Anime & Manga > Dragon Ball
Segui la storia  |       
Autore: Cyborg22    24/04/2009    2 recensioni
Per Goku e la squadra z sta per arrivare un nuovo nemico accompagnato da una misteriosa ragazza che Goku sembra conoscere bene, ma perchè? Che cosa lega questa ragazza ed il sayan? Che cosa nasconde ancora il passato di Goku che la ragazza sembra conoscere? "Ma sei proprio tu? Ashlin che ci fai qui?" "Bè è quello che vorrei sapere anche io! Ma dove sono finita?"
Genere: Generale, Azione, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Goku, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Bulma stava prendendo qualcosa da offrire a Goku in cucina, ancora seccata per l’espressione rabbiosa che il marito le aveva rivolto quando aveva fatto entrare in casa Goku e la ragazza che era con lui

Ricordi sotto la doccia

 

Bulma stava prendendo qualcosa da offrire a Goku in cucina, ancora seccata per l’espressione rabbiosa che il marito le aveva rivolto quando aveva fatto entrare in casa Goku e la ragazza che era con lui.

In effetti quella faccenda era strana, avrebbe chiesto delle spiegazioni a Goku, insomma che ci facevano lui ed una sconosciuta alla sua porta di sabato mattina?

Goku aveva biascicato qualcosa su Chichi ed un rubinetto ma Bulma non aveva intenzione di accontentarsi di quella mezza spiegazione.

E poi chi cavolo era quella rossa? Si chiese la donna lanciando un’occhiata alla bottiglia di thè freddo che la ragazza le aveva dato e che lei aveva posato in cucina.

Bulma ancora perplessa prese il vassoio dove aveva messo dei cornetti, alcune scatole di biscotti e qualche panino che aveva fatto al volo.

Mentre si dirigeva verso il salotto dove aveva lasciato Vegeta e Goku, sperando che l’amico fosse ancora vivo, si propose di domandare subito a Goku informazioni sulla ragazza che aveva mandato a fare una doccia.

***

Ashlin era ancora perplessa riguardo al motivo per cui si trovasse lì e soprattutto perché diamine Goku fosse scappato in quel modo da quella che era casa sua!

Bah, glielo avrebbe chiesto più tardi.

Intanto si tolse il pigiama azzurro che le aveva dato la racchia il giorno prima, o quello prima ancora? Non se lo ricordava più ma nonostante ciò non aveva ancora capito a cosa servisse di preciso.

Goku quando glielo aveva chiesto aveva fatto la faccia di uno a cui avessero domandato quante stelle ci fossero in cielo.

E la racchia aveva ignorato la sua domanda.

Vabbè tanto non sarebbe rimasta su quel pianeta ancora per molto, poteva anche evitare di scoprire a cosa servisse un pigiama.

Però quando sarebbe partita avrebbe dovuto ricordarsi si portare con sé parecchie scatole di quei cosini tondi e croccanti, come li aveva chiamati l’idiota ( Goku)? Ah sì biscotti.

Poi Ashlin riemerse dalle sue elucubrazioni mentali e guardò curiosa la doccia, o almeno quella che supponeva fosse la doccia.

Una specie di cubicolo rettangolare delimitato da specchi opachi.

Certo che avevano strane usanze stì umani.

Comunque l’intrepida rossa entrò nella doccia ( perché quella era effettivamente la doccia) e ci mise cinque minuti buoni di osservazione per capire non aveva la più pallida idea di come accendere l’acqua.

Così scartando l’idea di distruggere il muro finché non avesse rotto il tubo dell’acqua poiché aveva la sensazione che non fosse molto gentile nei confronti dei padroni di casa si concentrò su quella specie di manico di metallo.

Lo guardò, lo osservò, lo fissò ma non successe niente.

E dire che su Yuter bastava fissare uno strano marchingegno e l’acqua arrivava automaticamente!

Evidentemente questo era un sistema diverso.

E maledicendo gli umani che si complicano sempre la vita Ashlin riuscì alla fine ad aprire l’acqua.

Alleluia!

Così la ragazza iniziò a bagnare il corpo sentendo i muscoli rilassarsi sotto il getto dell’acqua.

Fortunatamente per lei l’acqua arrivò direttamente tiepida ed Ashlin non sospettò nemmeno che si potesse cambiarne la temperatura.

Chiuse gli occhi respirando l’aria umida, tutto quello le ricordava le cascate del suo pianeta natale.

Strano che le fosse tornato in mente proprio in quel momento, erano anni che non ci pensava più…..

 

Flashback

Era nata su un pianeta fertile e rigoglioso dove ad ogni stagione c’erano piante diverse che fiorivano, una più bella dell’altra.

Gli abitanti di questo pianeta avevano tutti i capelli e gli occhi verdi anche se di sfumature diverse.

Erano un popolo pacifico che esercitava la sua più grande passione ogni giorno di ogni mese di ogni anno.

Ovviamente questa passione era quella di coltivare la terra.

Infatti i bambini di Tanor sin da piccolissimi venivano istruiti nell’arte del coltivare piante e lavorare le foglie di mervas, una pianta enorme le cui foglie, dure e resistenti venivano trattate dagli uomini per farne i villaggi dove poi abitavano.

Alle bambine invece veniva insegnato come far crescere i fiori e confezionare abiti, un lavoro lungo che prevedeva il prendere le foglie più belle dai diversi alberi del pianeta, farle a strisce e renderle malleabili grazie ad uno speciale composto, poi le strisce venivano intrecciate fino a formare abiti morbidi e di tutte le sfumature di verde esistenti.

Più un abito conteneva sfumature più era pregiato.

Di rado gli abitanti di Tanor commerciavano con gli altri pianeti pur essendo famosissimi per le piante che si trovavano solo su quel pianeta e per la loro abilità nel far crescere di tutto.

Infatti loro detestavano dover strappare dal terreno un albero, una pianta o addirittura un singolo filo d’erba, consideravano un abominio cogliere fiori o rovinare la corteccia di un albero.

Sua madre era originaria di Tanor.

Fin da piccola aveva dimostrato un’incredibile abilità nel far crescere le piante ed era capace di intrecciare le strisce d’erba meglio di qualunque altra bambina.

Aveva lunghi capelli di un colore verde chiaro e bellissimi occhi a mandorla di un verde intenso, tanto che al buio sembrava quasi nero.

Le avevano messo nome Myiu, poiché era tradizione che le donne di Tanor portassero il nome di un fiore ed il myiu era un fiore dai delicati petali bianco-avorio e dal profumo dolcissimo che cresceva all’ombra degli alberi

Myiu si era rivelata meno timida delle sue coetanee e durante l’adolescenza ribellandosi alle regole della sua gente si allenò come se dovesse combattere, infatti desiderava viaggiare e vedere il mondo al di fuori del pianeta dove era nata e cresciuta ma il suo sogno era destinato a non realizzarsi.

Infatti dopo molte pressioni da parte della famiglia smise di allenarsi e si dedicò completamente alla natura, sperando di trovare consolazione per ciò che le era negato.

Poi, quando Myiu ebbe all’incirca una ventina d’anni arrivò lui.

Infatti un giorno su Tanor, nei pressi del villaggio della ragazza atterrò una navicella e ne uscì un uomo in armatura con corti capelli castano scuro ed un paio d’occhi grigi.

Si chiamava Kanu e voleva conquistare il fertile pianeta.

Nessun uomo di Tanor sarebbe stato capace di opporsi a lui, era troppo forte, l’unica persona che lo stupì fu la ragazza dagli occhi nero-verdi.

Non che lai lo avesse battuto o messo anche vagamente in difficoltà in una battaglia ma lei con gli occhi che le brillavano d’orgoglio era stata l’unica a sfidarlo.

E dopo quella "battaglia" durata sì e no cinque minuti i lineamenti decisi del viso dell’uomo erano incerti su quale posizione assumere.

Alla fine era rimasto sul verde pianeta ma aveva deciso di non conquistarlo, perché infondo era rimasto affascinato da quella gente e soprattutto dalla ragazza che lo aveva sfidato.

Quella non lo degnava di uno sguardo, ignorandolo dal giorno della "battaglia" e Kanu prendendola come un sfida decise che sarebbe stata sua ad ogni costo.

Myiu non era dello stesso parere ed una volta capite le intenzioni dell’uomo prese ad evitarlo trattandolo con glaciale indifferenza.

Infatti quel fatidico giorno in cui Kanu l’aveva sconfitta lei era stata irrimediabilmente ferita nell’orgoglio ed ora era decisa ad ignorare per il resto della sua vita quell’uomo.

Ma non era andata così.

A poco a poco Kanu riuscì a farsi strada nel cuore della ragazza ormai donna e lei volente o nolente iniziò ad amarlo.

Dopo poco più di due mesi che si frequentavano Myiu era rimasta incinta.

La sua famiglia, i suoi amici e tutto il suo villaggio fu sconvolto dall’unione che Myiu aveva scelto di avere con quel guerriero venuto da chissà dove.

E così lei e Kanu andarono a vivere ai margini del villaggio.

Lui non era ripartito anche se la voglia era tanta, infatti lui apparteneva ai Norat, una popolazione guerriera che ai pari dei Sayan viveva semplicemente per combattere.

Ma poi i Sayan erano morti tutti e senza degni rivali i Norat avevano iniziato ad allontanarsi sempre di più dal loro pianeta natale in cerca di altri nemici da combattere, ed era così che Kanu era arrivato su Tanor.

Comunque lui attese gli 8 mesi della gravidanza della moglie forse nella speranza che il piccolo fosse un maschio, e dunque un erede.

Ma dopo 8 mesi di speranze e progetti da parte di entrambi i genitori nacque una bambina.

Forse fu proprio questo l’inizio della fine.

Myiu era contentissima ed orgogliosa della figlioletta appena nata mentre Kanu nascose a stento la sua delusione ed iniziò a trascorrere sempre meno tempo in casa, andando ad allenarsi da qualche parte.

La piccola era stata chiamata Ashlin.

Tutto il villaggio che aveva preso le distanze già 8 mesi prima dalla donna si chiese raccapricciato perché Myiu avesse messo a sua figlia quel nome, un nome che sapeva di sangue e combattimenti. Perché, si chiesero, non le aveva masso il nome di un fiore come tradizione? In fondo quella bambina era un abitante di Tanor.

Ma Myiu aveva occhi solo per la figlia e non si curò del loro disappunto.

La bambina crescendo aveva rivelato un carattere impulsivo e curioso, unito ad una natura decisa ed orgogliosa.

Aveva gli occhi verde chiaro, grandi ed limpidi, corti capelli rosso fuoco e i lineamenti delicati della madre, anche se c’erano dei tratti decisi in quel visino minuto, lineamenti che si notavano soprattutto nei momenti di rabbia della piccola.

Da dove poi fossero usciti i capelli rossi, nessuno sapeva spiegarlo, molti guardavano increduli la chioma arruffata della bambina, nessuno avrebbe mai pensato che fosse originaria di Tanor.

La piccola non rimaneva mai in casa, usciva sempre alla "scoperta" come diceva lei.

Molto spesso infatti le sue risate infantili riecheggiavano fra i campi ed altrettanto spesso tornava a casa sporca di fango e con qualche ferita che si era fatta chissà come…..

Fine Flashback

 

Qualcuno bussò alla porta del bagno distogliendo Ashlin dai ricordi, ma che le era preso? Non era da lei ripensare al passato, e soprattutto al periodo trascorso su Tanor.

Scuotendo la testa chiuse l’acqua ed uscì dalla doccia, si coprì con un asciugamano ed aprì la porta del bagno.

Davanti a lei che la guardava stupito c’era un ragazzo che doveva avere all’incirca la sua stessa età, aveva i capelli lilla tagliati a caschetto ed un paio di occhi azzurri.

Ashlin lo guardò interrogativa mentre lui diventava di un vago color pomodoro e distogliendo lo sguardo da lei per portarlo sul pavimento le porse quelli che sembravano vestiti.

" Tieni mia madre mi ha chiesto di portarti dei vestiti, dovrebbero essere della tua taglia" disse imbarazzato, " Grazie" rispose ancora lievemente perplessa la ragazza prendendo i vestiti.

" Ehm inoltre devo riferirti che appena hai finito devi scendere in salotto" mormorò ancora lui portando però lo sguardo di nuovo sulla ragazza che annuì distratta dall’osservazione dei vestiti.

Poi Ashlin riportò la sua attenzione di nuovo sul ragazzo ed incrociò il suo sguardo azzurro, lei gli fece un sorriso per fargli capire che aveva capito e poi chiuse la porta lasciando fuori il ragazzo ora di un delicato color ciclamino.

 

Ed eccomi qua con il 7° capitolo!!!! *.*

Lo so che vi ho fatto aspettare ma questo capitolo è bello lungo e vengono rivelate anche le origini ed un po’ del passato della nostra rossa preferita.

Ka93 sono contente che ti piaccia il 6° capitolo, spero che questo non ti annoi ma era necessario per il proseguimento della storia, aspetto tuoi commenti!!! ^-^

Purtroppo a chi pensava che fosse una mezza sayan devo dire SBAGLIATO!!!!!! In realtà appartiene ad un altro popolo di guerrieri.

Spero che la storia del pianeta d’origine e della madre di Ashlin vi piaccia, comunque questa è solo una parte del suo passato, il resto lo racconterò nei prossimi capitoli, ho dovuto scrivere così minuziosamente la storia d’amore tra Myiu e Kanu perché è importante per capire alcuni prossimi comportamenti della rossa.

In realtà ancora non si sa perché Goku ed Ashlin si conoscano né chi sono i compagni della ragazza ma come dissi mooolto tempo fa dovrà passara un po’ di tempo ( e di capitoli) prima che ricompaiano.

In compenso in questo cap. è apparso anche Trunks, lo avete riconosciuto no? Nel prossimo credo ci saranno anche altri personaggi di Dragonball.

Però dovrete aspettare per sapere gli svuiluppi della vicenda ehehehe, mica volete che questa fic finisca subito no? Quindi al prossimo capitolo!!!!!

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Dragon Ball / Vai alla pagina dell'autore: Cyborg22