Grazie di farmi capire
cosa sei tu per me
Nel
tuo piccolo mondo ti sei chiuso.
Non
importa.
L’amore
non ha confini.
Eppure,
chissà perché,
tu
ne hai voluto mettere.
Chiudi
il nostro amore dentro una stanza
E
l’unico che ne coglie tanto ardore ,
sei
solo tu.
Ingiusto
ed egoista.
Sarà
per questo che ti amo?
Non
lo so.
Per
quanto io potessi versar lacrime niente e nessuno mi avrebbe fatto smetter
facilmente. Trovavo quel sentimento, nuovo, dolorosamente ingiusto. Ingiusto
solo per il fatto che sapevo di non esser ricambiata. E piangevo, l’unico mio
mezzo di conforto. Cullata dalle mie lacrime e dal mio dolore che mi strazia
l’animo mi addormentai nel divano , e mentre l’ora passava e i miei problemi
cessavano , il mondo continuava a scorrere.
Infondo,
il mondo non si ferma mica se io muoio, giusto?
Mentre
tornavamo al locale nessuno dei due parlò, io non avevo voglia, dopo quella
sfuriata che mi fece era meglio che stessi zitto, mentre lei, beh penso sia la
stessa cosa.
Non
capivo le sue parole, avevo un vento in testa e i miei sentimenti verso quella
ragazzina a poco a poco svanivano. Sapevo che potevo perderla, molto facilmente,
ma ero stanco, stanco di vederla sempre in lacrime per colpa mia, sempre in
collera per colpa mia, ogni suo dispiacere, avevo notato, che la causa ero io.
Ed ero stanco.
Sospirai
come una ragazzina innamorata e a questo mio gesto Zakuro si voltò , continuando
a camminare ,verso di me.
Pensai
all’amore, a quel sentimento che, a dirla tutta pensavo fosse da femminucce , ma
ora pensandoci, quel sentimento che affibbiavo a loro , non era altro che il
legame che si aveva in due persone che tenevano l’un
l’altro.
Pensai
ad un episodio capitato giorni fa al Caffe e ora quelle parole, il discorso di
lei, mi sembrava tutto un filo giusto e solido.
-Ryan,
hai finito di fare i piatti?-
-Si
Kyle-
I
due ragazzi stavano , uno , il ragazzo di nome Ryan, facendo i piatti, mentre
l’altro, il ragazzo di nome Kyle, cucinando una
torta.
-Bene
,allora vai ho visto che prima stavi leggendo-
-Si,
è un libro di papa, ogni tanto lo risfoglio, è da tempo che non lo
trovavo-
-Beh,
vai tanto tra un po’ è orario di pausa, avverti tu le
ragazze!-
-Certo-
Cercai
il luogo dove lasciai il mio libro e notai che lo aveva Ichigo tra le mani. Era
attenta a leggere chissà cosa . Mi avvicinai cautamente e non mi notò neanche.
Chissà cosa era. Poi capì.
Era
un epigramma scritto da Catullo. Mi schirì la voce e lessi ciò che leggeva
lei:
Odi
et amo. Quare id faciam, fortasse requiris.
Nescio,
sed fieri sentio et excrucior.
Sobbalzò
per la mia entrata misteriosa ma poi come notò che ero altamente vicino a lei
,tanto che potevo sfiorarla facilmente, arrossì di colpo come se mai mi avesse
avuto accanto. Rimasi sospetto da quel suo gesto ma cercai di non soffermarmici,
chissà , forse ero io che sognavo troppo.
-E’
bella come frase- Mi disse per poter togliere quel silenzio
creatosi.
-Già,
molto bella, alle volte … Credo che esprima ogni mia azione, ogni mio
gesto-
Le dissi sfiorandole con la mano un ciuffo che le ricadeva ribelle sul viso. Lo
dissi con un tono di voce, basso, quasi disperato.
– Sai il significato?- Le chiesi per vedere se tale bellezza che
diceva di avere era davvero ciò che pensava.
-Odi
e amo. Forse mi chiedi come io faccia. Non lo so ma sento che ciò accade, e mi
tortura-
Piccola
e tenera, avrei voluto abbracciarla, dirle che con quel lieve rossore che le
circondava le guancie era bellissima, e che con quello sguardo timido e
imbarazzato era la cosa che mi faceva restar colpito.
Avevo
ancora la mia mano sul suo viso e la feci scendere sino al fianco destro.
Eravamo vicini, e chi sarebbe passato di li avrebbe giurato che stavamo
amoreggiando e/o cose simili. Avvicinai il mio viso al suo ancor di più. Poi,
iniziò a parlare cercando di allontanarsi da me.
-Cosa
pensi dell’amore?-
le chiesi
-Che
sarebbe bello poterlo vivere!Poter avere sempre la persona che si ama vicino,
poter condividere sempre tutto, sorrisi, lacrime, depressioni. Poter dire “Ti
amo” con il cuore e con certezza del dopo e poter vivere una storia senza paura
o altro-
Mi disse tutto d’un fiato.
Ci
riflessi alcuni attimi su quella frase, forse aveva ragione. Io avevo paura di
ciò sentivo per lei, e così facendo mi rovinavo e basta. Ero intento a dirle
cosa pensassi di lei, non che era una mocciosa o altro , ma bensì ciò che
pensavo realmente di me, che sentivo per lei nel mio cuore , che faticavo ad
accettare.
Aprii
bocca , ma il coraggio non lo trovai di certo. Le ripresi il libro dicendole che
era brava a conoscere il significato di quella frase, poi, il nostro discorso
finì li, il nostro breve contatto finì li. Eppure , chissà perché, io credo di
averla vista sospirare e arrossire non appena la
lasciai.
Ripensai
a lei, a quel colorito che l’aveva invasa quando le fui vicino e a ciò che disse
prima. Era innamorata, e di certo non di me. Mi fermai mentre Zakuro continuava
a camminare ignara che io ero fermo. Avevo una pietra davanti ai miei piedi.
Pensavo , pensavo e ripensavo , e porca miseria ero stanco di stare a pensare.
La testa se non esplodeva ora non sarebbe mai più capitato. Presi fortemente a
calci la pietra giungendo sin dove era Zakuro. Si fermo guardandomi un po’
storto.
-Ti
sei rincretinito per caso?Potevi prendermi sai?- Disse freddamente con un
evidente nota di disprezzo per me.
-Ora
Mi dici che cazzo ho fatto!- Le dissi avvicinandomi a lei . Ero nervoso , non
c’è la facevo più. Ero anni che la vedevo di nascosto cercando un modo invano
per amarla e ora tutto stava uscendo, quel sentimento stava uscendo dal mio
cuore e ciò non doveva accadere, lei non può e non
avrebbe mai amato me.
-Non
so a cosa tu ti stia riferendo- Disse rivoltandosi e iniziando a camminare
nuovamente.
Scattò
un qualcosa in me, che neanche io sapevo, e la presi per il polso facendola
rigirare bruscamente verso me. Mi guardava con rabbia.
Sibillò
a denti stretti un – Lasciami subito-
Ma non
lo feci, aumentai la presa e le soffiai all’orecchio sinistro – Ora mi dici di
chi lei è innamorata. Non provare a fare la furba, la pazienza è
finita-
Mi
guardò con rabbia ma di sicuro io lo ero più di te.
-Di
te, Ichigo Momomyia è innamorata di te!-
Mollai
di colpo la presa come se fossi stato bruciato se non preso la scossa. Rimasi ad
occhi sbarrati e nella mia mente quella frase era impressa
.
Ichigo
Momomyia è innamorata di te. Ichigo Momomyia è innamorata di
me!
Da
quando?Perchè io non me ne sono accorto? Come fa a saperlo
lei?
-Come
…- Dissi flebilmente.
-Me
l’ho ha detto prima , peccato che ci rinuncia a dirtelo , dal momento che la
tratti come una pezza-
E ora
ero io a subire. Subivo l’ira di Zakuro che dava voce a ciò che Ichigo non
riusciva piu a fare da tempo.
E
tutte le litigate che lei rifiutava di rispondere.
E
tutte le volte che era sempre in anticipo.
E
tutte le volte che mi evitava con lo sguardo.
E
tutte le volte che arrossiva.
E io
scemo, la uccidevo.
Abbassai
il capo in segno di sconfitta se non di demoralizzazione.
E io
mi reputavo innamorato di lei? Se l’avrei detto di certo nessuno mi avrebbe
creduto dal momento che la uccidevo e basta.
Camminai
a testa bassa, pensieroso, triste, deluso da me stesso, e così mi avviai al
caffe non poco distante.
Appena
entrati gli sguardi delle ragazze si posarono su me e Zakuro. Camminai sempre
con il capo chino sino la cucina dove li incontrai Keii intento a cucinare una
nuova torta.
-Ei
che hai?- Mi disse mollando tutto e guardandomi.
Alzando
la faccia lui ne fece una strana. Mi guardava come si guarda un corpo morto e
inerme dopo un incidente. Mi si avvicinò e mi chiese nuovamente cosa
avessi.
-Ichigo
Momomyia è innamorata di me- Gli dissi con poca voce.
Mi
sorrise come solo lui sapeva fare. Che aveva da sorridere.
-E
allora?- Mi disse.
Come
“E allora”? E’ scemo per caso?
-Chi …
Chi lo sapeva?-
Mi
guardò dubbioso ma poi mi rispose –Mmh , io, Zakuro, Paddy, Mina e Lory. Praticamente tutto il caffè lo
sapeva-
Strinsi
la mano a mo di pungo, avrei voluto urlare, avrei voluto dire che potevano
dirmelo, avrei voluto dire tante cose, ma non dissi nulla.
Dissi
un leggero –Ok- e me ne andai in camera mia.
Rimasi
fermo , seduto, nel mio letto con lo sguardo perso , fuori dalla finestra, per
tutta la giornata, quando poi venne la sera.
Erano
le 8:29 di sera quando mi svegliai. Il sonno era ancora in circolo nelle mie
vene, tanto che rimasi ancora dieci minuti sdraiata. Sapevo che se avevo ripreso
conoscenza tutti i problemi sarebbero tornati, e ciò non lo volevo. Guardai il
soffitto e chissà perché una lacrima scese dal mio occhio sinistro.
Non
l’asciugai, no, non volevo più tener nascosto il dolore, infondo era tutto ciò
che avevo di suo. Il dolore che provavo era provocato da lui, e allora perché
bloccare ciò che era suo ?
Non mi
accorsi che accanto a me c’era qualcuno , non mi accorsi che quel qualcuno mi
fissava da chissà quando tempo, non mi accorsi che quel qualcuno aveva visto
quel luccichio della mia lacrima, niente di niente. Me ne accorsi solo quando
fui pronta di alzarmi. Mi spaventai a morte tanto che ero sul punto di gridare.
Mi tappò la bocca, e siccome non lo avevo ancora visto, iniziai ad avere gli
occhi lucidi.
-Calma,
è tutto a posto, sono io.-
Mi
tranquillizzai poco dopo capendo di chi fosse la voce.
Rilassai
tutti i miei muscoli e lui mi lasciò.
-Perché
…Perché sei qui?- Avevo ancora paura, e parecchia, ero sola da un paio di giorni
e io e la casa vuota la sera non andavamo d’accordo.
Essendo
dietro di me trovò facile abbracciarmi. Avevo le sue braccia che i cingevano la
vite ed il suo viso era poggiato sulla mia spalla. Involontariamente arrossii e
ringraziai la poca luce che c’era dal momento che , se se ne sarebbe accorto di
sicuro mi avrebbe presa in giro. Divenni triste al fatto di stamattina e di come
aveva modo fisso di trattarmi, eppure stavolta volevo provare ad immaginare
un'altra dimensione dove lui, era un'altra persona.
-Per
trovarti … - Disse soffiandomelo nell’orecchio. –Per parlarti …- Continuò,
sfiorandomi il corpo. – E per capire … Cosa sei tu per me?!-
Irrigidii
il colpo. Non capivo varie cose.
·
Sono
sicura di esser sveglia e di non sognare?
·
Sono
sicura che si Ryan?
·
Sono
sicura che ha detto ciò che ho sentito?
·
Sono
sicura di tutto cio?
E fu
una stretta più forte che mi fece destare dai miei
pensieri.
Sapevo
che se avrei aperto bocca avrei solo balbettato dal momento che avevo il cuore
completamente fuori uso. Giuro. Non lo sentivo, batteva così forte che sapevo
che lui lo poteva sentire, avevo le gambe che volevano cedere, avevo la faccia
congestionata, era un turbinio di emozioni che , con lui non potevo provare, non
ora, non dopo i suoi commenti acidi , non dopo le litigate e prese in giro, non
potevo.
Stavo
andando in panico, una crisi?Poteva essere, avevo bloccato la mente per troppe
ore e io ,però, non sapevo che facendo così avevo solo messo a tacere la verità
e la realtà. Le lacrime uscivano prepotenti.
Dannazione,
dannazione e dannazione. Non volevo piangere, non con lui, non vicino a lui, non
per lui.
Mi
abbandonai al pavimento stremata, e mi coprii gli occhi per far si che non
vedesse queste mie dannate lacrime.
Si
abbandonò al pavimento e si coprì gli occhi. E fu un dolore al cuore. Fino a
pochi attimi fa avevo sentito il suo battere forte, veloce, impetuoso , come se
ciò che stesse provando era una cosa nuova. E li avrei voluto dirle tante
cose.
E
invece ora sta ferma qui, sul pavimento di casa sua , che piange, perché piange,
la sento, la vedo.
Mi
abbasso alla sua altezza e le sfioro la spalla. A ciò lei si ritrae velocemente
come se avesse paura. Mi offendo a tale gesto e mi alzo.
Voglio
andarmene, voglio scappare, voglio far tornare indietro questo maledetto
orologio ch’è appeso di fianco a me , e farlo tornare indietro di due ore,
voglio ritornare al mio letto a guardare il cielo che pian piano s’incupisce,
voglio andarmene.
E così
faccio. Mi dirigo verso la porta e come fa un ladro dopo aver commesso il furto,
lascio cautamente la zona del reato, del crimine.
Sento
un suo singhiozzo. E fa male sentirlo. Così flebile ed impercettibile, eppure le
mie orecchie l’hanno riprodotto mille volte piu forte. Mi fermo e la guardo.
E ora
come ora capisco . Capisco Zakuro, le sue parole, la sua sfuriata verso di me.
Strano capisco ,capisco, ma alla fine non capisco per
niente.
-
Non ti sembra di esser troppo duro con lei? -
-
No perché?Tratto così tutte -
-
Ma davvero?E a quante tue ragazze dici imbranata o commenti acidi e
feribili?Vorrei proprio saperlo sai -
Disse
Zakuro con un tono che non le apparteneva.
-
Che cosa intendi? -
-Che
cosa intendo?Semplice Ryan, che sei solo un egoista, insensibile, stronzo, ci
sono vari aggettivi con cui ti definirebbe Ichy peccato che tutto ciò che sai
fare e ferirla e farla soffrire …
non ti meriti neanche una lacrima di quella ragazza, ringrazia il privilegio
solo di averla accanto giacché neanche la meriteresti come amica -
-Perché
piangi?- Le chiesi . Non sapevo se mi avrebbe risposto , ma ero stanco di star
zitto.
Si
alzo lentamente e tenne il capo chino, io invece decisi di avvicinarmi
nuovamente ma tenendo accurate distanze.
-E’
buffo …- iniziò a dire cercando di migliorare il tono di voce – Sai, per tempo,
non fai altro che punzecchiarmi, dirmi cosa, darmi nomignoli assurdi. Fai il
carino, il prezioso, con tutte le ragazze, e con me ,se penso che fai solo lo
stronzo … Non posso non odiarti-
-Mah
…. –
-No,
niente “Mah” Sai, mi chiedo sempre : Come posso essermi innamorata di
te?-
Rimasi
zitto. Non sapevo cosa dire. Era stata lei a dirmi di essere innamorata di
me e non io.
-Buffo,
allora non sai che la cosa è reciproca-
Il
silenzio cadde tra di noi. La guardavo di tanto in tanto e vedevo piccole perle
luminose cadere dai suoi occhi.
-Di
solito- iniziai –Stiamo in una stanza e di solito ci scanniamo, e ora , guarda,
siamo qui da venti minuti e ancora niente-
-Già-
Mi
feci più vicino, tentando di avere
speranze!
-Ti
vuoi buttare con me?- Le chiesi. Si girò cercando di guardarmi negli occhi.
Erano indecisi , insicuri, paurosi.
Era
brava a farmi dannare, era bravissima. Aspetto una sua
risposta.
-Si –
Lo disse così piano che pensai di averlo pensato. Ma poi, quel suo dolce sorriso
e quel lieve e visibile arrossamento nelle guancie ,mi fece capire che era un
si!
Lentamente
tutto accadde.
La
presi per i fianchi dolcemente ,facendola arrivare a me. Poggiai la mia fronte
sulla sua e ora , eravamo legati solo dai nostri sguardi. Chiudemmo gli occhi
per poi avvicinare le nostre bocce. La calma che avevamo avuto era pazzesca, mai
avrei creduto che in un momento simile il mio cuore potesse battere così forte,
mai avrei potuto credere che avrei provato un giorno ansia , dolore, felicità,
ripensamenti, tutto in una volta.
Poggiai
le mie labbra sulle sue regalandole un timido bacio. Tentai di approfondire
questo nostro contatto e pensando che forse non voleva ci ripensai. Fui in
procinto di staccarmi quando invece lei mi tenne stretto a se. Dolce e timida
bambina, si rifugge tra le mie braccia nascondendo il suo viso. Continua a
stringermi, ma non mi dispiace, è ci che desidero, che voglio.
Le
alzo il viso con le mani, e ora posso dire di essere felice. Sorridiamo insieme
e noto quanto bella essa sia.
Mi fa
provare tenerezza, voglia di proteggerla, averla per me. Un conto è vedere chi
si ama da lontano, ma averla tra le braccia è tutta un'altra
cosa.
Ci
riavviciniamo , ma stavolta nessun bacio a stampo, no!
Mentre
ci baciamo sorridiamo e io, sento che quel peso che avevo al petto è sparito
lasciando una piuma al suo posto.
-Grazie-
Le dico interrompendo quella piccola magia.
-Per
cosa?-
La
ribacio nuovamente, infondo, lei non sa il perché, ma con quel suo carattere,con
i suoi modi di fare, mi ha fatto capire cosa fosse per me. Entrata così, per
caso nel mio cuore, e a quanto pare non ha voluto
andarsene.
Non è
una cosa frivola l’amore, no!E’ ciò che un uomo ha bisogno nella sua vita, è ciò
che ci fa andare avanti , è ciò che dice che la vita non è sempre uguale, che
c’è qualcosa per cui vivere.
E’ ciò
che ha tanti termini ma che non ha valore senza due
persone.
E’ ciò
che tutti vogliono e dicono di non trovare quando invece lo hanno
davanti.
E’ ciò
che se lo si vuole comprare non ha prezzo ma che se si ha poi lo si lascia
difficilmente.
E’
tante cose, eppure non so dargli termini.
So
solo che ora, in questo momento , sto sorridendo, sorrido di cuore, sono felice,
e so che è opera di questo sentimento, tanto enorme e tanto bello che si
racchiude in una semplice parole.
“Grazie di farmi capire cosa sei tu per me”
Quelle
lacrime che rinnegavo,
scendevano
impertinenti
dai miei
occhi,
e con rabbia
cercavo di
non farle scendere
se non di
non sentirle addosso.
Cosa
inutile.
Voglio
rimanere così. Accoccolata tra le calde lenzuola del mio letto, e far si che la
stesura di rosso mi ricopra interamente.
Il
fuoco, caldo e intoccabile , faceva si che pian piano tutto andasse
perduto.
E
ora, mentre chiudo pigramente gli occhi, il mio unico ultimo pensiero non è la
paura, ma è un bellissimo sogno.
Un
sogno che avrà inizio ora ma mai una fine poiché nessuno sa mai come, io, lo
farò finire.
Fine
?!
Bene!Ed
eccoci giunti alla fine, vi sembrerà ora no?
Infondo
l’avevo detto che era di due capitoli.
Credo che
sia uscita bene come storia, non lo so, questo è un mio parere, ma vorrei anche
i vostri.
Avevo
detto che avrei aggiornato in fine
settimana, del mese scorso, ma non ho avuto tempo e sinceramente non avevo la lucidità adatta a scrivere
un capitolo.
Sapete,
ho ripreso questo capitolo per il semplice fatto che, voglio staccare con la
realtà. Mancano meno di 38 giorni alla fine della scuola e sfido io a non essere
in panico. Io ho questo difetto, vado in panico facilmente. Comunque. Oltre a
questo non credo di dover dire altro ^____^
Commenti:
·
Jera = Ciao
cara ^_^ Che bello, fa piacere che abbia commentato …!Comunque, beh, ora diciamo
che cerco di curare meglio i particolari. Ho capito che per scrivere non ci
vuole solo immaginazione e voglia ma anche un certo modo di esprimersi , e
fidati, seppur questa sia una zone dove si scrive su di un cartone, ho letto
storie che mi hanno fatto commuovere, piangere e rileggere! Ho capito che per
quanto io abbia immaginazione e altro , serve anche saper avere un modo di
scrivere. E diciamo che , seppur non sia mai contenta di ciò che ne esce -__-
fidati cambio idea tante volte, voglio trovare il mio modo di scrivere ed
esprimere. Comunque , si, io con “Cui” e “Qui” sbaglio un carinissimo e la mia
prof tenta invano di farmi capire sta cosa -__- mah è tempo perso…Poi non saprei
spero che commenti anche questo ^_^ Grazie, a presto!
·
Ryanforever = Ecco
colei che io amo ^___^ che bello, tu commenti sempre…! *____* Un giorno ti
dedicherò una storia u_u si si, ricordamelo e lo farò , in segno di gratitudine
xD Sono contenta che ti piacciano le mie storie , per migliorare -.- mmmh, ho
dubbi ! E’ difficile scrivere, è
difficile far capire a parole i sentimenti che noi proviamo e vogliamo renderli
partecipi ad altre persone, è un casino assurdo perché poi trovi ogni frase
banale… Oi oi…Kmq, grazie ^___^ Ecco il capitolo finale, so già che minimo lo
commenterai, e non vedo l’ora *_*
·
Stazzietta
w + Drin_chan + Berry345 =
Ragazze, eccovi il capitolo finale, spero che ci siate nuovamente nei commenti !
E grazie ^___^
·
Heart =
Grazie, comunque che cos’ha intesta Ryan, guarda non lo so -.-alle volte è da
amare altre invece da uccidere=___= valli a capire i
ragazzi.
·
Stephanie = Grazie
, ho continuato ^___^
·
Ichigo
91
= Stai
tranquilla, so cosa vuol dire non avere tempo, io per scrivere questo capitolo
non ne ho avuto per un mese e piu, pensa te!Comunque, spero che il capitolo
finale ti piaccia , a presto , baci!
Ringrazio
chi ha letto, chi ha commentato e ringrazio chi leggerà quest’ultimo
capitolo.
Potrei
fare i commenti di tutti ma credo che non ci siano parole, Veder il numero di
letture alto, fa piacere, ma avere un parere ti fa gioire, anche se è uno,
perche sai che almeno uno ha avuto coraggio di dirti ciò che
pensa.
Grazie
^___^ A presto!
Parole
complessive =3630 o.O