4=L’AQUILA CON UN’ALA SOLA
E' l'illusione di trovare terre
lontane che fa muovere un uomo?
Lo chiedo al mare durante una
pausa e il mare mi risponde solo con il silenzio
Guidando il cuore del silenzio e
confondendo i fragili deboli cuori
aspre onde ai forti che cosa mostrano?
Tagliando attraverso il mare,
l'aquila con una sola ala,
perchè decide di volare così in alto?
Sceglie i venti che la rendono
sola e continua a volare?
Colui che cerca il destino che era già
dispiegato
Dietro di essa
ci sono le ombre? O forse un barlume di luce?
Entrambi aspettano
che sorga il sole
il mare risponde solo con il
silenzio
Forse per svegliare i cuori che
non vogliono destarsi
O è il cuore che non vuole
svegliarsi dal sogno?
La verità è qualcosa di calmo e
pacifico e nessuno ancora lo sa...
Atterrando sull'oceano l'aquila
con un'ala sola becca ancora la solitudine
nessuna paura dei
cieli tempestosi è sicura di alzarsi e volare ancora
fino a quando quel giorno promesso non
arriverà...
-Questo testo poetico dove lo hai
letto?- chiese sarcastico l’esile uomo al cantore seduto ad ammirare il
paesaggio davanti a lui.
-è il cielo che mi ha ispirato per la composizione di
questi versi.-
-ispirato? AL MASSIMO QUESTO TEMPO PUO’ ISPIRARTI UN
SUICIDIO!!!! Diluvia, grandina ci sono tuoni che li sentirebbe
un sordo e lampi che li vedrebbe un cieco il mare è in burrasca, e noi??? NOI
SIAMO ACCAMPATI IN QUESTA LURIDA GROTTA!!!- sbraitò l’uomo battendo i piedi a
terra per scrollarli dall’acqua che era già in procinto di inondare la caverna.
Anche per questa notte la fortuna non aveva voluto assisterli……la dea bendata
aveva negato loro il suo aiuto da quel giorno da quando
incontrarono la fonte delle loro disgrazie. Per fortuna erano riusciti a
derubare un’anziana signora del suo scialle per potersi riparare dal freddo
notturno visto che uno, indossava solo uno striminzito gonnellino e l’altro coperto
solo da una canottiera stava già delirando su delle aquile…..che a quell’ora se ne stavano a riposare tranquille nei loro nidi
di montagna.
-Su dai Katun
perché ti arrabbi sempre? Dovresti prenderle con filosofia queste cose visto
che per noi sono ormai una routine. Vuoi che ti racconti una barzelletta?-
La luce lunare filtrava dall’oblò di vetro della camera delle ragazze andando disegnare un cerchio di luce su una
delle pareti di quella stanza silenziosa. L’amaca non era poi così scomoda come
se l’era immaginata anzi, e rannicchiata nelle coperte
profumate Kairi fissava quella finestrella unica compagna del suo sonno mancato
per colpa dei pensieri che la assillavano.
-Non riesci a prender sonno piccola
mozzo?-
-Mozzo?- come suonava strano quell’appellativo
sussurrato dalla voce di Robin nel cuore della notte a interrompere la quiete.
-……….-
-beh non mi chiedi il perché non dormo?- domandò irritata contenendo il tono della voce per non
svegliare la terza compagna che dormiva ancora tranquilla.
-perché non dormi Kairi?-
intervenne seccata la terza voce sbuffando rigirandosi nelle coperte. Missione
fallita.
-hem ecco…..no
niente sarà solo……un po’ di agitazione. Scusatemi, Nami non avevo intenzione di
svegliare nessuna delle due tornate pure a dormire non preoccupatevi
per me…..-
Il fruscio della trapunta le fece capire che evidentemente
la ragazza dai capelli rossi aveva preso al volo la sua proposta esattamente
quello che fece anche l’archeologa con un po’ più di esitazione, aspettando
forse una sua ulteriore parola sui pensieri che l’angosciavano.
Perché ripensava ancora a Sanji? Pensava a lui e a quello che aveva visto mentre lo aiutava a lavarsi i capelli dalla vernice
che gli era caduta addosso….dopotutto era una semplice
cicatrice. Lui stesso aveva affermato che se l’era procurata per sbaglio
eppure…….cosa non la convinceva? Forse quel taglio
così netto sicuramente opera di una lama? Preferiva liquidare la cosa con una
scusa perché era una ragazza? Per una questione di tatto? Quando arriverà il
momento sarà lui stesso a rivelarlo anche se la
curiosità la rodeva. No, non era curiosità la sua era solo in pensiero per un
suo amico, anche se le cicatrici sono di solito legate
a ricordi del passato, aveva uno strano presentimento ma anche se glielo avesse
domandato di nuovo sarebbe riuscita ad ottenere una risposta? Non riusciva a
sopportare le persone troppo insistenti quando le
domandavano ogni più insignificante dettaglio della sua vita…allora perché si
comportava esattamente come loro?
-KAIRI-CHAAAAAAN!!! ROBIN-CHAAN!!
Siete sveglie?- domandò una voce allegra dall’altra parte della botola in legno che separava la stanza delle ragazze dal magazzino
della nave. La ciurma era già tutta in piedi lo si
poteva capire dal rumore di passi che riecheggiava sul soffitto mentre lei era
beatamente distesa a letto. E anche….Robin? Si rigirò
sull’amaca di corda gettando uno sguardo in direzione del letto della compagna che però era vuoto; le sembrava troppo strano che quella
donna dai capelli corvini fosse tipo da attardarsi a letto al contrario di lei
che se non veniva svegliata avrebbe dormito per chissà quanto tempo. Rispose
all’appello del cuoco avvertendolo che sarebbe arrivata presto a fare colazione ma per quanto riguardava l’archeologa, doveva
cercarla altrove perché nella camera non ce n’era traccia. Un urlo di gioia
riecheggiò per la caravella.
-DOOOCCIAAAAAAAAAA- Il biondino aveva dedotto di
conseguenza che non trovandosi in nessuna parte della nave dove aveva cercato,
la donna non poteva che essere in un posto solo: il bagno. Gioioso aveva
intrapreso una corsa a perdifiato per raggiungerla sperando che la mora, avesse
dimenticato di tirare la tendina sull’oblò della porta in modo da poterla
spiare distesa nella vasca. Ma purtroppo per lui, la
compagna aveva preso le dovute precauzioni e l’unica cosa che poteva sentire
era la sua voce che cantava.
“Merrily
we sailed along
Though the waves were plenty strong
Down the twisting river Rhine
Following a song... “
Una nostalgica canzone di cui
non riusciva a sentire le tristi parole, sussurrate talmente basse che
credevafosse solo il frutto della sua immaginazione.
-Scusate l’attesa- la giovane mozzo
entrò sorridente nella cucina sperando di farsi perdonare il ritardo causa la
pigrizia trovandola però semivuota. Nami seduta al tavolo leggeva il giornale con in mano una tazza di thè
mentre Zoro le sedeva accanto nel suo posto abituale bevendo del caffé
corretto. La ragazza dai capelli viola guardandosi intorno notò la mancanza del
proprio capitano con cui avrebbe voluto parlare, e del cecchino mentre Chopper
seduto sulla sedia aspettava le frittelle che Sanji stava preparando.
-Che fine hanno fatto gli altri?-
domandò curiosa
-Usop era di vedetta stanotte è andato
a recuperare il sonno perduto.- rispose la piccola renna che l’aveva visto
distendersi esausto sull’amaca poco prima di venire a mangiare. Prese la parola
Nami –Rufy arriverà presto……il tempo non è dei
migliori e l’ho lasciato a controllare per qualsiasi emergenza…ma
appena sentirà l’odore della colazione sono sicura si fionderà
immediatamente.-
-E Robin?-
domandò notando anche la sua assenza.
-E’ a vestirsi- intervenne Sanji posando sul tavolo il piatto con le frittelle e
mostrando così involontariamente alla ragazza la guancia su cui aveva
visibilmente stampata la costola di un libro.
L’archeologa doveva aveva capito il tentativo di spionaggio del cuoco e l’aveva
punito oppure, vista la profondità, di quel era riuscito a vederla….
Nami prese l’Eternal-Double Pose
che le era stato regalato dal ragazzo contro cui aveva
sbattuto la sera precedente osservandolo pensierosa; nonostante le ore passate
a sfogliare libri e a ripensare a possibili notizie che poteva aver letto a
riguardo, era riuscita solo a trovare un accenno di due righe riguardante una
nuova bussola messa a punto dalla Marina. Ma niente di
concreto né sul suo utilizzo né informazioni che le permettessero di capire si
trattasse proprio di quell’oggetto che teneva tra le
mani. Aveva intenzione di trascorrere la giornata alla ricerca di quel ragazzo
visto che il maremoto della notte appena passata, aveva reso il mare parecchio
agitato e per una caravella di quelle dimensioni e in quelle
condizioni, affrontarlo sarebbe stato un suicidio. Aveva preferito rimanere
sicuramente attraccata in attesa di un cambiamento
delle onde perché di pericoli ancora, non ce n’era l’ombra e la scelta di
intraprendere il mare sarebbe stata più rischiosa di quella della terra.
Zoro si alzò dal tavolo dirigendosi verso la porta.
-Dove vai?- domandò la ragazza
dai capelli rossi.
-E secondo te?- disse in tono brusco legandosi più
saldamente le spade alla cintola –sbaglio o qui qualcuno ieri ha deciso di
lasciarci senza soldi?-
-Per questo avevi quella faccia seccata
tutto il tempo?- chiese il cuoco avendo finalmente capito il perché di
quel comportamento. Evidentemente gli rodeva ancora il fatto di essere stato
costretto da una donna a lavorare…niente lavoro niente soldi! Niente soldi
niente cibo……
-Non preoccuparti damerino ci penso io a
occuparmi di tutto resta pure a lavare- sorrise sarcastico sbattendo la porta
alle sue spalle.
-Intendeva forse dire che io non ne
sono capace?- domandò il cuoco irritato cercando conferma di quell’affermazione nei compagni che avevano assistito al
dialogo.
-Già- annuirono Nami e Kairi seguite da
Chopper che ci mise un po’ più tempo a focalizzare. Il biondo scattò sfilandosi
dal collo il grembiule e seguendo lo spadaccino; l’inizio di una nuova sfida.
Kairi contenta partì anche lei all’inseguimento dei due ragazzi pedinata da
Nami con tanto di giramento di testa che decise di
seguirla a ruota. La factotum afferrò per la collottola Rufy
che era entrato in quel momento per abbuffarsi dal
cibo allontanandolo dal suo obbiettivo.
-Tu vieni con me- ordinò al
capitano che per lo strattone perse per strada il suo cappello di paglia che
recuperò immediatamente allungando il braccio.
I due litiganti si erano piazzati sulla banchina del porto
scambiandosi battute “non molto eleganti” tanto che avevano già attirato
l’attenzione di tutti facendo in modo che i ricercati, potessero scappare
tranquilli in un rifugio tranquillo.
-
-Che? Per quale motivo?- domandò la
ragazza che aveva appena mollato la presa dal collo di Rufy
che stramazzò al suolo per un principio di soffocamento.
-Andremo alla base della marina! Ci servono i manifesti
dei pericolosi.-
-Che facciamo Katun?-
domandò l’uomo dall’aria indiana tenendosi una mano sullo stomaco che
brontolava rumorosamente mentre l’altro si guardava intorno alla ricerca di
qualcosa.
-Siamo senza soldi….che facciamo?-
-Zitto Sierra Tonante! Stò
cercando una di quelle vecchie che parlano troppo da derubare!-
-Quelle voci erano false………..Ci
avevano detto che da questa città doveva passare un tour di anziane pettegole
in pellegrinaggio per Santalourdes ma evidentemente hanno seguito un’altra
rotta……-
-E’ tutta colpa di quell’uomo!!! Quel tizio con il
pizzetto a forma di picche è stata la nostra rovina! CI HA ATTACCATO
-che ne facciamo adesso di tutti
questi elisir di Rocchetta che dovevamo vendere?- disse indicando sconsolato
l’enorme borsone di cuoio che si trascinavano dietro contenente i souvenir
fasulli di Santalourdes.
-Che vuoi ne facciamo?? Continuiamo
a portarceli appresso fino al prossimo convegno di vedove inconsolabili! Ho
giusto trovato il volantino che lo sponsorizza……..-
***4-5 Marzo convegno per donne
sagaci. Un week-end di paur…hem di divertimento all’insegna della parola! Venite e
chiacchierate numerosi!
Cimitero di suo SS. Signore, Isola
di Briscola
Club***
-Dobbiamo solo trovare un modo per raggiungere
Briscola Club da questo posto dimenticato da DIO e VECCHIE PELLEGRINE!!!!!-
sorrise felice della sua geniale trovata. L’unico problema era rintracciare un
negozio o qualcuno che possedesse dei Log-pose e che
per pura fortuna, che non avevano, possedesse anche
quello per raggiungere quell’isoletta.
-Cos’è una Battuta?-
domandò
l’indiano all’amico.
-…………..boh?-
-La tuta di Bat-man!! Ahahahaha-
-……………ti ho già detto mille volte di evitare questi
stupidi giochi di parole con me!!!- gli dette la
schiena furente indirizzandosi verso un’anziana signora che appoggiata ad una
panchina parlava allegramente con le sue amiche
–Ecco la nostra prossima vittima…-
Continua……
Si ringrazia Gentilmente Saja (non mi ricordo se
l’avevo già fatto) per avermi fatto conoscere queste barzellette che ho
giustamente ri-usato in debito modo!^^
Inoltro mi scuso con i miei NUMEROSISSIMI lettori x il
tempo impiegato negli aggiornamenti........purtroppo sono abbastanza impegnata
senza contare che il mio cervello sforna continuamente mille idee da farmi
mettere in pratica e non ce la faccio a star dietro a tutto ^^'
E visto che per adesso ho scritto solo fino al 18esimo capitolo cerco di
prender tempo :P