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Autore: Eli87    23/04/2009    4 recensioni
Eccomi con una nuova fic. Questa è diversa dalle altre che ho scritto. Elizabeth è un agente segreto dell’FBI sotto copertura. Le viene affidata una missione della massima importanza nella quale dovrà indossare i panni dell'adolescente Isabella Swan. Storia ricca di suspance, amore, tradimenti, passione e segreti inconfessabili… ...Ero Isabella, anzi Bella Swan adesso. Probabilmente conoscevo più cose io di lei che lei di sé stessa. Data e ora di nascita, gruppo sanguigno, segno zodiacale, ascendente, peso attuale, peso alla nascita, malattie, allergie, pagelle dalle elementari ad oggi, i suoi temi, analisi del sangue… insomma tutto. Risi ma ero nervosa, quanto mi mancavano le sigarette adesso!
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan
Note: Alternate Universe (AU), OOC | Avvertimenti: nessuno
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Eccomi con una nuova fic

Eccomi con una nuova fic. Questa è diversa dalle altre che ho scritto.

Bella è un agente dell’FBI al quale viene affidata una missione della massima importanza che il governo degli USA non può assolutamente rivelare.

Storia ricca di suspance, amore, tradimenti, passione e segreti inconfessabili…

Non fatevi ingannare dai nomi che troverete nelle prime pagine! I protagonisti sono sempre Bella ed Edward

 

 

Top secret

 

Operazion #20.23.9.12.9.7.8.20.

 

 

 

-          Sì signore – urlai tra la folla.

Furono le ultime parole del giuramento con le quali promisi eterna fedeltà agli Stati Uniti d’America.

 

Era nel mio DNA, mio nonno prima di me aveva combattuto la guerra in Vietnam ed era morto sul fronte per la patria e mio padre dopo di lui, era stato un agente dell’FBI oramai in pensione.

Faceva parte della mia vita.

Avevo deciso di seguire le loro orme nonostante fossi una donna.

Dopo il diploma mi ero da prima arruolata all’ United States Military Academy  - USMA nella contea di Orange dello stato di New York e dopo aver conseguito il diploma avevo deciso di intraprendere le orme di mio padre iscrivendomi all’accademia dell’FBI situata a Quantico, in Virginia.

Adesso sono un Agente Speciale.

 

-          Congratulazioni  Capo  Lays – mi disse il tenente McRyan porgendomi il diploma.

-          Grazie Generale – risposi mentre afferravo la pergamena tanto sognata.

-          Poi chiamarmi Michel, adesso siamo colleghi – precisò con un sorriso.

Non riuscivo quasi a crederci.

 

Michel McRyan era stato il mio superiore durante tutto il periodo del mio addestramento. Ci conoscevamo da molto tempo ormai e la nostra amicizia mi era costata esattamente trecentovenitidue giri di campo in più rispetto agli altri novellini.

Voleva che fossi la migliore.

Voleva che rendessi onore al nome che portavo. Mio padre era stato uno dei migliori.

Un nome un po’ ingombrante che non mi aveva di certo agevolato.

Avevo sempre eseguito gli ordini senza fiatare.

Era il classico bello e impossibile sulla trentina, forse qualcosina in più, occhi verdi, capelli castani con la pelle bruciata dal sole e una piccola cicatrice sulla guancia destra che sottolineava i suoi trascorsi da militare.

Non posso negare di anche di essermi innamorata di lui e durante molte notti insonni l’avevo immaginato tra le mie gambe.

Era acqua passata. Adesso lo vedevo più come un fratello maggiore, per lui avrei dato anche la mia vita.

 

Il mio nome è Elizabeth Marie Lays, ho ventitré anni e sono un agente dell’FBI.

 

Dopo la cerimonia non ci furono i soliti convenevoli, partì con un elicottero. Destinazione sconosciuta, non mi era dato sapere dove fossimo diretti.

 

Non dormivo esattamente da ventitré ore.

Probabilmente volevano testare il mio grado di sopportazione.

L’elicottero ci abbandonò sulla pista di atterraggio.

-          Michel, non vedo niente, dove siamo? – chiesi urlando per sovrastare il rumore che proveniva dall’elica.

Attorno a noi riuscivo a scorgere solo una fittissima vegetazione.

Sorrise.

-          da qui in poi dobbiamo proseguire in gip, se ci vedessero arrivare in elicottero ci abbatterebbero all’istante – mi spiegò.

Certo che stupida.

Attraversammo la foresta. Ovviamente non c’era nessun sentiero. Il movimento ondularlo della gip sul terreno mi fece venire quasi il mal di mare.

Arrivammo infine alla sede dei servizi segreti.  

Ci fecero attraversare una miriade di controlli prima di raggiungere l’ufficio che ci interessava.

Quasi certamente lì mi avrebbero affidato la mia prima missione.

Insieme ad altri ragazzi ci posizionarono in una sala.

Sicuramente in quel momento, grazie alle telecamere strategicamente posizionate, stavano controllando ogni nostro singolo movimento.

Ero nervosa.

Uno alla volta venivamo portati all’interno di una stanza per conoscere il nostro destino.

-          Lays, tocca a te – mi disse Michel con un sorrisino esortandomi ad entrare.

La stanza era completamente bianca all’interno.

Con passo incerto entrai.

All’interno un uomo che mi fissava con aria seria.

Aveva gli occhi nerissimi.

Fui attraversata da un brivido. Quell’uomo mi metteva paura.

Sicuramente portava male gli anni che aveva. Sembrava alquanto giovane ma la sua espressione e i suoi occhi tradivano anni e anni di esperienza. Doveva essere uno dei Superiori.

-          Si avvicini – mi disse con voce soave.

Era cordiale.

Probabilmente la stanchezza mi avevano portato ad una prima impressione sbagliata.

Mi diede la mano e rimase immobile per qualche momento.

Mi sembrò un eternità.

Qui ai Servizi Segreti nulla era lasciato al caso, anche il più insignificante particolare aveva una valenza primaria. Anche una semplice stretta di mano. O forse ero io che ero troppo paranoica e tutto ciò non voleva dire nulla.

-          può andare – disse con la stessa voce soave di prima.

Così presto? Non mi aveva chiesto niente.

Lasciai la stanza senza aggiungere altro.

Dietro di me l’uomo se ne stava immobile come una statua.

 

 

 

 

Mi ero svegliata nella stanza che mi avevano assegnato.

     Nonostante l’agitazione ero riuscita a dormire.

Sentii bussare alla porta.

-          Eli sei sveglia? – era la voce di Michel quella che proveniva dall’altra parte della porta.

Indossai velocemente la divisa appoggiata sulla sedia accanto al letto ed andai ad aprire la porta.

-          buongiorno – mi disse con il suo solito sorriso bianchissimo.

-          Buongiorno – risposi.

-          Ho grandi notizie per te – mi disse indicandomi il dossier che teneva tra le mai.

Me lo lanciò.

-          Congratulazioni, la tua prima missione – disse uscendo dalla stanza.

Rimasi interdetta con lo sguardo imbambolato sulla prima pagina del fascicolo sigillato:

 

 


TOP SECRET

 

MISSION NUMBER: 20.23.9.12.9.7.8.20.

 

                                                                                       DATE: 03.23.08

 

 

Più giù un timbro e a pie di pagina delle diciture che vantavano la proprietà dell’FBI e altre diciture penali per chi avesse aperto il fascicolo senza autorizzazione.

 

Lo strinsi. La paura di aprirlo mi assalì. Le mani mi tremavano.

 

Lo adagiai sul letto ancora chiuso.

Sospirai.

Decisi infine, di aprire la busta.

Estrassi con mano tremante il primo foglio.

 

 

Da questo momento in poi il tuo nome è ISABELLA MARIE SWAN.

 

 

 

 

Lo so che ho altre 2 fic in sospeso (in realtà 3), non uccidetemi…è solo che sono stacanovista

Prometto solennemente su Edward Cullen che le continuerò e le porterò tutte a termine (tra l’altro sun & moon è quasi terminata).

Ho avuto questa idea ieri sera mentre facevo il bagno e ho deciso di non lasciarmela scappare…

Cortesemente ditemi secondo voi se vale la pena continuare...

Ps: nulla è lasciato al caso…prestate attenzione al numero della missione ad esempio…vediamo chi risolve l’inghippo.

 

 

   
 
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