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Autore: Ashley More    16/07/2016    4 recensioni
Hermione ha deciso di fare la 'tuttologa': vuole aiutare le persone grazie alle sue conoscenze, ma il suo primo cliente e il suo primo incarico non sono esattamente quello che si sarebbe aspettata!
Genere: Comico, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Sesta parte:

 


Quarta settimana (ancora):


- Sei uno schiavista!- Hermione ansimava vistosamente e dovette reggersi al tavolo per non cadere: era a pezzi e non sentiva più le gambe. - Davvero Malfoy, se tu avessi lavorato così bene anche a scuola…-
- Ma guarda che io avevo ottimi voti ad Hogwarts.- la guardò con un sopracciglio alzato, che voleva indicare supponenza e alterigia; ma aveva il volto talmente pallido e lucido di sudore che, la peluria platinata che sovrastava le palpebre, non si notava nemmeno, quindi finì con l’assomigliare solo ad uomo albino dall'espressione assai stupita. - Eri tu ad essere così presa dai tuoi risultati da non prestare attenzione a quelli degli altri!-
Decise di ignorarlo e si sedette di schianto.
- Spero che tu non abbia intenzione di cenare, perché io non alcuna intenzione di cucinare!- fu categorica, massaggiandosi i piedi dolenti.
- Capirai che novità, Granger! Oggi siamo praticamente a digiuno e, se non fosse per quei biscotti vecchi e secchi, sarei già morto d’inedia! Con questo turbante addosso, per giunta!- la fissò in tralice - Tranquilla cara, ci ho pensato io, ovvio!-
“Cara?” lo fissò stupita.
- Ma, se permetti, prima di cenare gradirei farmi una doccia, c’è qualcosa che io possa usare per asciugarmi?-
Delle volte parlava come un maggiordomo dell’epoca vittoriana.
“Il maggiordomo danzante” un film mentale di Hermione Granger, presto in tutti i migliori cinema d’Europa.
Represse una risata e si alzò zoppicando, andando a frugare nell’armadio a muro in fondo alla stanza.
- In che senso ci hai pensato tu, se posso chiederlo?- lo interrogò, mentre cercava un asciugamano abbastanza esteso da contenere lui, il suo alter ego e la sua tripla personalità.
- Tra poco lo capirai!- si era piazzato dietro di lei che, per la sorpresa, rischiò di finire in mezzo alla biancheria - Gli asciugamani li tieni sullo scaffale in basso a destra, sotto quegli indumenti sexy!-
Sembrava divertirsi un mondo, Hermione si voltò a guardarlo, respirando a fondo - Lo sai che non ti comporti come un uomo che sta per sposarsi?-
- Mi comporto come un uomo, punto.- le sorrise sornione e sufficientemente tronfio - Sono solo parole, Granger, di solito sono i fatti che contano!- la fece scansare e recuperò gli asciugamani che gli servivano, sotto una pila di canottiere.
“Lui pensa alla cena, lui sa dove tengo la biancheria, lui mi chiama cara...mi sta usando per fare le prove generali del suo matrimonio??”
'Hermione Granger: la controfigura.'
- Bene, è meglio che vada io a lavarmi per primo. Di solito ci impiego molto tempo, mi piace fare con calma!-
'Draco Malfoy: la primadonna.'
- Immagino sia lo shampoo a causarti tanto impegno…- gli lanciò un sorrisetto obliquo.
- Ah, ah...davvero brillante! E’ grazie a questo spirito di patata, che ottenevi sempre ‘Eccezionale’ in ogni dannatissima materia? -
- No, è per il cervello che giace sepolto sotto metri di capelli!- lo guardò con fare innocente.
- Lo sai Granger, più mi stuzzichi su questa cosa, più la metti in evidenza e più un tuo eventuale fallimento sarà smaccato e ridondante!-
Lei smise di sorridere.
- Lo sai Malfoy, delle volte rammento perché ti detestassi così tanto! Tu puoi spaziare in lungo e in largo con il tuo umorismo più becero e io non posso toccare i tuoi nervi scoperti!-
-  Perché, tu credi che sia stato facile per me chiedere aiuto proprio a te? L’onnipresente amica del cuore di Potter? La donna dei sogni di Weasley?!-
Si guardarono in cagnesco e poi lui si gettò l’asciugamano sulla spalla e andò a chiudersi in bagno.
Quando uscì, avvolto in nuvola di vapore, erano trascorsi tre quarti d’ora e la mezzanotte era ormai passata da un pezzo.
Le fece cenno di accomodarsi e toccò a lei farsi una doccia.
Lasciò che l’acqua scorresse lungo il corpo per un po’, aveva decisamente bisogno di relax e tranquillità. E di far riposare le orecchie.
Ma, visto l’orario indecoroso, si diede una mossa e si strofinò con vigore per darsi un pochino di carica.
Quando uscì dal bagno, rimase di sasso.
Il tavolo era apparecchiato per due in modo ineccepibile, con le posate per ogni portata, i bicchieri per il vino e l’acqua, una tovaglia di finissimo lino ricamato a mano, e delicate e preziose porcellane di Meissen.
Lui sorrise compiaciuto valutando la sua espressione; studiandone il volto rosato, gli occhi castani, lucidi e spalancati per la sorpresa, e i capelli ribelli e ingovernabili, ancora umidi.
- Te l’ho detto che avevo pensato a tutto io!- gongolava letteralmente e, chiaramente, doveva essergli costato parecchio non rivelarle il suo segreto - Siediti, se no si raffredda tutto ed è un peccato!-
Hermione si sedette accanto a lui, notando la quantità di pietanze francesi presenti sul tavolo.
- Mi spieghi come hai fatto?- non capiva perché si fosse dato tanto da fare.
Malfoy si mise il tovagliolo sulle ginocchia e prese tempo: improvvisamente sembrava indeciso.
- Elmestico…- borbottò, versandosi del vino e trangugiandone un sorso.
- Come?- gli sorrise incoraggiante, cercando di dimenticare la piccola discussione che avevano avuto.
- Il mio Elfo domestico.- lo disse con voce chiara, cercando di mantenersi saldo ma evitando il suo sguardo.
- Cosa?!- si alzò da tavola, indignata. - Lo sai con chi stai parlando? Hai fatto sfacchinare un elfo, in piena notte, solo per un tuo capriccio?!-
- L’ho pagato profumatamente per svolgere un’attività che lui ama fare: soddisfare il proprio datore di lavoro.- la fissò con gli occhi chiari molto decisi - Da quando è passata la legge, gli elfi percepiscono un salario più che decoroso, indossano abiti e possono licenziarsi quando vogliono ma, resta il fatto che non sanno far altro che servire il proprio datore di lavoro e che non possono usare la magia al di fuori di certi contesti, lo sai! Solo un mago può regolamentare l’uso della magia di una creatura non umana, questo non è cambiato!-
- Non è cambiato per ora!- la voce della ragazza era combattiva - E sei certo di averlo pagato?- lo guardò con diffidenza.
- Ovvio! La legge lo impone e io mi sono abituato ormai, è lui che non sa adattarsi allo stipendio! Non è semplice far cambiare idea e far accettare i mutamenti agli esseri più semplici.- allungò una mano e afferrò quella della ragazza, invitandola a sedersi nuovamente - Quanto a te, dubito che riuscirò mai ad inculcarti un qualsiasi concetto! Anche se di semplice non hai nulla, anzi, sei la donna più complessa che io abbia mai conosciuto, peggio di un nocciòlo contorto!- l’attirò dolcemente verso il basso.
Hermione si sedette, cercando di essere ragionevole e di smetterla di comportarsi come un’ottantenne inacidita che prende a borsettate i giovani sfacciati.
Lui non mollò la presa sulla sua mano e la fissò, pensieroso.
“Quale perla di saggezza sfodererà, adesso?” si chiese la ragazza, avendo ormai imparato a riconoscere l’espressione assorta di lui, simile a quella di un opossum che finge la morte, che di solito precedeva qualche esternazione altamente improbabile eppure sorprendente.
Hermione si rese conto che lui le stava accarezzando il dorso della mano con il pollice e che non era consapevole di farlo.
Le sfiorava la pelle con delicatezza e, quel semplice tocco, le fece provare qualcosa di indefinito ma potente: era intimo, dolce e sensuale.
- N-nocciòlo contorto?- gli chiese, tanto per vincere il turbamento.
- Il nocciòlo è un albero dal grande potere magico.- le disse, lasciandole la mano e mettendole nel piatto dei frutti di mare - Nella mia famiglia possediamo quelli con i rami contorti, vengono piantati da secoli nelle terre dei Malfoy. Mia madre mi raccontava sempre una leggenda legata ad esso e a un serpente bianco…- la voce si affievolì e il volto si indurì leggermente.
Non sembrava intenzionato a proseguire.
Hermione assaggiò l’ostrica che le aveva servito e attese qualche secondo che lui si decidesse a terminare il suo racconto, ma il giovane era caduto in un mutismo ostinato.
- Lo so che l’albero di nocciòlo possiede un grande potenziale, ad esso sono legate molte leggende e storie mitologiche, ma non ricordo di averlo mai sentito associare ad un serpente bianco…- lo guardò con un sopracciglio alzato, sperando di incoraggiarlo a proseguire.
- E’ solo una sciocchezza.- borbottò Malfoy e si concentrò sul cibo, ma pareva aver perso ogni appetito.
- Sai, c’è una fiaba...una leggenda babbana, dove una principessa trova conforto e aiuto proprio all’ombra di un albero di nocciòlo, cresciuto sulla tomba della defunta madre.- lo incoraggiò.
Draco le lanciò un’occhiata di sfuggita.
- Il Serpente Bianco era un Dio decaduto.- cominciò, infine, con voce atona - Che trovò riparo e protezione tra le radici di un nocciòlo contorto, un albero di rara bellezza e complessità. In primavera, l’albero nascondeva i suoi rami dietro al manto rigoglioso delle sue foglie. Così facendo, appariva come un comune e semplice nocciòlo, identico a tutti gli altri.-
Finì il suo vino, bevendolo tutto d’un fiato, e poi si riempì nuovamente il bicchiere.
- Quando le foglie cadevano, però, esso mostrava i suoi rami contorti, attorcigliati e unici, rivelando tutta la sua bellezza celata. Il Serpente era il solo a godere di quella visione, ad amare quell’intreccio unico e meraviglioso e a carpirne la saggezza, nutrendosi delle nocciole che cadevano ai piedi dell’albero.-
Sospirò piano e Hermione credette che non avrebbe continuato. Ma lui riprese il racconto.
- Questi due esseri, così diversi l’uno dall’altro, non potevano vivere separati: l’albero aveva bisogno delle spire del serpente per tenere al caldo le proprie radici e per essere protetto dagli uccelli, che volevano depredarlo dai suoi frutti; mentre il rettile necessitava del nutrimento datogli dalle nocciole, fonte di sapienza, equilibrio e conoscenza.-
Cadde un silenzio assoluto, lui non la guardava, affascinato dalle bollicine del vino bianco.
- Trovo che sia una splendida storia, molto dolce e piena di significato…- sussurrò Hermione, cercando di vincere la commozione che quel racconto, narrato con una voce così densa di emozione, le aveva procurato.
- Non ha alcun senso, come tutte le leggende.- Malfoy affondò la forchetta nella quiche di verdure con rabbia e non parlò più per un po’.
Qualsiasi episodio fosse legato a quella storia, gli causava sofferenza.
Hermione cercò di gustare le pietanze raffinate ma era difficile, visto che Draco non era affatto la buona compagnia che, in un modo o nell’altro, era stato nei giorni precedenti.
- Posso sapere cosa ti turba?- gli chiese ad un certo punto, reprimendo una punta di impazienza - Ti sei dato da fare per questa cena squisita, sono quasi le tre del mattino e tu sei allegro quanto un Dissennatore.-
Per tutta risposta, Malfoy, si alzò da tavola e andò a prendere qualcosa sul tavolino accanto al divano, poi si risedette accanto a lei.
- Parlami di questo.- le chiese, spostando i piatti e posando davanti a lei un cofanetto di dvd.
La ragazza rimase di stucco.
- Cosa vuoi sapere?-
- Tutto.- allargò le braccia come per sottolineare l’ovvietà della cosa - Come funziona, di cosa parla...questo è l’attore babbano che mi dicevi, no?-
E picchiettò sulla copertina.
- Si, è lui, da cosa l’hai riconosciuto? - sorrise con un’aria da monella, gli occhi di Draco ebbero un guizzo ma non disse nulla, restando in attesa.
Hermione non capiva cosa volesse esattamente, ma prese a parlare - Era un grande attore: è morto da molto tempo. Queste cose servono a vedere i film, che sono come spettacoli teatrali impressi su una cosa chiamata pellicola, e questo cofanetto me l’hanno regalato i miei genitori per il mio compleanno. Manca il mio film preferito, però.-
Lui si appoggiò con il gomito sul tavolo e posò il viso sulla mano, osservandola in silenzio.
A Hermione pareva di essere ritornata ai suoi G.U.F.O., all’esame di Trasigurazione con la Mc Granitt.
“Prego Signorina Granger, mi parLi di Yul Brynner e, se Le avanza un po’ di tempo, mi faccia un esempio di Incantesimo Evocativo”
- Questo film, ad esempio, parla di...mh...sette cow-boy…, guerrieri babbani armati di pistole, che decidono di difendere un povero villaggio dalla minaccia di un gruppo di cattivi, guidati da un uomo malvagio. Praticamente degli Auror babbani contro, beh, lo sai!-
Si strinse nelle spalle e lui parve rilassarsi un pochino.
- E il tuo eroe chi sarebbe?- le chiese, sornione - Un Potter “guerriero babbano” con la pistola al posto della bacchetta?- le labbra si incurvarono.
Gli sorrise di rimando, illuminandosi tutta.
- In un certo senso è così: il mio eroe è il capo di questi uomini che prima lottano per interesse e poi per principio.-
- Ah, ah! Allora non sono affatto degli Auror, Granger! Sono dei Mangiamorte redenti!- lui schioccò la lingua, scuotendo la testa.
Per quanto surreale fosse il discorso, Hermione lo trovò buffo e scoppiò a ridere.
Il sorriso di Draco si fece più ampio.
- Sei davvero molto furbo! Così rigiri la frittata a tuo favore, non vale!-
- E qual è il tuo film preferito, quello che non possiedi?- sembrava molto interessato.
- S’intitola “Il Re ed Io” e parla di un sovrano illuminato, molto progressista, e di un’istitutrice inglese.-
Draco si appoggiò allo schienale della sedia e incrociò le braccia, apparentemente molto soddisfatto.
- “Il Re ed Io”, mh?- finse di riflettere e poi si alzò, stiracchiandosi - Sembra una storia che parla di noi!-
- E chi sarebbe il “Re illuminato”? - Hermione non poté impedirsi di ridere ancora.
- Non lo so, ma se l’istitutrice è una donna rigida ed irritante so chi potrebbe essere!- le rispose prontamente e, improvvisamente, le pungolò le costole con un dito.
- Voglio vedere un film!- decise di punto in bianco, sventolandole sotto il naso il cofanetto - Ho bisogno di rilassarmi, e riprenderemo le lezioni di ballo solo tra qualche ora, quindi me lo devi!-
- Cosa?? Ancora??- Hermione lo fissò, stralunata - Sono le tre e mezza del mattino! Sono esausta! - protestò - E poi mi hai già insegnato, ora so arrangiarmi da sola!-
- Senti Granger - Draco le si avvicinò, chinandosi su di lei - Abbiamo ancora diciotto ore da riempire. Sono molto teso, dico sul serio, e, quando sono molto teso, c’è una sola cosa che mi rilassi, oltre alla danza…-
Socchiuse gli occhi e sfoderò un sorrisetto allusivo.
- Aspetta...non me lo dire…lo so...- gli rispose, caustica - Ma so anche come funzionano le endorfine, cosa credi? Se vuoi posso offriti una tazza di cioccolata! L’effetto è lo stesso.-
- Sesso, Granger.- lui sembrò assaporare quelle due parole poste così, l’una accanto all’altra - Come ti ho già detto, sei tutta teoria e zero pratica, non puoi paragonare la cioccolata con il sesso. Se sei stanca per ballare restano due opzioni: o film o sesso, scegli.-
- La cioccolata no, ma il ballo si, vero? Quello si può paragonare! Esiste anche un’altra opzione: ti trasfiguro nel pallone gonfiato che sei e ti lancio nel vicolo dietro casa.- si alzò in piedi, con i capelli più elettrici che mai - Lo sai che potrei fare quattro chiacchiere con Astoria? Non credo che gradirebbe!- lo minacciò, mantenendo la voce bassa e controllata.
- Dubito che ti crederebbe! Lei è una donna molto sicura di sé, una che sa quanto vale, non come te.- improvvisamente sembrava di pessimo umore e assomigliava un po’ troppo a Draco Malfoy, l’insopportabile Serpeverde sedicenne che lei aveva quasi dimenticato.
- E’ la digestione che ti trasforma in un intollerabile bastardo? Considera che ti sei rivolto a me per esaudire le richieste della tua donna consapevole!- cominciava ad arrabbiarsi davvero e l’allegria di poc’anzi era svanita di colpo - Sei sgradevole, Malfoy.-
- Sono quello che sono, come te.- ancora la sua logica ineccepibile.- E sarò anche un “bastardo sgradevole”, ma ho solo detto che lei è consapevole e tu non lo sei, non del tutto almeno! Sai essere incredibilmente ottusa per avere un quoziente intellettivo così alto! Oppure - e la voce era gelida e vibrante di rabbia - Ti piace pensar male solo perché certe frasi vengono da me, non è così forse?-
Hermione gli strappò di mano il cofanetto, estrasse la bacchetta e, con un gesto stizzoso, fece sparire i resti della cena.
Poi aprì un dvd e lo fece galleggiare a mezz’aria, quindi spense la luce e un fascio luminoso attraversò il disco, riproducendo il film sul muro, come un proiettore.
- Buona visione!- gli disse, lanciandogli la custodia, e poi si avvolse nel suo sacco a pelo, dandogli le spalle e cercando di dormire.

 

La seconda notte di quella assurda convivenza fu agitata quanto la prima per Hermione, che aveva la netta sensazione che Malfoy le leggesse dentro come un libro aperto, come se il turbante che aveva sulla testa gli ampliasse le facoltà psichiche.
Ogni tanto si svegliava e lo occhieggiava da sopra la spalla, lui era completamente assorbito dalla visione dei film.
Alla fine lei crollò del tutto, mentre Draco seguitò a cambiare disco e a riguardare tutto dall’inizio.
Alla fine, rimase con lo sguardo perso nel vuoto, mentre il muro bianco veniva illuminato dalla luce del giorno.

 

- Non capisco come tu faccia a reggerti in piedi, sono certa che hai dormito persino meno di me!- Hermione studiò il viso pallido e provato del ragazzo.
Si erano svegliati alle due del pomeriggio, fingendo che tutto quello che si erano detti la sera prima non fosse mai stato detto, anche se quelle parole aleggiavano tra di loro in modo prepotente.
Malfoy aveva preteso di continuare a ballare e, siccome ballare implicava il non chiacchierare, lei si era prestata.
- Questo posto è troppo stretto, come si fa a muoversi decentemente?- lui nascondeva a fatica il suo nervosismo, era più agitato di una cavalletta e sembrava sul punto di esplodere.
“Come se non fossi abbastanza nervosa anch’io!”
La ragazza sventolò la bacchetta e la stanza si dilatò di colpo, ampliandosi alla stregua della sala dei ricevimenti di un palazzo.
Draco la fissò a bocca aperta e, per un attimo, parve dimenticare i suoi problemi.
- Fantastico! - la fissava con gli occhi chiari accesi di ammirazione - Questa è magia di livello altissimo, sei davvero incredibile, Granger! Straordinaria! Ma non potevi farlo prima? -
- Una cosetta da nulla!- cercò di non sembrare troppo compiaciuta e soffiò via un fumo immaginario dalla punta della sua bacchetta.
“Non sono consapevole un piffero!” pensò, sollevando il mento con orgoglio.
- Non è sulle tue doti di strega che ti ritengo insicura!- le disse, leggendole ancora nel pensiero.
L’afferrò per la vita e la trascinò in un ballo veloce, compiendo ampi giri intorno alla stanza.
- Ma così ti sei fregata da sola, ora ti sfiancherò!- e la fece girare fino a farla ridere con le lacrime e a implorarlo di fermarsi.
- Ora basta, ti prego! Rischio di non sopravvivere fino alla festa!-
- Hai ragione, ora ci manca una sola cosa…- le disse, attirandola a sé. - Che non si dica che Draco Malfoy lascia le cose a metà…beh, non più almeno...-
L’atmosfera cambiò di colpo e lui la coinvolse in un valzer lento, stringendola a sé con delicatezza.
La teneva avvinta in un modo semplicissimo, senza stritolarla, senza forzarla ma solo guidandola e trattenendola vicina al suo corpo caldo.
Le mancò il fiato quando sentì il respiro di lui sui capelli.
- Con un ballo di questo genere puoi comunicare molto al tuo partner. - le sussurrò, parlandole all’orecchio con una dolcezza che le fece venire le lacrime agli occhi - Ballando così puoi prenderti quello che vuoi, Granger: la tua felicità e la persona che ami. -
Lei scostò il viso per incontrare il suo sguardo.
Malfoy aveva un’espressione grave e seria, smise di ballare e si portò la sua mano alle labbra, posandole un piccolo bacio sulla punta delle dita: era un gesto di congedo.
Improvvisamente si sentì un leggerissimo fruscìo e il turbante di Draco si sciolse dal suo incantesimo, scivolandogli via dalla testa e cadendo ai loro piedi.
I due giovani si fissarono con gli occhi sgranati:
Le quarantotto ore erano trascorse, il momento della verità era giunto.




note: vi pongo una domanda (a cui siete libere di non rispondere XD ) : secondo voi, tra Hermione e Draco, chi è il nocciòlo contorto e chi è il serpente bianco? A presto con l'ultima parte!
   
 
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