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Autore: Rokudaime Hokage    21/07/2016    1 recensioni
Ciao a tutti coloro che leggeranno questa storia.
Č la prima volta che scrivo ispirandomi ai libri della saga di Percy Jackson.
Sono dunque qui per provare a cambiare un po' le cose e immaginare cosa secondo me potrebbe essere successo sull'isola di Ogigia.
Come protagonisti ovviamente ci sono Leo e Calypso, la Caleo, coppia che io amo.
Calypso si innamorerą di Leo?
Leo riuscirą a sopportare "l'irritante" Calypso?
Tra litigi, fraintendimenti ed altro, ce la faranno ad uscirne "insieme"?
Buona lettura!
P.S: il rating potrebbe salire.
Genere: Fluff, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het | Personaggi: Calipso, Leo Valdez, Leo/Calipso
Note: Lime, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Bondage, Incompiuta
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                                                                     CAPITOLO II
                                                                  L E O
 
Leo seguģ in silenzio Calypso fino alla sua casa.
Si sentiva mortificato e anche in colpa per aver ferito emotivamente quella ragazza, puntando al suo punto debole.
Era una cosa da malvagi,pensava,mentre teneva gli occhi bassi.
Li alzó e scrutó il corpo snello di Calypso che ondeggiava mentre avanzava lungo sentiero.
Alcuni strani pensieri invasero la mente di Leo : in quel momento,non sapeva perchč,ma avrebbe voluto baciarla e stringerla a se'.
Scacció quei pensieri sentendosi un tantino a disagio,poi la ragazza si fermó di botto davanti la propria casa.
Si abbassó e prese un telo, si giró e lo porse a Leo, quest'ultimo allungó le braccia per prenderlo e lei glielo poggió con una certa foga.
"Che ci devo fare con questo..mangiarlo?"
Leo era confuso, e allo stesso tempo pensava che la ragazza lo stesse prendendo in giro e che di li' a poco avrebbe detto qualcosa per vendicarsi, in un certo senso, di quello che lui aveva detto prima.
Lo sguardo di lei diventó sempre pił irritato, guardandolo con un certo senso di rabbia.
"Zuccone! Nessuno mangia al mio tavolo sporco in quel modo!"
Leo si guardó i vestiti che indossava e subito dopo Calypso con aria interrogativa.
"E dove dovrei lavarmi?"
Lei sbuffó,quasi fosse una seccatura.
"Seguimi,c'č un fiumiciattolo proprio dietro casa."
Lui la seguģ tenendo l'asciugamano fermo tra le braccia.
Pensó che forse Calypso sapesse leggere nella mente,perchč gli stava offrendo proprio ció che lui desiderava  quella sera: un bagno e del cibo, il tutto in pił in compagnia di una bella ragazza immortale ...cioč, la cena, ma il bagno no, quello lo avrebbe fatto da solo.
Arrivarono ad un piccolo corso d'acqua: aveva l'acqua cristallina che sembrava illuminarsi alla luce della luna che quella era splendeva in cielo in tutta la sua maestositą.
Improvvisamente Leo si ricordó degli essere che vivevano negli elementi della natura, e ció lo imbarazzó, doveva pur sempre lavarsi in quel posto.
"Mh-mh, senti un po' Raggio di Sole, ma non č che... le ninfe-"
Calypso sbuffņ nuovamente come se avesse perso le speranze.
" Sono sola Valdez su quest'isola, nemmeno le ninfe mi fanno compagnia."
Leo si sentiva un po' triste per quella ragazza,non poteva biasimarla d'altronde, passare tremila anni da sola su un'isola non era poi una bella cosa,senza parlare poi della maledizione.
"Okay,pessima domanda."
Calypso annuģ.
Aveva il riflesso della luce che le illuminava il volto e i capelli, e lei pensava che quella sera sembrava ancora piś bella: aveva davvero un aspetto divino, per Leo poteva essere paragonata davvero ad una dea.
Lo lasció poi solo, cosicché potesse lavarsi.
Leo inizió a spogliarsi bruciando i vecchi vestiti, poi si immerse in acqua completamente fino ai capelli.
In quel momento insieme allo sporco e al sudore Leo lasció andare anche i pensieri, lasciandoli per qualche minuto, solo che questi ritornarono nella testa del figlio di Efesto, mentre davanti agli occhi passarono i volti dei suoi amici, feriti e stanchi. 
Si sentģ in colpa per non poter aiutare in questo momento se loro avessero avuto bisogno, non sapeva nemmeno cosa stessero facendo dato che su quell'isola non faceva strani sogni, anzi, non sognava proprio.
"Ehm... Leo... I-io ho qua i vestiti puliti, avevo dimenticato di darteli... s-sei in una condizione-"
La voce di Calypso lo desto dai suoi pensieri, e Leo aprģ gli occhi, poi ricordandosi di essere nudo inizió ad agitarsi in acqua come se fosse appena caduto da un letto.
"Io sto in acqua.."
"Posso.. posare i vestiti a terra accanto all'asciugamano... cammineró con gli occhi chiusi."
Calypso avanzó tenendo gli occhi coperti, qualcosa fece intuire a Leo che era molto,ma molto imbarazzata, lui non era da meno infondo.
"Tranquilla,sono completamente immerso nell'acqua,puoi anche aprire gli occhi."
Lei si tolse la mano dalla faccia, lo guardó un attimo e poi abbassó lo sguardo. Posó a terra i vestiti e fece per andarsene.
Leo si senti fremere, era bellissima.
Appena lei si giró per andarsene,il semidio si imbamboló guardando le sue forme delicate, la schiena scoperta e quel poco di seno che intravide lo fece....eccitare forse.
"Se vuoi,Calypso, puoi venire anche tu,se vuoi...cioč io non vedo,giuro! Poi fai come vuoi,non voglio che,beh.."
Non seppe quale Dio dell'Olimpo gli diede tanto 'coraggio' per dire quelle parole,cercando di non essere frainteso, non lo aveva detto con malizia,forse un po',perņ..
Lei si giró e sorrise imbarazzata. Leo lo notó,era imbarazzata,forse anche pił di lui.
"Aspetta."
Lei corse via, e Leo restó con un'espressione in volto tra lo stupito e il confuso.
“Č stato troppo semplice" -lo borbottó tra se'.
Poi Calypso tornó con un altro telo e lo appoggió su quello di Leo.
"Copriti gli occhi, girati e non provare a sbirciare!"
Leo ordinó,ma non poteva credere ai propri occhi.
Nella frazione di secondi che Calypso impiegó per togliersi i vestiti, Leo pensó che c'era sotto qualcosa,e che non poteva averla convinta subito,e che ...diavolo,lei era nuda!
Sentģ il rumore dell'acqua mentre lei si immergeva.
"Puoi girarti, uomo-fuligine"
Lui non se lo fece ripetere due volte,e restó a bocca aperta.
Calypso era davvero in acqua con lui,e si avvicinava sempre di pił forse troppo.
Pił la guardava e pił aveva voglia di..biaciarla. Era bellissima,davvero bellissima.
Lei si avvicinava ancora e a Leo scattó l'allarme rosso :si stava eccitando troppo.
Si toccó il basso ventre e arrossģ, sperando che lei non se ne accorgesse.
"Avanti.. non č il momento"
Lei era faccia a faccia con lui,ed entrambi erano in silenzio scrutandosi.
Lei inaspettatamente protese la mano verso di lui,accarezzandogli la guancia.
Leo pensó di baciarla,si,voleva baciarla.
Calypso fece per avvicinare la sua bocca,Leo non se lo fece ripetere due volte e partģ all'attacco.
Calypso portó la sua mano sui capelli di Leo,e con una mossa veloce e improvvisa lo spinse gił,prendo la sua testa sott'acqua.
Leo si sentiva quasi mancare il respiro, facendo uscire una miriade di bollicine dalla bocca.
Poi lei lo lasció andare e lui uscģ subito dall'acqua.
Si sentģ per un attimo come se la sua testa fosse piena d'acqua,quando aprģ gli occhi vide Calypso che sorrideva.
"Questo č per prima,siamo pari."
Lui non sapeva cosa rispondere! Cavolo lo aveva ingannato,si era presa gioco di lui,fingendo di baciarlo e poi..buff!
"Per gli dei! Č un colpo basso questo!"
Leo lo disse con stizza mentre lei scoppió in una breve risata sarcastica.
Poi si incamminó verso la riva,tenendo il corpo coperto sott'acqua,allungó il braccio e prese il telo,comprendosi poi con esso.
Poi si incamminó verso l'entrata della casa,senza voltarsi.
Leo aveva un'espressione di stupore stampata in viso, restando a bocca aperta fino a quando lei non fu entrata.
Poi si destó, sussurando tra se. "La odio quella ragazza!"


 
Angolo Autrice
Eccomi col secondo capitolo,sono stata veloce.
Leo e Calypso continueranno a darsi battaglia! ahahaha.
Nei prossimi capitoli ci saqrą una svolta tra i due?
mh..lo scoprirete solo...leggendo! xD
Spero che sia di vostro gradimento,fatemelo sapere mediante un commento o un messaggio.
Un bacio.
-Rokudaime Hokage.
 
   
 
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