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Autore: Sere_nana    25/07/2016    0 recensioni
Scarlett Jenner è una ragazza di Miami Beach. Si trasferirà a Las vas Vegas senza saperne il motivo, la sua famiglia nasconde qualcosa? Avrà, in più, dei litigi accesi con Harry Styles. Il tipico ragazzo popolare della scuola.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: Incompiuta, Tematiche delicate
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Accendo il cellulare e aspetto che si riavvii del tutto il sistema. 
*Sto per uccidere qualcuno, potresti venire vicino ai bagni delle ragazze? Ho bisogno di un abbraccio, so che è strano ma non resisto più.* 
Invio il messaggio a Lucas che rispondo dopo 5 minuti, se non si darà una mossa finirò nei guai, immagino che il professore debba già essere arrivato. 
*Sto arrivando.* Non rispondo e blocco lo schermo, dopo qualche secondo lui arriva ed io lo vedo fuori dalla porta, mi sorride e questo basta a calmarmi. Esco e lo abbraccio. 
"Convinciamo i nostri genitori a tornare lì?" Sussurro contro il suo petto, sento il suo cuore battere all'impazzata e sono sicura che abbia corso per arrivare qui. "Lo stronzo di cui ti parlavo è il tuo amichetto Harry, oggi mi ha baciata e io gli tirato un calcio nei denti, lui stava per darmi uno schiaffo ma ho bloccato la sua mano, diventerò assassina se non vado via di qui." Mi stacco dall'abbraccio e lui fa una smorfia. 
"Ci proveremo quando arriviamo a casa, ma sappiamo entrambi che sarà inutile. Ti stava per schiaffeggiare?" So che è nervoso ma non voglio che si metta contro quello stronzo, so difendermi e lui lo sa, annuisco e non aggiunge altro, mi avrà letto nella mente.
"Dobbiamo provarci, non possiamo continuare qui, se accetteranno io tornerò alla vita perfetta che mi sono sudata per avere e tu anche. E anche se mi costa dirlo, tu potresti tornare con la tua bimba." Lui si acciglia per poi annuire rilassando i muscoli del viso. Vedo Sara uscire dalla classe e viene verso di me. 
"Il professore ti metterà una nota se non entri, mi ha detto di chiamarti." Sbuffo, come non detto. 
"Dai vai, ci vediamo a ricreazione." Mio fratello mi lascia un bacio sulla guancia e se ne va, cammino verso la mia classe ed entriamo insieme. 
"Quello è il tuo ragazzo?" Chiede Sara guardandomi, è per caso impazzita? Sono qui solo da due giorni. 
"Cosa?! No! Lui è mio fratello." Lei sembra rilassarsi e quando entriamo in classe torna di fretta al suo posto.
"Signorina Scarlett, non male per essere al secondo giorno di scuola." Mi guarda arrabbiato e io non rispondo andando verso il mio banco, Harry sta scrutando ogni mio movimento e questa cosa mi infastidisce. 
"Risponda quando le parlo." Mi siedo al mio posto e guardo il professore. 
"Cosa vuole che le dica?" Lui corruga la fronte. 
"Almeno una giustificazione." Prende una penna tra le dita e attende una mia risposta, alzo gli occhi al cielo e lo guardo. 
"Mi gira la testa, contento?" Sento la rabbia farsi strada dentro me e devo tenermi per non tirargli il banco in faccia. Lui annuisce incerto e mette la presenza sul registro. Prendo il mio libro di Latino e lo apro nella pagina indicata dal professore, lui comincia la lezione e io sottolineo qualcosa con la matita. Non mi importa proprio nulla di questa lezione, ma non posso far altro che seguire, anche perché se non lo facessi il mio pensiero andrebbe ad Harry e a ciò che ha fatto qualche minuto fa, e non voglio rischiare di picchiarlo in classe. Purtroppo non ho un attimo di pace e lo sento avvicinarsi lentamente a me, poggia il mento sulla mia spalla e mi acciglio per girarmi, le nostre labbra si sfiorano. Smuovo la spalla per farlo spostare, lui lo fa ma si acciglia. 
"Non ho il libro, posso seguire con te?" Sussurra e io annuisco per evitare di litigare. Si avvicina con la sedia e io torno con gli occhi sul libro, ho perso il segno. Perfetto. 
"Jenner, continui la lettura." Sono nei guai, e ora cosa dico? Perez mi guarda e mi mima la riga in cui siamo arrivati. Fortunatamente la trovo e comincio a leggere. sono parole in latino con la spiegazione del significato. Sicuramente ho sbagliato quasi tutti le parole ma nessuno ci fa caso e tutti sono con la testa sul libro per seguire, il professore ci rimane male e so già che mi odia. 
"Styles, tocca a lei." Io gli do il libro e lui continua ciò ho interrotto io, sa perfettamente pronunciare ogni parola. Come fa un ragazzo che non ha neanche lo zaino a leggere così bene delle parole in latino? Il suo viso di profilo è bellissimo, muove le labbra e corruga la fronte per leggere meglio, il suo dito sottolinea ogni parola sul libro e per un istante sembra essersi dimenticato del bruttissimo rapporto che abbiamo, se non fosse così insopportabile sarebbe perfetto.
"Harrison, tocca a lei." Si rivolge a Perez che senza problemi continua a leggere, da qui dietro  vedo solo i suoi capelli rossicci. 
La lezione finisce e abbiamo un ora di buco, la prof sta male, o almeno Perez mi ha detto questo. Quindi siamo soli, quel preside buffo lascia una classe di terza sola? La vecchiaia lo ha già colpito. 
"Andiamo fuori?" Perez mi guarda e io annuisco, mi alzo e prendo i libri di latino,cammino verso la porta per uscire seguita da lui mentre Harry mi guarda ma non dice nulla, gli conviene se non vuole ritrovarsi in coma. 
Usciamo e io vado verso il mio armadietto, cerco la chiave ma ho la gonna, senza tasche. Ho lasciato la chiave in classe, sbuffo e alzo gli occhi al cielo. 
"Aspetta un secondo vado a prendere la chiave." Entro in classe e prendo la chiave dal mio banco. 
"Potevi anche uscire con me." Harry mi afferra il polso e mi giro per guardarlo, ha un sorriso sghembo sulle labbra e so che si sta prendendo gioco di me. 
"Neanche se fossi l'ultimo ragazzo sulla terra." Dico liberando violentemente il polso dalla sua presa. Lui si acciglia e credo di aver profondamente ferito il suo orgoglio. 
"Non credere che io volessi uscire con te, era solo per provocarti." Dice spostando lo sguardo altrove. 
"Si, come no!" Rido di lui ed esco dalla classe raggiungendo Perez, lui sorride e io apro l'armadietto dopo aver ricambiato, mi è difficile sorridere così frequentamente. A Miami tutti lo sapevano e avevano paura di me, ciò mi rendeva sicura di me stessa e mi piaceva. Anche qui mi guardano un po impauriti, appena dico una parola tutti abbassano lo sguardo, ma voglio comunque tornare a Miami. 
Poso i miei libri dentro l'armadietto e lo richiudo. 
"Stai bene?" Perez mi vede pensierosa e mi poggia una mano sulla spalla, io annuisco e lo guardo. 
"Stavo solo pensando, odio Harry." Dico alzando la voce improvvisamente e lo vedo sobbalzare. 
"Quando ha provato a baciarti tutti guardavano voi, lui è il più popolare della scuola e le ragazze saranno gelose di te." Gelose di me? Ma se lo odio!
"Non ne hanno motivo, io non lo sopporto e potrei ucciderlo a sangue freddo." Lui strabuzza gli occhi, ho detto una cosa disgustosa ma non mi farei alcun problema a farlo. 
"Non dire sciocchezze!" Lui mi rimprovera e faccio finta di non ascoltarlo. 
"Torniamo in classe, non ho più voglia di stare in piedi." Annuisce e ci dirigiamo verso la classe, entriamo e ci sediamo ai nostri posti, lui si gira verso di me ma guarda Harry. Volto lo sguardo verso di lui e noto che mi sta fissando. 
"Vuoi una foto? Così puoi fissarmi anche quando non siamo a scuola." Lui si riprende e si acciglia, le rughe sulla sua fronte si fanno visibili, torno con lo guardo verso Perez che ride sotto i baffi. 
"Posso miminamente immaginare cosa stai pensando, ma non è così." Lui libera la sua risata e io lo fumino con lo sguardo. 
"Si si come no!" Dice girandosi, so che stava pensando che piaccio ad Harry, ma ci odiamo quindi non è così. Mi stava fissando per pensare ad un modo con cui poteva uccidermi. 
L'ora di buco passa ed è finalmente ricreazione, Sara mi raggiunge ed usciamo insieme dalla classe.
"Harry ti ha baciata." Dice mettendo accanto a me sul muretto. 
"Si e non deve mai più provarci." Dico irritata. 
"E poi quel calcio ha fatto rimanere tutti a bocca aperta, con quale coraggio lo hai fatto?" Dice ridacchiando. 
"Avrei il coraggio di fare cose ben peggiori." Dico unendomi alla sua risata. 
"Mi piaci, insomma sei simpatica e sicura di te stessa. Non avrei mai pensato di essere amica di una tipa con la cresta e i vestiti sempre neri, eppure sei simpatica." La guardo mentre lei attende una mia risposta. 
"Grazie, anche tu sei simpatica, normale ma simpatica." Dico scoppiando a ridere e lei si unisce a me. Questi momenti mi stanno facendo dimenticare dei miei problemi con Harry e ne sono felice.
"Oggi ti va di vederci? Magari facciamo insieme i compiti." Non so cosa dire, l'unica persona che io abbia mai invitato a casa mia è stata Mary, ma dopotutto potrei ricominciare ad avere una vita qui.
"Si va bene, puoi venire a pranzo da me." Azzardo a chiedere, solo perché non saprei come farla arrivare a casa mia senza il mio aiuto. 
"Mi farebbe piacere!" Dice sorridendo, annuisco e lei chiama subito sua madre per chiederle il permesso. 
"Ha detto che va bene." Dice chiudendo la chiamata, sorrido guardandola e lei sembra davvero felice. 
"Vado a prendere il mio cellulare in classe, così posso chiamare i miei e avvisarli. Mi aspetti qui?" 
"No, vengo con te!" Entriamo in classe dopo aver raggiunta la porta ed Harry sta giocando con il mio cellulare. 
   
 
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