EPILOGO  

 

E' passato ormai all'incirca un anno  e tre mesi dalla morte di Chloe, all'inizio è stata dura, molto dura, ero molto triste, poi per fortuna grazie a Warren e Melanie sono riuscita ad uscirne, ora non soffro più quando penso a Chloe, il tempo non cura le ferite ma aiuta a dimenticarle, a non pensarci, specie quando si h auna famiglia con la mia che fa di tutto per rendermi felice. Io e Warren ci siamo sposati col rito civile, Mark ha fatto da testimone a Warrene e Bob, il mio ex collega a me. Da allora la mia vita è riparta, a Natale ho scoperto di essere incinta del mio primo bambino,  beh, era ovvio che succedesse molto presto, io e Warren facciamo l'amore quasi tutti i giorni, quando gliel'ho detto è rimasto di sasso con la bocca aperta e poi mi ha abbracciato forte dicendo queste parole:

-Oh mio Dio Max, è una notizia bellissima, sarò papà per la seconda volta, ti amo, ti amo, ti amo, non potevi farmi regalo di Natale migliore. Hai sentito Melanie ? Presto avrai un fratellino o una sorellina ? Sei contenta ?-

-Siii.-

Melanie ovviamente era felicissima dell'arrivo di un nuovo membro nella nostra famiglia, di solito i bambini sono molto gelosi, ma lei no, lei ha voluto bene alla sua sorellina fin dal primo istante in cui è nata, l'abbiamo chiamata Chloe Katerine Graham. L'arrivo di Chloe è stata una benedizione per tutti, Warren è riuscito finalmente a lasciarsi alle spalle la sua depressione, ora si sente amato, è tornato gentile, spiritoso e disponibile con tutti, anche coi suoi sottoposti. A me invece ha fatto passare totalmente la tristezza per la morte di Chloe Price. La piccola Chloe ha i miei occhi e i colori dei miei capelli, per il resto è uguale al suo papà, lui è contentissimo di avere un'altra femmina, quando scherzando l'ho preso in giro dicendo:

-Warren, mi spiace ma sei capace solo di produrre bambine

Lui ha risposto:

-Meglio, almeno ho così un altra bellissima bimba da coccolare e spupazzare oltre a te e Melanie.-

La nostra vita scorre tranquilla e serena, oggi però sono molto in ansia, io e Warren siamo a Seattle, sto per rivedere i miei genitori, Warren mi ha convinta del fatto che loro meritano di sapere che sono viva e che hanno una nipotina, io però ho molta paura, che faranno ? Mi urleranno addosso ? Mi abbracceranno ? Se la prenderanno con Warren ?

Siamo davanti alla loro casa, la mia vecchia casa, Warren tiene per mano Melanie mentre io tengo in braccio Chloe, Warren cerca di tranquillizzarmi:

-Stai tranquilla Max e lascia parlare me, andrà tutto bene, ascolta, se non te la senti forse è meglio che aspetti in macchina con Chloe, io vado li con Melanie e poi ti chiamo okay ?

Annuisco:

-Va bene.-

Warren suona al campanello, alla porta vengono entrambi i mie genitori, dio come sono invecchiati, papà ha ormai i capelli e la barba grigi, per fortuna però sembrano in buona salute, Warren si rivolge a loro:

-Buongiorno signora Caulfield.-

-Warren, è un vero piacere rivederti, che cosa ti porta qui a Seattle ?

-Affari, dovevo venire qui per la presentazione del mio nuovo videogioco e avendo del tempo libero ho deciso di venirvi a fare una visita, l'ultima volta che ci siamo visti era l'estate di due anni fa.-

Mia madre si rivolge a Melanie:

-Ciao piccola Melanie, come sei cresciuta.-

-Grazie.-

-Ma entrate, non state qui sulla soglia.-

-Si, arrivo subito, un attimo solo, devo presentarvi una persone che è in macchina, ha dimenticato la borsetta-

MIo padre ridacchia mentre mia madre chiede incuriosita

-Chi ?-

-Mia moglie, la vado a chiamare, voi tornate pure dentro, io arrivo subito.-

-Oh ti sei sposato, non vedo l'ora di conoscerla, ti aspettiamo dentro, altrimenti la piccola prende freddo.-

Warren corre verso di me:

-E' il momento.-

Io esco dall'auto tenendo delicatamente Chloe che in questo momento sta dormendo e molto lentamente ci avviamo verso la casa, Warren dice:

-Signori Caulfield, vorrei presentarvi mia moglie Maxine Graham.-

Io entro lentamente nella casa, sono tesissima e dico la prima banalità che mi passa per la mente:
-Ciao mamma, ciao papà.-
Appena mi vede mio padre rimane a bocca aperta, è incredulo, mia madre invece si alza lentamente verso di me, mi scruta un pò, poi piangente mi fa una carezza sulla guancia:
-Oh mio Dio, non ci posso credere,questo è-è-è un miracolo Maxine tu-tu-tu s-sei viva, sei viva, credevamo che non ti avremmo vista mai più, e-e invece sei qui, è il giorno più bello della mia vita, avrai tante cose da dirci, e-e questa piccolina che tieni in braccio è-è-è forse tua...-
-S-si, lei-lei è Chloe Katherine Graham, mia figlia, nonchè vostra nipote.-
-Oh mio Dio, sono anche nonna adesso, è-è- bellissima.-
Ci sediamo tutti intorno nel salotto, è ora di raccontare tutto ai miei, e questa è la parte più dura di tutte:
-O-ora io e Warren vi raccontiamo tutto, ma-ma vi prego, promettetemi di non arrabbiarmi.-
-Come potremmo arrabbiarci, sei tornata.-
Io e Warren raccontiamo per filo e per segno tutto quello che è accaduto dopo il tornado, escludendo ovviamente tutto quello annesso al mio potere di viaggio nel tempo:
-....e questo e tutto, mamma, papà, spero che potrete perdonarmi per tutto il dolore che vi ho causato, i-io ero solo una ragazzina immatura e....-
-Max, quel che è passato è passato, anche per te non deve essere stato facile dopo tutto quello che hai passato...comunque l'importante è che tu sei viva e sei tornata qui da noi, io e tua madre non siamo arrabbiati, siamo felici che tu sia tornata....-
Mio padre fa un pausa e poi si rivolge a Warren:
-Warren, grazie, grazie mille, tu hai riportato a casa mia figlia, non potrei essere più felice di avere un genero come te.-
-Grazie signor Graham.-
-Chiamami Ryan.-
Finalmente posso respirare è andata bene:
-Ma dimmi Max, che lavoro fai ? Sei riuscita a diventare una fotografa ? Era il tuo sogno ?-
-No,ora mi rende appagata e felice semplicemente essere moglie e madre, le foto le scatto solo per immortalare i bei momenti della mia famiglia.-
Mia madre sorride:
-Sono felice di questo Maxine, ti sei presa cura di questa bambina come se fosse tua, a proposito...Melanie ora chiamami pure nonna e stasera vi fermerete a cena-
-Posso veramente chiamarti nonna?-
-Ma certo.-
Melanie sorride, tutti sorridiamo, ora che ho chiuso anche l'ultima cosa rimasta in sospesa sento che la mia vita ha preso i binari giusti, quelli della felicità, quelli che credevo di aver smarrito tanti anni fa, Warren mi da un bacio sulla guancia e mi chiede:
-Sei felice ?-
-SI e tu ?-
-Si anch'io.-

 

 

FINE