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Autore: xla    25/04/2009    4 recensioni
E se Duddley fosse geloso di Harry? E se Harry fosse fidanzato e la persona che ama lo venisse a trovare a casa? Chi è il biondino, ma, sopratutto; che ci fa un furetto in casa Dursley?!... CAP 31 OVVERO: LA MARCIA NUZIALE E' INIZIATA O LO SPOSO è SVENUTO! -ULTIMO CAPITOLO- [ non tiene conto del 5-6-7 libro ] buona lettura, lasciate un segnetto baci xla
Genere: Commedia, Comico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Slash | Personaggi: Famiglia Dursley | Coppie: Draco/Harry
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Jayo: ma come hai fatto a ridurti così? –

Xla: leggo molto… l’ho sempre detto che fa male leggere BWAHAHAHAH! –

 

I Kiss You [iky]

L3tt3tr4 d4 Dud

~ trentesimo capitolo

 

 

Caro Harry,

È passata una settimana da quella maledetta mattina. Nulla mi toglie dalla testa che è stata colpa mia, che avrei dovuto chiudere la porta una volta uscito.

Papà era così furibondo che l’altra sera ha urlato di voler bruciare la tua stanza, quindi è meglio che veniate a prendere ciò che è rimasto, se hai lasciato qualcosa: sono riuscito a prendere la foto sul comodino prima, quando i miei non guardavano.

Non so dirti come sta la mamma, perché non parla quasi più, e non so quanto tempo ci metterò per dimenticare l’urlo che ha lanciato quando vi ha trovati a letto.

E’ la prima volta che scrivo una lettera e non so neanche se ti arriverà: il tuo tacchino sbiancato è più asociale di te – ma perché quando siete spariti di colpo non ve lo siete portato appresso? Insomma; continua a beccarmi e ad indicare della roba che sembra cibo per cani ed io non so cosa vuole – però … a parte gli scherzi, ci sono cose che non ti ho detto e che non penso che avrò mai il coraggio di dirtele in faccia.

Io non sapevo molte cose su di te, ma dopo quella notte passata a sentirti parlare del tuo mondo ho iniziato a fantasticare su come sarebbero andate le cose se anche io fossi stato come te. Un … con … insomma, sai cosa intendo – chissà quando mi passerà questo blocco che mi ha messo mio padre e se mai mi passerà - : vorrei dirti che mi riferisco al tuo fegato nell’affrontare tutto ciò che hai affrontato, ma mentirei. Non t’invidio per sei ciò che sei, se avessi avuto solo metà della tua vita penso che me la sarei filata alla prima difficoltà. Ma, ricordati che per me non c’è nulla peggiore della morte, o almeno credo – voglio che sia così, perché è più facile -.

Non ti nascondo che più di una volta ti ho voluto per me – e sai cosa intendo – e quando mi hai proposto … tu sai cosa … era come il mio sogno divenuto realtà. Credimi, lo volevo! Ma non in quel modo. Non per soddisfare un tuo desiderio da bambino orfano – scusa, ma la penso così -. Ti volevo così come ti voleva Draco, ma sin dalla prima volta che l’ho visto, mi è subito stato chiaro il mio ruolo, ma più di ogni altra cosa, era ovvio che non avevo la minima speranza. Anzi, credo che io ti farei soffrire il triplo.

Negli ultimi mesi ho sempre pensato a te, Harry, ho provato ad attirarti verso di me con ogni mezzo, perché eravamo già persi.

Persi, anche se non ci siamo mai trovati. Strano.

Quando chiudo gli occhi vedo i tuoi occhi, all’inizio non sapevo cosa mi volessero dire, ma poi ho capito …

Prima erano spaventati, poi, quando hai iniziato a capire cosa volevo da te, erano diventati arrabbiati. Ed ora, che non ci sei più, vuoti.

Hai degli occhi bellissimi cugino, ma credo che te lo dica già abbastanza quel disgraziato del tuo ragazzo.

Molte volte ho esagerato, ma non ho la minima intenzione di chiederti scusa, sappilo! Mi dispiace solo che non ho avuto tempo per rimediare a tutta la merda che ti ho tirato addosso. Non mi sono comportato bene con te, lo so, ma avevo troppa paura che il povero moccioso senza genitori rubasse i miei, di genitori; perché tu hai sempre avuto una strana aurea attorno a te. Da piccolo la temevo, e reagivo da stronzo, ora, invece, mi comporto da scemo – scrivo cose che non hanno senso, tanto per te quanto per me – perché ho capito cosa vedevo in te e in ciò che rappresentavi.

Tu sei la testimonianza che si torva sempre il coraggio per ogni cosa, ma io non sono un Grifondoro – visto che un po’ di cose me le ricordo? – quindi, ciò che ti devo dire te lo dirò qui, su questo pezzo di carta:

Vigliaccamente ti dico che ho sbagliato tutto, il mio modo di fare non era neanche minimamente simile a come si sarei dovuto comportare.

Vigliaccamente, ti dico che Draco è la persona più fortunata del mondo e che se si azzarda a trattarti di nuovo male, lo ammazzo io, personalmente, magia o non magia – magari sei tu la mia medicina contro questa allergia che mi ha trasmesso mio padre -.

Vigliaccamente, da stronzo, ti dico che ti amo.

Senza per sempre; ti ho amato ieri, ti amo oggi, ma domani non lo so. Però so che ti amo, per questo ti temo.

Abbi pietà, sono solo un povero babbano che si è innamorato del cugino mago.

 

Ps: strappa questa lettera, o facci uno dei tuoi giochini, quando hai finito. Per favore.

Addio.

 

Ma la lettera non era mai stata strappata, ne incendiata. E’ dove deve stare: dentro un cassetto del comodino di Harry, nella camera che divideva con Draco, al Malfoy Manior.

Harry non ne aveva avuto il coraggio, la forza – quella vera – per fare una cosa simile: quella era la prova che Dud, per una volta, gli aveva parlato sinceramente, e lui avrebbe tanto voluto ricambiare quel dolce gesto, ma non poteva tornate nella casa che lo ha ospitato da quando Tom lo ha reso orfano, sotto il tetto che gli evoca così brutti ricordi. Perché un conto è il dolore fisico e psicologico a cui lo sottoponeva Riddle e un conto era non avere amore da chi erano i tuoi soli parenti, persone che per te sarebbero dovute essere una famiglia.

Non avrebbe neanche preso piuma e pergamena per rispondere. Dud sapeva già la risposta.

Non avrebbe usato la Firebolt, ne la Metropolvere per tornare lì. Non era gradito.

Non avrebbe mai dimenticato la delusione pura negli occhi di sua zia. Se non se lo fosse aspettato da parte sua, avrebbe pianto.

Fortunatamente, i Malfoy erano entusiasti della notizia; non di certo che Harry fosse stato sfrattato dai Dursley, quanto per il fatto che Harry, da quel momento, poteva tranquillamente vivere da loro.

 

Narcissa, un giorno, aveva parlato con Harry dell’idea, sua e di Lucius, di voler adottare Harry.

-C…c-osa? –

La donna sorrise materna – Harry, per noi sei come un figlio. – gli mise una mano sul cuore, - Perché non renderlo ufficiale anche in quei noiosi fogli di carta? –

Harry sgranò gli occhi e non aspettò un secondo di più ad abbracciare sua madre, che lo accolse stringendolo a sé.

Quando Draco seppe la cosa … i coniugi Malfoy non impiegarono molto a capire perché quei due coniglietti non si vedevano più in giro. Lucius sperava solo che, nella foga, non rompessero qualcosa … visto la fine che aveva fatto una sala da ricevimento nell’ala ovest del Maniero, durante una loro litigata: se quello era il risultato di quando erano arrabbiati, Lucius non voleva neanche immaginare cosa erano in grado di fare quando erano in calore – leggesi: sempre -.

Insomma; mancava solo che i due giovani ragazzi decidessero di fermarsi per sempre in quell’immensa casa, piena di animaletti deliziosi – Harry aveva conosciuto gli ultimi arrivati – e ci sarebbe stato un e vissero per sempre felici e contenti.

Per i Malfoy quello significava il matrimonio a fine scuola dei loro figlioli.

Per i diretti interessati significava vivere finalmente un vita normale.

Per i paparazzi, una succulenta notizia …

 

*

 

 

Draco si stiracchiò ad occhi chiusi sul letto, tentando di non perdere il tepore del sonno.

Ma sentì qualcosa che si muoveva al suo fianco, ghignando, decise di tendere un agguato al suo maritino preferito. Amava prenderlo al mattino, era arrendevole, arruffato e caldo dal sonno, insomma; come il dopo amore.

Si, era proprio il suo bel moro che si stava infilando tra le coperte: aprì un occhietto tempesta e, con un balzo, roteò su se stesso e si mise a gattoni, sopra … Joenna?

Con uno sbuffo si ributto di schiena.

-Sono troppo vecchio per queste cose … - Joenna inclinò la testina.

Dove era Harry?

 

Draco girava tutto guardingo per il Manior con Joenna sulla spalla, anche lei attenta.

Trovarono il Lady Malfoy su di una sedia, per sfuggire ad una camera tutta allagata una tubatura rotta. Nissy era tutta tranquilla e sorridente e teneva sollevato un lembo del suo lungo vestito per non bagnarsi.

Draco e Joenna si guardarono. Guardarono Nissy ridacchiare da sola e piano piano indietreggiavano … magari non li aveva notati …

Poi, in uno dei giardini, videro Malfoy Senior aggrappato ad una statua di qualche antenato con tre zampe, la quarta era usata dalla sua fida Priscilla [il suo bastone, ricordate?] per tenere lontano un cucciolo di labrador tutto tenero e dolce. Draco ridacchiò – in una preoccupante imitazione della madre – e Joenna fece fare capolino alla lunga lingua come un serpentello, mooolto dubbiosa. E il biondo non volle approfondire sul perché Lucius avesse un coniglio nano in testa.

-Qua si va di male in peggio … - borbottò, mentre la piccina gli faceva pat-pat sulla spalla.

-Ehhh, meno male che ci sei tu che mi capisci … - si commosse.

 

Ma ormai tutto quello era normale – oddio, i Malfoy normali! -, specie da quando lui e Harry si erano sposati, appena finita Hogwarts: il matrimonio ci sarebbe stato da lì a qualche mese e lui non vedeva l’ora. Harry aveva già acquisito il cognome Malfoy, ma ora sarebbe stata una cosa definitiva, per sempre. Nissy era felicissima per l’annuncio, non solo aveva un altro figlio, ma aveva avuto la possibilità di vedere suo figlio veramente felice; una cosa molto rara, [già, peccato che alcuni genitori non capiscano questa semplice cosa nd xla] per quanto riguardava Lucius… bhe, diciamo pure che era più terrorizzato all’idea di cosa poteva combinare la moglie del “problema erede”, della quale avrebbe discusso in seguito con figlio a coniuge, magari davanti una bella tazza di FireWhisky per lui e Draco e della buona cioccolata calda con panna per Harry.

Ricordava come se fosse ieri il giorno in cui suo padre gli fece lo stesso discorso: ora, ovviamente, grazie ad Harry, le cose potevano prendere una svolta interessante, per come la vedeva lui … ok, forse il proprio padre avrebbe alzato un regale ed elegante sopracciglio.

No.

Non perché aveva qualcosa in contrario … più che altro stava meditando di chiamare tutti e far spostare baracche e burattini a chi di dovere per sistemare ed aggiornare l’albero genealogico dei Malfoy-Black, mettendo anche: Malfoy-Potter.

Oh, dopotutto lui da qualcuno doveva pur aver preso!

A dire il vero, l’idea del matrimonio doveva essere top secret fino a data prestabilita … ma loro, povere bestie gnurante*, si erano dimenticati che, allo Zoo Manior, non c’erano segreti per Narcissa.

E vogliamo parlare della fase “provetta cuoca” della Lady? L’intero Manior si è ritrovato sommerso di biscotti alla mandorla [by Petunia] per due interi mesi.

 

Il biondo trovò il suo piccolo alla guferia, sommerso di gufi e civette. Ride quando vide che aveva puntato il dito contro una di quest’ultime e che questa, offesa, l’aveva morso.

Draco gli si avvicinò da dietro e, prendendo piano la zampetta, diede un bacino sulla bua.

Joenna, contenta di aver finalmente trovato l’unica persona lentamente sana di mente nel raggio del Maniero, balzò tutta felice dalla spalla di Draco in braccio a Potter, che l’accolse iniziando ad accarezzarla sul dorso. Intanto, il biondo, indispettito, si prese nota che quel giorno quella traditrice non avrebbe mangiato il suo piatto preferito – mosce incendiate -, passando le braccia intorno alle spalle dell’altro.

- Cosa ci fai in mezzo ai pennuti? –

- Sono poco considerati, sfruttati, e caricati di pacchi … -

- Oh capito: ti senti in sintonia con loro –

Harry rise, - Ma fottimi!** -

-Io lo volevo fare, ma per poco non lo facevo con Joanna – si prese un pizzicotto – AHU! Ma è la verità! – pigolò.

Harry prese l’animaletto domestico che aveva tra le braccia e lo sollevò in alto – Papà è stato cattivo. Si, amore, si –

EHI! Ma non pensi a me? Ho avuto un trauma! –

Harry si bloccò – Tu rimarrai qui a meditare su ciò che hai fatto! –

-Ma Harry! La civette sono i tuoi simili! – l’altro lo fulminò – Oh, andiamo; capto il battito di una ciglia finta a più di un metro di distanza***! –

Harry dilatò gli occhi, dubbioso.

- Da piccolo avevo molto tempo libero! – rispose Draco.

- Questo non cambia nulla! – e si avviò verso l’uscita, ma venne nuovamente fermato da Draco, che urlò:

- Waaa, Harryyy, quella civetta i sta fissando storto! –

Harry seguì lo sguardo spaurito del suo ragazzo, per dipingersi lui in volto un’espressione irritata: - Quella è Edvige –

-Ops… - ma poco tempo dopo il suo orecchio era tormentato in modo poco piacevole dalla mano arrogante di Harry, che prese a trascinarlo verso la porta – Ahi, ahi, ohi, ohi, ohimei **** -

 

Una volta in camera, se ne sentirono di altri tipi “ah”.

Quando Harry andò ad aprire la porta per andare a sgraffignare qualcosa in cucina, si trovò davanti Joenna. Subito sorrise.

Si chinò verso di lei e la prese in braccio.

-Hai fame anche tu? Vuoi la pappa? – ma si accorse solo in quel momento che la piccina aveva qualcosa in bocca – Uhm? Cosa hai qui? – si umettò le labbra quando scoprì cosa fosse.

Gettò un’occhiata al biondo che stava stravaccato sul letto.

-Magari – sussurrò a Joenna – Questo glielo facciamo vedere dopo – e mise la lettera in una delle tasche della vestaglia panna.

 

» A Mr. Dursley, Mrs. Dursley e Dudley.

Siete invitati al matrimonio di

Harry Potter in Malfoy & Draco Malfoy

Il 21 Marzo,

Presso il Malfoy “Zoo” Manior. «

 

 

 

 

­ Povere bestie gnurante* = è Suor Nausica che ogni tanto s’impossessa di me che parla.

Ma fottimi!** = Harry qui è uke, quindi mi pareva più appropriata di “fottiti”.

Capto il battito di una ciglia finta a più di un metro di distanza***! = altra favolosa battuta da “Priscilla, la Regina del Deserto”.

Ahi, ahi, ohi, ohi, ohimei **** = Ma “Ortone nel mondo dei Chi” xD.

 

 

Doveva essere l’ultimo capitolo, ma non ho resistito. E’ il penultimo, più o meno, perché il trentunesimo capitolo sarà l’epilogo.

 

GRAZIE a chi legge.

GRAZIE a chi ha messo la storia tra le preferite.

GRAZIE a chi commenta.

 

PAMPAM: ne sono felice <3. Bhe, si sa, l’amore è un virus e i medici ancora non hanno al cura.

Ashley Snape: graziiieeeee e scusa per l’attesa ç___ç.

Ina: -sempre più stordita- @.@. Nulla cara xD, bhe; ode a Will&Grace *ç*.

 

RIDETE E MANGIATE CIOCCOLATO

 

Commentino? *flapflapdiciglia*

   
 
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