26/04/2009
4 recensioniUna pace diplomatica
Capitolo 5:
“Wesley..”
“Malfoy..”
Eccoli. Tutti riuniti, una scena melodrammatica degna di un grande film.
“Va bene, allora se abbiamo espletato tutte le formalità direi che possiamo anche lasciarli qua da soli a parlare...ammesso che riescano..”
I cosiddetti adulti delle volte non capiscono nulla.
A loro era bastato sedersi a tavolino, delineare i confini ed ecco l’accordo. Chiaro e semplice. Nero su bianco. Due firme. Una condanna in fondo.
Su quel foglio c’era il loro destino. Il congiungimento di vite incompatibili che adesso, volenti o nolenti, si sarebbero dovute incrociare a metà strada.
Dovevano solo delineare il piano e definire la seconda vittima.
Tutti sul piede di guerra, da una parte Malfoy, Zabini, Nott dall’altra Wesley, Potter, Granger.
“Dov’è la Lovegood?”
“Qui..scusate il ritardo..ero con papà al cavallino.”
E figurati..dio in cosa si era cacciato...e doveva pure sposarsela per i suoi genitori..no, no, se lo sognano quei due. Passi la Parkinson, per un po’ ci aveva persino perso tempo, poi si era divertito con le altre. Passi l’idea di sposare una “dell’altra sponda”, una schifosissima buona persona, ma da li, a far diventare quella persona la Lovegood ci passava il mare, anzi, l’oceano. Poi lui e i suoi amici si sarebbero divertiti a stuzzicarli, questi buoni, che poi tanto buoni non sono. Basta vedere i loro sguardi, se potessero uccidere sarebbero crollati al suolo scalfiti da saette. Si, si sarebbero divertiti. Dovevano riuscire a portare a termine il loro piano, solo allora avrebbero avuto la giusto ricompensa. E si sarebbero divertiti.
“Vabbè ragazzi è inutile che stiamo qui impalati. Dobbiamo organizzarci” disse Hermione.
Semplice, pratica e concreta così era Herm, Ginny ha volte la invidiava per quello.
Descritta in tre parole. Tutti lo sapevano e gli volevano bene per quello.
Almeno una parte di loro gli volevano bene. Tre persone rimaste in quella stanza la odiavano. In realtà tutti e tutto in quella stanza.
“Bene Granger. E illuminaci cosa dovremmo organizzare?” chiese un Nott infastidito da quella sua vocina stridula.
“ Non pensavo dovessimo spiegarVi anche le cose più ovvie..” Rispose Ginny subito sgridata da un occhiata di Harry. Va bene, va bene, aveva capito, non c’era bisogno di guardarla così. Si sarebbe dovuta far passare per odiosa e far apparire Luna una santa ma non doveva inimicarsi i suoi amici.
“Sentite non tirate troppo la corda, non siamo qua di nostra volontà.”
“Zabini non è che noi al contrario siamo felici di vedervi sai?!? Comunque fate finire Hermione”
“Grazie Ron. Comunque la situazione è questa, che ci piaccia oppure no. Dobbiamo conoscerci. Non guardatemi così. Non dobbiamo trovarci simpatici e conoscerci davvero. Dobbiamo solo costruire una facciata da far vedere agli altri..”
“Granger abbiamo due settimane, tempo sufficiente per conoscerci vero ma non credi che se arriviamo a Hogwarts che già andiamo d’amore e d’accordo troveranno la cosa sospetta?”
“Malfoy non pensavo avessi un cervello funzionante..complimenti..”
“Senti Lenticchia facciamo un patto..fai tacere tua sorella e in cambio non le metto le mani addosso!”
“Io non prendo ordini da nessuno figurati se le prendo da te tramite mio fratello poi!”
“Rossa vedi di calmarti..”
“Malfoy! Ginny! Piantatela! C’è tempo anche per litigare..”
“Scusa Herm..vai avanti..”
“Fortuna che non prendi ordini da nessuno..” disse il biondo ghignando.
Dio quanto avrebbe voluto ucciderlo o almeno ferire quella sua odiosa faccia cadaverica. Aveva osato darle un ordine. Aveva osato chiamarla rossa! E non poteva neanche ribattere, doveva dimostrare di stare ai patti, l’aveva promesso ai suoi genitori. Non sarebbe stato comunque facile.
“Dicevo..abbiamo due settimane per decidere la strategia. Procederemo per tappe. Dobbiamo far si che le persone si abituino e credino al cambiamento e quindi dobbiamo andarci piano. Passo per passo. E per far funzionare tutto dobbiamo organizzarci prima, dobbiamo pensare a ogni mossa. Dovremmo rispettare le date e cosa decideremo. Non guardarmi così Nott, non ho detto deciderò, ma decideremo, tutti insieme. Per quanto la cosa non mi piaccia come non piace a te. E dovremo far finta di conoscerci, quindi in queste due settimane decideremo anche cosa imparare a conoscere. Avete qualcosa da dire?”
“Si..” Zabini era l’unico che riusciva a trattarla come una persona, per quanto difficile fosse. “Vediamo di chiarirci le idee, quello che stai suggerendo è che passeremo queste due settimane tutti insieme per conoscerci e per elaborare una strategia..”
“Giusto..poi sceglieremo una sera la settimana per incontrarci anche quando saremo a scuola, in modo da aggiornarci sulla situazione.”
“Va bene Granger..Draco senti adesso credo che dobbiamo andare..”
“Veramente no… dobbiamo decidere dove passare queste due settimane..”
“Granger pensavo che fossi abbastanza intelligente da poter provvedere a un dettaglio così insignificante..”
“Bè Zabini..pensavo fosse il caso di chiedere se avevate qualche preferenza...”
“Mare!!!!”
“Luna..Herm non chiedeva la tua preferenza..”
spazio dell'autrice
Scusate..sono imperdonabile...voi magari aspettavate con ansia...
avevo perso la voglia di andare avanti...ora è tornata..spero di essere un po' più veloce
Al prossimo capitolo