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Autore: Boy Directioner    22/07/2016    0 recensioni
Josh, un ragazzo di quindici anni, parte per una vacanza in Olanda, precisamente ad Haarlem, con la sua migliore amica, Margarette. In quella piccola città vicino la capitale troverà il suo amore della sua vita, non sarà una lei ma un lui. Il loro amore sarà abbastanza forte nonostante tutto?
(Fatti NON TUTTI realmente accaduti)
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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"Allora, tu sei...?" mi chiese Mark incuriosito nel mezzo della cena.

Silenzio.

"Io cosa?" ribattei, sapevo dove vuole arrivare.

Iniziai a sudare freddo, portai una forchettata di pasta in bocca e lo guardai dritto negli occhi, aspettando che mi dicesse qualcosa.

"Emh.. sai.." borbottò.

"Si..?" Lo fissai più perplesso.

"Gay." disse lui fermamente.

Presi un bel sospiro, ecco la faticosa domanda. Non sapevo come reagire ma d'altronde Mark è il mio migliore amico, prima o poi gli dovevo dire la verità.

Lanciai un sorriso, "Non si dice" dissi scherzando. La simpatia è il mio punto forte, volevo assolutamente cambiare discorso. Il mio cuore accelerò il battito, mi sentii anche in imbarazzo.

"Va bene, dai, te lo richiederò un'altra volta"

Fiuh, scampato per poco. Per fortuna che non insisté, è una persona che vuole sapere tutto e fa di tutto per esserne a conoscenza.

Ma com'è possibile che Mark mi abbia fatto una domanda così? Credo che lui sappia già la mia situazione, è stato strano, lo devo dire.


___

Sinceramente, non mi piace essere etichettato dal mio orientamento sessuale, mi da fastidio. Voglio essere un essere umano, non una persona che viene distinta solamente dai propri gusti.

Sono confuso, non capisco proprio cosa mi piaccia. Si le ragazze le guardo ma anche i ragazzi, vuol dire che sono bisex? Più le ragazze o i ragazzi? Devo trovare al più presto una risposta, è ancora difficile averla.

___


E da lì non mi chiese più nulla su di me, ovvero sui miei gusti sessuali.

***


Apro gli occhi, è mattina, il sole aveva riscaldato la tenda e anche troppo.

Prendo il mio iPad vicino a me, visto che il mio cellulare lo avevo lasciato in casa a caricare e controllo l'ora.

9:23 A.M.

Mi stropiccio gli occhi con i pugni e mi siedo sul bordo del letto, ancora dentro il sacco a pelo. Vedo Margarette ancora addormentata, la lascio e apro di poco la "porta" della tenda per far passare dell'aria. Passa una soffiata d'aria fresca, chiudo gli occhi e sorrido. Guardo la casa e c'è la finestra che da alla cucina e alla sala da pranzo, vedo solo Joost che sta ultimando i lavori in cucina che aveva bisogno di essere cambiata.

Sbadiglio e mi stiracchio un po' mentre esco dal sacco a pelo. Mezzo sveglio apro la valigia che era accanto al mio lettone e cerco dei vestiti da mettere.

Cerco bene i vestiti finché non scelgo degli skinny neri e una maglietta bianca, così non potevo sbagliare.

Mi cambio, cerco il mio spazzolino da denti e il dentifricio e li metto da parte, intanto Marghe si sveglia lentamente.

"Giorno" mormora lei ancora a letto.

"Hey" le dico mentre metto a posto il pigiama e il letto.

"Mi aspetti così andiamo a mangiare colazione insieme?"

"Si, volevo aspettarti in verità, col cazzo che vado là da solo" rido e mi accascio sul letto che avevo appena fatto.

Sorride, "va bene faccio subito allora".

Si leva il sacco a pelo e apre la sua valigia, cerca i vestiti. Intanto che si denuda le guardo il corpo, la chioma di capelli che le cade giù per la schiena, il suo seno ancora avvolto dal reggiseno e le sue curve dolci, dannazione. Infila le sue gambe lunghe nei jeans e si alza per mettere le scarpe. Margarette è figa, si, in fondo mi piace stare con lei ma non provo niente. Ma niente tensione sensuale, tutto liscio.

"Andiamo?" mi da una mano ad alzarmi dal letto.

La seguo e lasciamo aperta la tenda, ci dirigiamo verso l'entrata del retro di casa.

"Goedemorgen" saluto Joost in olandese e lui ricambia, mentre Marghe essendo ribelle saluta un con "giorno", odiava l'olandese.

La colazione era già pronta visto che Joost l'aveva preparata prima quindi io e Marghe ci mettiamo a tavola a mangiare.

Lei prende del pane olandese poi ci spalma del burro e Hagelslag, che erano delle piccole scaglie di cioccolato, insomma, tipico olandese. Mentre io mangio del Peijnenburg Ontbijtkoek, una specie di torta alla cannella, che ogni olandese mangia a colazione con del burro sopra, almeno, come Joost mi ha detto.

Si sono fatte le 10 e nessuna traccia dei due fratelli, Catherine è scesa da un po'.

10.47 AM

Nulla ancora, sono ancora in camera, ero andato prima a lavarmi in bagno che è sullo stesso piano delle camere dei ragazzi ma le porte erano ancora chiuse.

Margarette ed io ci mettiamo sul divano e guardiamo un po' di Netflix, Orange Is The New Black, show che amiamo un botto. Scherziamo, ci scattiamo foto su Snapchat e ci coccoliamo, lei a me. Si, siamo in una sorta di relazione non amorosa quindi nulla di serio, solo un rapporto molto stretto.

Con la testa mi appoggio sulla sua spalla, allunga la sua mano verso i miei capelli corti e mi massaggia la testa mentre io le metto la mia sulla sua coscia e le faccio i cerchiolini con le dita. Mi rilasso quasi addormentandomi e non prestando più attenzione alla TV, perdo la testa che è piena di pensieri.

E ora?
Cosa faccio?
Lo voglio mio, tutto mio.


Scuoto la testa, no, non potevo pensare così, a mala pena lo conoscevo. Non ho mai creduto all'amore a prima vista, per me sono tutte fesserie, balle. Chiudo gli occhi per un attimo, sento il respiro di Marghe e cerco di rilassarmi finché non sento qualcuno scendere le scale..

Mi metto dritto e Marghe pure, ovviamente non ci si può presentare, di primo mattino, "spaparanzati" sul divano di una casa che non è nemmeno propria.

È Quinten, lo salutiamo e lui ricambia con un mezzo sorriso, ahh quel ragazzo.



Undici e mezza. Ralph scende, merda. Io e Marghe, prima, c'eravamo messi in tenda, lasciandola aperta, potendo vedere ciò che accade in casa.

Lo vedo mentre mangia e sta al suo cellulare,

"Stai guardando Ralph, vero?" beccato.

"Ovvio, ammiro il tuo futuro fratellastro."

"Guarda non dirlo nemmeno per scherzo che quello la, lo diventerà presto. Sai qual è il bello, Josh?"

Ridacchio un po' e la guardo con aria maligna, "Dai spara"

"È un coglione, cazzo, non mi parla mai, e sottolineo MAI. Poi ci conosciamo almeno da tre anni, da quando li abbiamo conosciuti in quel fottuto agriturismo"

"Si me l'hai già detto un sacco di volte, però dai, è figo per te" le puntualizzo.

"Anche per te."

Mi conosce fin bene, meglio di Mark. Le do pure ragione, "Si, anche per me" dico mettendomi a ridere.

"Ti piace?" mi fa una domanda secca.

"Sinceramente? Credo che sia carino ma tu sai come la penso sui maschi, non mi interessano." cerco di coprirmi, anche se inutilmente.

Lei sa cose mie che io non "so", è sempre così e così sarà.

Alza un sopracciglio e accenna un piccolo okay, "e a te?" le chiedo a mia volta.

"È carino, la penso come te, non è da sprecare, anzi. Unico difetto? È che non mi parla." sbuffa fingendo di essere scocciata.

"Ancoraa?! Hahaha." lo fa sempre per annoiarmi, ripete ogni volta quello che dice.

"Guardalo bene, eh, che fra nove giorni ce ne andiamo e non so quando lo rivedremo" mi stuzzica facendo un sorrisetto divertito.

Scuoto la testa e alzo gli occhi al cielo, "già immagino quando ti trasferirai qua in Olanda e dovrai vivere con lui allora" faccio lo stronzo e guardo la sua reazione di disgusto.

"Io in Olanda non ci vivrò mai, poi con mamma e Joost, Ralph e Quinten, sai che gioia" dice sarcasticamente.

"Marghee! Sai quante scopate ti puoi fare con Ralph?" le dico mentre mi immagino la scena, ridendo.

"Certo, due volte mi scopo quel ragazzo" continua lei.

Io lo farei...

Sposto lo sguardo fuori la tenda e vedo il biondo, che ha appena finito di mangiare, spostarsi dal tavolo alla cucina per mettere i piatti nella lavastoviglie.

Gli guardo i muscoli delle braccia, non pompate ma quel filo di muscolo c'è. Tutta la mia attenzione è su di lui, non smuovo gli occhi su di lui fino a quando lui mi guarda, merda. Scosto gli occhi verso Marghe che stava al telefono, come al suo solito.

Con la coda dell'occhio ho visto che gli era scappato un sorriso, non voglio pensare a cosa pensava.

Chissà cosa pensa di me, gli sto simpatico? Almeno spero perché dovrà sopportami per altri nove giorni!

Ma la prima mossa la devo fare io o aspetto che sia lui a parlami? Cosa gli potrei dire a proposito? Non ho argomenti di cui parlare, non lo conosco nemmeno e sono senza speranze. So una cosa di certo, ci devo assolutamente parlare. La sua persona mi interessa, la devo conoscere bene e farmela amica.

Il giorno passa, Marghe ed io restiamo a casa per rilassarci un po' ascoltiamo un po' di musica e facciamo battute stupide. Però penso a lui, non riesco a smettere, ha qualcosa di importante che non ho mai provato, spero che non sia amore. Non riesco ad accettarlo.







Mi scuso se la storia di sta facendo noiosa! E per ogni errore, e la lunghezza del capitolo
   
 
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