Anime & Manga > Fairy Tail
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Autore: Musubi    15/07/2016    6 recensioni
_Sono passati vent'anni.
La gilda di Fairy Tail è scomparsa.
Nessuno sa cosa le sia successo, dove siano i suoi membri, perché sono spariti tutti... ma c'è una ragazza, Ayaka, che decide di riformare Fairy Tail con lo scopo di ritrovarne i componenti e, tra loro, anche suo padre.
Comincia quindi la nuova storia di Fairy Tail, tra misteri e risate, combattimenti senza fine e storie di famiglia ma Ayaka ritroverà finalmente quello che stava cercando?_
Storia ad OC, ISCRIZIONI CHIUSE... per ora.
Genere: Azione, Comico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Sorpresa, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Un enorme saluto da Ayaka! Questo è un piccolissimo spazio per dirvi che mi dispiace di avervi fatto aspettare per il secondo capitolo ma ho avuto dei problemi di connessione, avrei potuto aggiornare esattamente il 4 Luglio con la presentazione di questi primi personaggi... tutta colpa di Ciro (sappiatelo!)

 

 

LA FIGLIA DELLE FATE


Capitolo 02

Una situazione spiacevole

 

 

Se gliel'avessero raccontato non ci avrebbe creduto.
Assolutamente no! Eppure era successo, proprio lì, a Magnolia, esattamente dopo dodici ore che era arrivata, aveva combinato un bel casino e ci era finita dentro con tutte le scarpe... e non era sola, purtroppo.
Si scambiò un'occhiata con il ragazzo che condivideva la sua fine, per nulla afflitto, come se fosse abituato a certe situazioni, mentre gli altri due se ne stavano seduti (senza manette anti-magia, dannazione!) a fissarli e confabulare tra loro.
Stavano parlando della loro fedina penale, ne era sicura. Ma non riusciva a pensare mentre ascoltava involontariamente quella specie di mantra che recitava il suo compagno di svenute. Si chiese come diavolo potesse essere successo. Perchè? Cos'aveva scritto in fronte?, "raccoglitrice di pazzi" per caso? Sospirò cercando nello stesso momento di allentare quelle stupidissime manette.
Nulla, le prosciugavano tutte le energie.
Poi si ritrovò a fissare il compagno che la fissava con occhi a metà tra quelli di un bambino che era costretto a mangiare i broccoli (i broccoli a lei piacevano e le erano sempre piaciuti, la sola cosa che si ricordava di sua madre era che le faceva mangiare di tutto altrimenti... boh, non se lo ricordava) e quelli di una zitella quando chiacchiera con una donna bellissima, sposata e cinque pupattoli da tenere a bada. Cos'era, uno strano giocattolo malandato?
Non c'era solo lui, ma anche i fratelli (in realtà fratello e sorella) che  ogni tanto le lanciavano un'occhiata. Si era ritrovata in una situazione strana, insopportabile e brutta. Bruttissima.
Che poi... chi era tutta quella gente arrivata all'improvviso?!

 

Poco tempo prima...

Attivato il FAIRY SOUL, Ayaka era certa di avere la vittoria in pugno. Non era l'unica trasformazione che il suo tipo di magia le permetteva, dunque anche se il suo vento non avesse avuto la meglio c'era sempre il suo asso nella manica.
Eppure qualcosa l'aveva atterrita. Per meglio dire, atterrata, e non stava parlando di Kyle, il mago del vento che le era davanti.
Il fatto comico era che Ayaka, presa notevolmente alla sprovvista, così come anche il nemico che si ritrovò con gli occhi sgranati dalla sorpresa, dallo stupore, da... qualcosa di non meglio identificato. Sta' di fatto che qualcuno aveva inavvertitamente sfondato la porta della gilda, si era lasciato cadere addosso alla maga che, non riuscendo a decidere se cercare di attutire la caduta (cosa leggermente impossibile in un millesimo di secondo) o accertarsi che Kyle non facesse mosse azzardate, perse inevitabilmente l'equilibrio e la concentrazione... e caddero.
Ayaka sentì il respiro interrompersi per un attimo, il tempo di chiudere e riaprire gli occhi che era a terra, stesa a pancia in su, con qualcosa di pesante addosso.
Restò immobile, allucinata e con gli occhi da sembrare due palle. Perché?, si chiese, Perché in un momento simile e perché a me?
Un mugugno attirò la sua attenzione, proveniva verso il basso e le venne d'istinto quindi abbassare il capo, cercando di individuare l'intruso. Il tutto mentre Kyle faceva un'alzata di spalle, davvero teatrale. Grazie.
< Ohi! > esclamò l'intruso alzando la faccia di qualche centimetro e ritrovandosi a fissare gli occhi grigi di Ayaka (lui li aveva blu), ancora frastornata. Poi lei le sentì. Ancor prima di vederle, percepiva le mani di quel ragazzo sui suoi seni, come se nulla fosse, e si sentì piccola e fragile per la prima volta in tutta la sua vita.
Come da programma, Ayaka diventò rossa come un pomodoro troppo maturo.
< Scusa... > fece lui, un sorriso smagliante stampato sulla faccia < Tutto bene? >
Ayaka aprì la bocca per dire qualcosa ma non ne uscì niente. Le vene del collo pulsavano pericolosamente, socchiuse gli occhi all'improvviso diventati affilati e il vento tornò prepotentemente a vorticare per la sala.
Il ragazzo non fece in tempo a guardarsi attorno che venne spintonato fuori, Kyle giurò di aver visto un piede fatto interamente di aria dargli un calcio sul sedere e mandarlo fuori, mentre la maga si rialzava coprendosi il petto, affannata. Arrabbiata. Infuriata.
Tornò a guardare Kyle < Ora mi sfogherò su di te... > sibilò, era terrificante.
Il mago del vento si preparò all'attacco, alzò un braccio e ghignò in direzione della ragazza < HOT LASH > e una potente frusta fatta di vento caldo si abbattè su Ayaka.
Nessuno dei due però si aspettava che il ragazzo di prima sarebbe tornato, sulle sue gambe, a intromettersi tra loro ma soprattutto non si aspettavano che sarebbe arrivato dal tetto. Questa volta però ci pensò Kyle che, rinunciando a colpire la Guardiana delle Fate, prese in pieno il nuovo arrivato, lanciandolo fuori di nuovo, attraverso uno dei tanti buchi che quell'edificio presentava.
< Qua sono tutti matti... > gracchiò la bionda con un sopracciglio alzato, per poi tornare a concentrarsi sul combattimento < Ma adesso non ci disturberà più nessuno, preparati a essere preso a calci nel didietro! >
< Ora basta! Mi sono stancato! > gridò una voce < FURIA DEL DEMONE DI FUOCO!! > e Ayaka fece appena in tempo a schivare un potente soffio di fuoco blu.
Guardò verso l'entrata e restò esterrefatta < Ma che...? > il ragazzo di prima, quello che le era caduto sopra, che le aveva toccato i seni, che aveva lanciato fuori e che successivamente anche Kyle aveva provveduto a mandare lontano.
Non tanto lontano, visto che era già lì. Di nuovo.
La maga si riscosse solo in un secondo momento < Ma tu chi diamine sei? Che ci fai qui? Stavo lavorando! > esclamò lei con i pugni stretti lungo i fianchi snelli.
Il rosso, perché aveva i capelli rossi con un ciuffetto di lato, prese a guardare prima lei, poi Kyle dall'altra parte. Avevano formato un triangolo perfetto.
< Io sono Kasai. Piuttosto sono io che sto lavorando, devo distruggere la gilda oscura Bloody Rose quindi se hai intenzione di intralciarmi, non mi tirerò indietro solo perché sei una donna! > detto ciò, non la lasciò nemmeno parlare, si lanciò all'attacco mentre nella sua mano iniziarono a concentrarsi delle pericolose fiamme blu < PUGNO DI FERRO DEL DEMONE DI FUOCO! >
Ayaka cacciò un urlo, aveva capito ormai che il ragazzo poteva essere veloce nei movimenti, ma tutta quella situazione le sembrava fin troppo strana per permetterle di pensare e aver schivato quell'attacco all'ultimo le fece salire l'adrenalina.
Kyle si mise le mani nelle tasche dei pantaloni scuri e con un'alzata di spalle si girò per andarsene e fare come se la rissa appena scoppiata lì dentro non fosse affar suo.
Però il rosso, Kasai, non si era fatto sfuggire i suoi movimenti e lasciò stare per un attimo la maga e si fiondò su di lui < Dove pensi di andare? Guarda che ce n'è anche per te! PUGNO DI FERRO DEL- EH?! >
Ayaka assottigliò lo sguardo, fattosi ancora più crudele di prima, e, piegandosi prima sul pavimento per darsi la giusta spinta, grazie allo SPEED FLY aveva interrotto l'attacco di Kasai e velocissima aveva raggiunto Kyle prima di lui.
Caricò il destro, ricoperto da una sfera di vento compressa e gliela schiacciò sul petto < WIND IMPACT! > e Kyle venne sbalzato all'indietro mentre il corpo di Ayaka tornava a essere una tela vivente.
Kasai, leggermente adirato per l'essere stato messo da parte, cominciò a creare palle di fuoco dalle mani, blu proprio come il colore dei suoi occhi < Ah sì, eh? Allora beccatevi queste! >
Ayaka schivò abilmente l'attacco levandosi in aria mentre Kyle, ancora a terra le arrestò tramite il suo vento nero.
Il moro si rialzò subito dopo e, spolverandosi i vestiti scuri, si lasciò sfuggire una risata di scherno < Siete patetici... piuttosto Guardiana delle Fate, tutto qui il tuo potere? Pensavo di avere a che fare con una maga fortissima... e invece... >
< Forse il vento non è la migliore arma contro di te ma stai certo che ce la farò, brutto pervertito! > poi Ayaka si rese conto di ciò che il nemico stava veramente guardando e arrossì di botto < E smettila di guardarmi il seno! >
Ayaka raccolse tutto il vento e lo compresse nuovamente, questa volta in una sfera più piccola e sogghignò < Questa volta ti distruggo >
< Ma allora tu non fai parte di Bloody Rose...? > fece il rosso indicandola, intromettendosi nella conversazione. Ayaka scosse la testa e allora Kasai sorrise, lo stesso sorriso che aveva fatto qualche minuto prima, quando le stava involontariamente stringendo i seni < In questo caso è tutto apposto! Perché non me l'hai detto subito? >
Alla bionda mancava poco per esplodere < Sei tu che non mi ha fatta nemmeno parlare! > poi però tornò seria, si concentrò sul vento attorno a loro < Possiamo collaborare, che ne dici? >
Kasai valutò seriamente l'opzione.
Quella ragazza, nonostante il colore di capelli, sembrava una tipa apposto e lui, non si faceva mica tanti problemi con una nuova. L'aveva scambiata per una criminale, cinque secondi prima!
< D'accordo >
Kyle sbuffò, ormai per nulla divertito dalla cosa < Due contro uno però non vale, siete scorretti >
Ayaka stava per ribattere ma venne brutalmente interrotta di Kasai che, intanto, sembrava sull'orlo del baratro < Ha ragione! Sei scorretta! Combatto io! >
< Oh, non vi affannate... > sghignazzò Kyle.
Ayaka, con tutta la buona volontà, cercò di mantenere la calma e posatasi una mano sul cuore, fece dei profondi respiri.
Intanto però Kyle si era stufato e, approfittando della distrazione di quei due (uno spiegava che non era una bella cosa barare e l'altra annuiva dandogli ragione - in realtà non capiva questo suo cambiamento improvviso ), alzò le mani  verso di loro con un ghigno < BLACK WIND! >
Immediatamente dopo un soffio nero si gettò sui due avversari.
Ayaka fu la prima a capire che quell'attacco era lo stesso che aveva messo KO Esteban, il master della gilda e capì anche come poter sconfiggere un simile rifiuto che annientava i suoi stessi compagni (un infiltrato? a lei non importava) perciò afferrò Kasai per un braccio.
Successe tutto in un attimo, Kasai si ritrovò lontano dalla maga, calvalcando un'onda fatta di vento caldo che evitò il tornado di vento nero  e che a breve si sarebbe abbattuta contro Kyle.
Il giovane capì subito il piano e in attimo le sua mani si incendiarono.
Tale fuoco modificò la sua forma e prima che il nemico potesse solo accorgersi di cosa stava per fare, Kasai formò una falce di fuoco e affondò.
Kyle fu costretto a retrocedere e fermare l'incantesimo che, intanto, Ayaka provvedeva a bloccare con una barriera a tre strati di vento.
< Ahah! Ho capito! > esclamò il rosso, una volta ingaggiato un combattimento corpo a corpo, mirando principalmente a non fargli usare le braccia.
Kyle si limitò a evitare gli affondi della falce di fuoco mentre Ayaka, dietro di loro, recuperava il fiato, intanto (cosa un po' controproducente) parlava < Tu non riesci a utilizzare la magia senza inevitabilmente usare le mani, non è vero? Anche prima, indirizzavi i tuoi attacchi con le mani e, in caso non riesca a farlo, il tuo vento va per i fatti suoi... > intanto un piacevole vento caldo riempì la stanza gilda, senza che Ayaka si muovesse mentre Kasai aveva già dato fuoco alla giacca elegante che indossava il nemico procurandogli un non indifferente taglio sulla spalla sinistra < Kasai! Via! >
Il rosso fece scomparire la falce e contemporaneamente infuocò i piedi che gli diedero la spinta necessaria per lanciarsi a missile fuori dalla gilda.
Intanto Kyle alzava l'unico braccio nel tentativo di respingere l'attacco che a breve Ayaka gli avrebbe lanciato contro. Infatti la bionda fece comparire un cerchio magico sulla sua mano di colore argento, si piegò all'indietro e così facendo lo indirizzò verso Kyle.
< WIND'S CANNON! >
Successe tutto in pochissimi secondi: tutto i vento che Ayaka aveva accumulato dentro e fuori la gilda si concentrò nel cerchio magico per poi essere potenziato di almeno dieci volte e lanciato verso il nemico.
La gilda inevitabilmente crollò.
Ayaka era in mezzo alle macerie, in piedi, tornata normale e con il fiatone... ma estremamente soddisfatta di se stessa < L'avevo detto io che il mio vento avrebbe vinto > cadde a sedere e si mise a guardare il cielo pieno di stelle.
Aveva fatto qualcosa di buono quel giorno e il sorriso spontaneo sulle labbra ne era la prova, aveva voglia di festeggiare!
< Uffa, avrei voluto dargli io il colpo di grazia...! > esclamò scocciato il rosso, che intanto l'aveva raggiunta con le mani nelle tasche dei pantaloni blu < Certo però che sei stata brava... fai parte di una gilda? >
Ayaka sospirò, ancora un po' intontita < No. In realtà ne sto cercando una... tu? >
Quello fa un'alzata di spalle < Sono un mercenario. Lavoro da solo da quando avevo dieci anni... ma come mai quello lì ti ha chiamata Guardiana delle Fate? >
La bionda si alzò da terra e si spolverò la gonna di jeans dalla polvere < Tu hai mai visto le fate? > gli chiese a bruciapelo unendo le mani dietro la schiena e sorridendo allegra. Al "no" confuso di Kasai, lei sorrise ancora di più e si strinse nelle spalle < Io sono la loro guardiana! >
< E io che pensavo di conoscere ormai ogni tipo di magia esistente! >

 


< Che cos'ho che non va, sentiamo? > sibilò lei, assottigliando gli occhi a due fessure mentre l'altro non la smetteva di guardarla in quella maniera contorna.
Poi alzò le spalle fasciate in una giacca rossa dai bordi azzurri e spiegò, come se fosse la cosa più normale di questo mondo, il perché la stava guardando così < Sei... troppo... bionda...! >
Era successo tutto quel casino, avevano combattuto schiena contro schiena (metaforicamente parlando) contro un mago del vento nero e... che diceva? Che era bionda? Si era guardata allo specchio tante di quelle volte che aveva capito di avere i capelli biondi.

< Ah sì? >
Lui annuì convinto.
Appena sarebbe stata libera da quelle manette, Ayaka giurò a se stessa di pestarlo a dovere. Gli avrebbe fatto tanto male da doverlo ricordare per tutta la vita, l'avrebbe aperto e richiuso talmente tante volte che non ci sarebbero stati più nemmeno cinque centimetri di pelle senza una cicatrice, ci avrebbe giocato fino alla sua morte, l'avrebbe... Ayaka si morsicò il labbro inferiore, consapevole di stare esagerando < Prega che quei due cacciatori di taglie ci liberino dopo che la mia ira sia sbollita, rosso. Pregalo con tutto te stesso >

 


Pochissimo tempo prima...

Distrutta la gilda, pensarono di tornare ognuno da dove era venuto. O per lo meno di andare per la loro strada. Anche se Ayaka aveva qualche altra cosa da fare lì a Magnolia, non si sarebbe arresa tanto facilmente.
Comunque decisero di passare la notte lì, alla locanda The Lightmoon. La notte passò relativamente bene, Ayaka si era addormentata non appena bendate quelle brutte ferite e si era ripromessa di chiedere maggiori informazioni il mattino seguente, magari proprio al ragazzo che aveva appena conosciuto.
Peccato per un piccolo inconveniente. Quell'inconveniente che capitò esattamente alle sette di mattina che la svegliò facendola quasi cadere dal letto.
Urla e grida isteriche venivano dalla camera vicino alla sua ma ci mise un po’ per riconoscere la voce di uno degli urlanti. Si spalmò una mano sulla faccia, si sistemò gli abiti con cui era andata a dormire e aprì la porta, i capelli biondi e lunghi ancora più in disordine di come li aveva il giorno prima, non sembrano più nemmeno dei boccoli.
Appena aperta la porta si ritrovò davanti una scena che definire esilarante era poco. Se ci fosse stato uno specchio si sarebbe messa a ridere per gli occhi a palla, la bocca spalancata, le gote lievemente arrossate e le spalle rigide: stavamo scherzando?
Chiuse gli occhi, cercando di comportarsi normalmente ma la questione era: perché era tutto bruciacchiato e perché Kasai (il rosso del giorno prima) era praticamente con solo le mutande addosso e chi erano quelle due povere ragazze in asciugamano?, perché era evidente che non lavorassero lì...
< Ma che...? > stava per chiedere delucidazioni sull’accaduto quando una lampadina si accese nella sua mente portandola a sgranare ancora di più gli occhi. Magnolia, la città dei matti, l'avrebbe ribattezzata.
Una delle due ragazze, quella indubbiamente più alta delle due e dai lunghissimi capelli neri come la notte, piantò il piede a terra con una forza tale che Ayaka credette stesse per rompersi in mille pezzi mentre fissava il rosso con uno sguardo indubbiamente incazzato < Chi diavolo ti ha detto che potevi entrare nel bagno delle ragazze, brutto pervertito! >
< Guarda che io stavo cercando la stanza di una mia amica... non l'ho fatto apposta > spiegò con tutta calma Kasai che non appena si rese conto di avere Ayaka a qualche metro di distanza (allibita, precisiamo) salutò con la mano e un sorriso a trentadue denti < Ohi! Ciao Ayaka! Ti stavo cercando >
La bionda non fece in tempo a dire o a pensare nulla che un ringhio si levò nell'aria < Non inventarti scuse e non ignorarmi, razza di imbecille! >
Ayaka decise che era una cosa buona ignare tutto quello che era successo o che stava per succedere quindi afferrò l'altra povera ragazza (bionda anche lei, per la gioia di Kasai) e la condusse nella sua camera senza proferire una sola parola.
Poco dopo poté sentire i rumori che quei due stavano facendo nel corridoio (sentì anche puzza di bruciato ma non voleva crederci e non ne aveva voglia) mentre la piccolina si rannicchiava, rossa come un pomodoro, sul letto ringraziando e tremando come una foglia.
Ayaka si ritrovò a sospirare < Tutto bene? Non devi sentirti in imbarazzo... cioè, è abbastanza normale, dopotutto potrebbe averti visto nuda ma non l'ha fatto apposta, almeno credo... cioè, per quel poco che lo conosco non credo che... emh... eheh... > non era capace di consolare una povera anima in pena e che era quasi affogata nella vergogna più totale.
Era rossa persino lei che soltanto immaginava come potesse essersi sentita. Povera piccina...
< Io sono Ayaka...! E tu? > provò a presentarsi tendendole la mano candida e mostrandole un sorriso di incoraggiamento.
Lei, dai graziosi occhi brillanti come due ametiste, la guardò all'inizio timorosa ma poi si lasciò andare in un sorriso intimidito < Alice Rabbit... piacere >
Ayaka in quel momento sentì che la temperatura stava aumentando e non era certamente il riscaldamento accesso e voltandosi verso la porta poté notare come del vapore stesse entrando dalla fessura sotto la porta. Si ricordò di stare lontana da gente anormale come Kasai o l'altra ragazza (quella mora) perché sapeva che neanche lei scherzava.
< Che succede qui?! > gridò spalancando la porta, i nervi a fior di pelle e Alice non poté non domandarsi se quella strana ragazza soffrisse di personalità multiple < Si può sapere che state facendo?! Questa è una locanda!, non un posto dove... potete... EH?! >
Ayaka si ritrovò di fronte a niente di meno che a uno scontro tra Kasai e una ragazza indubbiamente simile alla moretta vista prima ma dai capelli di un blu acceso < Che succede...? >
< Questa ci vuole arrestare!! > sbottò Kasai sbattendo i pugni infuocati l'uno contro l'altro < Dice che ci hanno denunciato per disturbi alla quiete pubblica... ma non è vero! >
Ayaka inclinò il capo < Quiete pubblica? > stranita, la maga del Take Over cercò di analizzare bene la situazione osservando lo spazio attorno a loro. Il corridoio era desolato se non fosse per quei due, segno che Kasai, doveva essersi trattenuto o che la sua magia fosse stata in parte "neutralizzata" e pensò al vapore visto un attimo prima < Ma quando? >
Una maga dell'acqua senza dubbio, pensò la bionda pronta a qualsiasi mossa.
< Ora basta, mi sono veramente stancato > affermò il rosso assottigliando gli occhi e una strana polvere si diradò attorno a loro, che stranamente però non avvolse Ayaka la quale pensò fosse della cenere.
All'improvviso però, a un comando di Kasai, tale polvere grigia s'incendiò senza lasciare scampo e Ayaka non vide nessuna goccia d'acqua che potesse impedire alle fiamme... di dare fuoco all'edificio!
< Idiota! Ma che ti salta in mente?! Ci hanno già denunciato per chissà quale motivo sulla quiete pubblica e ora tu ti metti a distruggere tutto?! > strillò la bionda maga fuori di sé e agitando braccia e gambe ovunque, mentre un Kasai dubbioso la guardava con un sopracciglio inarcato, indeciso se affibiarle il soprannome di Pazza Lunatica oppure no < Sarà meglio uscire, comunque > aggiunse Ayaka, tornata relativamente calma.
Il ragazzo si disse d'accordo ma si voltò di scatto verso le fiamme che continuavano a divampare dove prima c'era la ragazza. Anche Ayaka trovò strano che il fuoco non si stesse espandendo così come la sua natura lo porterebbe a fare (la locanda poi era fatta di legno, motivo in più per notarlo) e questo fece sgranare gli occhi al giovane mago del fuoco < Che razza di magia ha? >
< Se la mia sorellina viene chiamata "Signora degli Elementi" un motivo ci dovrebbe pur essere, no? > intervenne una voce alle spalle di Kasai.
Nemmeno il tempo di girarsi o parlare o anche solo respirare che il fuoco venne respinto andando a colpire Ayaka che, praticamente sopraffatta dal calore del fuoco che la mandava in confusione, non si accorse nemmeno che Kasai era stato schiacciato a terra da un ragazzo.
Un ragazzo dagli occhi rossi come il sangue e belli come due rubini che riconobbe quasi subito < Aspetta... ma tu sei...? Alèk Black, o sbaglio?! >
Il moretto in questione alzò gli angoli della bocca in un sorriso allegro < Mi dispiace per il trattamento, ragazza, ma non possiamo permettere che due criminali che hanno messo a soqquadro parte della città gironzolino a piede libero come se nulla fosse >
... Criminali...? A soqquadro...?
< Ma che cazzo state dicendo!! > gridò Kasai ma l'altro, che intanto si limitava a stargli seduto sulla schiena, gli fece sbattere nuovamente la faccia sul pavimento.
Ayaka non poté davvero crederci.
Prima Kasai, poi quei due... aveva la faccia da criminale incallita, lei?! Intanto Alice osservava la scena da lontano, intimorita, non sapeva bene cosa fare. Quei quattro erano maghi di tutto rispetto (anche se non aveva ancora visto praticamente di cosa erano capaci Ayaka e il nuovo arrivato) ma era logorata dai dubbi. Quella ragazza tanto gentile ( o pazza) era davvero una cattiva pesona? Il rosso, nonostante fosse entrato nel bagno delle ragazze, era davvero pervertito e crudele? Eppure quando stava per chiarirsi le idee, si ritrovò con uno strano groviglio nello stomaco, una bruttissima sensazione, quella sensazione che aveva imparato a riconoscere e, senza pensarci due volte, scappò nel minuscolo bagno della stanza di Ayaka, ignorata dagli altri che avevano le proprie gatte da pelare.
< Scusa amico, ma devo mettertele... > fu così che Alèk gli mise le manette anti-magia (intanto Kasai sanguinava anche dal naso) per poi legarlo come un salame per evitare che si muovesse troppo.
Ayaka cercò di attivare il suo Fairy Soul ma la consapevolezza di essere con le spalle al muro e di non poter nuocere a delle persone che lavoravano per il bene comune (anche se quella volta avevano decisamente preso un granchio).
Il fuoco si estinse proprio mentre Alèk metteva le manette anche alla maga del Take Over, rivelandole la ragazza di prima, quella dai capelli corvini e lunghi, gli occhi azzurri e un'espressione decisamente diversa da quella di prima < Andiamo Alèk, ci penseremo dopo agli altri... sono pesci piccoli >
Il fratello si ritrovò d'accordo e allora Ayaka si ricordò di aver visto, illustrato nello stesso giornale, anche il viso di quella ragazza. Fredda, glaciale, apparentemente antipatica ma... in una foto dove giocava con alcuni bambini al parco era sembrata decisamente dolce.
< Sei Alexis Black, giusto? Quella cacciatrice di taglie di cui scrivono i reporter del Sourcerer...? > chiese atona la bionda ricevendo un'occhiataccia che la fece rabbrividire.
< Brutto idiota, lasciami!! > urlò Kasai dimenandosi come un'anguilla, il che dava un aspetto comico alla vicenda, tenuto in spalla dal ragazzo dai capelli corvini < Mettimi giù e combattiamo! Ti arrostisco vivo! >
Alèk sbuffò < Andiamo, non costringermi a darti un pugno in testa... potresti anche morire per trauma cranico >
< Non sono così debole come pensi tu! Mollami ho detto! >
I quattro camminarono per molto tempo per le strade di Magnolia, Ayaka ammanettata e di fianco ad Alexis mentre Kasai non la smetteva un attimo di gridare e muoversi, cosa che fece sbuffare le due ragazze più volta.
Finché Alexis non prese la parola < Alèk, ti prego, fallo smettere >
< Ora mi preghi? > rise il maggiore, con evidente sarcasmo < Comunque... come ti chiami, bella signorina? > chiese rivolto alla bionda che si ritrovò sorpresa.
Avrebbe dovuto (e voluto) spiegare il malinteso, che era stato tutto un enorme fraintendimento, che le case incendiate e spazzate via dal vento erano state buttate giù solo per sbaglio, che lei e Kasai avevano sconfitto la gilda di Bloody Rose e che avrebbero solo voluto tornare a fare quello che volevano fare.
Ma (perché c'è un ma) Kasai fece lo stupido, si agitò troppo, scivolò via dalla presa di Alèk (che l'aveva indebolita perché occupato a guardare sua sorella con un'espressione ilare in volto) e cadde sulla testa di Ayaka.
Testa contro testa.
Ayaka svenne (o almeno entrò nella dormiveglia) mentre Kasai tornò a lamentarsi e a minacciare di combustione entrambi i fratelli non appena fosse stato libero da quelle stramaledette manette.

 


Ora...

La villa in cui li avevano portati era gigantesca, una reggia, una specie di castello nella periferia della città di Magnolia, vicino alla foresta che si espandeva ad est ed era sensazionale. La vista dall'alto era incredibile, si riusciva a vedere tutta la città e, dalla parte opposta, la foresta.
Ayaka era rimasta meravigliata da tanta... meraviglia.
Poi erano cominciati i problemi. Aveva raccontato la loro versione dei fatti e cioè che la gilda Bloody Rose era stata sconfitta una volta per tutte nonostante Kyle fosse riuscito a scappare (e al solo nominarlo Kasai quasi lanciò lingue di fuoco, fortuna che aveva le manette anti-magia) e che l'incidente di quella mattina era dovuta alla distrazione del rosso. Niente più e niente meno.
Peccato che poi Alexis aveva ribadito che alcuni cittadini si erano lamentati per le case andate a fuoco durante la notte, per non parlare di quelli che si sono ritrovati senza un tetto sulla testa a causa di improvvise folate di vento.
Ayaka non sapeva davvero come scusarsi. I famosissimi cacciatori di taglie, conosciuti al mondo come la Signora degli Elementi e l'Inarrestabile, erano appena rientrati da una lunghissima missione durata alcuni anni in una zona a nord del continente di Ishgar, più precisamente nel principato di Veronica dove aveva espressamente chiesto il loro intervento, e avevano trovato Magnolia sottosopra. Come se non bastasse, gli indizi li avevano portati alla locanda che, attualmente, contava non meno di 200 mila Jewel di danni.
Danni che avrebbero pagato, non importava chi, ma che avrebbero pagato.
Alla fine i due fratelli si erano messi a confabulare a qualche metro di distanza, lanciando loro qualche occhiata di tanto in tanto sia per controllare che non scappino sia per guardarli in faccia. Secondo Alèk una ragazza non farebbe mai una cosa del genere e Alexis gli diede un pugno sul petto, consapevole però che non gli avrebbe fatto nemmeno il solletico.
< Allora? Li lasciamo andare? Te l'ho detto... a me non sembrano cattive persone. Tranne il rosso, ma quello è più che altro esausto di stare fermo > affermò Alèk con convinzione.
Sua sorella, una tipa parecchio più diffidente del fratello, aspettò qualche minuto prima di essere completamente sicura di poterli liberare. Forse gli abitanti di Magnolia avevano esagerato, non era stata un'azione volontaria. Dopotutto erano tutti mezzi addormentati.
Alexis sbuffò incrociando le braccia sotto al seno e annuì < E va bene... togli le manette e mettiamoci a cercare il fuggitivo... Kyle, dico bene? >
Alèk si alzò di scatto e andò subito a fare quel che sua sorella gli aveva detto, iniziando da Ayaka < Ci dispiace per il pasticcio. Abbiamo preso un enorme granchio... >
< Nulla di che, sul serio > asserì la bionda sospirando.
Ormai non si sentiva nemmeno più le gambe, quelle manette anti-magia la destabilizzavano troppo. Era troppo vulnerabile a quel tipo di cose.
Non si poteva dire lo stesso di Kasai < Non me ne faccio nulla delle tue scuse! Fatti sotto, questa volta non riuscirai a prendermi alla sprovvista! > era ben consapevole però, Kasai, che alla locanda non aveva voluto esagerare. Non aveva alcun motivo per continuare a battersi contro di lui... ma si era sentito male al pensiero di essere stato sconfitto (nonostante non avesse usato i suoi soliti trucchetti) così facilmente.
< E quindi è così? > esclamò una voce terribilmente smielata e zuccherosa che fece sussultare i fratelli Black < I grandissimi Black hanno appena commesso uno sbaglio... che incompetenti >
Kasai smise all'istante di protestare e alzò lo sguardo verso la finestra lasciata aperta, seguito a ruota da tutti gli altri. Ayaka non si capacitò del fatto che entrambi cambiarono subito atteggiamento, appena ebbero sentito quella voce eppure era abbastanza chiaro che non era un gradito ospite in casa loro.
Alexis stava per saltargli addosso ma suo fratello la fermò stringendole il gomito poi, con enorme sorpresa degli ex prigionieri assottigliò gli occhi rubino in due splendide ma letali fessure, uno sguardo capace di uccidere.
Ayaka era convinta di essere una delle poche persone che riusciva a cambiare la propria personalità, facendosi considerare lunatica, strana, pazza... ma mai si sarebbe immaginata che Alèk Black, che si era da subito dimostrato tutt'altro che vuoto e glaciale, si sarebbe messo tra loro (sua sorella compresa) e quel tizio abbindato come una tenda pacchiana con lo sguardo di chi era pronto a uccidere.
< Cosa sei venuto a fare qui, Blast? >
Ayaka in quel momento si ricordò di una delle tante interviste lette sul Sourcerer Magazine (pensò quindi che la situazione stava peggiorando sempre di più), dove assieme alle foto del ragazzo, mentre sconfiggeva una potente gilda che si era stanziata nelle vicinanze della città portuale di Hargeon, il fantasioso reporter parlava di un'antica famiglia.
Una famiglia distrutta e un legame fraterno indissolubile.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

ANGOLO DI AYAKA!
(Dopo le anticipazioni)

Bene, come già detto precedentemente (sì, prima dell'orrore) scusate il ritardo, il capitolo era prontissimo già per il 4 Luglio, credevo che domenica scorsa sarebbe venuto Ciro (dannato!) a mettere il WiFi ma niente... si è presentato ieri sera ma po ho scoperto che il mio PC non mi fa pubblicare in maniera decente ed ecco il perché della scrittura ORRENDA, non ho potuto mettere dimensione e carattere come volevo io...! T.T Voglio sotterrarmi... (ho cercato di usare il computer di mio padre ma indovinate? R.O.T.T.O... sono andata fino a lì per NULLA?!)

Ma passando alle cose importanti... cosa ve ne pare del secondo capitolo? In realtà non era previsto che apparisse anche il personaggio di Alice (NoProblem, avrà la sua entrata a effetto in un secondo momento, mi son dovuta concentrare maggiormente sui fratelli Black) e nemmeno quello a fine capitolo (quello dalla voce smielata e zuccherosa, e sì, sarebbe un maschio anche se strano). Essendo però in ritardo ho voluto aggiungerli anche se la scena di Kasai che entra accidentalmente nel bagno femminile sembra un po' messa lì per caso... tanto per presentarci Alexis o no?

Vi presento quindi Kasai (OC di Ricky Blake, grandioso!, non ho accennato quasi a nulla di lui se non la magia che usa... anche se OVVIAMENTE c'è dell'altro, ma l'ho detto, volevo concentrarmi sui fratelli Black, anche perché sono stati i primi a essermi inviati se ben ricordo) un mercenario che usa appunto la magia del fuoco - blu - e che odia le bionde (e già ci sono due bionde in circolazione, mi dispiace, povero Kasai...).

Poi Alice Rabbit (OC di Shirona, bellissimo anche il tuo!, ti prometto che presto o tardi la piccola Alice si farà valere... ah!, c'è un particolare di Alice che è facilmente individuabile dal capitolo, una sua paura... riuscite a capire qual è?)

Infine Alexis e Alèk Black (OC di Mary90_p, la fine del mondo!, il prossimo capitolo, come avrete potuto capire parlerà di loro o almeno Ayaka capirà qualcosa in più riguardo ai due fratelli... per quanto riguarda la magia, beh, quella della ragazza è facilmente intuibile – anche se Ayaka ha inizialmente preso un granchio credendola semplicemente una maga dell’acqua - mentre per Alèk... lo scoprirete!)

Ringrazio chi ha recensito, chi legge, chi perde tempo ad aspettare una disgraziata che non ha nemmeno il WiFi...! Insomma, di tutto.
Aspetto gli OC mancanti (due o tre personcine, ma se avete impegni tranquilli, non metto fretta... per ora ho i fratelli Black - in primis - da spulciare per bene! ^-^)!

Per quanto riguarda, invece, la creazione di Fairy Tail, dovrete pazientare... una gilda si forma nel tempo, quindi prima Ayaka &Co risolvono questo piccolo problemino e prima Fairy Tail potrà essere fondata... ma prima Ayaka deve avere l'IDEA di crearla...!

Vi aspetto la prossima settimana (o anche prima se tutto va bene) con il nuovissimo capitolo!!
Baci!


P.S. Eh no... nessunissima anticipazione, sapete già troppo!
Magari la prossima volta...!

 

   
 
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