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Autore: Hades_sama    01/08/2016    1 recensioni
Una raccolta di aneddoti di vita (reale) divertenti e con una calda sfumatura per ogni diversa situazione.
Un tentativo di vedere il "lato nero" in maniera più...positiva, cercando di mostrare il bicchiere mezzo pieno della situazione. Il tutto accompagnato da un buon consiglio/proverbio [Dohko ringrazia]
Raccolta revisionata.
Genere: Comico, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: Buon sangue non mente

Personaggi: Arles, Gemini Saga, Leo Aiolia, Sagittarius Aiolos

Contesto: Qualche giorno prima della Notte degli Inganni.

Prompt: Discussione tra parenti

Sentimento Dominante: Imbarazzo

 

Al Santuario, mentre tutti si stavano allenando con vigore e voglia di migliorarsi sempre più nella speranza di divenire degli eletti all’investitura a Saint, una figura dai ricci castani e dal volto depresso se ne stava ad osservare quei giovani aspiranti con espressione mogia ed afflitta. E già questo era strano. Saga osservava da lontano con aria preoccupata quel ragazzo dall’indole allegra e spensierata, chiedendosi il perché di quella sua depressione. D’improvviso il greco vide la persona al centro dei suoi pensieri cambiare posizione, posando i gomiti sulle ginocchia e sorreggendo il volto con ambedue le mani a pugno.

«Allora è grave se si mette nella “posizione di afflizione assoluta”. Che dovrei fare?»

Niente! Lascialo deprimere che magari ci togliamo definitivamente dai piedi quella “palla al piede”!

«Arles, sta zitto! Nessuno ha chiesto il tuo parere!»

Eppure lo sia anche tu che non vedi l’ora di vederlo in una cassa… ti ha soffiato il posto che ci spettava di diritto!!!

«Arles!!!»

Il Saint di Gemini scosse violentemente il capo, cercando di scacciare la voce di Arles che negli ultimi tempi stava divenendo sempre più suadente e persuasiva; non avrebbe mai permesso che il suo alter-ego prendesse il sopravvento, ma la sua anima aveva preso un colpo tremendo quando il Grande Sacerdote aveva designato come successore quella persona che ora…

«Ah!?»

Eh?!

… che ora sospirava sconsolata con lo sguardo vuoto su quei ragazzi che se le suonavano di santa ragione. Oh, Athena! Allora la faccenda era grave!!! Una Guerra Sacra? L’Apocalisse? L’Armageddon??? Il primo a riprendersi da quella vista fu Arles, tutto ghignate e allegro per la sventura altrui.

Ihihih! Allora è qualcosa di tremendo. Spero gli rechi dolor-AHI!!!                          

Saga, per mettere a tacere la sua ombra, si diede due forti sberle sulle guance e si incamminò verso quel… quel… quel morto vivente. Gli si pose di fianco e gli si sedette alla sinistra. Tuttavia, non notando alcun tipo di reazione da parte del soggetto al centro delle sue attenzioni, decise di farsi sentire.

«Ciao Aiolos, come va?»

«Ah, ciao Saga…»

Disse con voce assente e senza spostare lo sguardo al nuovo arrivato che fu ancor più sicuro che qualcosa di tremendo stava sconvolgendo il greco.

«UAAAHHHHHH!!!»

Il corpo di Aiolos si spiaccicò al suolo, mentre le guance gli divennero rosse come pomodori maturi. Il respiro accelerato e gli occhi sgranati per lo spavento, mentre il viso gli veniva investito da vampate di calore e sudore freddo, mettendolo non poco a disagio.

«S-S-S-Saga! Quando sei arrivato???»

Se il diretto interessato a quella domanda sgranò gli occhi mostrando tutto il suo disagio e preoccupazione, Arles si spalmò una manata sulla faccia, maledicendo ogni divinità conosciuta per come il vecchio rinsecchito avesse potuto preferire quel mollusco a lui.

«Poco fa, mi hai pure salutato… ricordi? Comunque potresti abbassare la voce? Stai urlando…»

… e attirando l’attenzione, cretino!!!           

Aiolos parve confuso, ma il suo stato venne meno quando gli occhi andarono verso l’arena: tutti i giovani avevano smesso di allenarsi per poter vedere da dove provenisse quell’urlo disumano. Il greco – se possibile – divenne ancora più rosso in viso, si tirò su da terra, si spolverò la divisa di cuoio e cotone e si rimise a sedere sulla roccia da cui era magnificamente capitombolato.

Il silenzio si levò tra i due Gold fino a che Saga, a disagio quasi quanto il compagno, si decise a prendere in mano la situazione.

«Aiolos, cosa è successo?»

Il diretto interessato sussultò a quella domanda, ma cercò di svicolare.

«D-di che parli?»

«Di me puoi fidarti, Los.»

“Los”?! Bleah!!! AHI!!!

Saga si pizzicò la gamba pur di far tacere la sua ombra ed inoltre sapeva che quel vezzeggiativo scioglieva sempre il compagno. Difatti Aiolos si volse a guardare Saga con degli occhi quasi commossi per la gentilezza che gli veniva offerta.

«È per Aiolia. Oggi mi ha lasciato un messaggio in cui diceva che al corso di greco antico avrebbe preso un 10.»

«E non sei contento?»

Da quando il randagio ha un cervello?       

«Certo che lo ero. Ero così felice che stavo per mettermi a piangere. Ma poi mi sono accorto…»

«Di cosa?»

Oh, per l’amor di Athena, che qualcuno faccia un favore all’umanità intera ed uccida ‘sto tizio!!! OHI!!! E piantala di pizzicarmi!!!

«… del Post Scriptum.»

«… e…»

«Beh, ha precisato che lo avrebbe ottenuto “con due voti”.»

Saga non ebbe nemmeno la forza per pizzicarsi nuovamente la gamba per zittire le grasse risate che Arles si stava facendo; era tutto lì? Aiolos era depresso per le prestazioni intellettuali del fratellino? Nessuna Guerra Sacra, Apocalisse o Armageddon?

«… dai, non te la prendere tanto – disse poggiando una mano sulla spalla dell’amico (mentre Arles era inorridito a quel contatto e mimava una croce con gli indici delle mani) – comunque, anche se in modo indiretto, ha preso dieci.»

«Macché! – il Sagittario si spalmò entrambe le mani sulla faccia, lasciandosi andare alla disperazione – Non ci è arrivato; ha preso 9½!!!»

Tanto fu l’imbarazzo – e lo sconcerto – di Gemini, che neppure Arles riuscì a dire una sola, piccola, insignificante parola.

 

 

 

 

Angolo dell’Autrice:

Ok, questa non è farina del mio sacco. Oggi è venuta una mia zia a casa e ha raccontato del più e del meno, facendo uscire questa storia. Se non fosse stato per il dolore alla pancia (eh, purtroppo per le donne non c’è scampo), starei ancora ridendo come un’idiota. Mi sono divertita tantissima a scrivere questa cosina, e sappiate che oggi ne ho altre due da buttare giù, quindi potete immaginare le belle cose che mi succedono ogni santissimo giorno. Il titolo non vuole essere offensivo per le fan dei due fratelli, ma qui gli ho fatto fare a tutti e due la figura degli idioti, quindi l’ho trovato azzeccatissimo XD

Bene; spero vi abbia fatti/e divertire.

Ciao a tutti/e ^^

 

Questa storia è stata scritta il 24 gennaio 2016

   
 
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