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Autore: Music32    09/08/2016    2 recensioni
Le due chiusero gli occhi, sapendo che la loro fine era vicina.
Ma contro le loro aspettative, le due caddero su dei fiori, che stranamente attutirono la caduta.
"S-siamo vive..?"
"C-credo di sì..."
Le due alzarono il capo.
Era tutto buio, se non fosse per la luce che filtrava dal buco.
"Non c'è la faremo mai ad uscire di qui! Moriremo!"
"Gaia! Non fare la melodrammatica! Usciremo da qui!"
"Oh, guarda una porta!"
**
Salve popolo di EFP!
Sono di nuovo io, Music 32!
Ma questa volta non sono sola :D
Con me c'è Tammie Selvatico, oppure mia moglie u.u
Questa storia era per Wattpad, ma io e mia moglie ci siamo messe d'accordo per pubblicarla anche qui.
Che succede se due migliori amiche si mettono a collaborare?
Beh, se volete saperlo basta leggere la storia
P.s: per ora mia moglie non vuole pubblicare storie, ma spero che in futuro lo farà.
Ovviamente anche la Frans che io amo molto ed è la nostra OTP non manca u.u
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yuri | Personaggi: Flowey, Frisk, Nuovo personaggio, Sans, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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*La neve
 
 
 
"Ehm... Frisk?" Azzardò Gaia, dopo la torta.
"Si, bambina mia?" Disse Frisk.
"Come sì fà a tornare a casa? A noi piacerebbe stare qui, ma dovremmo tornare a casa..."
Gaia si interruppe vedendo lo sguardo cupo di Frisk.
 
"L'unico modo per tornare a "casa" sarebbe attraversando l'Underground. Ma le nuove generazioni di mostri provano odio verso gli umani, vi ucciderebbero a vista. Le loro anime non contengono più solo pietà e gentilezza, sono corrotte dall'odio." Il tono di Frisk era triste e nostalgico, come se stesse ricordando un periodo felice della sua vita.
 
"E con questo il discorso è chiuso." Disse per poi alzarsi.
 
"Ora è meglio se fate un sonnellino. Vi accompagno in camera." Ordinò con un sorriso forzato.
 
Le ragazzine annuirono e seguirono Frisk in silenzio.
 
Elisa sì rigirava nel letto. Erano un paio di settimane che erano lì, e sempre più spesso le rovine le sembrano piccole.
 
Ultimamente gli veniva una pazza idea in mente, voleva conoscere i mostri. Anche se Frisk gli aveva che era pericoloso, era curiosa. Pensava che con un po' di gentilezza potesse riuscire a conquistare la loro fiducia, e Gaia era d'accordo con lei.
 
La ragazzina si alzò piano e scrollò la massa informe sul letto li vicino.
 
"Gaia... sei sveglia?" 
"Ancora cinque minuti..." rispose la voce di Gaia da sotto le coperte.
 
"Gaia! Svegliati! È ora!" Gaia si alzò subito di colpo.
"Perché non l'hai detto subito!" 
 
E così le ragazze uscirono silenziosamente dalla stanza e andarono verso la scala vicino al salotto.
 
"Elisa... sei sicura?" Chiese un po' timorosa Gaia.
"Yep" rispose come al solito l'amica.
 
E così scesero, facendo forse troppo rumore sulle scale scricchiolanti.
 
Infatti Toriel e Frisk accorsero poco dopo.
 
"Bambine mie! Cosa ci fate qui?!" Chiese allarmata Frisk.
 
"Noi volevamo..." provo a dire Eli.
"Volevate andarvene, vero! Perché?!"
 
"Perché le rovine stanno diventando troppo piccole! E vogliamo tornare a casa!" Rispose Gaia. A Toriel venne una fitta di nostalgia, pensando che era la stessa cosa che le aveva detto Frisk, anni prima. 
 
Invece la castana, tirò fuori un coltello. 
"Speravo di non doverlo mai usare..." disse a mezza voce.
 
"...ma sono determinata a proteggervi!" Continuò, alzando il tono. E Toriel era al suo fianco, a sbarrare la strada alle bambine.
 
Ma furono trascinate in una battaglia.
 
Davanti ad Elisa apparve un cuore giallo e davanti a Gaia uno verde, insieme a due scritte: Fight e Mercy 
 
Schiacciarono insieme "Mercy". Non potevano fare del male a Frisk e Toriel. Elisa pensava che c'era sempre un modo pacifico di risolvere le cose, e Gaia non lo trovava per niente giusto. Insomma, erano una madre e una nonna adottive!
 
Evitarono tutti gli attacchi, nonostante persero metà HP a testa. Ma la cosa strana era che quando veniva ferita Gaia, Elisa incassava il colpo, e viceversa.
 
Toriel subito provò a indurire il suo cuore, ma alla fine prese la stessa decisione che prese quando era Frisk, quella che stava combattendo.
 
Poggiò una mano -o meglio, zampa- sulla spalla della figlia.
"Frisk... ora basta. Dobbiamo lasciarle andare" Disse, e la guardò con una dolcezza infinita.
 
"Non... Non voglio che siano "loro" a macchiarsi del sangue di queste bambine innicenti" rispose prima di scoppiare a piangere e abbracciare la madre.
 
Le bambine le osservarono in silenzio, mentre tutto tornava colorato. 
 
"Un ultima cosa!" Disse Toriel prima di lasciare le bambine 
 
"A quanto pare Rosy deve aver scambiato le vostre anime... quindi sarà ancora più pericoloso! Ora l'una dipende dall'altra!" Elisa e Gaia sorrisero interiormente. Anche se era più pericoloso... questo rafforzava la loro amicizia.
 
Così varcarono la porta delle rovine, e si avviarono verso l'Underground.
 
Erano in un bosco e c'era molta neve. Dopo un po' Elisa starnutì, avendo solo una maglietta maniche corte.
 
Gaia se ne accorse, ma prima che potesse offrirgli la felpa che aveva nella borsa, affidatogli da Toriel, una voce le chiamò da dietro.
 
"Hey, voi! Cosa ci fate qui? Lo sapete che qui è zona di caccia agli uma-" si interruppe quando le ragazzine si girarono.
 
Era un ragazzo, non molto più alto di Elisa ma più basso di Gaia, con i capelli bianco latte, raccolti in un codino, la carnagione pallida e gli occhi... totalmente neri, con l'iride bianca. Indossava una felpa -abbastanza usurata- blu sbiadito con della peluria che foderava cappuccio e una maglietta nera e dei pantaloni fino sotto al ginocchio.
 
"Ah. Delgli umani. Era un po' di tempo che non né vedevo qualcuno." Disse il ragazzo sconosciuto.
 
"Ralp? Con chi stai parlando?!" Chiese un altra voce, dietro a "Ralp".
 
E un altro sconosciuto uscì dalla boscaglia. Questa volta era un ragazzo altissimo, con gli stessi capelli bianchi -ma con una specie di cresta- e la stessa carnagione cadaverica, ma le iridi erano arancioni.
Aveva una maglia bianca a mezze maniche e una nera a maniche corte sopra, dei guanti rossi senza dita e dei pantaloni grigio scuro. Degli stivali rossi completavano il look.
 
"Guarda Verlis... umani" disse Ralp indicando con la testa Eli e Gaia.
"...uman-e" precisò Gaia.
 
Nessuno dei due individui sembrò farci caso, anche perché a Verlis sembrava gli si fossero illuminati gli occhi. Con una luce un po' cupa notò Elisa.
 
"Finalmente qualcuno con cui provare i miei nuovi puzzle!" Esclamò Verlis.
 
"Puzzle?" Chiesero insieme Elisa e Gaia, per poi scambiarsi un occhiata divertita.
 
"Si! Saranno divertenti!..." rispose entusiasta lo spilungone.
"... e mortali." Concluse con una voce cupa.
 
Elisa e Gaia rabbrividirono, ma non per il freddo. 
 
"Su venite." Le invitò Ralp.
"O saremo costretti a uccidervi subito" le quasi minacciò subito dopo.
 
"O-ok..." rispose Elisa, andando dietro ai due con Gaia.
 
Osservandoli bene Ralp, Elisa vedeva una certa somiglianza con Sans... e gli venne un illuminazione 
 
"Loro"...sono i figli di Sans e Papyrus!
 
 
 
 
 
 
 
 
Angolo autrici
 
 
Salve gente!
Siamo di nuovo io e mia moglie!
N-non siete felici..?
No?
VINEI QUI TESTA DI RAPA!!!
...
...
No, ok che problemi ho?!
Questa volte il capitolo lo ha scritto lei.
Bene, spero possa piacere :D
Alla prossima.
Gy e Ely
   
 
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