Litigare con lui era come trovarsi in un bosco e non riconoscere nemmeno l'est dall'ovest.
Senza punti di riferimento, lasciandomi qualsiasi possibilità di scelta, infinite ma solo una giusta.
Mi sentivo camminare continuamente su aghi anche quando le acque erano tranquille, anche quando mi stringeva e diceva di amarmi.
Perché sono un disastro.