra vedo un enorme villa con un cancello non molto alto.

 

Inchiodo e sterzo, parcheggiando la macchina tra gli alberi.

 

-Dean sei impazzito? - mi chiede Sam tenendosi con una mano allo sportello e con l'altra al cruscotto dell'auto.

-Guarda lì...- dico indicando la piscina che si intravede all'interno della proprietà.

-Sì...e allora? - chiede senza capire.

-Quella è una piscina...e io ho voglia di un bagno.-

-Tu sei totalmente fuori di testa, non esiste...- mi guarda sconvolto.

-Oh andiamo Sammy...facciamo veloce veloce...- lo guardo provocandolo.

 

Una vocina dentro di me mi parla.

Con quello sguardo stai cercando di convincerlo a compiere un effrazione o a venire a letto con te?

 

La ignoro anche se so che il modo in cui lo provocando sembra più erotico di quello che vorrei...o di quello che dovrei volere.

 

-Dean se ci beccano finiamo in galera!- dice mentre guardo il cancello di quella villa privata.

 

-Oh Sammy andiamo...voglio fare il bagno di mezzanotte e lo farò...la domanda è: lo sto facendo da solo? -

 

Mentre dico quelle parole ho uno strano senso di deja-vù.

Sono quasi sicuro di avergli già detto qualcosa del genere e nella mia testa, flebile risuona la voce di mio fratello.

 

Lascia il motore e il riscaldamento accesi.

 

La risposta di Sam è diversa...ma il tono è lo stesso della voce nella mia testa.

 

-Tu mi manderai fuori di testa – dice ridendo complice.

 

E poi boh...non so che cazzo scatta nella mia testa, gli sfioro la mano e gli rispondo di getto.

 

-L'idea è quella...- Sam mi guarda e trattiene il respiro, ho bisogno di rompere la tensione che ho creato e la butto sul ridere.

 

-Muoviti tigre – scendo dalla macchina e quasi ho paura che lui non mi segua, ma pochi secondi dopo sento anche la sua portiera sbattere.

 

Scavalchiamo il cancello e arriviamo subito alla piscina.

Le luci sono tutte spente, quindi spero che non ci sia nessuno in casa o che quanto meno stiano tutti dormendo della bella.

 

Fortuna che è una notte di luna piena, altrimenti non riuscirei neanche a vedere dove metto i piedi.

Comincio a togliermi la giacca e le scarpe e lui fa lo stesso; ma si blocca appena faccio per togliermi i boxer.

 

-Hey perchè non li tieni? - sembra quasi nel panico.

-Perchè non ho intenzione di stare con il culo bagnato tutta la notte...andiamo Sam ti imbarazzi? - amo provocarlo in modo quasi illecito.

-No...figurati – ma vedo che esita quindi mi blocco -

-Ok Sammy hai vinto...le mutande restano al loro posto...sei peggio di una verginella- detto ciò mi tuffo in acqua e mi sento rinato.

 

Tiro qualche bracciata sott'acqua e poi riemergo.

Mi avvicino al bordo e vedo che lui ha ancora qualche difficoltà a tuffarsi.

 

-E' fredda? - chiede guardando l'acqua con sospetto.

-E' caldissima...muoviti Sam...

 

Lui resta ancora un po' a guardare e poi si siede sul bordo, immergendo solo le gambe.

 

-E' gelida Dean, porca puttana! - mi avvicino a lui e lo tiro per un braccio cogliendolo di sorpresa e trascinandolo giù.

Quando riemerge sta battendo i denti.

 

-Ti odio...-

-Non è vero...in fondo mi ami...- pronuncio quelle parole e sento che hanno qualcosa di sbagliato...come se le avessi dette con troppa leggerezza.

 

-Bè ho compiuto il mio dovere...soddisfatto? - dice lui riferendosi alla scommessa.

-Cosa? No, per niente...- dico ridendo

-Che vuoi dire? Mi hai detto di entrare in una proprietà privata per fare il bagno e sono qui...

-Non ti ho obbligato a farlo...ti ho solo chiesto se me lo stessi facendo fare da solo o lo facevi insieme a me...non ti ho mai obbligato a farlo.- dico serafico.

 

Lui prende fiato e apre la bocca per dire qualcosa, ma si blocca quando realizza che l'ho fregato alla grande.

 

-Sei un bastardo – urla sconvolto, ma vedo che si sta trattenendo dal ridere.

-Shh ci farai scoprire...andiamo nuotiamo un po'.

 

Non ho idea della quantità di cloro che si sia in questa piscina, perchè nuotare è più difficile del previsto e la zona lontana della piscina è più profonda di quanto pensassi

 

-Quest'acqua è pesantissima...Ahi...cazzo Dean un crampo...- lo vedo in difficoltà e nuoto verso di lui.

 

-Sei una chiavica Sam – lo afferro per i fianchi con un braccio e con l'altro mi faccio strada verso il bordo – Reggiti forza – cerco di fargli tirare il muscolo del piede sott'acqua con una mano, mentre con altra mi reggo.

 

-Meglio? - chiedo mentre lo vedo rilassarsi.

-Si...grazie.

 

Posso entrambe le mani sul bordo della piscina, ciascuna a lato della sua testa e lui poggia le braccia sulle mie spalle.

 

-Mi dai davvero un bel da fare eh? - lo stuzzico e lui sorride senza rispondere.

 

Mi avvicino un po' a lui, poggiando la fronte contro la sua.

Socchiudo gli occhi, resto a bearmi di questa vicinanza.

Quando li riapro mi rendo conto di quanto le sue labbra siano vicine alle mie, mi faccio un po' avanti...lentamente e lui si scosta un po' indietro.

 

Mi fermo e lo guardo negli occhi.

Lui sfrega il naso contro il mio e si riavvicina.

 

Mi sudano le mani e il cuore mi batte forte.

Inconsapevolmente avvicino il mio corpo al suo e lui fa scivolare le mani dietro di me, una sulla schiena e l'altra scivola tra i miei capelli corti.

 

Sento i nostri respiri affannati e mi chiedo cosa cazzo stiamo facendo...ma non riesco a fermarmi.

Riprovo ad avvicinarmi a lui e so che stavolta non si tirerà indietro.

 

-CHI CAZZO C'E'? - una voce urla dal giardino e la luce di una torcia ci colpisce.

 

-Cazzo corriamo Sam– usciamo velocemente e acchiappiamo al volo i vestiti.

 

Sto attento a far scavalcare prima lui e lo seguo a ruota, buttiamo i vestiti dentro l'Impala e metto in moto ancora prima che Sam chiuda la portiera.

Corro per allontanarmi il più possibile e mi fermo in una piccola rientranza della strada per evitare di congelare.

Accendo il riscaldamento e Sam ci mette le mani sopra tremando.

 

-Cazzo Dean fa un freddo tremendo – batte i denti e alzo la temperatura più che posso.

-Dì la verità, riesco a farti passare momenti da brivido – dico ironico e lui scoppia a ridere.

-Non mi sento le mani – e nel dirlo le avvicina a me per mostrarmi che tremano.

 

Le prendo tra le mie e gliele accarezzo, avvicino il volto e soffio dentro le mie mani, chiuse a coppa sulle sue, per cercare di riscaldarle.

Lui mi guarda e lo vedo deglutire; non smetto di guardarlo negli occhi mentre posso un bacio sulle sue mani...non so neanche io che cosa voglio comunicargli, so solo che non rispondo più delle mie azioni.

 

-Forse dovremmo rivestirci...- sussurra lui a disagio.

-Si...hai ragione – gli lascio lentamente le mani e mi rivesto.

 

Alla fine ci rimettiamo in cammino e nessuno dice niente per un po'.

Non è un silenzio imbarazzante, ma è un silenzio da “ho bisogno di calmarmi”.

Ed io lo accetto, perchè ne ho bisogno quanto lui.

Quando arriviamo al confine della Virginia succedere una cosa strana...rivedo me e Sam al centro di quella strada, un piede ancora in Tennesse e uno in Virginia e sono costretto a fermare la macchina.

Nella mia testa io guardo Sam e gli dico qualcosa...le stesse parole che sento pronunciare nella realtà da mio fratello.

 

-Sei in due posti contemporaneamente...- lo dice assorto e penso che neanche lui se ne sia reso conto.

-Cos'hai detto? - chiedo stranito.

-Non so...pensavo solo ad alta voce...- sembra spaventato e per un attimo mi sfiora l'idea che lui abbia avuto la stessa “visione”.

 

Non dico altro, semplicemente metto in moto e riparto.

 

* * * Castiel

 

Ho degli ordini...so che se qualcosa si smuove tra i Winchester e le pareti intorno ai loro ricordi cominciano a cedere io devo a tutti i costi comunicarlo.

 

L'ho appena vista: la crepa nella parete...i loro ricordi e sentimenti che premono per uscire fuori.

Devo solo andare dai miei superiori e dire loro tutto in modo che Balthazar intervenga a sistemare le cose.

Ma semplicemente non lo faccio.

Mi volto dall'altra parte e fingo di non aver visto nulla.

Una volta ho sentito un uomo dire “Ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria”...io non so che tipo di reazione ho scatenato con il mio silenzio...ma non m'importa.

 

Non dico nulla...

 

E così il tempo scorre tranquillamente...mentre la ruota del destino comincia lentamente a muoversi.

 

 

 

 

N.d.A

Eccomiiiiiiii

Non c'ho messo tanto ad aggiornare.

Lascio a voi i commenti, spero di essere riuscita a trasmettere i sentimenti di Sam e Dean.

Viene tanto difficile anche a me tenerli separati, ma il fatto che non si siano ancora ricordati mi dà modo di affrontare un argomento che nella precedente storia non avevo affrontato: l'innamoramento.

Nella prima parte loro erano già una coppia e quindi non c'è stato spazio per vedere come i due fratelli avessero potuto prendere il fatto di scoprire di essere innamorati...invece qui lascerò spazio a questo ;)

Spero vi sia piaciuto

A presto.

Angel_SG

 

 

 

P.S: La frase che chiude il capitolo non è mia, ma è una citazione...vediamo chi di voi la conosce e chi sa dirmi da dove è presa xD è tratta da qualcosa di cui sono una fan impazzita quindi ci tengo molto xD un baciooooo

  
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