Titolo: Buon
sangue non mente
Personaggi: Arles,
Gemini Saga, Leo Aiolia, Sagittarius
Aiolos
Contesto: Qualche
giorno prima della Notte degli
Inganni.
Prompt:
Discussione tra parenti
Sentimento
Dominante: Imbarazzo
Al Santuario, mentre tutti si stavano
allenando con vigore e
voglia di migliorarsi sempre più nella speranza di divenire
degli eletti
all’investitura a Saint, una figura dai ricci castani e dal
volto depresso se
ne stava ad osservare quei giovani aspiranti con espressione mogia ed
afflitta.
E già questo era strano. Saga osservava da lontano con aria
preoccupata quel
ragazzo dall’indole allegra e spensierata, chiedendosi il
perché di quella sua
depressione. D’improvviso il greco vide la persona al centro
dei suoi pensieri
cambiare posizione, posando i gomiti sulle ginocchia e sorreggendo il
volto con
ambedue le mani a pugno.
«Allora è grave
se si mette nella “posizione di afflizione
assoluta”. Che dovrei fare?»
Niente!
Lascialo
deprimere che magari ci togliamo definitivamente dai piedi quella
“palla al
piede”!
«Arles, sta zitto! Nessuno
ha chiesto il tuo parere!»
Eppure lo
sia anche tu
che non vedi l’ora di vederlo in una cassa… ti ha
soffiato il posto che ci
spettava di diritto!!!
«Arles!!!»
Il Saint di Gemini scosse
violentemente il capo, cercando di
scacciare la voce di Arles che negli ultimi tempi stava divenendo
sempre più
suadente e persuasiva; non avrebbe mai permesso che il suo alter-ego
prendesse
il sopravvento, ma la sua anima aveva preso un colpo tremendo quando il
Grande
Sacerdote aveva designato come successore quella persona che
ora…
«Ah!?»
Eh?!
… che ora sospirava
sconsolata con lo sguardo vuoto su quei
ragazzi che se le suonavano di santa ragione. Oh, Athena! Allora la
faccenda
era grave!!! Una Guerra Sacra? L’Apocalisse?
L’Armageddon??? Il primo a
riprendersi da quella vista fu Arles, tutto ghignate e allegro per la
sventura
altrui.
Ihihih!
Allora è qualcosa di tremendo. Spero gli rechi dolor-AHI!!!
Saga, per mettere a tacere la sua
ombra, si diede due forti
sberle sulle guance e si incamminò verso quel…
quel… quel morto vivente.
Gli si pose di fianco e gli si sedette alla
sinistra. Tuttavia, non notando alcun tipo di reazione da parte del
soggetto al
centro delle sue attenzioni, decise di farsi sentire.
«Ciao Aiolos, come
va?»
«Ah, ciao
Saga…»
Disse con voce assente e senza
spostare lo sguardo al nuovo
arrivato che fu ancor più sicuro che qualcosa di tremendo
stava sconvolgendo il
greco.
…
«UAAAHHHHHH!!!»
Il corpo di Aiolos si
spiaccicò al suolo, mentre le guance
gli divennero rosse come pomodori maturi. Il respiro accelerato e gli
occhi
sgranati per lo spavento, mentre il viso gli veniva investito da
vampate di
calore e sudore freddo, mettendolo non poco a disagio.
«S-S-S-Saga! Quando sei
arrivato???»
Se il diretto interessato a quella
domanda sgranò gli occhi
mostrando tutto il suo disagio e preoccupazione, Arles si
spalmò una manata
sulla faccia, maledicendo ogni divinità conosciuta per come
il vecchio
rinsecchito avesse potuto preferire quel mollusco a lui.
«Poco fa, mi hai pure
salutato… ricordi? Comunque potresti
abbassare la voce? Stai urlando…»
…
e attirando l’attenzione, cretino!!!
Aiolos parve confuso, ma il suo stato
venne meno quando gli
occhi andarono verso l’arena: tutti i giovani avevano smesso
di allenarsi per
poter vedere da dove provenisse quell’urlo disumano. Il greco
– se possibile –
divenne ancora più rosso in viso, si tirò su da
terra, si spolverò la divisa di
cuoio e cotone e si rimise a sedere sulla roccia da cui era magnificamente capitombolato.
Il silenzio si levò tra i
due Gold fino a che Saga, a
disagio quasi quanto il compagno, si decise a prendere in mano la
situazione.
«Aiolos, cosa è
successo?»
Il diretto interessato
sussultò a quella domanda, ma cercò
di svicolare.
«D-di che parli?»
«Di me puoi fidarti,
Los.»
“Los”?!
Bleah!!!
AHI!!!
Saga si pizzicò la gamba
pur di far tacere la sua ombra ed
inoltre sapeva che quel vezzeggiativo scioglieva sempre il compagno.
Difatti
Aiolos si volse a guardare Saga con degli occhi quasi commossi per la
gentilezza che gli veniva offerta.
«È per Aiolia.
Oggi mi ha lasciato un messaggio in cui
diceva che al corso di greco antico avrebbe preso un 10.»
«E non sei
contento?»
Da
quando il randagio ha un cervello?
«Certo che lo ero. Ero
così felice che stavo per mettermi a
piangere. Ma poi mi sono accorto…»
«Di cosa?»
Oh, per
l’amor di
Athena, che qualcuno faccia un favore all’umanità
intera ed uccida ‘sto
tizio!!! OHI!!! E piantala di pizzicarmi!!!
«… del Post
Scriptum.»
«…
e…»
«Beh, ha precisato che lo
avrebbe ottenuto “con due voti”.»
Saga non ebbe nemmeno la forza per
pizzicarsi nuovamente la
gamba per zittire le grasse risate che Arles si stava facendo; era
tutto lì?
Aiolos era depresso per le prestazioni intellettuali del fratellino?
Nessuna
Guerra Sacra, Apocalisse o Armageddon?
«… dai, non te
la prendere tanto – disse poggiando una mano
sulla spalla dell’amico (mentre Arles era inorridito a quel
contatto e mimava
una croce con gli indici delle mani) – comunque, anche se in
modo indiretto, ha
preso dieci.»
«Macché!
– il Sagittario si spalmò entrambe le mani sulla
faccia, lasciandosi andare alla disperazione – Non ci
è arrivato; ha preso
9½!!!»
Tanto fu l’imbarazzo
– e lo sconcerto – di Gemini, che
neppure Arles riuscì a dire una sola, piccola,
insignificante parola.
Angolo
dell’Autrice:
Ok, questa
non è farina del mio sacco. Oggi è venuta una mia
zia a casa e ha raccontato
del più e del meno, facendo uscire questa storia. Se non
fosse stato per il
dolore alla pancia (eh, purtroppo per le donne non
c’è scampo), starei ancora
ridendo come un’idiota. Mi sono divertita tantissima a
scrivere questa cosina,
e sappiate che oggi ne ho altre due da buttare giù, quindi
potete immaginare le
belle cose che mi succedono ogni santissimo giorno. Il titolo non vuole
essere
offensivo per le fan dei due fratelli, ma qui gli ho fatto fare a tutti
e due
la figura degli idioti, quindi l’ho trovato azzeccatissimo XD
Bene; spero
vi abbia fatti/e divertire.
Ciao a
tutti/e ^^
Questa
storia
è stata scritta il 24 gennaio 2016