Capitolo 2
Un pessimo inizio
Eve
PoV by Rick
Ore
11:00, quartier generale della Shin-Ra, reparto
arruolamenti
Se
c’era una cosa che non sopportava, erano le sedie troppo alte. Ogni volta che si
doveva sedere su una di esse, le gambe le restavano penzolanti nel vuoto,
facendola sembrare una dannata mocciosa. Per questo cercava sempre di assumere
pose a metà tra il provocante e il paraplegico per fare in modo di arrivare a
toccare terra con almeno la punta di un piede.
-
C’è qualcosa che non va?
L’Esaminatore
la stava guardando dubbioso, cercando di capire a cosa servissero le contorsioni
che stava eseguendo davanti a lui. Si fermò di scatto e
sorrise.
-
Niente, niente!! Non si preoccupi… vada pure avanti!
Era
il suo primo colloquio con la sezione SOLDIER della Shin-Ra, e non poteva
assolutamente farlo finire male! Cercò di tranquillizzarsi e di avvicinarsi il
più possibile alla scrivania per nascondere le gambe alla vista dell’uomo. Lui
la squadrò una seconda volta, poi, fortunatamente, riprese a
parlare.
-
Abbiamo valutato attentamente il suo curriculum, e ci è parso idoneo per la sua
accettazione. Ora le faremo alcune domande per verificare il suo profilo
psichico. Innanzitutto: perché lei vuole entrare a far parte di
SOLDIER?
Nella
testa le passò un flash di morbidi capelli argentei, un fisico scolpito
nell’alabastro, due occhi che parevano smeraldi e il meraviglioso tono di una
voce calda e sensuale. Stava per urlare “Perché è pieno di fighi della madon…”,
ma fece uno sforzo di volontà e si trattenne, ricordandosi ciò che si era
scritta la sera prima.
-
Beh… perché la dedizione verso la salvezza della mia patria e l’onore sono le
due cose che più mi premono!!
-
Hm, molto bene… Per diventare SOLDIER, dovrà essere esposta ad un trattamento
segreto che aumenterà le sue capacità offensive. Questo trattamento ha anche
effetti secondari, come…
L’uomo
parlava, ma l’attenzione di Eve era stata improvvisamente catalizzata da uno
strano personaggio che stava passando nella stanza vicino. Era un uomo alto dai
capelli ramati e gli occhi azzurri in modo innaturale, con un lungo vestito
rosso, camminava lentamente come una divinità scesa sulla terra. Teneva in mano
una piccola accidenmela di Banora. Si riavviò i capelli, si riassettò il lungo
cappotto cremisi e si allontanò dicendo qualcosa a proposito di una certa
dea.
-
Ehm… non si sente bene? Vuole che chiami un medico?
Fu
solo quando sentì queste parole che si accorse di essere caduta a terra
sbavando. Si rimise in sesto in pochi secondi,
imbarazzatissima.
-
No, no, mi scusi… stavo solo… immaginando come potessero essere gli effetti
collaterali!
-
Sì, so che questi effetti possono essere scioccanti la prima volta che li si
viene a conoscere, ma è dovere di un bravo guerriero sopportare ogni
avversità.
-
Occhi azzurri e luminosi… prestazioni fisiche eccezionali… sì, credo proprio che
sarò in grado di sopportare un simile fardello!
-
Sempre rimanendo sul piano fisico… è sicuro di riuscire a maneggiare una spada
di grandi dimensioni? Qui in SOLDIER si usano solo spade di grandezza fuori dal
comune, e lei mi sembra di costituzione piuttosto debole…
-
Certo che ci riesco!! Che ci vuole? Datemi una spada e vi faccio vedere anche
adesso!!
L’esaminatore
si voltò verso la porta alle sue spalle, ed esclamò:
-
Angeal! Puoi venire qui un momento?
Dall’altra
stanza entrò un SOLDIER possente, dai lunghi capelli neri, veterano di mille
battaglie, con sulla schiena la spada più grande che Eve avesse mai
visto.
-
Questa recluta vorrebbe provare a tenere in mano la tua spada… ti va di fargli
sentire quanto è grossa?
Eve
stava già sbavando di nuovo.
-
Magari!! – esclamò - Ma… proprio
qui, davanti a tutti??
Angeal,
con un grugnito, si tolse l’enorme spadone dalla schiena.
-
Aaaah, quella!!! Avevo capito male…
Con
un movimento fluido e rapidissimo, lanciò l’enorme spadone in una parabola
discendente verso Eve.
- A…a…aspettate, credo di aver cambiato
ideaaAAAAAH!!
L’ombra
della spada la sovrastò, poi cadde pesantemente al suolo, travolgendola.
Rinvenne dopo 5 minuti, con un principio di commozione cerebrale e qualche
costola incrinata.
-
…e va bene, non sarò molto forte, però sono estremamente
agile!!
-
Questo ce lo dimostrerà nelle
sessioni di allenamento. Oh, ora che ci penso, una curiosità: come mai questo
strano nome, “Evelina Enix”? Sembra quasi un nome da donna, se non fosse che
anche da donna è veramente brutto!! – E scoppiò a ridere, trovando la cosa
estremamente divertente. Eve non lo trovò divertente per nulla, anzi, guardò gli
schizzi di saliva che le erano finiti sul braccio mentre sentiva la rabbia
travolgerla come un fiume in piena. Riuscì a stento a trattenersi e a
replicare:
-
E’ un nome da donna e io sono una
donna…
L’uomo
scoppiò a ridere istericamente.
-
Bella questa! Mi spiace, amico, ma se tu fossi una donna non potresti entrare a
far parte di SOLDIER… è un’organizzazione esclusivamente maschile! E poi, come
donna saresti proprio un’asse da stiro!! – Esplose di nuovo in una risata
sguaiata. Gli schizzi questa volta la colpirono al volto. L’Esaminatore aveva
appena firmato la sua condanna a morte.
-
Divertente, no? – disse ancora, ignaro di ciò che aveva scatenato - Ehi, perché
mi guardi così?
Eve
non finì mai quel colloquio. Nemmeno l’Esaminatore, ricoverato d’urgenza nel
settore medico della Shin-Ra. Però, ora lei sapeva che non sarebbe mai entrata
se non fosse ricorsa ad uno stratagemma. E lui non avrebbe mai più offeso una
donna in vita sua.
La nicchia
degli autori!
Rob @ Lirith
Grazie mille, mia cara! La storia in realtà
è già al settimo capitolo, ma le patatine fritte più buone sono quelle più
croccanti, devono dunque rosolare di più… no? Quindi aggiorneremo poco alla
volta. :)
La tua recensione ci ha fatto davvero molto piacere! Spero
continuerai a seguirci!
La demenza non ha mai fine.
Ricordalo, Liuk.
Rob @ FlyGirl 92
Ma grazie grazie e tanto di inchino!
Allora facci sapere! Possiamo adattare il delirio per ogni persona!