Anime & Manga > Naruto
Segui la storia  |       
Autore: JhonSavor    21/04/2009    2 recensioni
Un grande torneo... un premio in palio eccezionale... guerrieri provenienti da ogni parte del mondo... Naruto, Onepiece, Inuyasha, FMA insieme per una fanfiction di tutto rispetto (o almeno, questo dovrete deciderlo voi...XD) Ehilà raga qui è JhonSavor che vi parla e questa è la prima fan che ho deciso di postare e ho una voglia matta di sapere cosa ne pensate. Leggete quindi e fatemelo sapere, please XD "Sono partiti in tanti, ma solo uno si ergerà sui corpi dei sui avversari sconfitti venendo proclamato e ricordato come il più forte"
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
ugycxfchj Ehm… (silenzio) …ciao, ci vediamo in fondo che è meglio…


QUANDO LA FORZA DELLA GIOVINEZZA SI SCONTRA CON L’ASTUZIA DELLA VOLPE


La rivelazione del maestro di Taijutsu sconvolse un po’ i ninja di Konoha…
-Ma è grandioso Gai-sensei!-
…altri invece si erano oltremodo galvanizzati.
-Certo Lee! Tutti oggi in questa arena conosceranno l’incredibile forza che può scatenare la giovinezza!- proclamò Gai tra una risata sguaiata e l’altra.
A quel punto intervenne Kakashi –Senti Gai è meglio che ti avvii, tra poco incomincerà il tuo incontro…-
-Hai ragione! Bene, ti consiglio di tenermi d’occhio Kakashi, almeno saprai cosa ti aspetta nel caso mi dovessi affrontare nei prossimi turni!- e si gettò a capofitto giù per le scale ridendo come suo solito.
Il copia-ninja dal canto suo, si era rimesso a leggere il suo romanzo: il vero motivo per cui lo aveva incitato ad andare era solo per non sentire i suoi sproloqui sulla giovinezza, sulla potenza della giovinezza e altre bestialità similari. Gai era pur sempre il suo migliore amico e rivale, ma anche la sua pazienza aveva dei limiti.
Rock Lee dopo aver distolto lo sguardo invidioso, ma sempre carico di grande ammirazione, dall’imboccatura delle scale, si appoggiò pesantemente al parapetto sbuffando -Però devo ammettere che sono seccato!-
Tenten lo guardò strana –Che intendi dire?-
-Intendo dire che il maestro ha ragione: se Neji avesse usato il “pugno gentile” fin da subito, avrebbe sicuramente vinto . Non potrò affrontarlo neppure stavolta…-
Rock Lee continuò a soffiare contrariato.
Gli altri non potevano dargli torto: da quando aveva ottenuto il diploma all’accademia, Rock Lee aveva preso Neji come suo obbiettivo da superare e si era allenato fino all’inverosimile per raggiungere un livello tale da poter almeno competere con il suo compagno di team.
Per di più la sconfitta del migliore degli eredi del clan Hyuga era anche un duro colpo per l’orgoglio della Foglia.
-Ha ragione il sopracciglione, se Hyuga avesse usato quella tecnica non avrebbe avuto problemi…- ammise Ino con stizza
-Non esserne così sicura-
Tutti si voltarono in direzione della voce. Naruto e Sakura erano tornati, ma non erano soli: dietro di loro c’era un nutrito gruppo di persone mai viste.
Ino li riconobbe, li aveva già incrociati il giorno prima, durante l’assegnazione dei turni; allora li aveva visti parlare con Sakura e gli altri, ma non  sapeva intuire che razza di rapporto ci fosse tra loro.
-Perché dici questo Naruto? Proprio tu vuoi mettere in dubbio la forza degli Hyuga?- si intromise Kiba
-Non sono stato io a parlare, ma lui- disse indicando il ragazzo al suo fianco: era alto poco più dell’Inuzuka ma si capiva che era più vecchio di lui di almeno cinque anni. Indossava un cappello di paglia che unito all’abbigliamento trasandato lo faceva assomigliare più ad un contadino che ad un combattente
-Ah, e tu saresti…- chiese Kiba
-Il mio nome è Monkey D. Rufy e sono un pirata!-
Quell’affermazione così schietta e diretta fece cadere nello stupore tutti i presenti.
-Tu saresti il pirata Cappello di Paglia quindi…- disse Kakashi alzando gli occhi dal libro- devo ammettere che sei proprio come ti descrivono… solo un  pirata del tuo calibro ammetterebbe con tanta tranquillità la sua natura di fronte a degli sconosciuti…-
-Guardi, lasci perdere, non sa quanti guai ci ha causato sto qua in passato con la sua impulsività…- disse, sospirando, la ragazza dai capelli arancioni dietro il pirata
-Pirata del suo calibro? Che intende dire Kakashi-sensei?- chiese Kiba
Il copia-ninja riabbassò gli occhi sulle pagine –Beh se definite un pirata da trecento milioni di berry non di alto livello…-
Un silenzio di piombo calò sul gruppo di genin: ai pirati invece venne quasi da ridere vedendo il variegato set di espressioni facciali tremendamente scioccate che gli si aprivano davanti; quella rivelazione doveva averli impressionati non poco. Sembravano aver preso tutti una mazzata in testa.
-T-trecento…- iniziò Shikamaru
-…Milioni?- concluse per lui TenTen
-Stupiti?- chiese Rufy ridendo
-Diciamo pure che siamo sconvolti!- ammise Sakura
Ino si rivolse all’amica –Ma come? Siete loro amici e non lo sapevate?-
-Ma se abbiamo scoperto giusto due minuti fa che erano pirati!-
“Più che altro ci sarebbe da domandarsi che razza di compagnie frequentano…” pensò Shino che se stava in disparte ad ascoltare la conversazione
-Per curiosità quanto vale un berry in ryo?- chiese Naruto
-Se non sbaglio…-intervenne l’Aburame- un berry corrisponde a due ryo… quindi la taglia di Monkey D. Rufy corrisponderebbe circa a seicento milioni…-
Naruto si mise a pensare con uno sguardo altamente concentrato.
Tutti iniziarono a chiedersi che diavolo stava immaginando il cervello del biondo…   
-Quante ciotole di ramen mi potrei comprare con una cifra simile…?-
Non ebbe neanche il tempo di finire la frase che venne subito zittito da una delle “dolci carezze” di Sakura.
-Ti sembra il momento di pensare al cibo!?- gli urlò furiosa la rosa
-Ma Sakura-chan…- disse il ragazzo massaggiandosi la testa –per il ramen qualsiasi momento è quello giusto…-
-Ma sta zitto che fai più bella figura!-
Uno slancio di ilarità contagiò tutto il gruppo finchè Kiba non si fece serio e si rivolse al capitano pirata:
-Però non ci hai ancora spiegato perché il nostro compagno avrebbe perso lo stesso…-
-Non dico che il vostro amico non sia forte, anzi poche volte ho visto Sanji ridotto in quel modo… ma il finale non sarebbe stato diverso -iniziò a dire Rufy, mantenendo il solito sorriso-… ci sono tanti motivi… ma credo che, almeno per me, sia stato soltanto uno a permettergli di vincere-
-E cioè?- chiese Choji
- L’orgoglio-
Quell’unica parola mandò in totale confusione i presenti, fatta eccezione per Kakashi e la ciurma che sapevano a cosa il loro capitano stesse facendo riferimento; quest’ultimi, più che altro, erano stupiti che Rufy fosse riuscito a dire tutte quelle frasi di senso compiuto insieme.
- L’orgoglio? -disse Naruto- beh posso capire che il non voler sfigurare di fronte ai propri compagni sia un buon motivo ma anche Neji allora…-
-No, non sto parlando di quell’“orgoglio”, ma di qualcos’altro: Sanji doveva difendere la sua condizione, il suo essere un pirata da settantasette milioni, requisito che ha ottenuto con tanta fatica e ardore…-
-Dovete sapere- si intromise Zoro -che quel cuoco da strapazzo ha sempre desiderato, da quando divenne pirata, di poter avere una taglia sulla testa…-
-Per noi esse hanno un significato particolare -continuò Usop- esse ci mostrano di quanto siamo migliorati dall’inizio del nostro viaggio… anche perché noi non abbiamo fatto mai del “male” nel vero senso della parola, a parte ad altri pirati…- aggiunse un po’ impacciato     
-Per dirla in maniera più semplice, Sanji non aveva scelta,  per proteggere il suo status doveva assolutamente vincere l’incontro e passare il turno… ecco perché il vostro amico non aveva possibilità, la differenza di determinazione è stata decisiva-
I giovani ninja non ne avevano tenuto conto. Il pensiero che l’orgoglio, anche se di un altro tipo, potesse avere quell’effetto non li aveva neanche sfiorati. Quello stesso orgoglio che a volte è solo un ostacolo, quello stesso orgoglio che acceca, quello stesso orgoglio che rovina i legami tra gli individui, quello stesso orgoglio che porta anche il male. Un qualcosa di positivo, di buono.
La tensione che si era formata all’inizio tra i due gruppi pian piano incominciò a scomparire.
In pochi secondi, chi più chi meno,si mischiarono tra loro, venendosi a formare singoli gruppetti intenti a parlare delle cose più disparate; solo Sasuke e Shino restavano in disparte assorti nei loro pensieri. Zoro lo spadaccino decise di avvicinarsi a loro.
-Beh? Come mai qui in solitudine?- chiese il ragazzo
-A te che ti frega?- gli rispose scontroso il moro
-Niente, pura curiosità…-
-Per quanto mi riguarda, sto aspettando che questo dannato incontro incominci…- disse deciso Sasuke
-Roronoa-san… è questo il suo nome, giusto?- chiese educatamente l’Aburame
-Chiamami pure Zoro…-
-Che cosa pensi dei partecipanti?-
A quella domanda anche il solitario Uchiha rizzò le orecchie attento
-Uhm, c’è gente sicuramente molto forte e anche con parecchia esperienza. Vi consiglio di non sottovalutare nessuno, chiunque vi ritroviate davanti-
-Certo che è strano… accogliere i consigli di uno che potrebbe essere un nostro probabile avversario…- disse con ironia Sasuke
Zoro accennò una leggera risata –Non è da me che dovete temere qualche trucchetto sporco o colpo basso…-
-E da chi dovremmo aspettarcelo secondo te?- chiese Shino   
-Quelli che coprono il proprio volto per esempio; chi non vuole mostrarsi apertamente ha sempre qualcosa da nascondere… ne ho già individuati due o tre…-
-Dieci-
I due ragazzi guardarono l’Aburame come se avesse appena detto una rivelazione sui “perché?” della vita:
-Che cosa?- domandò Sasuke tra lo stupito e lo stizzito
-Sono in tutto dieci le persone da cui ci hai avvisato di guardare, Zoro-san… non so se si tratti di una pura coincidenza o se siano d’accordo ma in fondo non vedo quanto questo abbia importanza…-
-Eh come hai fatto ad accorgertene da qui scusa?- chiese Zoro guardandosi intorno
Shino si sistemo gli occhiali neri con la mano destra -Ho i miei mezzi-
I due non capirono che cosa intendesse. Quel ragazzo era assolutamente indecifrabile. Prima che la discussione potesse continuare la voce esaltata di Rock Lee, richiamò l’attenzione di tutti
-Guardate sembra che lo scontro stia per iniziare!-

Gai era già al centro dell’arena e attendeva impettito, con impazienza, il suo avversario. Era più che deciso di mostrare a Kakashi la sua potenza: lo avrebbe costretto ad ammettere che non era un avversario da sottovalutare…
“Anzi gli farò pubblicamente ammettere che io sono il suo vero e unico rivale e che nessun altro ninja lo ha mai messo in difficoltà quanto il sottoscritto”
Galvanizzato da quei pensieri, si lasciò andare ad una delle sue risate sguaite, ricevendo in risposta uno sguardo preoccupato da parte dell’arbitro.
In quel momento si fece avanti dall’entrata destra del Colosseo un individuo incappucciato, rivestito di un toga nera, che lo ricopriva interamente.
Non era molto alto e anzi si capiva molto bene che, anche se pesantemente ricoperto, era pure grassoccio e tarchiato. Un antitesi del perfetto combattente pensò Gai. Anche se non era solito avere pregiudizi, in quel caso non poteva non concedersi un idea riguardo una facile vittoria.
-Signore e signori! È un piacere per me presentarvi i due prossimi concorrenti: alla mia sinistra uno dei più famosi jonin di Konoha, maestro del Taijutsu… Gai Maito!-
Allo scrosciante boato di applausi, Gai rispose levando in alto il pollice e sorridendo di gusto per tutto quel tifo. Stranamente notò che però una parte degli spalti si dimostrò particolarmente fredda e non applaudiva neanche.
-Alla mia destra invece, un uomo a cui la Marina a posto una taglia di ventiquattro milioni, soprannominato la Volpe d’Argento… Foxy!-
A quelle parole l’arena sembrò esplodere letteralmente. Gai alzò il viso capendo da dove venisse quel baccano.
La parte di arena che gli aveva negato il saluto, ora invece tributava cori e inni a non finire al suo avversario: gli sembrava di vedere addirittura un gruppo di cheerleaders che scandivano i loro canti, ballando e saltando sugli spalti.
-Tsk, i miei ragazzi… sempre esagerati…-
Gai si voltò verso di lui: ora Foxy era senza mantello e poteva vederlo chiaramente in faccia.
Basso e tarchiato come aveva intuito, indossava delle larghe braghe trattenute da un paio di bretelle e alle mani aveva dei guantoni da boxe. Ma il viso era tutt’altra cosa.
I lineamenti squadrati, il naso appuntito ed estremamente pronunciato, i capelli neri assurdi, pettinati per formare una sorta di orecchie, gli mostravano che il suo avversario era sicuramente un tipo fuori dagli schemi.
Non che questo volesse dire che fosse stupido. No, Gai lo capì subito guardandolo negli occhi, occhi che mostravano un intelligenza acuta e calcolatrice.
-Fuehfehfehfeh -rise con voce nasale- allora maestro Gai vogliamo incominciare?-
Quel sorriso stampato sulla faccia lo fece rabbrividire. Lasciava trasparire un che di sadico e maligno; si prendeva gioco di lui, come se lo scontro che stava per iniziare non fosse altro che una formalità, come se sapesse già come comportarsi e avesse la vittoria in pugno.
-Quando vuoi- e si mise in posizione d’attacco, imitato da Foxy. Pugni alti a mo’ di guardia, per proteggere la testa, tipica posa da pugile.
-E così sei un praticante della Boxe?-
-Si, possiamo dire di si. Ho sempre apprezzato la nobile arte… si addice al mio stile, te lo posso assicurare- rispose beffardo
-Hai un buon seguito vedo… tutti membri della tua ciurma?-
-Si ed è anche grazie a loro che vincerò, fuehfehfehfeh…-
-Ti consiglio di non sottovalutarmi… la forza della giovinezza mi permetterà di sconfiggerti!- proclamò il jonin sicuro di se
-Uhm, vedo che bruci di ardore, uomo, ed è un bene… così sarà più interessante-  
-Signori…- disse intromettendosi l’arbitro, più che deciso ad incominciare - non c’è bisogno che vi ricordi le regole,  voglio un gioco pulito, quindi attenzione… Tre… Due… Uno… Fight!-
Foxy non ebbe neanche modo di vedere i suoi movimenti: alzò istintivamente la guardia non sapendo che cosa aspettarsi.
-Vento della Foglia!-
Un calcio verso l’alto gli spezzò la guardia, mentre un secondo calcio basso lo colpì in pieno, facendolo volare letteralmente al suolo.
Tramite un colpo di reni Foxy si rimise in piedi, e con un paio di fitte in più allo stomaco.
Un pugno lo colpì al viso, seguito da un altro all’addome e da un nuovo calcio agli stinchi. Quei pugni erano tremendamente veloci quasi da non riuscire a vederli.
Gai decise di fermarsi, avendolo ridotto in ginocchio con dei colpi non proprio contenuti, per permettergli di rialzarsi. Pessima scelta.
Dopo pochi istanti che si era fermato, si sentì improvvisamente lento, pesante. I suoi movimenti e i riflessi sembravano incredibilmente lenti come se ci fosse stato qualcosa che lo ancorasse. Provò a parlare ma dalla sua bocca fuoriuscirono solo delle sillabe sconnesse.
“Che mi sta succedendo?…”
-Fuehfehfehfeh… maestro Gai che cos’hai? Sei forse stanco? Ti muovi così lentamente…- disse con falso tono preoccupato il Volpe avvicinandosi.
Non appena gli fu di fronte caricò le braccia e colpì
-Rush a Nove Code!-
Come una pioggia battente, i pugni di Foxy colpirono il suo avversario con una furia ceca, ma non sembravano fare effetto. L’arbitro stesso si domandò se quei pugni stavano davvero andando a segno.
L’uomo improvvisamente si fermò e incominciò ad allontanarsi, come per prendere una distanza di sicurezza
-Dieci, nove, otto, sette, sei…-
“E ora che fa, si mette a fare count down?” pensò l’arbitro che tra un partecipante che sembrava paralizzato e un altro che se la rideva e contava, non sapeva più che diavolo commentare ai suoi spettatori.
-…cinque, quattro, tre, due, uno, time over!-
Il corpo e il volto di Gai sembrarono accartocciarsi, come pressati da una forza invisibile. Il jonin cadde al suolo senza far fuoriuscire un solo lamento.
Gli spettatori, membri della loggia compresi, rimasero sconvolti: non soltanto dalla incomprensibile natura dell’attacco di Foxy, ma soprattutto per come Gai Maito non fosse riuscito a incassare quei colpi.
La sua forza e il particolare modo di combattere erano largamente noti e nessuno si sarebbe immaginato un risvolto simile. Solamente i Mugiwara sembravano non per niente stupiti.
La mora Nico Robin si rivolse a Kakashi, che per quanto non lo desse a vedere era rimasto colpito come tutti gli altri, chiedendogli –Signor Hatake, il tuo collega che tecniche ninja conosce nello specifico?-
-Quasi esclusivamente tecniche marziali… dice che non gli piace usare le arti ninja, non mostrano la vera virilità dell’uomo, secondo lui… più che altro conosce le tecniche per difendersi da esse…- rispose con la sua solita calma il copia-ninja
La ragazza si chiuse in silenzio “Se è così allora… il signor Maito è spacciato”

Gai si stava rialzando. Faticava a reggersi in piede a causa dell’attacco di Foxy. Poche volte ne aveva subiti di così intensi. Puntò i piedi al suolo e rilassò i muscoli per rilasciare la tensione: fu abbastanza efficace, gran parte del dolore era diminuito.
-Fuehfehfehfeh, mi sarei stupito se un colpo leggero come quello ti avesse già messo K.O. -
Gai reagì alla provocazione spostandosi con uno scatto alle sue spalle. Il suo calcio verso il basso era ormai ad un palmo dal viso del Volpe, quando di nuovo quella strana sensazione attraversò il suo corpo. Di nuovo si sentì pesante mentre il mondo intorno a lui incominciò a rallentare.
-Fregato di nuovo- disse sogghignando
Foxy tempestò lo stomaco del ninja con una serie di pugni e come prima si allontanò verso la sua ciurma che gli tributò cori e grida d’esultanza.
Gai dal canto suo non capiva che razza di tecnica stesse usando. Non poteva essere un ninjutsu, se ne sarebbe accorto e poi era certo che non esistesse una tecnica del genere. Assomigliava in minima parte al controllo dell’ombra dei Nara.
Dopo un po’ percepì un dolore allo stomaco, che pian piano iniziò a crescere fino a mozzargli il fiato.
L’impatto fu talmente forte da sbalzarlo indietro e  farlo cadere a terra. Il dolore era lancinante e la sensazione di soffocamento terribile.
-Signori spettatori! Ancora una volta Gai Maito ha subito il misterioso attacco di Foxy senza alcuna possibilità di reagire… immagino che come me tutti vi stiate chiedendo che cosa sia in realtà…- pronunciò l’arbitro
Sentendosi tirato in causa il Volpe sfoderò il più beffardo dei ghigni che aveva e rispose:
-Non ho fatto altro che bloccare il suo tempo soggettivo… tempo fa io mangiai il frutto del diavolo Noro-noro che mi trasformò in un uomo in grado di sparare raggi che bloccano la reattività e la velocità di qualsiasi oggetto o essere vivente…-
-E mi scusi che centra questo con i terribili colpi di prima?-
-Sta proprio qui il bello! Osservi…-
L’uomo puntò il pugno verso il maestro del Taijutsu che non ebbe il tempo di reagire
-Raggio noro-noro!-
Il raggio semi invisibile a causa della luce del sole, partì dal guantone e iniziò a estendersi fino a raggiungere l’obbiettivo. Il pirata si avvicinò a passo lento e colpì con un violentissimo pugno il viso di Gai.
-I fotoni Noro non solo rallentano gli oggetti ma anche tutto ciò che entra in contatto con loro… quindi io per i trenta secondi a me concessi posso completamente ricoprire di bastonate il mio avversario, e alla fine il malcapitato si riceverà tutta l’inerzia dei colpi in una sola volta-
Detto ciò Foxy si lasciò andare alla sua consueta risata nasale.
Gli effetti del pugno non tardarono ad arrivare e il ninja si ritrovò di nuovo con la faccia a terra.
Gai sentì la rabbia infiammarsi e a salirgli dall’animo. Si sentiva avvilito: quell’uomo non solo lo stava riempiendo di botte come mai nella sua vita ma lo stava pure sbeffeggiando di fronte ai suoi allievi, al suo rivale e a tutta quella gente con quella specie di teatrino.
Ma ora almeno sapeva con cosa aveva a che fare: l’orgoglio della Foglia sarebbe stato vendicato.
-Okay amico ora il tempo dei giochi è finito…-
-Ma davvero? E cosa credi di… -
Non ebbe modo di finire la frase.
Gai Maito lo aveva già raggiunto e centrato con un violentissimo pugno in pieno stomaco. La velocità d’effettuazione sconvolse non poco gli spettatori che non si aspettavano una reazione del genere.
Al pugno seguì una violentissima testata che spinse indietro il Volpe, giusto in tempo per ricevere una gradiola di pugni. Gai non gli dava tregua, non poteva permettergli di usare il suo potere.
Fece un balzò all’indietro e iniziò velocemente a slacciarsi le bende che gli fasciavano gli avambracci.
Foxy in quel momento non sembrava neanche ricordarsi più come si chiamava, per quel motivo il ninja aveva deciso di usare quella tecnica.
Il Loto Frontale.
Una variante certo, non poteva permettersi di ucciderlo, altrimenti sarebbe stato squalificato.
Si acquattò al suolo e scomparve. Un violento calcio al mento spedì il Volpe in aria, e Gai lo seguì.
Lo raggiunse alle spalle “Tecnica dell’ombra imprigionante!
A quel punto il maestro del Taijutsu sferzò l’aria con le bende e avvolse completamente il corpo dell’avversario, bloccandolo.
Gai si aggrappò allora alle bende, lasciandosi cadere di peso. Erano ad una bell’altezza, lo schianto sarebbe stato definitivo.
-Loto Frontale!- gridò il ninja con quanto fiato aveva in gola
A qualche metro dal suolo però la risata nasale di Foxy riecheggiò nell’arena.
Il ninja non capì che avesse da ridere, quando ad un paio di metri dall’impatto accadde una cosa incredibile.
I due si fermarono. Gai e il corpo bendato del suo avversario rimasero miracolosamente bloccati a mezz’aria.
-Fuehfehfehfeh, che credevi, di fregarmi così? Io so tutto di te Gai Maito! Ed ora…-
Uno scatto secco, le bende cadono al suolo lacerate e Foxy, libero si preparò al contrattacco.
I guantoni ora erano ricoperti da piccole lame taglienti, che avevano permesso al Volpe di liberarsi.
-Megaton a Nove Code!-
I pugni sembravano non avere più fine, colpirono ogni centimetro del corpo immobile senza dargli tregua, senza freni, senza alcuna pietà.
-Rush… Rush… Rush… Rush!!!-
Dagli spalti i membri della ciurma della Volpe d’argento si scatenarono nel tifo più sfrenato per il loro capitano, occultando tutte le altre voci che provenivano dalle altre parti dell’arena.
Poi all’improvviso Foxy si fermò. Con la voce lenta e il fiatone proclamò –Tre, due, uno, time over!-
La visione fu raccapricciante: il corpo di Gai si contorse sotto la furia dei colpi scaricati tutti in una volta; del sangue iniziò a fuoriuscire lento dalle numerose ferite che le lame dei guantoni avevano provocato.
Infine il suono sordo del corpo di Gai che cadde esanime fu più pesante di qualunque altro, assordando l’arena, che di fronte a ciò che era appena successo si era ammutolita.
Foxy osservò con espressione stanca il corpo di Gai, poi spostò lo sguardo verso l’arbitro che come tutti era rimasto ammutolito –Siamo guerrieri, combattenti, sapevamo benissimo che poteva finire, in questo modo… ora la prego cominci il conteggio- e l’uomo non se lo fece ripetere
-Ehi Gai- iniziò Foxy con tono freddo –non so se mi puoi sentire o se sei svenuto, ma voglio dirti due parole lo stesso…-
-Io avevo già la vittoria in pugno fin dall’inizio perché non avevi segreti per me…- il tono era accelerato come se il Volpe avesse fretta di togliersi un peso- io faccio molto affidamento sui miei sottoposti, loro sono tutto per me… beh devi sapere che ieri sono stati come i miei occhi e le mie orecchie nelle varie arene delle eliminatorie… e con varie ricerche accurate ho scoperto tutto di te e non solo di te…  io sono a conoscenza di tutte le tecniche di tutti i partecipanti al torneo, quindi mi ci è voluto poco per prendere delle adeguate contromisure… non te la prendere quindi per la tua perdita, ho vinto io perché ho saputo far uso dei miei compagni…-
-Sette… otto…-
Il conteggio si fermò.
Sotto lo sguardo allibito e scioccato dell’arena e soprattutto di Foxy, Gai Maito si era rialzato.
Fisso al terreno con le sue gambe d’acciaio e il capo chino, ma in piedi e irremovibile: voleva continuare.
Senza dire una parola incrociò le braccia mo’ di difesa: improvvisamente una sorta di aurea azzurrina iniziò a fuoriuscire dalla pelle.
-Apertura della seconda delle otto porte del chakra: Porta del Riposo!-
Foxy era sbalordito non capiva da dove venisse tutta quella forza: percepiva chiaramente che la forza combattiva del suo avversario stava crescendo, e per quanto gli potesse sembrare assurdo, vide chiaramente la sua pelle che iniziava a cambiare colore.
-Foxy!- gridò lo shinobi di Konoha – Fare affidamento sui propri compagni è una delle cose più giuste in assoluto. Io stesso tendo sempre a ricordarlo ai miei allievi. Ma il vero uomo deve a volte saper contare solo su se stesso… e io ora mi sento come se potessi sollevare il mondo, perché il mio desiderio di vincere mi brucia dentro come un fuoco inestinguibile!-
-È stato bello combattere con te ma oralo scontro finisce qui… Terza porta: Porta della Ferita!-
A quel punto l’energia esplose, la pelle di Gai divenne di un rosso intenso, a causa dell’aumento sproporzionato dell’ossigeno nel sangue; lo spostamento d’aria spettinava in capelli di Gai, spostandoli in ogni direzione.
A quel punto scattò in avanti, ad una velocità pazzesca, da sembrare invisibile. Era un potentissimo attacco diretto non visibile all’occhio umano.
Foxy in preda al panico attivò il suo raggio Noro. Centrò il bersaglio e Gai tornò visibile. Ma stavolta non si fermò. La sua velocità era talmente elevata che il raggio Noro gliela abbassò appena, ma non fermandolo.
L’impatto fu impressionante. Il pugno di Gai colpì in pieno addome il corpo di Foxy che venne slanciato all’indietro ad una velocità incredibile.
Il Volpe si schiantò privo di sensi contro la parete dello stadio, procurandone numerose crepe nel punto di scontro.
Il ninja di Konoha invece era rimasto immobile dove si era fermato. L’arbitro gli si avvicinò per vedere cosa fare.
Appena lo vide Gai sorrise, poi si mise in posizione eretta e alzò il pollice in alto ridendo come un matto.
-Lo scontro è terminato: il vincitore è Gai Maito del villaggio ninja di Konoha!-
Il boato che ne conseguì fu talmente forte da far tremare l’intero edificio.


Okay, okay spero che l’episodio sia stato abbastanza decente da farvi abbassare i forconi e le fiaccole che mi puntate contro per il mostruoso ritardo con cui ho postato! XD
Solo che questo cap. all’inizio non  voleva farsi scrivere, poi ci aggiungiamo la scuola ecc… ma posso assicurarvi che il prossimo lo posterò molto prima perché scenderà in campo il personaggio dei manga che ammiro più in assoluto… vi sfido ad indovinare qual è e contro chi si scontrerà! (ricordate che i personaggi sono all’interno delle limitazioni che ho posto nel primo capitolo)

E ora rispondiamo alle recensioni:

tatanena: Troppo buona con l’illustre sottoscritto, XD! Sorry non sono riuscito a postare prima, spero che il cap. ti piaccia lo stesso! XD
 
nueblackcrowfriend: Vedremo per il vecchio Acciaio che gli accadrà… comunque thanks per la recensione! Mi dispiace ma non l’hai azzeccato! Però dai hai indovinato il manga!

Davithejoker: Thanks per la recensione (comunque hai canato, XD)! Immagino che un Koga vs Sanji non sarebbe stato male… forse in futuro… ma non ti dico niente Bwahahahahahaha! (Scusa ma perché proprio Al?)

stacyfore: Grazie fx, mi fa piacere che ti sia piaciuta! Ti sei ritrovata Foxy invece di Koga… non ti preoccupare comparirà anche quel lupastro ( che tra l’altro stimo) prima o poi… XD

Red Diablo: Sigh, sob, sei tornata… pensavo mi avessi dimenticato TT_TT (l’illustre sottoscritto è molto felix di risentirti, se non  si era capito abbastanza, XD)

Ora un sentito grazie a tutti coloro che hanno messo la mia fan tra i preferiti e cioè:
anele87
Davithejoker
Keru
nueblackcrowfriend
stacyfore

E ancora una volta vi prego di recensire, please! XD
(Per caso mi potreste rispondere a questa domanda per favore: ma Rin, l’amica di Kakashi quella di cui Obito era innamorato, che fine ha fatto? Non ho capito se è morta o meno… thanks in anticipo!)
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: JhonSavor