Serie TV > Merlin
Segui la storia  |       
Autore: Fantasy090    13/07/2016    4 recensioni
Artù Pendragon viene costretto, volente o nolente, ad accompagnare sua sorella Morgana ad acquistare l'abito perfetto per il suo matrimonio. L'ennesima scocciatura. Ma cosa succederà quando farà la conoscenza del misterioso (ed adorabile) sarto della prestigiosa boutique? Sarà amore a prima vista, o...?
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Galvano, Merlino, Nimueh, Principe Artù, Un po' tutti | Coppie: Gwen/Lancillotto, Merlino/Artù
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
say yes to the dress(maker) cap 2

Morgana Pendragon non si riteneva affatto la Strega che il suo fratellino idiota amava dipingere agli altri.

Certo, era conscia che i suoi modi in apparenza sbrigativi e la poca pazienza (un marcato tratto di famiglia) si scontravano non poco con l’idea che le persone si facevano di lei alla prima impressione, ma, a parte questo, il suo carattere la rendeva ciò che era e dunque, in quei rari momenti in cui si chiedeva se fosse stato meglio cambiare un poco le proprie manesche abitudini, scrollava semplicemente il capo, ribadendosi di non fare la sciocca.

Suo padre soleva ripeterle bonariamente, ma forse anche con un po’ di preoccupazione, che se avesse continuato a trattare le persone come rocchetti di filo (girandoli e rigirandoli a propria convenienza) sarebbe rimasta zitella a vita.

Morgana allora sorrideva in quella maniera affascinante e terribile e rassicurava il genitore su quanto difficilmente questo sarebbe accaduto.

La sua popolarità a quel tempo non faceva che salire e ciò le assicurava costantemente la correttezza delle sue scelte.

Diversi anni più tardi, con tra le mani una laurea in giurisprudenza, un ottimo impiego da avvocato, ma ancora nessuna storia seria, la ragazza iniziò a convincersi che in fondo gli uomini erano qualcosa di inutile.

Morgana giunse quindi alla conclusione che fosse meglio usarli come semplice distrazione e concentrarsi su proprio lavoro, che rappresentava un traguardo decisamente più esaltante.

Inaspettatamente fu proprio il suo più che celebrato lavoro a rigirare nuovamente le carte in tavola.

      

                       § § § § O § § § §

 

-Maledizione… Morgana, razza di stregaccia, cosa diavolo credi di fa…- provò ad urlare Artù.

Sfortunatamente le sue proteste vennero prontamente soffocate dal bianco tappeto peloso, mentre sua sorella, piantatogli un tacco a spillo tra le scapole, lo utilizzava come passerella per presentarsi alla commessa.

-Morgana Pendragon, piacere. Ho un appuntamento con Alice per le 10.15- informò frettolosamente.

-C…certo, la signora Alice la sta aspettando. Prego, mi segua.- la invitò l’inserviente. Ad Artù lanciò un’occhiata dispiaciuta prima di precedere la cliente.

-Morgana, dove credi di andare?! Non abbiamo ancora fin-umphf-

Il tacco a spillo lo rispedì di nuovo tra la candida peluria sintetica interrompendo le proteste.

Quando Artù riuscì finalmente a sollevare nuovamente il capo la sorella era scomparsa tra gli enormi corridoi carichi di vestiti.

Un gruppo di ragazze piene di sacchetti, vedendolo steso a terra, gli girò al largo, affrettandosi verso l’uscita secondaria.

Maledetta strega! Ma gliel’avrebbe pagata.

-Ehm, si sente bene?- chiese una voce.

Ma Artù, preso dalle sue minacce mentali, la ignorò bellamente.

-Uhm…signore?-

Gliel’avrebbe fatta vedere lui. Altro che matrimonio perfetto! L’unica cosa perfetta sarebbe stata la sua vendetta. Oh ,si!

-Ehi, mi sente?!-

Povero Leon. Quella strega doveva avergli fatto un incantesimo, altro che “colpo di fulmine”. Ma ci avrebbe pensato lui a liberarlo, questo era certo…

-SIGNORE!-

-COSA C’E’?!?- urlò il biondo, spazientito per essere stato interrotto mentre progettava ritorsioni contro Morgana.

Alzò il volto da terra giusto per incontrare uno sguardo talmente blu che per un attimo credette di aver avuto un abbaglio. Lenti a contatto, per forza. Non poteva esistere uno sguardo del genere. La bocca semi spalancata non aiutava a nascondere il suo stupore.

-Potrebbe smetterla di sogghignare come un pazzo isterico sul pavimento. Sta facendo scappare le clienti!- riprese la voce, irritata.

Apparteneva ad un ragazzo incredibilmente pallido. Le mani, strette sui fianchi, non facevano che accentuarne la magrezza.

Il volto, dagli zigomi piuttosto accentuati, era leggermente alterato, come se stesse sgridando un bambino che fa i capricci.

Non era nulla in confronto ai momenti peggiori di Morgana, quando smetteva di urlare e diventava improvvisamente impassibile e sapevi che la fine (la tua) era arrivata.

Ciononostante Artù si ritrovò ad arrossire in modo del tutto inappropriato per essere stato ripreso come un discolo.

L’imbarazzo, comunque, durò solo un attimo.

-E’ così che trattate i vostri clienti?- chiese duro. Il fatto di essere effettivamente dalla parte del torto non era poi così fondamentale. Più importante, chi diavolo era quel ragazzino? Di certo qualche strana creatura di quel posto assurdo. A giudicare dalle orecchie si avvicinava decisamente ad un folletto.  

-Solo quelli che si comportano come dei fuori di testa- rispose l’altro senza battere ciglio.

Strano e pure impertinente. Perfetto. Artù aveva proprio voglia di litigare con qualcuno.

L’ultima settimana era stata deleteria per i suoi nervi. Tra i battibecchi con suo padre e i preparativi per il matrimonio del suo migliore amico (ah, già, e anche di sua sorella), la poca pazienza che aveva conservato fino quel momento era sfumata in un attimo.

-Sono certo che il suo superiore non sarà felice di ascoltare le mie rimostranze verso di lei. Non è forse vero il detto che “il cliente ha sempre ragione”?- provocò alzandosi in piedi con un gesto fluido.

Il ragazzo sembrò irritarsi ancora di più a quell’insinuazione.

Bingo! Le minacce di lamentela funzionavano sempre. Il pensiero dei prossimi tentativi del ragazzino per fermarlo sarebbero stati esilaranti. 

Si diede mentalmente il cinque. Già poteva sentire la sua pace mentale ricomporsi lentamente.

-E io sono certo che lo sarà ancora meno quando saprà il motivo delle mie, di rimostranze. O forse ha qualche buona ragione per spiegare la sua persona sul tappeto di pelliccia sintetica dell’entrata. Per quanto mi riguarda, sono piuttosto curioso...- concluse contro ogni aspettativa il ragazzo. Un luccichio divertito in quegli occhi assurdamente blu.

Lenti a contatto, Artù. Semplici lenti a contatto, non farti distrarre.

Stava cercando di rimettere in piedi una buona strategia oratoria quando una voce interruppe la discussione richiamando il ragazzino nel laboratorio di sartoria.

-Merlino, dove sono i bozzetti per la signora Grace?-

Il giovane sospirò passandosi distratto una mano tra i capelli nerissimi. Artù rimase per un istante incantato osservando le lunghe dita pallide accarezzare le ciocce scure.

Concentrazione, Artù!

-Solo un attimo Elena!- gridò quello di rimando.

Poi, volgendosi ad un Artù ancora in stand by, riprese. -La prego di uscire, o, se sta aspettando una persona di accomodarsi in sala d’attesa.- ordinò veloce –Dopotutto, qualcuno potrebbe scambiarla per uno stalker.- aggiunse, cercando di nascondere quanto l’idea lo divertisse.

-Merlino, ti prego, è urgente!- lo richiamò Elena.

E prima che Artù potesse anche solo pensare ad un commento acido per controbattere, lo strano, impertinente ed irritante ragazzo che popolava l’oscura selva di stoffe bianche scomparve com’ era apparso. 

 

                             § § § § O § § § §

 

Quando Morgana tornò verso l’entrata trovando un Artù ringhiante e pieno di peli si chiese se questa storia del matrimonio non stesse portando suo fratello ben oltre la sua già precaria sanità mentale

Mal che vada lo lascerò al canile pensò divertita, mentre trascinava il fratello borbottante fuori dal negozio.

-Prossima tappa: fioraio!- canticchiò allegra.

Artù, legato strettamente al sedile da una cintura, gridò internamente tutto il suo orrore.

   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Merlin / Vai alla pagina dell'autore: Fantasy090