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Autore: Rhoy    25/04/2009    2 recensioni
Sesto anno. Draco Malfoy riflette sulla sua vita e sulla sua persona.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Missed Lullaby ♠


Era tutto ciò che gli serviva. Un'anima diversa. O almeno secondo chi lo circondava.
Draco Malfoy sapeva benissimo di essere come era. Si stava bene così.
A lui non importava se feriva, distruggeva, portava alla depressione chi ingannava o coloro contro i quali tramava. Lui doveva farlo.
Era nato in quella famiglia, cresciuto in quel modo. Come potevano aspettarsi altro da lui?
Quello stile di vita (se così possiamo chiamarla) non era stato facile i primi anni: quando lo spirito è ancora quello di un bambino hai sempre buoni istinti ed una mente pura.
A quel tempo riusciva ancora a chiedersi se ciò che lo circondava fosse normale. Riusciva ancora a soffrirci.
Si era domandato parecchie volte se quello fosse il modo in cui tutti bambini della sua età vivevano. Senza un gesto d'affetto, senza molta considerazione (fatta eccezione per quella economica), con parole basate sul fatto che il suo sangue fosse estremamente puro, invece che sulle birichinate che aveva combinato da piccolo o le ninne nanne che i genitori sussurravano ai figli nel tentativo di farli addormentare con dolcezza e di scacciare gli incubi. Invece no. Lui, i suoi incubi, li aveva subiti tutti. Ed affrontati da solo. Nessuna ninna nanna sussurrata con dolcezza aveva raggiunto il suo orecchio. Così come un 'ti voglio bene'. Non ne aveva mai sentito uno dedicato a lui.
Sorrise tra sé, malinconico. Quali birichinate, poi? Se ne hai fatte, i tuoi genitori non hanno mai assitito, Draco. Lo sai. Erano troppo impegnati a servire e soddisfare il Signore Oscuro nel migliore dei modi ed a tenere alto l'onore della famiglia, per pensare a queste cavolate.
Ma crescendo si era abituato a quella freddezza. A quella malinconia celata dall'astio e dall'orgoglio, di cui ormai era l'emblema.
I suoi occhi grigi scrutavano l'oscurità calata sul paesaggio che circondava Hogwarts, dalla Torre di Astronomia.
La luna, parzialmente coperta da nuvole nere, donava al panorama sfumature dal blu all'azzurro. Un silenzio immobile e pesante aveva avvolto la Scuola di Magia e Stregoneria, permettendo ai suoi studenti di venir cullati tra le braccia Morfeo, tranquilli e protetti, ignari dei pensieri che popolavano la mente del Re delle Serpi.
Perchè continui a perdere tempo riflettendo? Rassegnati.
Sei prima un Malfoy e poi Draco.

Alla, sebbene inespressa, parola "Malfoy" sputò sul pavimento, disgustato.
Deglutì con lo sguardo a terra, cercando di calmarsi. Guardò un'ultima volta lo scenario stupendo e disarmante davanti a sé, per poi riacquistare la sua maschera di fredda perfezione ed impeccabilità ed avviarsi verso i dormitori.
   
 
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