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Autore: MissMisteryy    12/08/2016    1 recensioni
Kazemaru stufo di vedere i suoi amici sposati o con dei figli decide di adottare una ragazza ma colei che sceglierà non sarà una semplice ragazza di dodici anni, ma una ragazza che in passato è stata vittima da parte di alcuni scienziati americani che l'hanno sottoposta ad una puntura che le ha conferito poteri disumani che, per paura del mondo che la circonda, nasconde dietro ad una maschera di dolce ragazza indifesa.
Genere: Azione, Drammatico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Contenuti forti
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Sono circa venti minuti che cammino ininterrottamente lungo i vari corridoi della scuola, cercando invano la scritta "2B". Mancano solo pochi istanti all'inizio delle lezioni e io sono ancora indaffarata a cercare la mia nuova classe, quando guardandomi intorno noto un bidello, così chiedo a lui dove si trova l'alula che sto cercando. Arrivata a destinazione attendo che il professore di turno mi faccia entrare per presentarmi ai miei nuovi compagni. Finalmente la porta si apre, mostrando un uomo alto che mi sorride, indicandomi di entrare dopo di lui. Mi guardo intorno, credevo di finire in classe con il ragazzo dai capelli rosa...aspetta come si chiamava? Ah sì Ranmaru! Purtroppo però lui non c'è, mi toccherà sopravvivere da sola qui dentro, fantastico. Non ascolto il discorso fatto dal professore per presentarmi, sono troppo occupata a squadrare uno ad uno tutti i ragazzi e le ragazze di fronte a me, sento poi una mano poggiarsi delicatamente sulla mia spalla, l'uomo accanto a me mi indica un banco in fondo alla classe dov'è seduto un ragazzo dai capelli blu, a quanto pare quello sarà il mio posto almeno per oggi. Mi siedo accanto al ragazzo in questione che appena mi vede mi sorride dolcemente, ricambio il "saluto" mentre cerco di tenere gli occhi fissi sul banco, odio quando la gente mi fissa e in questo istante l'intera classe si è voltata per guardarmi meglio. Manca solo mezz'ora alla ricreazione e sono totalmente disinteressata ai discorsi tra gli studenti, alcuni di loro hanno provato a parlarmi ma io mi sono limitata a fare piccoli sorrisi e veloci occhiate, inizio a fare dei disegni sul mio quaderno degli appunti, sento improvvisamente del calore accanto a me e voltandomi noto che la fonte di ciò è il mio compagno di banco.

"Anche a te non piace la geografia a quanto pare.", mi dice il blu sorridendo.

"A dir la verità è da circa due ore che non seguo più le chiacchiere dei professori.", non so cosa mi spinge a parlare con lui, ma ad un primo sguardo la sua anima è nera quanto la mia, ma che dico...niente riesce ad eguagliarmi...

"Comunque piacere, Tsurugi Kyousuke."

"Piacere mio."

Iniziamo a dialogare nonostante le varie occhiate dei nostri compagni, non saprei se sono sguardi di curiosità o altro, ma sinceramente non mi interessa. Improvvisamente la campanella suona e tutti si voltano verso di me, ti pareva. Alcuni dei ragazzi si avvicinano a me ma non fanno in tempo a raggiungermi che Kyousuke si intromette.

"E' appena arrivata e già gli state dietro come dei cagnolini sbavosi, fatela respirare almeno oggi.", dice sarcasticamente, ricevendo risposte come: se vuoi tenertela tutta per te puoi anche dirlo, oppure, guarda che non te la rubiamo mica. Ma lui fa finta di niente e mi trascina fuori dalla classe, in corridoio vedo Ranmaru parlare con delle ragazze, ma non si comporta come la sera che l'ho conosciuto, sembra annoiato, quasi seccato dalla presenza di quelle femmine intorno a lui. Kyousuke sembra leggermi nel pensiero.

"E' uno dei più adorati dalle ragazze della scuola, ma alcune di loro sanno essere davvero delle rompiscatole quando si impuntano.", vorrei dileguarmi da qui, anche perché tutte quelle ragazze mi stanno dando il voltastomaco, ma proprio quando faccio per voltarmi gli occhi azzurri del ragazzo si posano sui miei, vedo il rosa venire nella mia direzione così indietreggio un attimo, se ora cominciamo a conversare dovrò subirmi chissà quali commenti dalle ochette, non sono intimidita da loro...ma piuttosto da quello che potrei fargli io se le potessi avere tutte sotto mano.

"Ehilà! Non fare caso a loro.", dice il mio amico quando mi raggiunge, si volta verso di loro e con un gesto della mano tutte le ragazze si dileguano, ovviamente senza avermi fatto prima delle occhiatacce.

"Bella seccatura avere a che fare con delle oche del genere.", non ho intenzione di nascondere quello che penso, soprattutto se si parla di quelle là. Kyousuke alla mia destra sembra sconvolto della mia affermazione, mente Ranmaru alla mia sinistra ride compiaciuto.

"Un'oca non potrà mai contrastare un bellissimo cigno.", risponde allora Ranmaru. Sento improvvisamente le guance che mi tirano, che diavolo sta succedendo? Cos'è questa emozione mai provata prima? Il cuore sembra che debba uscire da un momento all'altro dalla mia gabbia toracica mentre sento tutto intorno a me farsi più caldo. Devo andare in fondo a questa storia, o meglio a questo sentimento. Facciamo merenda sotto un albero che si trova nel giardino posteriore della scuola, i ragazzi parlano fra di loro mentre io mi limito ad ascoltarli, evidentemente i due si conoscono molto bene dato che parlano tranquillamente del più e del meno.

"Ma voi due da quanto vi conoscete?", loro si voltano a guardarmi, come se avessi interrotto qualcosa, anche se in realtà la domanda gliel'ho posta in un attimo di silenzio.

"Da due anni esatti, e siamo entrambi nella squadra di calcio della scuola.", mi dice il rosato con uno dei suoi soliti sorrisi, azzarderei anche a dire che somigliano tanto a quelli del mio nuovo padre. La campanella suona di nuovo e siamo costretti a tornare nelle nostre rispettive classi. Le ore che seguono sono per lo più interessanti, mi piace molto l'italiano quindi seguo attentamente le ultime due ore di lezione, subendo sguardi un po' scettici da parte del mio compagno di banco. Suonata anche l'ultima campanella della giornata, mi dirigo al grande cancello della scuola per poter tornare a casa quando vedo l'auto di Kazemaru fermarsi davanti a me.

"Scusa per esserti venuta a prendere, ma oggi devo andare al campo da calcio, non volevo lasciarti sola a casa quindi che ne dici di venire con me?". Ripenso un attimo alle parole di Kirino: siamo entrambi nella squadra di calcio della scuola. Credo che la squadra che andremo a vedere oggi siano loro.

"Volentieri.", dico entrando di buon umore in macchina.

   
 
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