La loro prima estate insieme. A
Boston. In
quel maniero appena fuori città.
Hanno passato tutta la giornata in
giardino, entrando e uscendo dalla piscina.
Ormai il sole sta tramontando.
Lui e Abbie sono seduti sul prato. Lui
solo con i pantaloncini del costume, lei si è avvolta
attorno un asciugamano.
L’acqua gocciola da i lunghi capelli
biondi lungo le spalle e le braccia di lei.
Abbie sorride serena, ammirando tutte
quelle sfumature aranciate che il cielo è in grado di
assumere.
James pensa che non è mai stata più bella
di così.
Le avvolge le spalle con un braccio. È l’inizio
di tutto
(104 parole)
La
notte
precedente Abbie ha dormito a casa sua per la prima volta. Hanno
passato una
giornata da fidanzatini, girando per Londra.
È la prima
missione di Abbie, quella sera.
James non voleva
affatto farsi vedere agitato, così si dipinge un sorriso sul
volto.
Appena lei esce
smette di sorridere, si accomoda sul divano. Continua a cercare un modo
di ingannare
il tempo, ma il tempo sembra non passare mai.
Quando Abbie
rientra lo trova ancora lì.
“Mi hai aspettata?”
gli chiede mentre si toglie le scarpe, le calcia via e si avvicina.
“Ti aspetterò
sempre” dice lui. E la bacia.
(101 parole)
Sono tutti in ufficio. Stanno
tutti
festeggiando il fidanzamento di James e Abbie.
Finalmente dopo anni lui le ha fatto la
proposta, così senza tanti romanticismi e giri di parole.
Erano a letto quella mattina e le ha detto
“Credo sia ora che ci sposiamo”
Si sposeranno la notte di Capodanno.
Non sarà solo l’inizio di un nuovo anno.
Sarà l’inizio di una vita insieme.
Festeggeranno, circondati da amici e
parenti, ma non troppi. Non volevano un matrimonio in grande.
Una coltre di neve bianca ha iniziato a
coprire Londra.
Sembra tutto un po’ più magico.
(96 parole)
Stanno
combattendo
a Upper Flagley da un tempo che le sembra infinito.
Non ha il tempo
neanche di girare lo sguardo per cercare i colleghi perché i
colpi contro di
lei si susseguono senza sosta. E deve rispondere.
Sta duellando
contro una donna. È strano, non è una
mangiamorte. Non ha neanche il viso
coperto.
Non si può negare
che sia bellissima, nonostante il ghigno da pazza.
A un certo punto
sente una botta in testa. Un rumore sordo.
Quando si sveglia
è in una specie di cella, angusta e umida. Non vede quasi
niente.
Non riesce neanche
a ragionare lucidamente talmente le fa male la testa.
Ha paura.
(109 parole)
Ha passato molte notti in ufficio.
È ridotto
l’ombra di se stesso.
Sta seguendo tutte le piste possibili, ma
senza risultati.
“Perché non torni a casa?” gli chiede
Sean, così fanno pure gli altri suoi amici.
Quella sera pure la sua partner Eveline si
avvicina “James…” inizia a dire.
Ma lui sbotta. “Non torno a casa senza di
lei, dovessi andare a prenderla direttamente nel covo di quei
bastardi!”
La ragazza prende una sedia con le rotelle
e si mette seduta accanto a lui.
“Lascia che ti aiuti”
“Ho paura Evie. Ho paura che non riuscirò
a vederla mai più”
(100 parole)