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Autore: djibril84    29/03/2005    1 recensioni
ripubblico questo capitolo perchè la prima volta avevo combinato un piccolo casino e omesso i dfialoghi....ops! spero che vi piaccia!
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Eco il primo capitolo di “Dangerous butterfly” in fase di rifiniture…perché la seconda parte non mi convince molto…

4=L’AQUILA CON UN’ALA SOLA

 

E' l'illusione di trovare terre lontane che fa muovere un uomo?

Lo chiedo al mare durante una pausa e il mare mi risponde solo con il silenzio

 

Guidando il cuore del silenzio e confondendo i fragili deboli cuori

aspre onde ai forti che cosa mostrano?

 

Tagliando attraverso il mare, l'aquila con una sola ala,  perchè decide di volare così in alto?

Sceglie i venti che la rendono sola e continua a volare?

 

Colui che cerca il destino che era già dispiegato

Dietro di essa ci sono le ombre? O forse un barlume di luce?

Entrambi aspettano che sorga il sole

il mare risponde solo con il silenzio

 

Forse per svegliare i cuori che non vogliono destarsi

O è il cuore che non vuole svegliarsi dal sogno?

La verità è qualcosa di calmo e pacifico e nessuno ancora lo sa...

 

Atterrando sull'oceano l'aquila con un'ala sola becca ancora la solitudine

 nessuna paura dei cieli tempestosi è sicura di alzarsi e volare ancora

fino a quando quel giorno promesso non arriverà...

 

-Questo testo poetico dove lo hai letto?- chiese sarcastico l’esile uomo al cantore seduto ad ammirare il paesaggio davanti a lui.

-è il cielo che mi ha ispirato per la composizione di questi versi.-

-ispirato? AL MASSIMO QUESTO TEMPO PUO’ ISPIRARTI UN SUICIDIO!!!! Diluvia, grandina ci sono tuoni che li sentirebbe un sordo e lampi che li vedrebbe un cieco il mare è in burrasca, e noi??? NOI SIAMO ACCAMPATI IN QUESTA LURIDA GROTTA!!!- sbraitò l’uomo battendo i piedi a terra per scrollarli dall’acqua che era già in procinto di inondare la caverna. Anche per questa notte la fortuna non aveva voluto assisterli……la dea bendata aveva negato loro il suo aiuto da quel giorno da quando incontrarono la fonte delle loro disgrazie. Per fortuna erano riusciti a derubare un’anziana signora del suo scialle per potersi riparare dal freddo notturno visto che uno, indossava solo uno striminzito gonnellino  e l’altro coperto solo da una canottiera stava già delirando su delle aquile…..che a quell’ora se ne stavano a riposare tranquille nei loro nidi di montagna.

-Su dai Katun perché ti arrabbi sempre? Dovresti prenderle con filosofia queste cose visto che per noi sono ormai una routine. Vuoi che ti racconti una barzelletta?-

 

La luce lunare filtrava dall’oblò di vetro della camera delle ragazze andando disegnare un cerchio di luce su una delle pareti di quella stanza silenziosa. L’amaca non era poi così scomoda come se l’era immaginata anzi, e rannicchiata nelle coperte profumate Kairi fissava quella finestrella unica compagna del suo sonno mancato per colpa dei pensieri che la assillavano.

-Non riesci a prender sonno piccola mozzo?-

-Mozzo?- come suonava strano quell’appellativo sussurrato dalla voce di Robin nel cuore della notte a interrompere la quiete.

-……….-

-beh non mi chiedi il perché non dormo?- domandò irritata contenendo il tono della voce per non svegliare la terza compagna che dormiva ancora tranquilla.

-perché non dormi Kairi?- intervenne seccata la terza voce sbuffando rigirandosi nelle coperte. Missione fallita.

-hem ecco…..no niente sarà solo……un po’ di agitazione. Scusatemi, Nami non avevo intenzione di svegliare nessuna delle due tornate pure a dormire non preoccupatevi per me…..-

Il fruscio della trapunta le fece capire che evidentemente la ragazza dai capelli rossi aveva preso al volo la sua proposta esattamente quello che fece anche l’archeologa con un  po’ più di esitazione, aspettando forse una sua ulteriore parola sui pensieri che l’angosciavano.

Perché ripensava ancora a Sanji? Pensava a lui e a quello che aveva visto mentre lo aiutava a lavarsi i capelli dalla vernice che gli era caduta addosso….dopotutto era una semplice cicatrice. Lui stesso aveva affermato che se l’era procurata per sbaglio eppure…….cosa non la convinceva? Forse quel taglio così netto sicuramente opera di una lama? Preferiva liquidare la cosa con una scusa perché era una ragazza? Per una questione di tatto? Quando arriverà il momento sarà lui stesso a rivelarlo anche se la curiosità la rodeva. No, non era curiosità la sua era solo in pensiero per un suo amico, anche se le cicatrici sono di solito legate a ricordi del passato, aveva uno strano presentimento ma anche se glielo avesse domandato di nuovo sarebbe riuscita ad ottenere una risposta? Non riusciva a sopportare le persone troppo insistenti quando le domandavano ogni più insignificante dettaglio della sua vita…allora perché si comportava esattamente come loro?

 

-KAIRI-CHAAAAAAN!!! ROBIN-CHAAN!! Siete sveglie?- domandò una voce allegra dall’altra parte della botola in legno che separava la stanza delle ragazze dal magazzino della nave. La ciurma era già tutta in piedi lo si poteva capire dal rumore di passi che riecheggiava sul soffitto mentre lei era beatamente distesa a letto. E anche….Robin? Si rigirò sull’amaca di corda gettando uno sguardo in direzione del letto della compagna che però era vuoto; le sembrava troppo strano che quella donna dai capelli corvini fosse tipo da attardarsi a letto al contrario di lei che se non veniva svegliata avrebbe dormito per chissà quanto tempo. Rispose all’appello del cuoco avvertendolo che sarebbe arrivata presto a fare colazione ma per quanto riguardava l’archeologa, doveva cercarla altrove perché nella camera non ce n’era traccia. Un urlo di gioia riecheggiò per la caravella.

-DOOOCCIAAAAAAAAAA- Il biondino aveva dedotto di conseguenza che non trovandosi in nessuna parte della nave dove aveva cercato, la donna non poteva che essere in un posto solo: il bagno. Gioioso aveva intrapreso una corsa a perdifiato per raggiungerla sperando che la mora, avesse dimenticato di tirare la tendina sull’oblò della porta in modo da poterla spiare distesa nella vasca. Ma purtroppo per lui, la compagna aveva preso le dovute precauzioni e l’unica cosa che poteva sentire era la sua voce che cantava.

 

“Merrily we sailed along
Though the waves were plenty strong
Down the twisting river Rhine
Following a song... “

 

Una nostalgica canzone di cui non riusciva a sentire le tristi parole, sussurrate talmente basse che credevafosse solo il frutto della sua immaginazione.

 

-Scusate l’attesa- la giovane mozzo entrò sorridente nella cucina sperando di farsi perdonare il ritardo causa la pigrizia trovandola però semivuota. Nami seduta al tavolo leggeva il giornale con in mano una tazza di thè mentre Zoro le sedeva accanto nel suo posto abituale bevendo del caffé corretto. La ragazza dai capelli viola guardandosi intorno notò la mancanza del proprio capitano con cui avrebbe voluto parlare, e del cecchino mentre Chopper seduto sulla sedia aspettava le frittelle che Sanji stava preparando.

-Che fine hanno fatto gli altri?- domandò curiosa

-Usop era di vedetta stanotte è andato a recuperare il sonno perduto.- rispose la piccola renna che l’aveva visto distendersi esausto sull’amaca poco prima di venire a mangiare. Prese la parola Nami –Rufy arriverà presto……il tempo non è dei migliori e l’ho lasciato a controllare per qualsiasi emergenza…ma appena sentirà l’odore della colazione sono sicura si fionderà immediatamente.-

-E Robin?- domandò notando anche la sua assenza.

-E’ a vestirsi- intervenne Sanji posando sul tavolo il piatto con le frittelle e mostrando così involontariamente alla ragazza la guancia su cui aveva visibilmente stampata la costola di un libro. L’archeologa doveva aveva capito il tentativo di spionaggio del cuoco e l’aveva punito oppure, vista la profondità, di quel era riuscito a vederla….

Nami prese l’Eternal-Double Pose che le era stato regalato dal ragazzo contro cui aveva sbattuto la sera precedente osservandolo pensierosa; nonostante le ore passate a sfogliare libri e a ripensare a possibili notizie che poteva aver letto a riguardo, era riuscita solo a trovare un accenno di due righe riguardante una nuova bussola messa a punto dalla Marina. Ma niente di concreto né sul suo utilizzo né informazioni che le permettessero di capire si trattasse proprio di quell’oggetto che teneva tra le mani. Aveva intenzione di trascorrere la giornata alla ricerca di quel ragazzo visto che il maremoto della notte appena passata, aveva reso il mare parecchio agitato e per una caravella di quelle dimensioni e in quelle condizioni, affrontarlo sarebbe stato un suicidio. Aveva preferito rimanere sicuramente attraccata in attesa di un cambiamento delle onde perché di pericoli ancora, non ce n’era l’ombra e la scelta di intraprendere il mare sarebbe stata più rischiosa di quella della terra.

Zoro si alzò dal tavolo dirigendosi verso la porta.

-Dove vai?- domandò la ragazza dai capelli rossi.

-E secondo te?- disse in tono brusco legandosi più saldamente le spade alla cintola –sbaglio o qui qualcuno ieri ha deciso di lasciarci senza soldi?-

-Per questo avevi quella faccia seccata tutto il tempo?- chiese il cuoco avendo finalmente capito il perché di quel comportamento. Evidentemente gli rodeva ancora il fatto di essere stato costretto da una donna a lavorare…niente lavoro niente soldi! Niente soldi niente cibo……

-Non preoccuparti damerino ci penso io a occuparmi di tutto resta pure a lavare- sorrise sarcastico sbattendo la porta alle sue spalle.

-Intendeva forse dire che io non ne sono capace?- domandò il cuoco irritato cercando conferma di quell’affermazione nei compagni che avevano assistito al dialogo.

-Già- annuirono Nami e Kairi seguite da Chopper che ci mise un po’ più tempo a focalizzare. Il biondo scattò sfilandosi dal collo il grembiule e seguendo lo spadaccino; l’inizio di una nuova sfida. Kairi contenta partì anche lei all’inseguimento dei due ragazzi pedinata da Nami con tanto di giramento di testa che decise di seguirla a ruota. La factotum afferrò per la collottola Rufy che era entrato in quel momento per abbuffarsi dal cibo allontanandolo dal suo obbiettivo.

-Tu vieni con me- ordinò al capitano che per lo strattone perse per strada il suo cappello di paglia che recuperò immediatamente allungando il braccio.

I due litiganti si erano piazzati sulla banchina del porto scambiandosi battute “non molto eleganti” tanto che avevano già attirato l’attenzione di tutti facendo in modo che i ricercati, potessero scappare tranquilli in un rifugio tranquillo.

-LA VOLETE SMETTERE VOI DUE??? SIETE DEGLI IMBECILLI!!- con un pugnò colpì entrambi sulla nuca facendoli finalmente calmare anche perché, erano privi di sensi –Mentre si riprendono mi servi tu Kairi!-

-Che? Per quale motivo?- domandò la ragazza che aveva appena mollato la presa dal collo di Rufy che stramazzò al suolo per un principio di soffocamento.

-Andremo alla base della marina! Ci servono i manifesti dei pericolosi.-

 

-Che facciamo Katun?- domandò l’uomo dall’aria indiana tenendosi una mano sullo stomaco che brontolava rumorosamente mentre l’altro si guardava intorno alla ricerca di qualcosa.

-Siamo senza soldi….che facciamo?-

-Zitto Sierra Tonante! Stò cercando una di quelle vecchie che parlano troppo da derubare!-

-Quelle voci erano false………..Ci avevano detto che da questa città doveva passare un tour di anziane pettegole in pellegrinaggio per Santalourdes ma evidentemente hanno seguito un’altra rotta……-

-E’ tutta colpa di quell’uomo!!! Quel tizio con il pizzetto a forma di picche è stata la nostra rovina! CI HA ATTACCATO LA SFIGA!!!-

-che ne facciamo adesso di tutti questi elisir di Rocchetta che dovevamo vendere?- disse indicando sconsolato l’enorme borsone di cuoio che si trascinavano dietro contenente i souvenir fasulli di Santalourdes.

-Che vuoi ne facciamo?? Continuiamo a portarceli appresso fino al prossimo convegno di vedove inconsolabili! Ho giusto trovato il volantino che lo sponsorizza……..-

 

***4-5 Marzo convegno per donne sagaci. Un week-end di paurhem di divertimento all’insegna della parola! Venite e chiacchierate numerosi!

Cimitero di suo SS. Signore, Isola di  Briscola Club***

 

-Dobbiamo solo trovare un modo per raggiungere Briscola Club da questo posto dimenticato da DIO e VECCHIE PELLEGRINE!!!!!- sorrise felice della sua geniale trovata. L’unico problema era rintracciare un negozio o qualcuno che possedesse dei Log-pose e che per pura fortuna, che non avevano, possedesse anche quello per raggiungere quell’isoletta.

-Cos’è una Battuta?- domandò l’indiano all’amico.

-…………..boh?-

-La tuta di Bat-man!! Ahahahaha-

-……………ti ho già detto mille volte di evitare questi stupidi giochi di parole con me!!!- gli dette la schiena furente indirizzandosi verso un’anziana signora che appoggiata ad una panchina parlava allegramente con le sue amiche

–Ecco la nostra prossima vittima…-

 

Continua……

 


Si ringrazia Gentilmente Saja (non mi ricordo se l’avevo già fatto) per avermi fatto conoscere queste barzellette che ho giustamente ri-usato in debito modo!^^
Inoltro mi scuso con i miei NUMEROSISSIMI lettori x il tempo impiegato negli aggiornamenti........purtroppo sono abbastanza impegnata senza contare che il mio cervello sforna continuamente mille idee da farmi mettere in pratica e non ce la faccio a star dietro a tutto ^^'

E visto che per adesso ho scritto solo fino al 18esimo capitolo cerco di prender tempo :P

  
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