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Autore: marveladdicteed89    12/07/2016    1 recensioni
"Cinque volte, poi non verrò più da te e mi rifarò una vita.
So che avresti voluto che me ne andassi subito.
Ma dammi ancora cinque volte, Gerard.
Non mi puoi più dare amore e lo so.
Ma almeno dammi cinque volte."
Genere: Drammatico, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Frank Iero, Gerard Way, Jamia Nestor, Lindsey Ann Ballato | Coppie: Frank/Gerard
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Domenica 2 novembre, ore 19:32

La tua voce.
Mi manca la tua voce.
Me ne sono accorto ora, in questo silenzio che mi lascia una strana amarezza in bocca.
Mi manca la tua voce che alla mattina mi svegliava e mi diceva che il caffè è pronto. Quando non ero da te, mi chiamavi sempre alle otto in punto, e mi dicevi "ciao, amore, passa una bella giornata" e io ti chiedevo quando sarei potuto venire ancora da te, e tu mi rispondevi "presto, fai il bravo", come se ci fosse bisogno di dirmelo. E io mi mettevo ad aspettare che i tuoi genitori e Mikey se ne andassero da casa, anche per poche ore, poi inventavo una scusa per i miei e correvo da te.
Mi manca la tua voce che mi sussurrava qualcosa nell'orecchio, mi manca la tua voce di quando piangevi al telefono e io prendevo la macchina mandando a fanculo il mondo solo per te. 
Mi manca la tua voce, quando mi cantava quelle canzoni piene d'amore, piene di noi, quando esprimeva quelle emozioni sottili che solo tu sembravi in grado di mettere sotto forma di parole.
Mi manca la tua voce persino di quando mi urlavi addosso, di quando eri triste e litigavamo, di quando capivo che non avrei mai potuto salvarti ma sceglievo di starti accanto.
Mi manca la tua voce di quando sussurravi il mio nome nel buio, sorridevi, e poi io sentivo quel caldo piacere che dilagava nel mio petto, e restavamo un groviglio di corpi che si muovevano dolcemente per tutta la notte.
Mi manca la tua voce quando eri ubriaco e mi chiedevi se avevo casa libera con quel sorriso dannatamente provocante.
Mi manca la tua voce disperata, quando stavi per prendere le pillole e mi telefonavi e io correvo lì da te e ti portavo via dal buio.
Mi manca la tua voce che mi teneva sano di mente e bastava per rendermi la giornata migliore.
Mi manca la tua voce che mi diceva di stare fermo, se volevo che il ritratto venisse bene.
Mi manca la tua voce che mi invitava a spogliarmi.
Mi manca la tua voce di quando avevi la tosse e si abbassava di tono, diventava più profonda.
Mi manca la tua voce di quando mi abbracciavi da dietro e mi mormoravi qualcosa all'orecchio, appoggiando il mento sulla mia testa.

Respiro.

Riesco ancora a sentirla.
Ogni notte.
Ogni giorno.
Ogni ora.
Ogni volta che ti penso, sei lì con me. Ma quando allungo le mani per toccarti davvero, per averti con me, ti disintegri in mille pezzi.
Se le mie dita ti raggiungono, ti distruggono.
È quello che è successo in fin dei conti, no? 
Ti ho fatto morire io.
E adesso mi sbriciolo di nuovo nel pianto, anche io.
Di te rimane solo l'odore.
Su ogni cosa.
La mia macchina, i miei vestiti, il mio letto, il mio salotto. I miei capelli, la mia doccia, dove tante volte ci eravamo nascosti insieme e tu mi avevi accarezzato, la mia chitarra, i miei libri, i miei cd. È tutto impregnato di te.
Credo di impazzire.
Un giorno sono fuggito e sono andato a piangere sotto la pioggia, non potevo più sentire quell'odore. Non volevo più andare a casa, avrei solamente voluto scappare da te. Era straziante.
Poi ho ricordato quanto amavi la pioggia. Come la guardavi, quando cadeva fuori dalla finestra.
E mi sono accorto che non potevo andarmene da te. Non c'era nascondiglio, per me.
Tu eri e sei e sarai per sempre il mio mondo, Gee. Che ti piaccia o no. Che tu lo voglia o no.
Non puoi obbligarmi a cambiare pianeta.
Apparterró per sempre a te solo.
Distrutto te, rimane solo una menzogna.
Jamia.
La mia vita felice.
I bambini.
Avrò sempre malinconia del tuo corpo, della tua pelle, delle tue parole. Anche se andassi in un altro luogo, più bello, più accogliente, più pulito e felice, tu sei dove le mie radici stanno, tu sei la mia terra.

Sai, Gee, ti ho detto una bugia.
La scorsa volta ti avevo detto che non avrei bevuto più, che era l'ultima volta.
Non era vero.
Ho bevuto anche oggi.
Gira tutto, come una giostra infernale che adesso mi porta vicino a te e mi fa baciare di nuovo le tue labbra, ma che dopo so che mi strapperá violentemente da te di nuovo.
Mi dispiace di essere così debole.
Mi dispiace di non saper andare avanti da solo.
Mi dispiace di non essere in grado di mantenere tutte le promesse che ti faccio.
Non c'è nessuno, adesso.
Non ci sei tu, a portarmi via dall'oscuritá come facevo io.
Gee, andrò da Jamia, questo lo farò perché te lo devo.
E smetteró anche di bere, smetterò di cercare di avvicinarmi al tuo spettro. Mi sto ingannando da solo, mi sto facendo male.
Per questo smetterò.
Lo giuro.
Per dimenticarti, come avresti voluto, devo farlo.
Oggi però rimango qui.
Crollo su di te, scuoto il tuo corpo e grido.
Piango e ti bagno delle mie lacrime.
Puoi sentirmi?
Sei qui, vicino?
Tesoro, ti prego, resta accanto a me.
Se rimani sarò perdonato.
Puoi sentirmi?
Possiamo ancora fare finta e incontrarci di nuovo, far collidere le nostre labbra per l'ultima volta?
Cado sul tuo corpo.
Rimango in questo gelido abbraccio.
E ti amo, ti amo.
Non so più come urlarlo, non so più come dimostrarlo.
Vorrei andare avanti con la mia vita.
Se saresti qui dimenticherei ogni paura.
Potrei andare avanti con la mia vita.
Ma ti cerco più di quanto ti cercavo ieri.
Oh, sei così lontano.
Ti importa ancora di me?
Mi senti?
Riesci a sentirmi, riesci a sentire che piango per te?

  
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