Storia richiesta da TakemetoWonderland.
Ecco la tua Hinny all'ombra di un lussureggiante ombrellone di paglia.
Iris: simboleggia la fede e la speranza ma anche la voglia di mandare un messaggio. Per comunicare che ci sono novità o buone notizie, per fare gli auguri, per chi sta per intraprendere qualcosa d'importante.
Si guardava allo specchio, incredula.
Ginny doveva ancora realizzare.
Si sentiva diversa adesso, lo sembrava?
Si girò di profilo, osservando la linea della pancia ancora piatta riflessa nello specchio ampio.
Sorrise, sentendo uno strano formicolio intorpidirle le cosce.
Si sfiorò il ventre insolitamente caldo, gli occhi un po' più lucidi mente si rischiarava la mente dalla confusione.
Voglio che somigli a lui. Voglio che abbia i suoi occhi, le sue mani, il suo profumo.
Voglio che la cosa che più amerò al mondo sia plasmata su modello suo, per poterla amare un po' di più.
Perché Ginny quando ama perde se stessa per trovare qualcos'altro.
Poteva già immaginare un piccolo fagottino fra le sue braccia dai vispi occhietti verdi...
Poi un tonfo sordo interruppe il flusso dei suoi pensieri, riconobbe il ritmo di un passo conosciuto.
Harry.
Trattiene il respiro.
Vederlo entrare nella loro camera da letto le mise un po' d'ansia inaspettata, ma fu facile scacciarla via.
Il viso di suo marito era corrucciato e stanco.
«Qualcosa è andato storto in ufficio?»
Chiese lei con voce piccola, scostandosi dallo specchio per andargli vicino.
Lui sbuffò, scosse la testa.
«L'abbiamo fatto scappare, Gin. Gli Auror si lasciano sfuggire l'ennesimo Mangiamorte, già immagino il prossimo titolo della Skeeter!»
Borbotta fra l'irritato e l'esausto.
Ginny sforza un sorriso, gli prende la mano, sta per regalargli la più dolce delle notizie quando...
«Ormai mancano gli ultimi fuggitivi, ma continuiamo a farceli scappare! Che poi il capo di dipartimento sembra infischiarsene... assurdo!»
Tuona, scostando la mano nella foga.
Era troppo arrabbiato per poterla ascoltare davvero.
Ginny lo conosceva, lo conosceva fin troppo bene, ormai.
Fu tentata di innervosirsi, davvero, ma poi scosse la testa e si poggiò una mano sul ventre senza nemmeno rendersene conto.
Sorrise ancora.
Sembrava così naturale...
C'è un momento per ogni cosa, sarebbe arrivato anche il suo.
Resterai il mio segreto ancora per un po'.
Angolo Autrice: buon pomeriggio fanciulle e fanciulli di tutte le età! Questa Hinny mi ha dato un bel po' di filo da torcere e la posto non senza riserve. Mi piace abbastanza da non cancellarla ma non tanto da sentirmi soddisfatta. Alla fine l'avrò riletta almeno un centinaio di volte arrivando alla conclusione che “via il dente via il dolore” no? Quindi eccola qui. Voi che ne pensate? Vi è piaciuta?
A presto!
Un bacio,
-Nimph