Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: lunaticaNachi    14/07/2016    1 recensioni
Dopo la seconda guerra magica, lentamente maghi e streghe ricominciano la loro vita. Questa volta vedremo ad Hogwarts una nuova ragazza che farà amicizia con due personaggi che diventeranno il centro del suo mondo.
In questa storia Il lupo (avrete sicuramente capito chi è) non è stato ucciso nella guerra e accompagna suo figlio nella scuola in cui insegna.
E' la prima storia che scrivo, siate clementi, accetto consigli e critiche costruttive. Perdonatemi se in alcuni capitoli sarò un po' prolissa ma quando mi metto a scrivere non mi fermo più.
Genere: Fluff, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Remus Lupin, Teddy Lupin, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Nuova generazione
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo 8: mi dispiace
Julie continuava ad accarezzargli la testa. L’aveva baciata. Si, non sapeva cosa stava facendo, pensava di star baciando sua moglie ed era in preda alla febbre, ma l’aveva baciata, no?
Passarono 2 minuti buoni e Teddy tornò con Madama Chips al suo fianco. “Lumos”, Teddy vide Julie seduta sul letto con una mano sulla fronte di suo padre, quella scena avrebbe dovuto essere normale ma qualcosa lo turbava.
Madama Chips portò via il professore facendolo librare a mezz’aria come Lumacorno aveva fatto col Serpeverde a settembre. Il percorso per l’infermeria fu piuttosto lungo dato che dovevano prendere solo corridoi deserti e di certo il borbottio continuo di Madama Chips (Ma insomma, doveva venire subito da me. Cosa pensavate di fare voi. Perché il professore non mi ha detto nulla ) non rendeva la strada più sopportabile.
 
Quando arrivarono in infermeria Julie mise un braccio intorno alle spalle di Ted che sembrava essersi rimpicciolito ed aveva il volto nascosto sulla spalla di lei. La campanella suonò. “Su, c’è Incantesimi” Julie lo portò via con sé.
 

Qualche giorno dopo
Il professore si era quasi completamente ripreso. Era sabato mattina e Julie andò a trovarlo, nel pomeriggio l’avrebbero dimesso. Le vacanze di natale si avvicinavano e le lezioni erano finite.
“Dov’è Teddy?”
“In punizione. Ieri a Trasfigurazione hanno fatto commenti poco gradevoli e lui ha lanciato la fattura mangialumache”
“Cosa gli stanno facendo fare?”
“Sta lucidando le coppe di Quidditch vinte dai Grifondoro”
“Benedetto ragazzo, non capisco perché si comporti così. E’ sempre stato educato e gentile”
“Beh, hanno detto una cosa veramente brutta. Avevo già la bacchetta alzata quando la professoressa ci ha interrotto, per fortuna non sono in punizione anche io.”
“Cosa hanno detto? Qualcosa su di lui … o me?” si rattristò molto. Nessuno sapeva della sua condizione ma il castello aveva occhi e orecchie.
“No, no, sempre insulti contro di me.” Mentì lei. “Jorkins non ha raccontato mai a nessuno che lo avevo conciato io in quel modo, ma tra un po’ sapranno con chi hanno a che fare”
“Oh no, non ti azzardare sai o dovrò togliere parecchi punti a Grifondoro”
“Eddai, guardi cosa le ho portato” Julie cacciò dalla tasca una stecca di cioccolato al latte senza farsi vedere da madama Chips.
Mangiarono e chiacchierarono per un po’, ma Julie voleva arrivare a una domanda, quella domanda. Non ce la faceva più ed allora parlò.
“Quando era in camera sua, il giorno dopo la luna piena, si era accorto che c’eravamo anche noi?” Julie era diventata rossa ed il cuore le batteva forte.
“Più o meno, ogni tanto mi svegliavo e vedevo ombre confuse.”
Julie non era più sicura di voler continuare, ma doveva.
“Ecco, lei, lei ha iniziato ad agitarsi e mentre Ted non c’era mi ha baciato” ci fu un secondo in cui il cuore di Julie stava per uscirle dal petto ed andare a farsi una passeggiata e le mani le tremavano così forte che le dovette nascondere sotto il maglione.
“Oh, mi dispiace” ecco, l’aveva detto. Non era stato un bacio volontario. Era ovvio. Julie lo sapeva ma si sentiva lo stesso una stupida.
“Ma almeno ti è piaciuto?” continuò il professore.
Quella frase proprio non se l’aspettava. Alzò la testa e lo vide, bello come mai prima, con un paio di graffi sul volto e le fasciature sulla gamba. Arrossì ancora di più, ma vedendolo sorridere prese anche lei tutto con più leggerezza. “Sì”.
 
 
Il giorno dopo Julie e Lupin passeggiavano al limitare della foresta proibita. Ted quella mattina stava lucidando le coppe Tassorosso, di meno rispetto a quelle Grifondoro ma ugualmente sporche.
“Non hai detto nulla a Teddy, vero?” disse preoccupato l’uomo.
“Del bacio?” Il professore annuì. “Ovvio che no” un sorriso malizioso e malandrino spuntò sul viso della ragazza per fulminare Lupin.
“Hai gli stessi capelli del mio primo amore, sai?”
“Era una bella ragazza?” Il professore rise. “Bellissima, sì. Ma era un ragazzo, uno dei miei migliori amici.”
“Oh, non pensavo avesse certi gusti professore”
“Chiamami Remus. E comunque è stato l’unico uomo che abbia mai amato.”
“Come si chiamava?”
“Sirius. Abbiamo fatto le scuole insieme. Poi è andato ad Azkaban. Quando è fuggito e me lo sono ritrovato davanti è stato terribile e bellissimo allo stesso tempo. Abbiamo passato altri due anni insieme e poi … beh, poi se n’è andato. Per mano della stessa strega che 2 anni dopo mi ha portato via mia moglie. Ero quasi geloso quando Molly l’ha uccisa al posto mio.” Julie era incantata. Era come a lezione, lui parlava e spiegava così bene e lei era brava ad ascoltarlo, percepiva tutto, dolore, tristezza, rimpianto, ma anche gioia e speranza.
“Non volevo annoiarti, scusa. Passerai qui le vacanze?” riprese dopo qualche secondo di silenzio.
“Oh, no”  Julie non era pronta ad una domanda, voleva rimanere a fissare i suoi occhi verdi, i suoi capelli castani e grigi, le labbra secche e screpolate,la camicia candida che mascherava le ferite che si vedeva appena sotto la pesante giacca marrone, non voleva chiacchierare. “Emh, torno da mia madre.”
“Beh, se volete, possiamo passare le vacanze insieme. Abbiamo una bella casetta vicino a Maldon. Io e Ted siamo soli ed anche voi a quanto ho capito.” Julie sorrise con il sorriso più bello, carico di gioia e speranza che avesse mai fatto, ed anche il suo interlocutore sorrise, forse il suo sorriso era anche più bello.
 
Una volta tornata al castello vide il prof Evergete camminare in un corridoio, tutto solo. Era strano vederlo in giro, di solito non si vedeva mai nel castello. Julie decise di seguirlo. Tenendosi a debita distanza fissava i capelli castani del professore. Era veramente un bell’uomo. Gli occhi azzurri, la pelle non troppo scura, i capelli che arrivavano poco sotto le orecchie, la barba folta ma non lunga. Non era molto alto, né muscoloso, ma qualcosa di lui faceva sciogliere tutte le studentesse.
Arrivata ad un corridoio con uno strano arazzo non lo vide più, era semplicemente scomparso. Si ricordò che c’erano cose più importanti di un bacio o una vacanza. Doveva indagare.
 
 

Angolo autrice.
Bene bene. WOLFSTAAAAR. Scusate ma io AMO la Remus x Sirius e forse la approfondirò un po’.
La nostra piccolina ha ricevuto una brutta consapevolezza, ma forse la luce all’ orizzonte brilla ancora. Rimane il fatto che un ragazzo è scomparso e il professor Evergete (bel nome, eh? No, proprio no) si comporta in modo strano.
Tanti cari saluti,
lunaticaNachi
P.s.: L’INVERNO STA ARRIVANDO (No Fra, fa un caldo boia, no)
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: lunaticaNachi