Oikawa:

Tossì e mugolando per il dolore, agitò le mani e si osservò il corpo collegato a strane macchine.

Era confuso e spaesato non capiva più niente, disse poi a voce alta.

«Dov'è il gattino? L'ho salvato vero?

Cosa mi è successo?»

Fece mille domande guardandosi attorno continuando a non capire bene tutto quello che fu successo.

In tanto il gattino sbucò fuori da sotto il letto e salì con un saltò sul lettino che si avvicinò a lui.

«Come mi chiamo?»

Ricordava poco e niente non si ricordava neanche il suo nome non sapeva neanche chi era sì ricorda solamente del suo ragazzo e del gattino che ha salvato il resto era buio totale.

Non capì più nulla, probabilmente aveva una piccola amnesia.

Iwaizumi:

Sgranò gli occhi.

«Tooru Oikawa, non fare scherzi.

Si, hai salvato il gattino.

Ma stai calmo e stai fermo, non ti agitare.

Uno ti ha investito con la macchina proprio mentre salvavi quella pala di pelo.

Riposati, hai preso una butta botta.»

Gli strinse la mano.

«Devo andare a chiamare i medici, torno subito non ti preoccupare.»

Gli accarezza una guancia e va vicino la porta.

Non aveva intenzione di andare lontano dalla stanza, sarebbe solo uscito lì fuori.

Oikawa:

Non capiva più nulla, mentre Iwaizumi era uscito il gattino scappò via nuovamente a nascondersi si guardò in torno iniziando a lacrimare, non capiva nulla di quello che succedeva attorno a lui.

I medici arrivarono di fretta e furia con le cartelle in mano per poi visitarlo in tutto il corpo girandosi appena contro Iwaizumi con sguardo serio.

A quanto pare quello che pensavano loro era affondato, la loro idea, portando così la brutta notizia della sua amnesia.

Purtroppo non c'era una cura per l'amnesia, passava col tempo ma a volte era varia.. una settimana, un mese, un anno e a volte mai ma sono nei casi veramente rari.

Iwaizumi:

Una volta che i medici se ne furono andati, si sedette nuovamente accanto ad Oikawa prendendogli la mano.

«Va bene, non è uno scherzo.

Ti aiuterò io e ti racconterò tutto. Ma dimmi cosa ti ricordi.»

Voleva abbracciarlo ma non era quello il momento giusto.

Oikawa:

I medici se ne andarono lanciandoli soli loro due che dovevano dirsi molte cose a quanto pare gli stringe la mano guardandolo sedendosi sul letto con ancora la flebo attaccata al braccio sinistro, i dottore però prima che uscirono gli tolsero la mascherina d'ossigeno vedendo che riusciva a respirare da solo oramai.

«Scusami di averti fatto preoccupare Iwa-chan.

Ricordo veramente poco quasi nulla a dire il vero.. so solo che noi due stiamo insieme vero?

E mi ricordo che ti avevo lasciato a casa tua per poi tornare a casa mia a piedi da solo e lungo la strada ho trovato questo gattino bianco ferito, mi sono precipitato per aiutarlo poi non ricordo altro di quello che è successo.

Posso farti delle domande Iwachan?

Per capire meglio chi sono?»

Il gattino sbucò di nuovo fuori e si strusciò tra le gambe di Iwaizumi.

Iwaizumi:

Iwaizumi si allarmò a quelle parole. Gli accarezzò i capelli.

«Non ti preoccupare. Ma dimmi una cosa.

Prima di stasera ti ricordi qualcosa?»

Non poteva aver dimenticato... davvero tutto..

Oikawa:

«Buio totale, non ricordo assolutamente nulla. Non ricordo nulla, se provo a pensarci vedo solo buio e questo mi porta a rinunciare. Ho mal di testa ma.. nulla, Scusami.»

Disse il giovane. Accidenti, era frustante non ricordarsi di nulla.

Volendo sapere molte più cose, domandò al suo ragazzo di raccontargli di loro come si erano conosciuti, voleva sapere tutto. Voleva anche sapere quanti anni avevano entrambi, se erano sposati o fidanzati, se stavano insieme da tanto.

Era pieno di domande voleva sapere tutto.

Iwaizumi:

Iwaizumi si oscurò in volto.

«Quindi... ti sei dimenticato del passato, giusto?»

Non gli attribuiva alcuna colpa, ma voleva sapere. Al massimo, gli ronzava intorno che era colpa sua per non averlo accompagnato nei cinque minuti che separano le loro case.

E stavolta non era nemmeno colpa del suo avere la testa tra le nuvole...

«Non ti preoccupare, non devi scusarti. Vorrei solo capire.»

Oikawa:

«Beh direi di sì ho dimenticato tutto quello che facevo nel passato.»

Disse anche un po' impaurito di come stava reagendo, quindi abbassò la testa guardandosi le mani per poi mettersi a piangere chiudendo gli occhi.

«Mi dispiace di non ricordarmi niente, mi dispiace di tutto.

Se non vuoi rispondere alle domande mie non c'è problema.»

Fine Capitolo. ~