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Autore: Samjam    26/07/2016    0 recensioni
"Io non me ne andrò" mi disse serio, guardandomi negli occhi.
Distolsi lo sguardo "l'ultima persona che me lo ha detto ha deciso di non rispettare la sua promessa"
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Mi svegliò un forte odore di caffè e, ancora una volta, la voce di qualcuno che tentava di chiamarmi. Aprii gli occhi e le prime due cose che vidi furono una tazza di caffè fumante, giusto davanti al mio viso, e un paio di occhi blu oceano. " Ho pensato che avresti avuto bisogno di questo" disse il ragazzo, con una voce pacata e gentile, con una nota dolce, mentre continuava a sventolarmi il caffè davanti al viso. "Come ci sei finita lì?" Mi chiese scrutando la mia figura ancora sdraiata nella vasca da bagno "Anzi, non lo voglio neanche sapere, la prossima volta però non chiuderti a chiave dentro, per favore, ho dovuto scassinare la porta per entrare" continuò con un sorriso. Era lui il proprietario della casa? Sospirai, sperando il contrario, non avrei potuto giustificare la mia presenza altrimenti, nè la scatola di pizza vuota ai miei piedi. In realtá non ricordo nemmeno io cosa sia successo. " L'hai finita tutta tu quella? Devi essere sicuramente un'amica di Chloè, solo loro bevono così tanto" sorrise amichevolmente, indicando la bottiglia di Vodka liscia, ormai vuota, davanti alla vasca " senza offesa ovviamente" continuò, notando che non proferivo parola. "Io sono Louis comunque" mi tese la mano e io lo scrutai, sembrava quasi totalmente incapace di chiudere la bocca, cosa non molto apprezzata dalla mia testa stravolta, ma sembrava simpatico. Pareva anche avere la mia etá, ma era vestito meglio di gran parte dei nostri coetanei, pur essendo solo in casa. Il suo fisico era slanciato e magrolino, ma la sua mano, ancora tesa verso di me, era grande. Finii il caffè e la afferrai, ma prima ancora che potessi dire qualcosa, strinse la presa e mi tirò su. "Scusami ma qui si gela" indicò la finestra spalancata, "c'era un forte odore di alcohol.. ti spiacerebbe seguirmi?" Mi chiese, intrecciando la sua mano alla mia e portandomi fuori dalla stanza senza neanche aspettare una risposta. " Vuoi qualcosa da mangiare?" Mi chiese nel tragitto, girandosi verso di me e accompagnando le parole con un dolce e piccolo sorriso. Era incredibile, ero entrata in casa sua( sua?) e ci avevo pure dormito, senza chiedere nè presentarmi e tutto ciò che faceva era semplicemente sorridermi e trattarmi come un'ospite gradita. "Se non è di disturbo.." sussurrai, ancora scombussolata. "Oh ma allora sai parlare mia piccola sirenetta!" Esclamò indicandomi con un cenno del capo la cucina. "Tu vai pure, io devo svegliare ancora gli altri". Mi ritrovai da sola in cucina, senza nemmeno sapere cosa fare, dovevo andarmene prima che scoprisse che non sono amica di nessuno, ma dove? E come? Avevo lasciato il mio borsone in bagno, nel piano superiore e non potevo salire senza farmi notare. Inoltre non sapevo nemmeno il nome della città nella quale ero capitata, figurarsi da che parte andare per trovare un posto dove dormire. Forse lui mi avrebbe ospitata, questa casa era così grande e piena di stanze che probabilmente non si sarebbe nemmeno accorto della mia presenza. Mi ritornò alla mente la sua immagine mentre cercava di svegliarmi, con il caffè in mano, i capelli marroni scompigliati e quel suo sguardo carico di tenerezza e disponibilitá. Non potevo approfittarmi di una persona così gentile. Non importa dove sarei finita, me ne sarei andata via di lì subito. Beh magari subito dopo aver fatto colazione. Proprio una volta finito di cuocere le uova, qualcuno entrò in cucina " e tu chi saresti?" Era una ragazza bassa, dalla pelle olivastra e coi capelli a caschetto di uno strano colore rosa pallido; I suoi occhi castani mi scrutavano attenti, mentre si mordicchiava il labbro (sicuramente rifatto tanto era gonfio) che fino alla sera prima doveva aver avuto un rossetto nero. Si avvicinò a me, con uno sguardo ostile e urlò " io questa non la conosco" girata verso l'uscio della porta. Gelai quando vidi comparire Louis, questa volta però sul suo viso non trovai nemmeno l'ombra di un sorriso.
   
 
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