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Autore: valechan91    14/08/2016    1 recensioni
Iwaizumi e Oikawa. Insieme da sempre. Curiosi di sapere i retroscena della loro storia?
Genere: Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Hajime Iwaizumi, Tooru Oikawa
Note: Lemon, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 3- Worthless Pride. We are stronger

 

Per Iwaizumi e Oikawa, fu un’estate piuttosto intensa. Oltre agli allenamenti, la sorella di Tooru lasciava loro il figlio Takeru, di sette anni.
Fu un’amara scoperta,  per il capitano dell’Aoba Johsai, notare che il nipote gli mancava di rispetto. Iwaizumi se la rideva sotto i baffi, si divertiva a volte.
Ogni tanto, lo portavano agli allenamenti, per tenerlo buono e farlo giocare con il pallone. La pallavolo era radicata profondamente in entrambi, dopo tanti anni. Altre volte, lo portavano al centro sportivo per farlo giocare con i bambini della sua età.
Fu in quell’occasione, mentre Iwaizumi era impegnato a comprare delle bibite fresche, che Oikawa incontrò la seconda persona che più detestava al mondo, Kageyama Tobio.
Il suo piccolo, stupido, maledetto kouhai. Così simile a lui, eppure così diverso.
Decise di lasciarlo lì, non dopo avergli detto velatamente che era un idiota e dopo essersi goduto la parte da senpai. Ci godeva, ma allo stesso tempo era soddisfatto. Lo avrebbe battuto ancora.
Tooru e Takeru raggiunsero Iwaizumi, che era poco lontano.
“ Che è successo, Oikawa? Hai un ghigno troppo soddisfatto” commentò il ragazzo, fissando l’amico che aveva il cellulare tra le mani
“Nulla, Iwa-chan, te lo racconto dopo” disse mefistofelico
“ Sei irritante, Shittykawa” lo riprese, facendo una smorfia
“ Lascialo stare, Hajime-nii-san. Tooru è stupido” intervenne Takeru, che stava finendo di godersi il suo gelato
“ Persino tuo nipote lo dice, Trashykawa” commentò Hajime, ghignando soddisfatto
“Takeru! Quante volte devo ripeterti di chiamarmi zio! Iwa-chan, non mettertici anche tu! Sei cattivo!” commentò Tooru, con un broncio infantile


 

SMS to Trashykawa: Allora, cosa è successo, Oikawa?
SMS to Iwa-chan  <3:  Iwa-chan ~ non è successo niente. Ho solo incontrato Tobio-chan. È ancora più stupido di quanto pensassi
Quella seria, Iwaizumi chiese a Oikawa cosa fosse successo. Non gli piaceva quando il suo amico si comportava come un idiota. Lo sopportava, perché era sempre una parte di lui. Non sarebbe stato Oikawa Tooru se non gli avesse fatto saltare le coronarie in continuazione.
SMS to Trashykawa:  Sei frustrante e stupido. Hai incontrato Kageyama? Cosa voleva?
SMS to Iwa-chan <3: voleva qualche consiglio sulla coordinazione. Il piccoletto lo sta migliorando. Se riuscirà a non essere più il Re del Campo, sarà un bel problema
SMS to Trashykawa: e tu come al solito lo avrai sfottuto. Dio, Oikawa, quanto sei cretino. Kageyama è il tuo kouhai
SMS to Iwa-chan <3: NON L’HO PRESO IN GIRO, IWA-CHAN! Ho solo… fatto una foto per fargli capire chi è il grandissimo Oikawa-san. Kouhai o no, lo batterò. Non sono secondo a nessuno come alzatore
SMS to Trashykawa. Si, si, va bene. Ma rimani sempre un idiota. L’importante è che non gli hai rotto le scatole. Buonanotte. Non stare alzato fino a tardi o ti picchio.
SMS to Iwa-chan: Awwwwww ~  ti stai  preoccupando  per me, Iwa-chan? E COMUNQUE LUI INFASTIDISCE ME! RUDE, IWA-CHAN!
SMS to Trashykawa:  crepa.
SMS to Iwa-chan <3: RUDE!
Il giorno dopo, Iwaizumi chiamò Kageyama e si fece raccontare l’accaduto. Il ragazzo gli raccontò anche di aver incontrato Ushijima e rinnovò la promessa di battere Oikawa.


 


L’estate volse al termine e gli allenamenti all’Aoba Johsai erano intensi.  Oikawa e Iwaizumi erano quelli che si allenavano di più, anche se le volte in cui Iwaizumi trascinava il compagno fuori dal campo a suon di calci e testate non mancavano.
“Vedi di farti male all’altro ginocchio e ti picchio!” disse una volta Hajime, trascinandolo di peso.
Matsukawa e Hanamaki ne discutevano spesso, così come Kunimi e Kindaichi.
Yahaba, che era sempre dietro le quinte per via di Oikawa, era deciso a mostrare quanto valeva.
Un pomeriggio, verso la fine degli allenamenti, si mostrò in palestra anche Kyoutani Kentaro, un eccellente giocatore estromesso per rissa.
Oikawa affilò lo sguardo. Aveva testato personalmente il giocatore del secondo anno e anche con lui avrebbe mostrato le sue capacità.
“KYOUKEN-CHAN, LASCIA IN PACE IWA-CHAN!” sbraitò Oikawa, vedendo che Kyoutani si avvicinava silenziosamente ad Iwaizumi.
Alla Seijo, tutti sapevano che Kyoutani continuamente lo sfidava per vedere chi fosse più forte. Inutile dire che Hajime lo aveva sempre stracciato su tutta la linea.
Kentaro si allontanò, squadrando storto il proprio capitano.
Tooru sospirò.

Ecco iniziare il torneo autunnale.
L’avversario dell’Aoba Johsai era la Date Kogyo. Oikawa era abbastanza fiducioso. Era una squadra forte, ma i ragazzi del terzo anno si erano ritirati. La squadra non aveva più la guida sicura di Moniwa.
Non fu facile, ma grazie alle potenti schiacciate del loro Asso, L’Aoba Johsai vinse la partita.
“Andiamo a battere Tobio-chan, adesso, Iwa-chan” commentò Oikawa, andandosi a cambiare insieme ai compagni
“ Non esiste solo lui in squadra. Tu concentrati a giocare come sempre “rispose Hajime
Purtroppo, però, le cose andarono diversamente da come Oikawa desiderava.
La Karasuno aveva vinto.
“ Siamo una vittoria e una sconfitta pari. Non montarti la testa” disse Oikawa, duramente, al proprio kouhai.
Fece forza a Iwaizumi, che stava versando lacrime. Sapeva quello che passava per la testa al suo migliore amico. Si stava attribuendo la colpa della loro sconfitta.
Gli avrebbe parlato. Da solo.
Hajime, dopo la partita,  fece una doccia veloce e si cambiò, uscendo per primo dallo stadio. Aveva bisogno di stare da solo.
Oikawa andò a cercarlo, ma sulla sua strada incontrò la persona più odiata. Lo aveva ignorato, ma Ushijima Wakatoshi gli era arrivato alle spalle, infido come sempre.
 


Iwaizumi stava ritornando al pullman, quando sentì la voce familiare di Oikawa. Si nascose, notando che stava parlando con Ushijima.
“ Hai fatto la scelta sbagliata, Oikawa” commentò il capitano della Shiratorizawa
“ Mi stai dicendo che avrei vinto se fossi venuto alla Shiratorizawa?” rispose Oikawa, con tutta l’ironia di cui era capace “ Nessuna squadra ti dà la garanzia della vittoria” il tono di voce cambiò. Oikawa si era fatto serio.
Odiava sempre più la presunzione di quell’essere freddo ed insensibile.
Aveva appena perso una partita, e sentilo.
“la squadra più forte è la mia alla fine” replicò, Ushijima.
Oh, si. Oikawa lo pensò per un attimo. Uno di quei giorni, lo avrebbe preso a pugni.
“ Non penso di aver fatto la scelta sbagliata. Ma… non dimenticarti di questo mio inutile orgoglio” replicò, gelido, voltandosi a fissare il volto impassibile dell’avversario.
“ Ma tanto, finirai forse con il farti distruggere. Il mio kouhai, non è sveglio, è lontano dal mio livello” continuò Tooru” ma ora non è più solo. Uno stormo di corvi può riuscire ad uccidere una grossa aquila”
Concluse, girando i tacchi. Se non se ne fosse andato, avrebbe perso le staffe. E doveva trovare Iwa-chan.
“Che vuoi e che ci fai qui, Ushiwaka? Ancora a importunare il mio capitano?”
Hajime uscì allo scoperto. Si era stancato di quei discorsi privi di senso.
“Iwa-chan” commentò sorpreso, Tooru “ hai sentito tutto?” si fece serio, fissandolo
Iwaizumi si parò tra Oikawa e Ushijima, fissando quest’ultimo con sguardo serio.
“Puoi dire quello che vuoi, Ushiwaka. Dici pure che la nostra squadra sia piena di persone prive di talento”
Oikawa sgranò gli occhi a quelle parole.
“ Puoi dirlo, non abbiamo mai battuto te e la tua squadra” continuò Hajime “ ma Oikawa ti ha già risposto una volta per tutte. Non sta a te obbligarlo. Lui ha scelto, e ormai siamo al terzo anno. Stiamo anche per lasciare il club. Quindi vedi di smetterla”
Oikawa si oscurò in volto. “Ushiwaka-chan, hai davvero detto quelle parole?”
“ Me lo ha detto Kageya…” Iwaizumi tentò di parlare, ma si accorse tardi di Oikawa, che lo aveva superato in pochi secondi. Velocemente, si parò davanti ad Ushijima e gli tirò un pugno. Forse quello che non aveva mai tirato a Kageyama, ma più forte.
Ushijima ricevette il colpo, che gli fece girare il viso, e perdere leggermente l’equilibrio.
“ Con questa ti ho risposto una volta per tutte, Ushijima” rispose Oikawa, gelido “ Prova a dirle di nuovo in mia presenza, quelle parole”
Oikawa si voltò. “andiamocene, Iwa-chan” disse, fissando serio il compagno.
Iwaizumi, nella vita, poche volte aveva visto Oikawa così serio, se non sul campo. Decise, così, di seguirlo senza fiatare.


 

Oikawa si autoinvitò a casa Iwaizumi quella sera, il suo amico era solo.
“Iwa-chan, lo so cosa sta pensando quel tuo cervello stupido” disse Oikawa, a metà tra il serio e l’ironico” sei il miglior Asso che potessi chiedere. Non ascoltare Ushijima”
Iwaizumi non dimenticò quelle parole.
Il momento dei saluti per i ragazzi del terzo anno arrivò.
“Grazie per questi tre anni!”  Oikawa in lacrime, non riuscì a dire altro . Il loro ultimo allenamento sarebbe stato dopo la fine delle qualificazioni, ma quello era anche un modo per ringraziare la squadra del sostegno datogli.
Mentre Oikawa e Iwaizumi tornavano a casa…
“Anche quando diventerai vecchio, probabilmente non sarai felice” disse Iwaizumi
“perché mi stai lanciando una maledizione, adesso?!”
“Anche se vincerai in un torneo,  non sarai pienamente soddisfatto, continuando a giocare a pallavolo per tutta la vita. Perché sei un ragazzo problematico” continuò
“ Mi stai insultando ancora, Iwa-chan?!” ribattè Oikawa
“ Però… andrai avanti senza dubbi. Vai avanti senza dubbi “ aggiunse Hajime “ Sei un compagno incredibile “ disse serio, fissandolo negli occhi. “ Sei una spalla su cui contare e un compagno.  Anche se le nostre squadre cambieranno, questo non cambierà. Però quando giocheremo contro, ti straccerò” concluse, ghignando appena all’indirizzo dell’amico
“ Come vuoi, Iwa-chan” rispose Oikawa, ricambiando il ghigno. I due siglarono la promessa con un fist, mentre davanti ai loro occhi scorrevano i ricordi di quello che avevano vissuto insieme.
Fu quella stessa sera che Oikawa e Iwaizumi si dichiararono i reciproci sentimenti, complice un blackout a casa Oikawa.
“Sicuro che io sia il migliore per te, Shittykawa?” domandò un po’ incerto Iwaizumi
“L’unico e il migliore per me, Iwa-chan” commentò Oikawa, baciandolo.
Adesso, erano una coppia anche nella vita, oltre che sul campo.
 

 


Iwaizumi e Oikawa andarono a vedere la finale delle qualificazioni.
“ Non avevi detto di non voler venire a vedere perché ti saresti incazzato qualunque delle due squadre vincesse?” lo schernì Iwaizumi
“ Voglio vedere i volti dei perdenti” ribattè Oikawa
“ Sei un bastardo” commentò Hajime, monocorde
“In realtà, spero che perdano entrambe” commentò Oikawa, imbronciato
“ Sei proprio un gran bastardo” commentò, nuovamente, Iwaizumi.
La Karasuno vinse.
Oikawa, però, non era soddisfatto. Al piacere di vedere Ushijima sconfitto, si univa il fastidio di aver notato ulteriori miglioramenti in Kageyama, e questo veniva prima di tutto.
Non sapeva, Oikawa, che il giorno dopo avrebbe vissuto un’esperienza poco piacevole…

La sera dopo la finale di Miyagi, Oikawa si stava recando a fare delle compere mentre attendeva  Iwaizumi, di lì a poco tempo.
Incontrò Ushijima, che sembrava barcollare, e tentò di evitarlo.
“Oikawa…” biascicò l’altro.
Oikawa sentì la puzza di alcool anche da lontano. Probabilmente, i suoi compagni di squadra dovevano averlo fatto ubriacare per smaltire la tristezza. Peccato che Ushijima non sapesse cosa fosse, la tristezza.
Tentò di allontanarsi, ma fu bloccato. Fuggi, ma Ushijima lo intrappolò in un vicolo cielo.
Oikawa iniziò a temere il peggio. Ushijima in quello stato non lo aveva mai visto, e gli piaceva ancora meno.
Ushijima gli avvicinò, tentò di toccarlo, e Oikawa pensò che lo avesse confuso con una donna. O che i fumi dell’alcool gli avessero tolto il poco cervello che già aveva.
Gli aveva rovinato la felpa, quel maledetto. Gli tirò uno schiaffò allontanandolo. Prese velocemente la propria felpa, e fu obbligato a prendere quella di Ushijima, che il proprietario si era lasciato scivolare.
Oikawa aveva quasi paura. Ushijima non era in sé. Era arrabbiato ed impaurito.
No, questa non avrebbe potuta mai perdonargliela.
Fuggì lontano, lasciando Ushijima seduto a terra, con le spalle contro un muro.
Indossò la felpa dell’Aoba Johsai, palesemente sgualcita,  e tentò di sbarazzarsi di quella di Ushijima.
L’avrebbe fatta restituire da Kunimi.
Purtroppo, non ci riuscì. Iwaizumi arrivò e notò qualcosa di strano nel suo ragazzo, prima di notare…
“ Quella non è la giacca di Ushiwaka... vero?” domandò
"Eh..?N-No, che io sappia non lo è.."
“Oikawa...Cosa mi nascondi?”
"N-Niente,davvero.."
“ Stai balbettando”  commentò serio Iwaizumi, fissandolo” Che cosa è successo? Che ti ha fatto? Giuro che gli vado a spaccare il culo!
  "Iwa-chan seriamente,non fare niente! Te lo sto chiedendo per favore.." disse Oikawa, intimorito
Iwaizumi notò i segni che aveva Oikawa.
“Oikawa. Guarda lì che roba. Gli spacco il culo, giuro.” Disse furioso
 "Lo sai com'è fatto Ushiwaka..non provare a fargli niente o quello ti fa di peggio.."
“Non me ne frega un cazzo Oikawa... lui... NON AVREBBE DOVUTO FARTI QUESTO!”
"Non mi ha fatto niente, vedi? Sto apposto.." replicò Oikawa, mettendo su il solito sorriso falso
“ Oikawa. Spacco il culo pure a te.” Sentenziò. Lo irritava ancora di più, quel sorriso falso.
"Smettila di fare così Iwa-chan!Non risolvi niente!Vuoi vedermi ancora soffrire tirandomi un calcio delle tue?!"
 “ Si,  se serve a farti capire in che  guaio ti sei cacciato!”
 “ Iwa-chan seriamente!Vorresti vedermi soffrire più di quanto non mi abbia molestato Ushiwaka!"
 “ Si è comportato come un animale, guardati!”
"Non risolvi niente così,Iwa-chan!
 “ ORA VADO A FARGLI IL CULO.”
 "IWA-CHAN SMETTILA E RAGIONA!ASCOLTAMI!"
 “Deve pagare per quello che ti ha fatto”
"Stammi a sentire! Ushiwaka farebbe  del male alla persona che è stata avvertita e nuovamente a me. È fatto così, lo sai. Lui e la sua onnipotenza"
 “Non gli permetterò di toccarti nemmeno con un dito, dovrà prima passare sul mio cadavere.”
 "Iwa-chan,promettimi che non farai niente a Ushiwaka.."
 “... Non dopo che ho visto in che condizioni ti ha ridotto.”
 “ Iwa-chan quello ti fa a pezzi!” disse Oikawa, disperato 
 “ Non hai fiducia in me?”
"Ho fiducia in te, ma non voglio vederti ferito e pieno di lividi!"
Iwaizumi tentò di tranquillizzarlo con una carezza.
“ Devo farlo, non posso starmene qui con le mani in mano.
 "Iwa-chan,per favore..."  Oikawa  gli prese la mano" Non farlo.."
“Devo...”
 “ Iwa-chan non voglio vederti ridotto male!"
Oikawa iniziò a tossicchiare. Era sconvolto e il suo corpo stava rispondendo.


“Iwa-chan..."
“Cosa c’è?”
Oikawa gli sollevò il viso e gli diede un leggero bacio sulle labbra.  "Non devi fare niente.."
 Iwaızumı lo stringe forte a sé, tentando di calmarlo * Oikawa... dio, mi farai diventare pazzo... se non lo sono già…”
Oikawa sorrise.
 “Ushiwaka non mi farà più nulla."
“Sicuro?”
Oikawa annuì, non potendo rispondere a causa di nuovi colpi di tosse.
“Credo che Ushiwaka mi abbia fatto qualcosa.. può darsi… che sia sconvolto"  disse, prima di svenire, crollando sul fidanzato.
Iwaizumi lo vide crollare e si allarmò. “ Me la pagherai molto cara, Ushiwaka. Non ti perdonerò per questo”

Oikawa si risvegliò dopo mezz’ora, ritrovandosi nella camera del suo ragazzo. Quella camera così familiare, che era un po’ il suo rifugio, come le braccia di Hajime.
Il suo corpo era debole, lo sentiva, così rimase sdraiato.
Sentì Iwaizumi entrare e lo chiamò.

"I-Iwa-chan non...non fare nulla di quello che mi hai detto...prima."  *
 “ ... non so se posso fare come mi chiedi... “ rispose Hajime, sedendosi accanto al fidanzato
“Per favore, Iwa-chan” Oikawa gli prese una mano
“Ho… ho capito”
Tooru non era molto convinto. Capiva con tutto il cuore il suo ragazzo, ma non voleva corresse dei rischi.
“Vado a prendere il disinfettante” Hajime si allontanò un attimo, per poi rientrare poco dopo.
“Stai fermo. Ti farà un po’ male, ma sopporta”
Hajime iniziò a curargli i lividi e i graffi, mettendo anche dei cerotti.
“Fa male,Iwa-chan."  Si lamentò Oikawa
“ Lo so” Iwaizumi gli fece per un attimo una carezza  “ ma in questo momento è l'unica cosa che posso fare per te*
 “Non dovevi,Iwa-chan.."  Tooru lo fissò dolcemente, Hajime era il suo Cavaliere, da sempre. Sapeva che c’era sempre quando era in difficoltà.  
Iwaizumi sospirò di frustrazione.
“Cosa dovrei fare? Sono qui a rodermi dentro perchè Ushiwaka ti ha fatto questo... e lamentarti per il disinfettante non mi fa stare meglio. Non… non ho potuto proteggerti”
“ Non pensarci più” Oikawa lo fissò negli occhi
Hajime gli prende il viso tra le mani e lo baciò delicatamente. Tooru subito ricambiò il bacio, accarezzandogli i capelli. Iwaizumi lo stringe piano per la vita, attento a non fargli male.
 Sorrisero piano nel bacio. Sapevano ritrovarsi sempre.
Si staccarono solo per mancanza di fiato.
“Vorrei toglierti di dosso  ogni traccia di quell'essere”
“Ha cercato anche di…” commentò Oikawa, voltandosi leggermente” ho cercato di difendermi per quel che potevo. Ma non ha fatto…”
Iwaizumi, adesso, era furibondo. Più di prima.
“Dio... lo voglio far fuori con le mie mani... quel bastardo!”
Iwaizumi consigliò ad Oikawa di farsi un bagno, lui intanto avrebbe cucinato qualcosa. Oikawa seguì il consiglio, prese la felpa e si diresse verso il bagno.  di fare un bagno.
Hajime gli lasciò dei vestiti puliti nella propria stanza.
Oikawa fece una doccia veloce, per poi andare ad aiutarlo ad apparecchiare la tavola.
“Potevi stare un po’ in più” commentò Hajime
“Non preoccuparti, va meglio” rispose Tooru con un sorriso
“Vedi di mangiare adesso” Iwaizumi inarcò un sopracciglio “ o ti faccio mangiare io a forza”
Oikawa si obbligò a mangiare, per gratitudine verso il compagno. Si riteneva fortunato ad averlo accanto.
“ Oikawa... che ne dici di rimanere qui da me per un po' di tempo? *chiede fermandosi dal mangiare per guardarlo negli occhi” fece Iwaizumi, all’improvviso
 "Lo stai dicendo perchè sei preoccupato che possa succedere di nuovo ?" 
“ Anche perchè preferisco averti al mio fianco” Iwaizumi lo dice in un sussurro appena udibile, voltandosi. Ma Oikawa lo sente distintamente, e sorrise.
“Accetto molto volentieri”
   Dopo cena, Oikawa andò a distendersi, ma nella testa gli vorticava la voce di Ushijima che diceva frasi che non capiva. Iniziò a piangere, frustrato.   “Vai via…”
“calmati. Sono qui”
Iwaizumi lo aveva sentito da fuori la porta, mentre era andato a sistemare la cucina.
Era furioso.
Si avvicinò al suo ragazzo e lo abbracciò stretto, asciugandogli le lacrime. “ Non gli permetterò nemmeno di avvicinarsi a te. Non pensarci più”
 “ Ho davvero paura che possa tornare” Tooru si strinse al proprio ragazzo.
Iwaizumi odiava vederlo così indifeso.
“ Deve solo provarci a toccarti e il mio pugno sarà l’ultima cosa che vedrà, in vita”
Gli accarezzò i capelli, cercando di tranquillizzarlo.
Dentro di sé, ribolliva di rabbia. Poteva passare sopra sette anni di sconfitte, l’arroganza, il talento che non poteva negare. Ma questo era troppo
 “Ti giuro su me stesso e su ciò che provo per te che non ti farà più niente e non farà nulla a me” disse Hajime, prendendo per un attimo il volto tra le mani
Oikawa si appoggiò alla spalla del compagno.
"Non sai cosa potrebbe fare,Iwa-chan.." 
“ Non preoccuparti. Non gli permetterò di toccarti ancora”
 "Non voglio che tu faccia la mia stessa fine.."
Lo abbracciò stretto, nascondendo il volto contro la sua spalla.
 “ Va tutto bene, Oikawa, tranquillo, sono qui” gli sussurra al suo orecchio Iwaizumi, mentre gli accarezza i capelli
 “Ti amo..."  Tooru gli diede un veloce bacio sulla guancia.*
 “Ti amo anch'io, Oikawa”
Iwaizumi lo tenne stretto a sé, per poi baciarlo. Oikawa sorrise nel bacio, ricambiando mentre gli accarezzava i radi capelli sulla nuca.
Quella notte, Iwaizumi riuscì davvero a togliere dai pensieri di Oikawa l’accaduto. E anche dal corpo del suo ragazzo. 




Il giorno seguente, Iwaizumi si levò di buon ora, lasciando Oikawa a dormire.
Si recò alla Shiratorizawa, con la felpa di Ushijima. Aveva un conto in sospeso.
“Iwaizumi Hajime” fece Ushijima, vedendolo
“Wakatoshi-kun, cosa succede?” fece Tendo Satori, che era insieme al proprio capitano
“Sono venuto a restituirti questa” Hajime gli lanciò la felpa tra le mani.
Ushijima fu colpito da un pugno in pieno viso, che, inaspettato, lo fece cadere a terra.
Hajime lo squadrò dall’alto.
“Questo è da parte di Oikawa. Oltre che mia. Non avvicinarti mai più al mio ragazzo, a me o ai nostri amici”
Iwaizumi se ne andò, osservando con la coda dell’occhio Satori che aiutava Ushjima.
“Hai qualcuno che tiene a te, pensa a lui” mormorò appena
Iwaizumi non sentì ragioni nemmeno quando Satori si presentò alla Seijo a scusarsi dell’accaduto. Ushijima, ubriaco, li aveva evitati tutti e non aveva voluto che lo riaccompagnassero a casa.
“ Non mi interessano le scuse” aveva risposto.
Quel muro viola sarebbe stato davanti a loro, ancora, forse. Ma stavolta, lo avrebbero superato.
Insieme.

 

   
 
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