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Autore: francesca_97    28/07/2016    0 recensioni
[storia interamente presa dal mio profilo wattpad, quindi non pensate sia plagio]
la storia parla di alcuni pezzi della vita di Nathan dopo la sconfitta contro la genesis e il suo momentaneo abbandono, toccheremo con mano i suoi pensieri e le sue angoscie.
Vedremo dietro le quinte e la creazione dei Dark Emperors.
Genere: Malinconico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nathan/Ichirouta
Note: Missing Moments, OOC, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Ricordi Nathan?



Un piccolo bambino dalla chioma azzurrina, stava seduto in riva al fiume, con i suoi occhioni color cioccolata guardava curioso il soffione che aveva in mano, non è il fiore più bello del mondo ma per lui era qualcosa di veramente curioso.
'Ciao, ti piacciono i soffioni?' gli chiese un bambino aveva visto si è no qualche volta all'asilo, aveva i capelli castani e gli occhi del medesimo colore, il turchese notò subito che aveva una palla da calcio con se.
'Ehm.. si abbastanza' risposte infine un pò imbarazzato per il semplice fatto che ancora non capiva cosa farne del fiore, il castano capendo il suo disagio prese un'altro soffione da terra e gli soffio quasi tutti i petali delicati in faccia.
L'altro in risposta rise, cosi passarono la giornata con questi fiori a farsi scherzi.

* * * * * * * * * * * 
'Nathan a te piace qualche sport in particolare?' Chiese il castano, ormai cresciuto di un paio d'anni.
'Mi piace correre, quindi, credo che sia l'atletica il mio sport preferito e il tuo Mark?' Rispose il turchese, ma il castano sembrò rimanenci un pò male della sua risposta, aveva sempre sognato che lui e il suo migliore amico giocassero a calcio insieme in futuro.
'Beh il mio è il calcio, ora non sono bravissimo ma spero di andare alla Raimon dove mio nonno allenava la squadra e di farne parte anche io' disse Mark molto fiero, il turchese lo guardò un attimo sorpreso e poi gli sorrise.
'Sai Mark un giorno vorrei sfidare gli atleti più forti che ci sono' disse Nathan.
'Allora facciamo una promessa, qualsiasi sport noi facciamo in futuro dobbiamo brillare come delle stelle' disse Mark porgendoli il mignolo, l'azzurino lo strinse con suo e ci furono due enormi sorrisi.

* * * * * * * *
Ormai i due giovani ragazzi erano alle medie, e le loro strade erano divise per i loro sport, tant'è che si erano persi di vista.
Nathan si stava allenando per i 100 metri che da poco avrebbe avuto una gara, quando le urla di un ragazzo lo fermarono, il capitano della Raimon cerca disperatamente altri componenti per salvare la sua amata squadra dalla rovina, il castano notò l'atleta e si avvicino sorridente.
'Ehi Nathan tu una volta mi avevi detto che il tuo desiderio era sfidare gli altleti più forti, perchè non provi anche con il calcio? Sai ci sono molto atleti fortissimi!' Disse Mark per poi correre in direzione di un'altro ragazzo.
'Ma parlava di atletica o di calcio?' Si chiese il turchese confuso.
Qualche ora dopo Nathan era deciso più che mai a capire cosa intendesse il castano, quindi, quando lo trovò a alla steal tower a fare un duro allenamento si fermo ad osservarlo, vedeva che non ostante tutti quei colpi ricevuti dal copertone di un camion la passione di Mark si accendeva sempre di piu, questa forza di buona volontà lo fece ricredere molto sul calcio, non era solo correre dietro ad un pallone era anche tanti sacdifici per arrivare ad un certo livello, si fece coraggio e andò dal castano.
Parlarono un po del nonno di mark, degli appunti della squadra e anche dei loro vecchi tempi, ad un certo punto il turchese gli porse la mano, lasciando il castano abbastanza stupito e senza parole.
'Ci sto Mark, l'impegno e l'amore che ci metti per questo sport, mi hanno convinto' disse Nathan sorridendo.

 

'Ti prego Nathan dimmi che adesso ricordi, perchè è proprio l'amore di questo sport che ci ha riuniti come da bambini, ti prego amico mio non farti usare per i sporchi piani di uno sconosciuto!' Disse Mark, da quando il castano gli aveva chiesto se ricordasse di quand'erano piccoli Nathan era come caduto in trance, ricordando ogni singolo momento della sua vita passati insieme a mark e al calcio. 
Le sudate, le lacrime, gli allenamenti e infine gli applausi e il grande amore per quella sfera dai pentagoni neri.
La pietra viola si distrusse in mille pezzi, e Nathan finalmente era di nuovo se stesso libero da quel tormento.
'Grazie Mark!' Disse infine con una lacrima solitaria che gli solcava il viso.





 

Angolo Autrice:
La mia  storia si è conclusa, spero di aver reso l'idea e che magari qualcuno di voi non odi più il povero Nathan per la parentesi della Dark Emperors, a mio parere come Joe e David non sapeva cosa faceva perchè l'influenza della pietra non gli permetteva di ragionare.
Bom chiudo qui.

Spero che non vi abbia annoiati e che abbiate gradito.

Sarei molto curiosa se commentaste anche con semplici cose, giusto per avere una idea di come crescere come 'autrice'.

Ciao a tutti ♥

   
 
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