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Autore: Dharkja    12/07/2016    2 recensioni
È una calda sera di Luglio del 2008, i Tokio Hotel arrivano a Modena il giorno prima della loro l'esibizione. Bill non aveva mai creduto nel colpo di fulmine, ma l'incontro del tutto casuale con Giulia sarà in seguito, una piacevole e lenta scoperta di sentimenti inaspettati. Gli impegni con la band lo porteranno in giro per il mondo, ma lui non scorderà quella ragazza che diventerà pian piano una dolce ossessione portandolo all'irrefrenabile desiderio di volerla incontrare nuovamente.
Genere: Fluff, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bill Kaulitz, Georg Listing, Gustav Schäfer, Tom Kaulitz
Note: Lemon, Lime, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti
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10 Luglio 2008

Modena

Parco Ferrari

Nemmeno Modena fu graziata dall'afa come il resto delle città italiane quell'anno, che continuava a farsi sentire nonostante fossero le nove di sera e non c'era stata scelta migliore, come quella di passeggiare nel parco con la sua migliore amica, per godersi un po' di fresco pensò Giulia; d'altronde era luglio e non si poteva pretendere diversamente

A quell'ora, il sole aveva raggiunto quasi l'orizzonte ormai: i suoi raggi filtravano debolmente tra le fronde degli alberi che, come sagome nere, si stagliavano contro quel cielo infiammatosi di rosso intenso e oro; il frinire dei grilli accompagnava quel magico rituale del calar del sole mentre il profumo di gelsomino si era sprigionato dai cespugli lungo il sentiero, inebriando quella calda aria estiva

"Mi riesce difficile credere che abbiamo finito con l'esame di maturità, stava diventando un incubo." disse sospirando Giulia

"effettivamente...comunque il tempo è volato....., anche se a settembre iniziano i corsi all'università. Preferisco non pensarci! Non sembra vero che sono passati già cinque anni da quando siamo arrivate qui....." osservò l'amica

"Il tempo vola!!ricordi? Io avevo un po' di paura, abituata a Maiori, a casa coi miei......Modena, mi sembrava chissà che....la nostra città era così piccola in confronto. Tu ti eri abituata fin da subito."

"dai, dobbiamo ammettere che Mirko ci ha aiutate parecchio, aveva la responsabilità di fratello maggiore, nonostante il suo lavoro con i turni massacranti. E' un angelo!"

Giulia sorrise, sapeva che ad Elena piaceva. E poi la divisa da ufficiale dei carabinieri contribuiva a renderlo ancora più affascinante ai suoi occhi .

"dobbiamo tentare quella selezione, nel modo più assoluto, ci tengo troppo" disse Giulia destandola dai suoi pensieri

"sei decisa? E con l'Università?"

"Perchè ci hai ripensato? L'Università non mi preoccuperebbe. Se anche dovessero prendermi, nel tempo libero potrei continuare a studiare."

"No, è che non vorrei ritrovarmi con un mucchio di cose da fare, ....Comunque l'idea di passare la selezione mi piace anche se quando vedevo i turni di lavoro di mamma, mi venivano i brividi. Praticamente non c'era mai acasa . Fare l'hostess ha i suoi lati negativi" fece una smorfia"ma anche positivi: sei sempre in giro e vedi tante realtà e non credo sia poco"

"sarà faticoso, ma vuoi mettere? Giri, vedi posti nuovi, nuove realtà. Sarà un lavoro stressante, ma molto stimolante. Anche se per adesso non vedo l'ora che arrivi dopo domani così l'unica cosa che vedremo sarà casa nostra e ed il nostro mare!"

" Ti prego, non iniziare con le tue crisi di nostalgia già da adesso, che due giorni così vogliono passati" le disse l'amica ridendo

"come, non ti manca il mare....amalfitano??" le disse con finto tono meravigliato

Elena si mise a ridere"Vieni" le disse mentre si alzava dalla panchina "passeggiamo?L'aria ha smesso di tirare ed inizio ad avere caldo"

S'incamminarono lungo il vialetto alberato, i lampioni stavano iniziando ad accendersi: Giulia aveva sempre pensato che l'estate fosse il periodo migliore per ammirare la natura, perché dava sfogo alla sua più viva creatività in un modo inimmaginabile.

Avevano fatto pochi passi, quando improvvisamente, percepì qualcosa far pressione dietro le sue cosce. Non sapendo di cosa esattamente si trattasse però,lanciò un piccolo urlo per lo spavento e finì per strattonare così l'amica che di rimando si agganciò alla sua lunga chioma castana:

" ma che diavolo è ..."disse con impeto e senza finire la frase, si trovò davanti un cane di media taglia che scodinzolava senza ritegno

Da lontano videro quattro individui, due dei quali andare verso di loro a passo molto veloce e chiamando a gran voce la loro bestiolina. La prima cosa che saltò agli occhi di Giulia è che indossavano vestiti fuori luogo per quella stagione: erano molto coperti, portavano dei berretti con la visiera calata fino agli occhi ed occhiali da sole nonostante la luce, a quell'ora della sera, fosse ancora sufficiente.

Gli altri due restarono ad una certa distanza.

"Scotty, vieni qui..!"disse il più basso dei due, ma il cane non ne voleva sapere di eseguire gli ordini e continuava a saltare su due zampe intorno alle due ragazze.

" Ah così ti chiami Scotty.... vieni Scotty" disse Giulia tranquillizzatasi e provando ad avvicinare il cane per accarezzarlo

"ciao e scusateci!"esordì il ragazzo che le aveva raggiunte insieme all'altro giovane "non parliamo l'italiano ma un po' d'inglese, speriamo di capirci"disse mentre cercava di afferrare il cane per mettergli il guinzaglio"ehm.....lui comunque si chiama Scotty"

"Nessun problema, l'avevamo.....-intuito-" disse Elena con fare spiritoso "comunque capiamo e parliamo l'inglese" aggiunse

"Purtroppo non abbiamo molto tempo per lui e non è abituato in quest'ultimo periodo a correre libero per i parchi, quindi non gli sembra vero quando gli capita.... se poi vede delle belle ragazze , beh, allora si agita ancora di più..." disse sorridendo mentre il cane era riuscito a liberarsi dalla sua presa scappando verso il prato

" ah...." osservò subito Elena ......."Non è abituato al genere femminile?!?"chiese divertita

I due ragazzi risero ed il più basso osservò "si certo, è abituato, ma dipende dalle ragazze che gli gravitano intorno" puntualizzò facendo l'occhiolino. Portava una coda alta con dei rasta biondo scuro che gli cadevano lungo le spalle.

"allora Scotty  è viziato.....e chi lo ha viziato?" chiese Giulia,, con tono provocatorio, facendo scorrere lo sguardo prima su uno e poi sull'altro ragazzo

"non guardate me"disse sorridente ed agitando le mani in segno di diniego, il giovane più alto "da questo punto di vista, è lui il responsabile"indicando il suo amico

A quel punto tutti risero

"di dove siete?"chiese Elena poco dopo

"Siamo di Amburgo."rispose mordicchiandosi il labret piercing "Comunque" continuò"non gli capita spesso di girare così per i parchi. Non avendo visto nessuno nel viale lo abbiamo lasciato libero, poi da dietro la curva siete uscite voi e lui è corso nella vostra direzione, voleva giocare....ci dispiace"

"nessun problema, non è successo nulla..ma che razza è?."chiese Giulia che per un istante si era voltata a guardare il ragazzo più alto

"è un incrocio tra Doberman e Labrador" le rispose quello sorridente, mostrando dei denti bianchissimi e leggermente storti sul davanti

In realtà, si era già accorta, che lui la stava osservando tutto il tempo da quando si erano avvicinati;

"scusateci davvero,"continuò lui "se il cane ti ha rotto i pantaloni possiamo ricomprarteli..."

A quel punto realizzò di doversi effettivamente controllare i leggings che aveva addosso e nell'atto di voltarsi, con la coda dell'occhio vide l'amica mettersi la mano in bocca per mal trattenere quella che doveva essere un sorriso o peggio una risata. Quella scena non le fu di conforto ed arrossì lievemente

Non ci volle molto ad accorgersi che si erano sporcati con le zampate della bestiola, ed in effetti un piccolo strappo si era aperto proprio dietro la coscia destra , lasciando intravedere un lembo di pelle abbronzata,rimaneva....solo la seccatura di doverseli ricomprare.

"non abbiamo la scatola dell'ago e filo" disse il più basso ridendo

"lasciatelo perdere,non sa nemmeno cosa sia un ago da cucire...." precisò l'amico col sorriso sulle labbra " figuriamoci se dovesse mettersi a cucire..."

Le ragazze sorrisero

" ci mancherebbe che mi faccia un vaglia dalla Germania per questo...non è successo nulla,grazie per la gentilezza e disponibilità.." disse Giulia

"comunque scusateci ancora, il nostro Scotty è irruento....e quando è libero, finisce sempre per combinare guai....." disse il ragazzo dai capelli più chiari

" siete qui in vacanza?" gli chiese incuriosita Elena.

"siamo qui per lavoro,giriamo parecchio per la verità. Veniamo spesso in Italia, ci piace molto, poi si mangia bene e le ragazze sono famose per essere belle"

"sei tutta la sera che lo ripeti" gli fece notare l'altro

Risero di nuovo

"è evidente che ha una predilezione per il sesso debole......e comunque ecco i nostri tratti distintivi...pizza, mafia e belle donne. Siamo famosi in tutto il mondo." osservò divertita Giulia voltandosi verso l'amica

I due ragazzi non parevano aver colto quella battuta.

"di cosa vi occupate?'" chiese Elena, subendo lo sguardo truce di Giulia

"lavoriamo nell'ambito della musica" la informò il più alto

"si, siamo tecnici dei suoni" si affrettò ad aggiungere l'amico

"già....tecnici dei suoni...." disse di rimando l'altro mentre lo guardava divertito

Giulia incrociò lo sguardo dell'amica: avevano capito che stavano scherzando tra loro e che un po' le stavano prendendo in giro

" suoni eh?" disse Elena

"confermo, è lui l'esperto dei suoni. Non è semplice come lavoro, ci vuole molto impegno, anche se lui non ne mette poi così tanto!" sentenziò il più alto, facendo così ridere l'amico.

I giovani diedero uno sguardo fugace alle due persone che erano rimaste a distanza

"ci ha fatto piacere scambiare due parole con voi, noi dovremmo andare, siamo un po' di fretta ....." era un po' titubante ed aggiunse "comunque... , non ci siamo nemmeno presentati, io mi chiamo Tord e lui è mio fratello Brand" ma lo disse sempre con quel tono divertito tanto che Giulia si convinse che avesse qualche tick o qualche altro problema

"Tord, certo...."osservò con tono poco convinto l'altro

"Io mi chiamo Elena, Elena Madè e lei è la mia amica Giulia ........" disse porgendo la mano al più basso

"Giulia?....." chiese l'altro stringendo la mano di Giulia

"Armani"

La stretta fu molto delicata da parte del ragazzo e Giulia notò che aveva delle dita affusolate con le unghie smaltate di nero. Questo la sorprese

"Armani....." le disse "...lo stilista? è molto famoso..." osservò mentre lei mollava lentamente la stretta e così dicendo si spostò leggermente più vicino a lei, mettendosi di fronte alla luce del lampione. Lei potè osservarlo velocemente: era molto alto, probabilmente oltre il metro e ottanta. La colpirono i tratti di quel viso perchè  erano marcatamente femminili. Quell'aspetto contrastava nettamente con la sua voce che era chiaramente maschile

" Si....ma non siamo parenti...magari !" rispose sorridendo

Scotty nel frattempo si era messo a pascolare felice nell'erba, ma fu richiamato subito all'ordine dai suoi padroni che dovevano ora congedarsi; questa volta il cane ubbidì.

Nel salutare, il ragazzo più alto fece un timido sorriso a Giulia che contraccambiò.

Il commiato fu veloce ed i ragazzi s'incamminarono per raggiungere gli altri due individui; il gruppetto proseguì al lato opposto del sentiero rispetto a quello dove Giulia e Elena si erano avviate.

Quando Bill si voltò un istante per guardarle allontanarsi, l'oscurità era scesa così velocemente che nemmeno la luce dei lampioni fu sufficiente a far distinguere le loro sagome








 

"Tord e Brand" disse Bill a voce bassa per non farsi sentire dai guardaspalle "scelta peggiore non poteva venirti in mente!!! E poi credo tu abbia dato l'aria di un pervertito, mi sono sembrate turbate con quelle mezze allusioni sulla storia delle belle ragazze e dei suoni, chissà a che suoni ti riferivi poi, come se non si sapesse........"

Tom rise di gusto "era un modo per......tenere allegra la conversazione diciamo e poi perché pervertito?" a quell'osservazione del gemello, lui rise nuovamente "non pervertito, correggi il tiro fratello....divertito semmai....abbiamo conosciuto due ragazze bellissime che non sapevano chi fossimo.....questo per me è davvero figo...quando capiterà mai più?"

"è sempre la modestia che ti contraddistingue. Sei così famoso che non esiste essere al mondo che non ti conosca" gli disse Bill fissando il lastricato in pietra sotto ai suoi piedi, mentre camminava veloce accanto a lui

"comunque è vero: le italiane sono davvero, ma davvero molto belle. Oppure è stato il destino a volere che quelle belle venissero incontro a noi. Vedi? Sono loro che ci cercano" osservò Tom "tu preferisci la bionda o la mora?"

"ci siamo, adesso inizi con le tue idiozie. Mi chiedo come mai non le abbia dato il tuo numero di telefono" sentenziò il fratello alzando gli occhi al cielo

"Non scherzare troppo.L'idea mi era balenata, ma il tempo non sarebbe stato dalla mia parte. E credo che avrebbe fatto comodo anche a te avere il loro numero di telefono. Allora?"

"Allora cosa?"

"la bionda o la mora?"

"che cosa cambia, tanto non le vedremo più" disse con un tono che non convinse il fratello

"ehi, non mi dire che hai già nostalgia dell'Italia?"

"ma cosa dici! Come se fosse la prima volta che ci capita di parlare con delle belle ragazze"

"Si, è vero...ma sai anche che raramente possiamo fare una cosa simile in un contesto....normale come questo e poi non ne potevo più di stare chiuso in albergo a guardare film con Gustav e Georg. Ammettilo: ho avuto un'ottima idea venir qui. Siamo stati fortunati che non ci sono saltate addosso"

" ancora con la modestia e privo di amor proprio, tu" osservò Bill

"pensa se ci avessero riconosciuto...." continuava a provocarlo

"ma con tutta questa roba addosso, chi vuoi che ci avrebbe riconosciuto?"

"le nostre fans sanno essere spietate, ci riconoscerebbero anche da un dettaglio"continuò nell'intento

"bene" disse Bill "allora abbiamo appurato che queste due ragazze non sono nostre fans"

Tom si mise a ridere

"e comunque, non mi hai ancora risposto"

"su cosa?" chiese Bill

"quale delle due preferisci.....ma non sprecare fiato, posso farlo io al posto tuo"disse mentre la guardia del corpo stava aprendo la portiera del fuori strada per farli salire

"si vedeva lontano un miglio"

"cosa, si vedeva lontano un miglio?"

"che preferivi la ragazza mora" sentenziò "L'ho capito subito."

Lui sorrise e Tom interpretò quella reazione come una conferma alla sua impressione; voltò lo sguardo verso il finestrino e guardò le luci della città scomparire velocemente. A quel punto sorrise nuovamente e ci fu un lungo silenzio

"Tom" disse ad un certo punto voltandosi verso suo fratello" credi che una persona ci possa attrarre fortemente fin da subito? Intendo, anche dopo pochi minuti che uno ci ha parlato? Tu credi veramente possa accadere una cosa simile? Io non ci ho mai creduto più di tanto, sai quanto sia diffidente per natura. Ma adesso non ne sono più così convinto"

"Sapevo che mi avresti fatto questa domanda, era solo questione di tempo. Ti guardavo sai? L'hai fissata tutto il tempo. E non si guarda così una cosa se non piace. Comunque credo che tu abbia già la risposta. Stai solo cercando una conferma" dopo una pausa gli disse "questo fatto ha un nome e sai qual'è?"

Il fratello alzò il sopracciglio in attesa che continuasse

"colpo di fulmine"

La strada in direzione dell'albergo era buia, solo a tratti quell'oscurità era squarciata dai fari di qualche macchina che procedeva lungo la carreggiata.

C'era così tanto contrasto tra la quiete di quel cielo estivo stellato e il susseguirsi ininterrotto di sensazioni che lo stavano travolgendo.

Bill si girò nuovamente verso il finestrino: il vetro rifletteva l'immagine del suo viso sorridente; non si era nemmeno accorto di esserlo per la verità;aveva ancora nelle narici il profumo di quella passeggiata e negli occhi l'immagine di quell'incontro inaspettato; si perchè trovarti davanti lei improvvisamente ed accorgerti, come mai ti era capitato prima, che il mondo attorno a te sembrasse scomparire come d'incanto,poteva essere solo definito così, inaspettato.

"E' in assoluto la più bella ragazza che abbia mai incontrato" disse al fratello "ma tanto che importa averlo pensato? dopodomani non saremo già più qui......." e quasi si vergognò per essersi lasciando andare a quella confidenza spicciola  





 

Vi ringrazio anticipatamente nel caso leggiate questo capitolo
Mi farebbe piacere ricevere vostri commenti
A presto!

Cit (Robert Burns) Disclaimer
: Con questo mio scritto, pubblicato senza alcuno scopo di lucro, non intendo dare rappresentazione veritiera del carattere di queste persone, nè offenderle in alcun modo

 
   
 
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