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Autore: lunaticaNachi    17/07/2016    1 recensioni
Dopo la seconda guerra magica, lentamente maghi e streghe ricominciano la loro vita. Questa volta vedremo ad Hogwarts una nuova ragazza che farà amicizia con due personaggi che diventeranno il centro del suo mondo.
In questa storia Il lupo (avrete sicuramente capito chi è) non è stato ucciso nella guerra e accompagna suo figlio nella scuola in cui insegna.
E' la prima storia che scrivo, siate clementi, accetto consigli e critiche costruttive. Perdonatemi se in alcuni capitoli sarò un po' prolissa ma quando mi metto a scrivere non mi fermo più.
Genere: Fluff, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Remus Lupin, Teddy Lupin, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Nuova generazione
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Dedico questo capitolo a _Nymphadora_ una lettrice che mi riempie di soddisfazioni e una scrittrice che mi fa innamorare delle sue storie.
Cap. 9: Di nuovo?
Il giorno dopo avrebbe preso il treno e Julie proprio non riusciva a dormire. Avrebbe fatto quello che faceva sempre in questi casi, si sarebbe cacciata nei guai. Si alzò. Nei letti accanto a lei le ragazze dormivano tranquille. Erano tutte così carine, un po’ meno da sveglie, ma comunque simpatiche. Scese in Sala Comune e vide che il fuoco era ancora acceso, doveva essere passata da poco la mezzanotte. Salì le scale per il dormitorio maschile e raggiunse la camera di Ted, ormai quella strada la sapeva fare anche al buio. Senza fare il minimo rumore raggiunse il letto alla destra della porta e chiuse le tende a baldacchino. Cominciò a svegliare lentamente il proprietario del letto, prima toccandogli insistentemente la faccia poi sussurrando “Sveglia principessa” al suo orecchio.
“No, ti prego Jul, non di nuovo” sbottò lui appena sveglio.
“Dai, lo sai che non riesco a dormire senza il mio orsacchiotto
“Va bene, ma sappi che ti odio” e scesero insieme, senza far rumore.
 
“Winky , Winky” dal divano Julie gridava quel nome rivolta al pavimento.
“Ti ho già detto che loro non seguono i tuoi ordini” la rimproverò Ted.
“L’altra volta è venuta.”
“Solo perché stava pulendo in camera tua.”
“Allora andiamo noi da lei.”
 
“Che brutta idea.” Borbottò Ted davanti al quadro con la frutta nei sotterranei. “Ma perché mi lascio sempre trascinare da te?”
“Perché non mi lasceresti mai sola nei bui, tetri e pericolosi sotterranei, vero mio principe?” lo canzonò Julie facendo gli occhi da cucciolo, poi fece il solletico a una pera sul dipinto. Entrarono nelle cucine. I centinaia di elfi che di solito le abitavano erano in giro per pulire il castello e i pochi che erano rimasti avanzarono verso i giovani nelle loro vesti logore.
“Siete ritornata padrona” “E’ un piacere rivedervi padrone” “Torta alla melassa, padrona?”. Ted era sempre a disagio quando andavano lì ma a Julie piaceva un sacco. Ormai era un rito, almeno una volta a settimana Julie trascinava Ted lì, si riempivano le tasche con un po’ di dolcetti, bevevano una cioccolata calda e poi ritornavano in Sala Comune e dormivano insieme sul divano più grande. Nessuno li aveva mai scoperti e gli Elfi sembravano felici della loro presenza.
 
Mentre risalivano le scale sentirono da lontano dei passi pesanti. Corsero via passando per una scorciatoia e si ritrovarono entro 5 minuti al corridoio del secondo piano, sulla strada per la torre.
“Passeggiatina notturna, signorinelli?” erano così concentrati a guardarsi le spalle che non si accorsero che il professor Lupin era appoggiato al muro fuori dal suo studio e li guardava malissimo.
“Veramente Remus, stavamo venendo da te. Sai, l’ultima sera prima di Natale, volevamo passarla insieme.” Era brava a mentire ma non a trovare delle buone menzogne. “Remus?!” A Ted suonò strano che la sua amica tanto rispettosa degli insegnanti ne chiamasse uno per nome e dandogli del tu.
“Beh, si, insomma, Lupacchiotto mi sembrava un po’ troppo”. Ci risiamo, ottima interpretazione, pessime parole.
“Entrate prima che qualcuno vi veda”.
Entrarono nel troppo conosciuto studio dove passavano molti giorni di punizione e dove il professore stava facendo comparire due letti.
“Dormirete qui. Prendetela come una punizione per essere andati in giro di notte” ormai ne era sicura, le punizioni le piacevano “e 5 punti in meno a Grifondoro” beh, più o meno. Il professore sparì dietro alla porta della sua camera, Jul voleva rientrarci a tutti i costi.
 
Ora Julie riusciva a dormire benissimo, anche se Ted russava. Fu svegliata però da una carezza. Non era passato neanche un quarto d’ora da quando i ragazzi si erano stesi. “Scusa, ma proprio non ce la faccio.” Anche al buio Julie l’aveva riconosciuto. La mano ruvida sulla guancia, la voce roca e calda … e le labbra screpolate, sì, finalmente riusciva a sentirle di nuovo, calde, mentre erano premute contro le sue. Poi, in tutto quel calore che sentiva, qualcosa di fresco, la sua lingua, la lingua di Remus, che spingeva e accarezzava la sua. Sentì l’altra mano sollevarla da sotto la schiena per stringere il suo corpo a suo.
“Mmh, cioccolata” disse lui quando si staccò dolcemente da Julie. Si allontanò di nuovo, entrando nella sua camera, e Julie si riaddormentò con la testa piena del profumo di quell’ uomo forte e gentile che stava nell’altra stanza.
 
 
Il mattino dopo a colazione si sentivano molte chiacchiere. Chi restava, chi partiva, tutti che si salutavano con abbracci e baci. Verso la fine le chiacchiere divennero più tese.
“E’ successo di nuovo, è successo di nuovo. Una ragazza Tassorosso, Akira Wadjet, è scomparsa. Le sue amiche hanno detto che ieri sera è uscita dalla loro camera a notte fonda e non è più tornata. Ora non trovano neanche lei.”  “I passi di ieri notte” cominciò Ted in un sussurro. “Sì, sì, ma non potevano essere della ragazza, troppo pesanti. Sembravano di Gaza o … di un professore” affermò lei. “Ancora con questa storia del prof Evergete?” A Ted aveva raccontato la storia della scomparsa dietro l’arazzo almeno 10 volte. “Ted, il professore è strano, dobbiamo controllarlo” “Beh, ora non possiamo, tra un’ora abbiamo il treno” e finì così la conversazione. Julie l’avrebbe riaperta in treno. Non poteva finire lì e sapeva già come poter indagare anche lontana da scuola.
 

Angolo autrice.
Eeeee come sempre non so fare le chiusureee.
Bene, il professore non può fare a meno che baciarmi … emh, baciarla, lei, Julie, non me, lei (dannazione Fra, sta calma). Ma una nuova studentessa è in pericolo e la sua scomparsa coincide di nuovo con il bacio di Julie (bah, non so perché, solo che l’ho notato mentre scrivevo … sì, lo so, sono strana).
Come si evolverà la storia? E perché il professore ci tiene tanto a noi? (Fra, sei addirittura passata a incorporare i lettori nella tua pazzia, non bastavi tu da sola?). Ted si accorgerà dei cambiamenti? Rubber diventerà il Re dei pirati? Goku batterà Freezer? Ma soprattutto, chi pulisce più di Chanteclair? (Oddio, l’abbiamo persa)
Queste ed altre risposte inutili a Super Quack, il programma più amato a Paperopoli. (Ah-ah, che grandi battute. Per favore portatela via.)
Alla prossima,
lunaticaNachi.
   
 
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