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Autore: piglet    12/07/2016    5 recensioni
Inghilterra di fine ‘700, regno incontrastato dei pirati.
Una serie di coincidenze porterà nientepopodimeno che Daphne Greengrass, la figlia del potentissimo commodoro e la sua fidata dama da compagnia Hermione Granger a bordo de La Fenice, il Galeone pirata più famoso dei mari del nord. Resisteranno le due belle fanciulle in balia dei terribili pirati? E com’è che a Capitan Malfoy quella ragazza così saccente e petulante sembra tanto familiare?
Mappe del tesoro, battaglie all'ultimo sangue e canti pirateschi caratterizzeranno un’avventura che li trascinerà per tutti gli oceani.
[Pairing: Draco Malfoy/Hermione Granger; Blaise Zabini/Daphne Greengrass]
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Blaise Zabini, Daphne Greengrass, Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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The Pirate's Tale
Il racconto del pirata



 
Hermione era a dir poco sconvolta. Ormai era mesi che sperava di trovare risposte sul suo passato, ma mai avrebbe creduto di trovarle in una roccaforte dei pirati. Il lungo silenzio ricaduto sul gruppo venne interrotto da Zabini “Qualcuno vuole spiegarci che diamine sta succedendo?" chiese altalenando lo sguardo tra Hermione, Draco e Silente, con aria decisamente confusa.
“Andiamo in Sala Grande, così vi spiego quanto io stesso ho appena capito” disse Silente facendo strada “Sirius, vai a prendere i vecchi ritratti, credo sia doveroso fare alcune presentazioni”.
Tutto il gruppo si diresse in Sala Grande, mentre Sirius prese la direzione opposta. Entrarono in un enorme salone, sicuramente usato come refettorio per i ragazzi. Quattro lunghi tavoli coprivano tutta la lunghezza della stanza, e sul fondo, un quinto tavolo decisamente più piccolo degli altri era messo parallelo alla parete. Presero tutti posto sulle panche che circondavano il primo tavolo sulla destra, e il silenzio calò nuovamente sul gruppo, che aspettava pazientemente che Silente dicesse qualcosa.
“Mia cara ragazza, come ti ho detto, so il tuo nome perché ti ho riconosciuta. La mia era in fin dei conti solo una supposizione, ma data la tua reazione, direi essersi rivelata esatta”. Seduta tra Daphne e Draco, Hermione pendeva letteralmente dalle labbra dell’anziano bucaniere.
“Non appena Sirius sarà tornato coi ritratti, potrai verificare tu stessa” continuò Silente con tono gentile.
“Secondo i miei calcoli, e dato anche il tuo giovane aspetto, dovresti avere una ventina d’anni, giusto?”
“Hem sì, ne ho compiuti venti a settembre” rispose Hermione.
“Capisco. Allora, direi che il punto migliore da cui partire è l’inizio.
Una sera, poco più di vent’anni fa, il capitano della Fenice tornò a casa, dove trovò il cadavere della moglie. Scoprì inoltre che la loro bambina di pochi mesi era scomparsa. Trovò un biglietto, e capì che quel gesto orribile era stato opera del suo acerrimo rivale, il Capitano del Jolly Roger” raccontò Silente.
“Per mesi il Capitano ha portato avanti le ricerche per trovare la bambina, ma della piccola non c’erano tracce, tanto che immaginammo tutti il peggio”.
Senza essersene resa conto, Hermione aveva afferrato la mano di Malfoy sotto il tavolo, e la stava letteralmente stritolando.
“Tra l’altro, anche se non se ne accorse subito, sconvolto com’era, il Capitano si si rese conto che era sparito anche qualcos’altro”
“...un vecchio medaglione?” domandò Hermione tremante.
“Esattamente” rispose Silente con aria stupita.
“Ma questo vuol dire che lei è la figlia di–” esclamò Draco, forse ancora più scioccato di Hermione.
“Tonks e Malocchio, esatto” concluse per lui Silente.
“Malocchio, Malocchio Moody?” Domandò Daphne incredula.
“In persona” rispose Silente con un gran sorriso.
A quel punto Hermione svenne.
 
Quando si svegliò, Hermione era coricata su una panca di legno. Aveva fatto un sogno a dir poco assurdo, il vecchio pirata amico di Malfoy le aveva detto che era la figlia di Malocchio Moody, quello che con buone probabilità era stato il pirata più famigerato dei mari del nord. Per un attimo si guardò intorno disorientata. Poi riconobbe i volti di Ginny e Daphne guardarla allarmate.
“Oh si è ripresa!” esclamò la bionda vedendola svegliarsi.
“Come ti senti, Hermione?” domandò Ginny preoccupata aiutandola a sedersi.
“Un po’ confusa” ammise la ragazza tirandosi su “Cos’è successo?” domandò.
“Silente ti stava raccontando dei tuoi genitori” rispose Daphne, attenta a usare le parole più adatte, ma prima che Hermione potesse dare segni di averla sentita, Sirius entrò nella stanza accompagnato da un giovane ragazzo.
“Scusate se ci ho messo tanto, ma sta roba pesa una tonnellata!” disse appoggiando un pesante baule sul tavolo dove Zabini e Malfoy erano intenti a parlare a bassa voce.
Ma allora non era stato un sogno!
Con il cuore che le martellava nel petto, Hermione si avvicinò al tavolo, seguita da tutti gli altri. Aiutato dal ragazzo e da Theo, Sirius aprì il vecchio baule, e cominciò a tirare fuori alcuni ritratti impolverati.
“Immagino che prima ti riferissi a questo, Albus” disse il pirata passandogliene uno.
“Precisamente” confermò Silente afferrando una piccola tela rettangolare con una semplice cornice in legno.
“Mia cara, credo proprio tu debba vedere questo” disse il vecchio pirata porgendo la tela a Hermione seduta poco distante da lui. La ragazza la prese con le mani tremanti per l’emozione, e non appena la guardò, per poco non svenne di nuovo.
Capì immediatamente come mai Silente l’aveva riconosciuta al primo sguardo. La donna ritratta sulla tela era letteralmente identica a lei. Osservandola meglio, Hermione poté notare che in realtà avevano gli occhi diversi, mentre il naso e la bocca erano gli stessi. Anche i capelli non erano uguali: quelli della donna erano lunghi e quasi corvini, mentre i suoi erano decisamente più chiari. Nel complesso però, non c’era dubbio che le due donne fossero imparentate.
“Questo è–”
“Impressionante” concluse per lei Daphne, che aveva sbirciato il ritratto da dietro le spalle dell’amica “Siete identiche!”
“Ne avete per caso uno dove c’è anche mio…hem, Moody?” domandò poi Hermione rivolta a Sirius e Silente.
“Certo, guarda dovrebbe essere proprio qui” le rispose Sirius rovistando nel baule “Eccolo, questo è pieno di gente” le disse passandole una tela decisamente più grossa della precedente. In quella sua madre non c’era, ma riconobbe subito un Silente decisamente più giovane, e un Sirius bello da togliere il fiato. Insieme a loro c’erano molti altri uomini che sorridevano felici.
“Allora, questi sono Ramoso, Lunastorta e Codaliscia, erano i migliori in assoluto” spiegò Sirius con un sorriso nostalgico “loro sono i fratelli Prewett, erano una vera forza della natura…” disse indicando due ragazzi dai capelli rossi che ricordavano moltissimo i gemelli Weasley “ecco il vecchio Xeno Lovegood, matto come un cavallo, e Hagrid ” continuò mostrandole un uomo biondo vestito in maniera decisamente eccentrica vicino a un vero e proprio gigante con lunghi capelli scuri e una folta barba che gli arrivava fino al petto “E poi il Capitano e il Comandante. Lucius Malfoy e tuo padre, naturalmente” concluse il pirata. Lucius era alto, magro e portava lunghi capelli biondi. Suo padre era anche lui molto altro, ma decisamente più massiccio del suo comandante. Rispetto a sua madre, la somiglianza non era nemmeno paragonabile, ma Hermione ritrovò nel pirata i suoi stessi occhi, per quanto la definizione del quadro lo permettesse.
“Grazie mille” disse dopo qualche minuto, appoggiando il ritratto sul tavolo.
Non sapeva cos’altro dire. Era letteralmente senza parole. Lei, l’ordinaria e a tratti noiosa Hermione Granger era in realtà figlia del terribile Malocchio Moody? Se glielo avessero detto solo due mesi fa sarebbe scoppiata a ridere, ma dopo la rivelazione dei suoi genitori, e soprattutto dopo aver visto il ritratto di quella donna non c’erano dubbi che fosse tutto vero. Semplicemente assurdo. Lanciò di sottecchi un’occhiata a Malfoy, che in quel momento stava guardando il ritratto della donna con aria decisamente pensierosa.
 
Ecco spiegato perché aveva avuto la sensazione di conoscerla*. Era davvero identica a Tonks. Certo, non poteva ricordarsela, dopotutto era morta quando lui aveva poco più di un anno, ma quel ritratto doveva averlo visto almeno un milione di volte appeso nello studio di Malocchio!
E poi il suo nome! Ora che Silente aveva raccontato tutta la storia, ricordava distintamente come fosse vietato pronunciarlo in presenza di Malocchio. Suo padre gli aveva raccontato tutta la faccenda, ma lui non si era mai concentrato troppo sul nome, e aveva finito per dimenticarlo. Semplicemente assurdo. Un sorriso amaro gli comparve sul volto pensando a che reazione avrebbe avuto Malocchio vedendola lì, e chissà cosa avrebbe detto a lui…
 
Quando tutti si furono ripresi dalla grande notizia, fu il momento di rivelare la seconda. Fu così che i ragazzi raccontarono di come Blaise si imbatté in Hermione e Daphne, che notato il medaglione le costrinse a salire a bordo, e di come l’arrivo delle guardie li costrinse a partire. Malfoy ricordò di quando aveva scoperto che Hermione sapeva il latino e di come iniziarono le traduzioni. Raccontarono anche dello scontro con il Jolly Roger e infine dell’intuizione di Daphne.
“Davvero notevole” commentò Silente a racconto concluso.
Il pirata fece una pausa e poi aggiunse “Bè, direi che nessuno è mai stato più vicino al tesoro di voi in questo momento. Davvero un ottimo lavoro, ragazzi. Ma state in guardia. Come ben sapete, non siete gli unici sulle sue tracce, e il fatto che gli uomini di Riddle vi abbiano trovati deve servire da monito. Mi raccomando–”
“Vigilanza costante” risposero i ragazzi in coro, con Daphne e Hermione che li guardavano confuse.
 
Verso sera Silente fece fare alle ragazze un giro del castello, mentre il resto della ciurma si riposava o ingannava il tempo giocando a carte.
Sirius uscì dal castello e si diresse verso uno dei giardini sul retro. Dopo un po’ che lo cercava, trovò Draco appoggiato a una ringhiera intento a fissare il cielo.
“Eccoti finalmente” esclamò l’uomo quando gli si fu avvicinato abbastanza “Dovevo immaginare saresti venuto qui”
“Certe abitudini son dure a morire” rispose il ragazzo voltandosi.
“A che pensi? È tutto il giorno che non dici una parola”
“Diciamo che sono ancora un po’ scosso, ecco. Anche se poi ripensandoci sono un vero coglione. Cazzo è identica a Tonks, come ho fatto a non notarlo?”
“Sì, diciamo pure che sono due gocce d’acqua. Ma Draco, tu lei non l’hai mai conosciuta, è normale che non abbia visto la somiglianza”
“Vabbè Sirius, quel maledetto ritratto ce l’ho avuto davanti al naso tutta la vita praticamente!”
“Vabbè, ma lo sappiamo che lo sveglio della famiglia sono io” rise Sirius
“Allora possiamo stare sereni” rispose Draco con un sorriso.
“Perché mi cercavi, piuttosto? Solo per ribadire la tua arguzia?” domandò il ragazzo.
“Principalmente sì, per quello. No, scherzi a parte, sono venuto per parlare del Jolly Roger” il ragazzo lo guardò a metà tra lo stupito e il curioso.
“E cosa volevi dirmi del Jolly?” chiese, appoggiando la schiena alla balaustra su cui aveva le braccia fino a poco prima.
“Non credo che vi abbiano trovati per uno sfacciato colpo di fortuna” disse Sirius
“No, non lo credo nemmeno io” rispose Draco serio “e so cosa stai per dire, ma non ho davvero idea di chi avrebbe potuto tradirci”
“Hem senti, e cosa mi dici delle due ragazze?” domandò Sirius incerto
“Hermione e Daphne?!” chiese Draco incredulo scoppiando a ridere
“Sono serio! Pensaci un attimo. Sono anni che cerchiamo quell’ultimo fottutissimo medaglione e un giorno per puro caso compaiono queste due che magicamente ce l’hanno? E poco dopo che sono a bordo il Jolly Roger vi raggiunge?”
“Tu sei paranoico, ma ti senti? Sembri Malocchio!” rispose il biondo pensando all’assurdità di quella affermazione.
“Bè, se c’è un cosa che ci ha insegnato è che non si è mai troppo paranoici. Lui stesso si era fidato troppo e poi–”
“So benissimo cos’è successo. Non c’è bisogno che me lo ricordi, grazie.” lo interruppe Draco brusco.
“Appunto perché te lo ricordi, devi stare attento!” tentò di farlo ragionare Sirius.
“Affiderei alla mia ciurma la mia stessa vita. E Hermione non può assolutamente essere. È successo tutto in maniera troppo casuale per essere qualcosa di premeditato…e Daphne poi! È lei che ha scoperto le lettere. E poi scusa, insinueresti che quella di oggi è stata una sceneggiata? A me è sembrata abbastanza convincente, non trovi?” chiese il biondo.
“Magari ha scoperto solo oggi di essere la figlia di Malocchio. Da quel che ne sappiamo potrebbe essere stata cresciuta da Riddle in persona!”
“Rettifico, sei peggio di Malocchio” disse Draco “Guarda è più probabile che a tradirci sia stato Blaise piuttosto che Hermione!” aggiunse.
“Lo dici perché ne sei innamorato” sentenziò Sirius.
“Cos’è, hai parlato con Zabini?” domandò allora Draco tra l’esasperato e il divertito.
“No, mi è bastato guardarvi. Mi avete ricordato terribilmente Lily e James. E poi me lo hai appena confermato tu adesso non negandolo.” rispose Sirius, e con un’occhiata eloquente si congedò dal cugino, ma prima di entrare si girò nuovamente verso di lui “Comunque se ne sei così sicuro, mi fido. Però tieni gli occhi aperti, Draco. La posta in gioco è davvero alta” aggiunse prima di sparire all’interno del castello.
 
Su invito di Silente, i ragazzi si fermarono a cena. Neville diede una mano nelle cucine, e insieme a tutti gli studenti, i ragazzi si godettero un banchetto davvero delizioso, all’insegna di chiacchiere e risate. Gli unici di poche parole, furono Draco e Hermione, ognuno assorto nei propri pensieri.
Finita la cena, il gruppo si diresse verso il porticciolo, per tornare a dormire su La Fenice, che sarebbe rimasta in porto ancora qualche giorno, giusto il tempo di finire di sistemarla.
Dopo le ultime chiacchiere in cucina, tutti se ne andarono a letto, a anche Malfoy si diresse in camera sua.
Si fece un lungo bagno, anche se l’acqua era gelata, e si preparò per andare a dormire con tutta calma. Una volta finite le scuse per temporeggiare ulteriormente, andò a cercare Hermione.
“Sapevo ti avrei trovata qui” disse il Capitano entrando in biblioteca, dove un’Hermione seduta sul divano guardava senza davvero vederlo il ritratto che teneva tra le mani.
La ragazza sollevò lo sguardo dalla tela e gli rivolse un sorriso stanco.
“Sì, avevo bisogno distare un po’ qui. Sai, è stata una giornata piuttosto intensa” disse dopo qualche secondo di silenzio.
“Puoi dirlo forte, Granger. Ecco perché hai bisogno di riposare, vieni a dormire” le disse a metà tra un ordire e un consiglio.
“Sì hai ragione, devo avere un aspetto orribile” disse alzandosi.
“Non più del solito” rispose il Capitano prendendola in giro.
“Fai poco il furbo, Malfoy” rispose lei tirandogli un potentissimo pugno su una spalla.
“Ahia Granger! La mia spalla!” esclamò il ragazzo, portando la mano a coprire la parte colpita. La ragazza sbiancò.
“Oddio, scusa! Non volevo farti male!” disse mortificata, ma Malfoy scoppiò a ridere.
“A parte che mi hai colpito – se così si può dire – la spalla destra, e poi se anche mi avessi preso in pieno la ferita, non credo ci saresti riuscita. Forse un po’ di solletico, ecco” disse il biondo prendendola nuovamente in giro.
“Maledetto” disse lei pronta a tirargli un altro pugno, questa volta uno vero. Malfoy però le prese la mano, e stringendola nella sua le disse di nuovo “andiamo a letto, Granger” questa volta però non glielo stava ordinando, la sua assomigliava più a una richiesta. Hermione annuì e sempre tenendosi per mano, i due si incamminarono.
“È così strano” disse la ragazza interrompendo il silenzio che popolava i corridoi della nave. Senza bisogno che lo specificasse, Malfoy capì perfettamente a cosa si stesse riferendo.
Decisamente strano” confermò il Capitano aprendo la porta di camera sua.
Hermione entrò e appoggiò il ritratto di sua madre –che impressione– sul cassettone infondo alla camera.
“Anche se pagherei per vedere l’espressione di Malocchio nello scoprire che mi sono innamorato di sua fi–” resosi conto di cosa aveva appena detto, Malfoy si ammutolì di colpo.
A pochi metri di distanza, il cuore di Hermione fece una capriola.
I due si guardarono per quelle che sembrarono ore, con il Capitano che non era mai stato più a disagio in vita sua.
“Figurati la sua faccia nello scoprire che lei ricambia” disse Hermione avvicinandosi.
Fu il turno di Malfoy di avere un tuffo al cuore.
La ragazza gli sorrise dolce, e una volta raggiunto gli depose un tenero bacio sulle labbra.
Come risvegliatosi a quel tocco, il ragazzo la strinse a sé e approfondì il bacio.
Quella sera Capitan Malfoy, insieme al solito bacio della buonanotte, ricevette ben altro.








*: Dato che è passato un po’ di tempo, vi rinfresco la memoria. Qui faccio riferimento al Capitolo 8 – The Storm, quando il capitano vagabonda inquieto per la nave domandandosi come mai Hermione gli sembri familiare.






 


Note:
*Stupisce tutti – inclusa se stessa – con questo aggiornamento a dir poco fulmineo, battendo ogni suo record*
 
Buongiorno!
Sono proprio fiera di me, questa volta sono stata velocissima. “Ed era l’ora” potreste dire voi, giustamente!
Che dire, finalmente un po’ di spiegazioni e chiarimenti…per non parlare delle dichiarazioni poi! Sìsì, un capitoletto bello intenso direi, come la giornata di Hermione. Che Hermione fosse figlia di Moody lo sapevamo da lungo tempo, l’incognita era rimasta la madre. Confesso che non so se sono soddisfatta al 100% della mia scelta. Il fatto è che volevo mettere un nome noto, e non una sconosciuta a caso. Quindi ritengo doveroso fare un appunto: in questo contesto, Tonks non è cugina di Draco, e non ha tutti quegli anni di meno rispetto a Moody.
Nel complesso spero vi sia piaciuto.
Baci e a presto,
Piglet :)
  
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