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Autore: fefi97    17/07/2016    3 recensioni
James non ha una cotta per Scorpius, qualunque cosa Al si ostini ad affermare.
Ed è per questo motivo che quando leggendo una lettera destinata a suo fratello Al viene a conoscenza che il ragazzo ha una cotta per un certo John, decide che non può permettere che Scorpius stia con un coglione come John Davis.
Una mera questione di principio, insomma.
Forse.
[next generation; James Sirius x Scorpius ]
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: James Sirius Potter, Scorpius Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
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Prima fase del piano “ rinsavisci Malfoy” : studia il tuo nemico ( e la tua preda)

 

 

 

 

King's Cross, primo Settembre

 

 

 

James ascoltava appena le accorate raccomandazioni della madre, preso come era ad osservare con occhi assottigliati tre persone a poca distanza dalla sua famiglia.

Scorpius Malfoy stava ricambiando l'abbraccio della propria madre con un'accondiscendenza che raramente gli aveva visto.

Sospettava che solo con la madre si mostrasse così docile.

Draco Malfoy, rigido accanto a loro con le braccia incrociate dietro la schiena, osservava il figlio e la moglie con qualcosa di simile all'affetto negli occhi freddi. James lo osservò, stupito, fino a quando Draco non si girò e lo fissò, con autentico disgusto. James ricambiò con una smorfia, prima di distogliere lo sguardo. Una mano si posò sulla sua spalla.

-James, tutto okay? -

James si voltò, incrociando gli occhi gentili del padre. Annuì, stiracchiando un sorriso.

-Si certo. Mamma non ha ancora finito di raccomandarsi con Lily? - domandò cercando di sviare il discorso, ma era con Harry Potter che stava parlando, non con un mago chiunque. Il padre seguì la direzione del suo sguardo e ci mise meno di due secondi a capire cosa poco prima stesse fissando. Fece un lieve sorriso saputo e James provò l'impellente desiderio di mandarlo al diavolo.

Lui e quella serpe del suo secondogenito.

-Scorpius Malfoy, eh?-

-Che cosa vorrebbe dire “Scorpius Malfoy, eh?” - sbottò James, in tono aggressivo.

Harry fece immediatamente marcia indietro, perdendo il sorriso e sostituendolo con un' espressione ansiosa, come quella di chi si rende conto di aver detto troppo.

-No niente! Cioè... era solo un'osservazione, tutto qui. Tipo, guarda, c' è Scorpius Malfoy! - tentò di giustificarsi suo padre, impacciato e agitando un po' le braccia.

James lo osservò con le labbra strette e gli occhi assottigliati, poi gettò una rapida occhiata ad Albus, che stava venendo spappolato brutalmente dall'abbraccio soffocante della madre, e infine riportò lo sguardo su Harry.

-Coraggio vecchio. Che ti ha detto Al? -

Harry sorrise vago, sollevando le mani come per discolparsi.

-Ah, non sono tenuto a rispondere in assenza di un difensore! Credo che questa ve la dobbiate sbrogliare te ed Al – gli fece l'occhiolino e James provò ancora voglia di insultarlo – E al massimo Scorpius Malfoy. -

James aprì la bocca infuriato, ma suo padre sgusciò via con consumata abilità, prendendo l'arrivo di zio Ron e zia Hermione con Hugo e la cuginetta prodigio come pretesto per svincolare da una situazione scomoda.

Maledetto volatile, maledetto fratello minore e maledetto padre ficcanaso.

 

 

 

 

 

Per tutto il viaggio in treno, James rimase seduto con un grugno visibile a distanza di chilometri, le braccia incrociate al petto e gli occhi che fissavano con estremo disgusto quell'idiota di John Davis, che si pavoneggiava dal sedile di fronte al suo.

-Jamie, se non lo sopporti, perché ci siamo messi nel suo stesso scompartimento? - gli sussurrò a un certo punto Lysander Scamandro, con una punta di esasperazione nella voce.

James si limitò a grugnire, senza rispondere.

Lysander non poteva saperlo, ma il modo migliore per annientare il nemico era studiarlo da vicino.

E questo implicava sedersi nel suo stesso scompartimento, anche se provava un' indicibile voglia di spaccargli quei suoi maledetti denti perfetti.

Forse con la dentiera Scorpius non lo troverà più così affascinante...

-Come mai quel muso lungo, Potter? Stai forse pensando a come farà Grifondoro a vincere la coppa quest'anno? - esclamò a un certo punto la voce gioviale e cameratesca di John Davis, interrompendo il suo avvincente racconto di una incredibile parata che aveva fatto a quidditch e scatenando le risate sceme di Cross e Lewis, i due battitori di Corvonero che sembravano troppo impegnati a leccare costantemente il culo a Davis per aprire un libro. Come fossero finiti a Corvonero, era un mistero.

James forzò un sorriso, che sembrava più che altro uno spaventoso attacco di emicrania.

-Sarebbe uno spreco di tempo, Davis. Vinceremo come l'anno scorso, l'anno ancora prima e così via. Invece tu hai pensato a come non farti battere da Tassorosso quest'anno? -

Davis perse il sorriso, mentre Lorcan scoppiava a ridere e Lysander alzava gli occhi al cielo con un sorriso un po' esasperato, che usava spesso quando si trattava di James.

-Fai poco lo spavaldo Potter. L'anno scorso abbiamo avuto la sventura di avere avuto quell'idiota di Meadow a capitanarci. Quest'anno il capitano sono io e la musica cambierà. -

James si strinse nelle spalle, ostentando indifferenza.

-Se lo dici tu. Per quel che mi riguarda Grifondoro é la squadra migliore di tutte – si aprì in un sorriso storto e decisamente strafottente – Del resto il capitano sono io. Sarebbe stato strano il contrario. -

Altra risata di Lorcan, altro sguardo esasperato di Lysander.

Lewis mostrò per la prima volta da quando James lo conosceva spirito d'iniziativa, cambiando discorso prima che Davis spaccasse la faccia a James creando una rissa ancora prima dell'inizio della scuola.

-Ho saputo che il capitano di Serpeverde é diventato Malfoy. - buttò lì, con un vago sorriso beffardo.

D'un tratto James si irrigidì e si fece serio, sull'attenti.

I fratelli Scamandro si scambiarono uno sguardo consapevole: ovviamente erano entrambi a conoscenza della non cotta di James.

Davis fece una vaga smorfia, James che non si perdeva un singolo cambiamento della sua mimica facciale.

-Malfoy? Ma non é piccolo per essere già capitano? - intervenne Cross. James non staccava gli occhi da John Davis, che esibiva un sorriso vagamente beffardo.

-Beh, é l'unico che gioca piuttosto decentemente nella sua squadra – lanciò un'occhiata a James – Anche se devo ammettere che tuo fratello non é male, Potter. -

-Certo che non lo è. - sbottò James, infastidito. Lui ed Al potevano non andare d'accordo su molte cose, ma nessuno doveva permettersi di insinuare che i Potter non fossero degli ottimi giocatori di quidditch.

Davis lo fissò, come a studiarlo.

-Sbaglio o Malfoy e Mini Potter sono molto amici? - domandò con un sorriso sgradevole.

Lorcan e Lysander si irrigidirono, pronti a trattenere James nel caso la situazione degenerasse. La faccia che aveva il loro amico in quel momento non prometteva niente di buono.

-Sbaglio o non sono affari tuoi? -

Davis continuava a sorridere e a James prudevano le mani.

-Sai ho sempre pensato che, come dire, fossero un po' più che semplici amici- sorrise storto mentre la mascella di James diventava sempre più rigida – In effetti non posso biasimare il Mini Potter. Forse una botta a Malfoy la darei anche io. -

James scattò nell'esatto momento in cui la porta dello scompartimento si aprì.

Scorpius Malfoy, impeccabile nella divisa Serpeverde e con il distintivo da prefetto appuntato al petto, rimase pietrificato sulla soglia, osservando basito la scena che gli si prospettava davanti: James a due centimetri dalla faccia di Davis, la bacchetta puntata sotto il mento e una mano stretta intorno alla divisa del portiere Corvonero.

-James! Che diamine stai facendo?! - sbottò, dopo essersi ripreso dall'iniziale sorpresa.

-Non immischiarti! - ringhiò James, senza staccare gli occhi da quelli azzurri e malevoli di Davis, che si limitava a sorridere beffardo, conscio che James non lo avrebbe mai colpito davanti a Scorpius.

Scorpius inarcò le sopracciglia, la mano che correva alla bacchetta sotto le vesti.

-Invece mi immischio. Sono un prefetto e devo controllare che nessun idiota crei scompiglio ancora prima di mettere piede a Hogwarts. -

Vedendo che James non aveva alcuna intenzione di mollare la presa, si avvicinò e afferrò James per un braccio, staccandolo a forza. Stranamente, James non fece alcuna resistenza. Mentre trascinava James fuori dallo scompartimento, Scorpius scoccò un'occhiataccia agli Scamandro.

-Grazie per avergli impedito di fare cazzate. -

-Ehi amico, mica siamo le sue balie! - si giustificò Lorcan, mentre Lysander si limitava a rivolgergli un lieve sorriso di scuse. La verità era che nessuno dei due aveva avuto particolarmente voglia di impedire a James di cambiare i connotati a quell'idiota di Davis.

Scorpius evitò di replicare sollevando gli occhi al cielo, poi si fece strada fuori dallo scompartimento trattenendo sempre un James particolarmente nervoso per il braccio.

Nell'esatto momento in cui la porta si richiuse, Scorpius lasciò andare James e lo fronteggiò, furioso.

-Si può sapere che cavolo ti é preso? Sei fortunato che l'ispezione di questa parte di treno é toccata a me, se ti beccava Smith di Tassorosso a minacciare con la bacchetta Davis eri nei guai ancora prima che la scuola fosse cominciata! -

-Era tutto sotto controllo! - sbottò James, ancora infastidito dalle parole di Davis su Scorpius.

Sul serio, come poteva piacergli un tale deficiente?

Scorpius inarcò le sopracciglia, scettico.

-Piuttosto, perché eri nello scompartimento con lui? Tu non lo sopporti. -

James annaspò, preso alla sprovvista.

Doveva trovare una scusa convincente per giustificare la sua improvvisa necessità di tenere sotto controllo Davis. Di certo non poteva dirgli che stava cercando in tutti i modo di sabotare la sua cotta per quel coglione.

-Siamo... siamo diventati amici negli ultimi tempi. - borbottò, evitando di guardare troppo gli occhi chiari e penetranti di Scorpius.

Per un attimo Scorpius fece una faccia talmente stupita che James lo fissò, vagamente perplesso. Sembrava anche un po' ferito, per motivi sconosciuti.

Comunque pochi secondi dopo aveva di nuovo ricomposto l'imperturbabile faccia Malfoy.

-Ah. E se siete così amici perché avevi la bacchetta a un centimetro dalla sua faccia? - domandò, improvvisamente gelido.

-Ahm... abbiamo... litigato. Motivi personali. - rispose James, impacciato, sparando la prima cazzata che gli era venuta in mente.

Scorpius si incupì sempre di più e James si domandò cosa Merlino avesse detto di sbagliato.

-Beh, allora tolgo il disturbo. Così te e Davis potete continuare a litigare. -pronunciò in tono lievemente acido, calcando l'ultima parola con una sottile ironia di cui James non riusciva a capire il motivo.

Prima che James potesse dire qualsiasi cosa, Scorpius si era allontanato lungo il corridoio, tutto impettito.

Poi, improvvisamente, James capì tutto.

Era geloso!

Scorpius era geloso di quella testa di cazzo di Davis!

Ma certo, sarebbe stato idiota a non capirlo!

Ovviamente Scorpius aveva dovuto fraintendere la scena e le parole di James, pensando a un litigio tra innamorati tra lui e Davis, anche se la sola idea disgustava profondamente James.

Maledizione, Scorpius doveva essere proprio cotto di Davis per fare quell'espressione così ferita.

Per un attimo lo sconforto lo invase, poi scosse la testa, di nuovo determinato e stringendo i pugni.

Doveva distogliere Scorpius da quella cotta assurda.

E doveva farlo il prima possibile.

     

 

 

-James! James aspetta un attimo! -

James, in procinto di salire sulla carrozza diretta al castello, si bloccò, vedendo Al correre verso di lui, stranamente senza Scorpius al suo fianco. James per un attimo aggrottò la fronte, preoccupato, salvo poi distenderla accorgendosi che Scorpius era sano e salvo e stava chiacchierando con Rose, nuovo prefetto Grifondoro, qualche metro più in là.

Si voltò verso Lysander e Lorcan, già dentro con altri compagni Grifondoro.

-Andate, io prenderò la prossima. - disse, poi sii voltò verso Al, che nel frattempo lo aveva raggiunto e lo fissava con un'espressione estremamente nervosa.

-Ehi Albie, già ti manco? - lo prese in giro in tono leggero, salvo preoccuparsi sul serio quando il fratello si limitò a scuotere la testa, senza lamentarsi come al solito sul fatto di non “chiamarlo Albie”.

-James, Scorpius mi ha detto di te e Davis. - fece Al, in tono basso e preoccupato.

James aggrottò la fronte, non capendo.

-E allora? -

Al si morse un labbro, guardandolo intensamente.

-Ti piace Davis? -

James scoppiò a ridere nella sua risata – latrato, facendo addirittura girare uno Scorpius con un vago sorriso nella sua direzione. Comunque, distolse lo sguardo prima che James potesse accorgersene.

James scosse la testa, guardando il fratello con un grande sorriso divertito.

-E questa da dove esce Albie? Dal libro delle assurdità più assurde? -

Albus fece un autentico sospiro di sollievo, riprendendo colore sulle guance.

-Grazie al cielo... - mormorò, poi guardò il fratello negli occhi, d'un tratto sospettoso – Allora perché eri nello scompartimento con lui? Tu lo odi. -

James sbuffò, poi dopo aver lanciato un'occhiata intorno per assicurarsi che nessuno fosse in ascolto, riportò l'attenzione su Al.

-Senti Al, é inutile che fai il finto tonto, ormai lo so.- sbottò, un po' infastidito del fatto che il fratello facesse finta di niente.

Albus sgranò gli occhi in un' espressione stupita davvero convincente, che fece ruotare gli occhi a James.

A chi credeva di darla a bere Al, eh?

-Sai che cosa esattamente, James? - scandì Al, studiandolo come se fosse un troll di montagna particolarmente stupido.

James sbuffò di nuovo, mentre Al inarcava le sopracciglia.

-Il John della lettera di Malfoy. Era John Davis. -

James alzò gli occhi al cielo di fronte alla faccia atterrita del fratellino. Merlino, che attore!

-James no! Come puoi anche solo pensare... -

-Senti non c'è bisogno che neghi. Non lo dico a nessuno, non sono mica scemo. - lo interruppe James, con un sorriso storto.

Albus strinse le labbra in una linea sottile, guardandolo male.

-Non si direbbe.-

James gli rivolse un sorriso di sufficienza, prima di guardarsi intorno.

-Per quanto mi faccia piacere parlare con te fratellino, vorrei prendere una carrozza prima di trovarla invasa dai mocciosi del secondo anno. -

-James aspetta, ti stai sbagliando, Scorpius... -

Ma James non aveva più voglia di sentire il fratello arrampicarsi sugli specchi. Gli rivolse un sorriso strafottente, gli scompigliò i capelli e poi si allontanò con una camminata fluida, sordo ai richiami conditi di insulti di Al.

 

 

 

 

 

ANGOLINO

 

 

Ecco il secondo capitolo! Spero vi piaccia, a me ha divertita scriverlo :)

Spero di pubblicare presto il prossimo, potrei scrivere qualche capitolo in più rispetto al previsto, spero non vi dispiaccia!

Un bacione e a presto,

Fede <3

  
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